Se e quando sara', tra qualche anno, non sara' di certo Violetta ad andarsene (compatibilmente con la mia capacita' di entrarci ed uscirci). LOL. Infattibile causa gestione targhe ed annessi costi.
@DodoStabe hai gia' ordinato questa cagata meravigliosa? https://www.facebook.com/OakmereMotorGroup/posts/5213967381953188
No ma prima o poi è da prendere. Vi ho detto che la moglie per il compleanno, giusto 11 mesi fa, mi ha regalato un telo da interno per la elise? Non l’avevo mai avuto Unico neo, lo metto poco perché è sempre sporca. Ah già, altra novità è che due settimane fa, rientrando da un giro quando ormai era buio, ad un certo punto mi sono trovato in statale ai 110 nel buio totale. Bene…fortunatamente gli abbaglianti funzionavano. Non ho ancora avuto tempo per portarla dal meccanico. Con l’occasione avrò il salasso della distribuzione (doppia sul VVC).
Visto che leviamo il motore per il paraolio, ho appena ordinato a Ferraris il kit frizione, ma senza cuscinetto, perché il magazziniere non conosce il categorico. Ci penserà Alan! Mi mancherá non gocciolare più olio motore
Vedrai che continuerà, come dice Ale Mi preoccupa l’Elise che in due anni non ha perso ne consumato una goccia d’olio. Forse è sempre stata senza..
Vi consiglio di guardarlo. Mi piace molto il suo modo di raccontare il mondo dell’auto ed in questo episodio illustra la sua Elan, un’auto di cui si parla troppo poco. Impressionante il dato citato all’inizio. 0-60mph in 6,2s dichiarati, contro i 6,7 della coeva miura ed i 7,6 della e-type. Ancor più impressionante è il modo nel quale si lascia guidare sull’asfalto bagnato e viscido. Osservate la reattività dello sterzo. E che dire del cambietto che entra direttamente nella scatola del cambio lì sotto, con quegli innesti corti e secchi? Sono sempre dell’idea che la soluzione motore anteriore “centrale” e tp sia la più equilibrata e divertente per la sua maggior gestibilità. Anche la razionalità con la quale tutto è posizionato al posto giusto in questa auto piccolissima è incredibile.
Sir Harry Metcalfe ha una vita (limitata al mondo di cui parliamo), estremamente interessante. Sono quasi certo che il programma di Clarkson sulla fattoria, sia ispirato ai possedimenti di lunga data di Metcalfe. p.s. le auto come questa o una Caterham sono spettacolari su superfici viscide
Siamo ormai a ridosso del terzo anno di possesso della Elise ed ho quindi pensato di fare il punto di come procede. Partiamo dalla nota dolente delle auto inglesi. L’affidabilità. Ho avuto la fortuna di trovare un esemplare curato da un appassionato che ci aveva già speso tante risorse. I principali guasti avuti in questo triennio sono stati la scatola dello sterzo (sostituita in toto) e qualche problema all’impianto elettrico, tipico di queste auto fatte a mano e con telaio in alluminio, quindi poco adatto come supporto per mettere a massa l’impianto. Ad oggi è stato tirato un nuovo cavo di massa all’avantreno (più facile a dirsi che a farsi, la batteria è dietro) e sono state pulite e serrate le masse esistenti. Ogni tanto un faro continua a spegnersi, ma almeno non si spengono entrambi come accadeva prima Ho dovuto anche sostituire un componente della sospensione anteriore, danneggiato sulle nostre strade prive di buche. I consumabili (gomme e freni) durano tanto e costano poco, mentre quest’anno ho dovuto fare la manutenzione un po’ più importante: oltre a olii (compreso cambio), filtri e candele, era tempo di cinghie di distribuzione, che richiedono di smontare il motore e fare una messa a punto un po’ lunga per metterlo in fase in quanto la mia ha il vvc (variatore di fase) preparato. Ho parlato di cinghie al plurale perché è forse l’unico 4 cilindri in linea ad avere due cinghie distribuzione. Dopo un paio di anni di utilizzo medio/scarso, mi sono rifatto. Quest’anno l’ho portata sulle mie amate Dolomiti, oltre ad un po’ di giri appenninici. Inutile dire che surclassa qualsiasi auto abbia mai guidato su questi percorsi. Ma di tanto. Siamo talmente abituati ad auto troppo grandi che non ci rendiamo conto di quali siano dimensioni ragionevoli per fare guida sportiva in serenità nelle strette strade di montagna. A tetto aperto la potete usare come una piacevole spider o godervi il sound di aspirazione proveniente dalla presa d’aria attaccata all’orecchio sinistro. Un’esperienza di guida seconda sola a quella di alcune moto. Cosa mi piace, sempre, in particolare? Mi ricorda sempre il motto “less is more”, sempre più distante dalle nostre abitudini quotidiane e dalle auto oggi presenti sul mercato. Mi ricorda ogni volta da cosa dev’essere contraddistinto il piacere di guida: dall’assenza di filtri. Cosa rende invece difficile la convivenza con quest’ auto? Se il piacere di guida è altissimo ed i costi ragionevoli, l’usabilità è compromessa da alcuni “dettagli”: In primis, il rumore. Ho scoperto di avere anche un simil-silenziatore ma è davvero troppo rumorosa, soprattutto quando lo scarico si scalda in autostrada. È necessario viaggiare con i tappi nei percorsi autostradali. La cosa simpatica è che la velocità peggiore sono proprio i 130, a causa di una fastidiosissima risonanza che si crea tra i 120 e i 150. La velocità di crociera giusta è tra i 160 e i 170, velocità alle quali vi sentirete sempre molto in pericolo (l’avantreno si alleggerisce tantissimo). Si è tuttavia dimostrata relativamente stabile anche in curvoni affrontati oltre i 170. L’importante è essere sempre molto delicati negli input allo sterzo. Altra nota dolente, il calore in estate. È un forno. A luglio ho fatto una coda di due ore, sotto al sole cocente con 35 gradi fuori…e 45 dentro. I tubi di raffreddamento passano all’interno dei longheroni sui quali si appoggiano il braccio sinistro e la gamba sinistra. Nel punto di appoggio della gamba vi è solo l’alluminio del telaio che diventa ustionante. I comandi della ventilazione, per lo stesso motivo, diventano intoccabili e tutta l’auto inizia a scottare. L’esperienza si è rivelata molto faticosa, ma l’auto ha retto impassibile la fatica contro ogni mia previsione. Ultimo neo è l’assetto. Monta bilstein regolabili a una via, ma vanno in crisi troppo in fretta sulle sconnessioni. Non sono troppo rigidi ma il fondo corsa è dietro l’angolo. L’ho resa più sopportabile montando le nankang ns2-r, adeguate all’uso stradale ma sottodimensionate rispetto al potenziale del telaio, gomme contraddistinte da spalla morbida che aiuta molto ad ammortizzare i colpi secchi. Il risultato inizialmente mi sembrava buono, ma più la uso più mi rendo conto che meriterebbe gomme più performanti. Questo è quanto, dopo 3 anni continuo a trovarla speciale come il primo giorno, comprese le piccole sorprese come la leva alzavetro staccatasi subito dopo aver aperto il vetro in autostrada ai 160 (allego foto).
Grazie Giovanni, l’ho presa con circa 59000km ed ora ne ha 67000. Fatti circa 3000 quest’anno. Aggiungo una nota “tattile”: sono entusiasta del volante in pelle scamosciata. È delicatissimo (e risente già dell’utilizzo dopo neanche 5000km), ma al tatto rimane il miglior materiale da me provato. Altra nota: si sentono spesso opinioni contrastanti in merito al comando del cambio della Elise. Parlando di rover, se il comando è in ordine, trovo sia molto bello da usare, con innesti corti e secchi. Il problema è che boccole e cavi si usurano molto facilmente e velocemente, peggiorandone significativamente l’esperienza.