Io sono un caso particolare. Come lo può essere il figlio di un dentista o di un commercialista con studio avviato o altro. Ma se non si continua la professione del padre o della madre io sarei molto titubante. Oggi forse farei l'alberghiero per immaginarmi come chef o qualcosa del genere. Ma ci sono tante di quelle facoltà idiote che solo dal nome si dovrebbe capire che sono una caxxata.
nel mio piccolo posso dire che la laurea mi ha aiutato molto...ovvio avevo ben in mente quello che volevo essere in futuro e quale fosse la mia ambizione di carriera...mi sono laureato in economia e diritto in una universita con la U maiuscola come quella di trento, ho fatto uno stage al di fuori del trentino in una delle banche più importanti dell'europa e dopo un mese dalla fine dello stage mi sono ritrovato assunto in banca con un contratto a tempo indeterminato (di questi lumi è cosa ben ardua) in direzione generale... il problema è che oggi giorno ci sono troppi raccomandati e si ha un solo modo per metterli dietro...essere svegli e avere un bagaglio di studi non indifferente...questo ovviamente imho ...sul lavoro devo dire che i tanti percorsi fatti in università me li sono ritrovati utili dopo e posso garantire che se tornassi indietro ne farei 2 di lauree l'apertura mentale, la cultura e le conoscenze che ti dà l'università sono molto importanti per il futuro lavorativo di una persona
devo replicare.. io sono un laureato di 25 anni il lavoro che ora mi permette di essere in proprio l'ho fatto studiando e l'università in un modo o nell'altro penso mi sia servita.......... mio padre medico.. madre casalinga.. sono laureato in economia.. mio padre quindi nn mi puo infilare da nessuna parte.. mi sto arrangiando da solo.. e penso anche abbastanza bene visti i risultati che porto a casa in termini di fatturato... secondo me basta essere un minimo scaltri e dalle larghe vedute.. ovvio che nn si puo stare li ad aspettare che il lavoro ideale ci venga offerto.....
l'università non ti prepara in alcun modo, la teoria è poca cosa. Io dopo essermi laureato alla triennale sto facendo pratica da un commercialista e continuando con la specialistica. Le prospettive di un guadagno discreto sono a tra 10anni minimo. Ci sono elettricisti che hanno iniziato a 18anni e alla mia età hanno gia comprato casa e macchina... Imho l'università, a parte se non vi sia una profonda passione, serve veramente a poco. Le uniche facoltà valide sono quelle di medicina. Altrimenti fai 3 anni di scienze infermieristiche, ti laure semplicemente e guadagni 1800euro al mese a Bologna, come il mio amico.
Io invece la penso esattamente al contrario: la laurea è un pezzo di carta che nella maggior parte dei casi attesta che tu hai appreso un certo numero di nozioni. L'apertura mentale, il sapersi comportare tra la gente e la cultura generale dipendono da tutt'altre cose come l'ambiente in cui si è cresciuti e in cui si vive, le nostra voglia di sapere ed imparare, ecc. Per farla breve: conosco persone interessanti, realizzate e colte con la terza media come persone banali, grezze e poco intelligenti con una laurea.:wink: Poi lauree sono chiamate tutte, ma per me ci sono quelle caxxute (fisica, matematica, ingegneria, chimica, farmacia, ecc) e quelle inutili (psicologia, sociologia, ecc). Io ho sempre studiato poco e controvoglia, ma mi deprime esser chiamato dottore alla stregua di uno psicologo. Le lauree non pesano tutte alla stessa maniera.
"mediazione per le scienze linguistiche e del turismo" >Che fucina di gnocca Detto questo ho fatto ingegneria gestionale, non finita, mi sono messo a lavorare prima, e poi sono un po' allergico a libri, lecchinate ed altro che serve in università. Senza padre da quando ho 20 anni, mi sono arrangiato, e ho fatto diverse cose, per poi passare a farmi il corso agenti immobiliari, passato, piccola esperienza sottopagata (ma non così poco)in agenzia, messo in società, ora sono autimpiegato. Alla fine la laurea serve in alcuni campi, in altri no, di norma i master servono se sei uno studente modello, e del tutto in corso, altrimenti vedo che sono solo anni di fankazzismo sabbatico.
Padre è operaio, madre casalinga; tutto quello che è stato ottenuto lavorativamente, è iniziato con la laurea in Ingegneria. Una laurea "pesante" non è mai tempo perso; si tratta solo di fare attenzione a non attribuirgli poteri magici che non ha. :wink:
Elencale. Se arrivi a più di 10 facoltà è tanto. Le altre servono solo ad ingrassare i docenti che altimenti dovrebbero mettersi a lavorare sul serio.:wink:
L'erasmus, volgarmente orgasmus, serve ad andare in Svezia a provare l'amore libero o in Olanda a farsi le canne:wink:
Ma come, non è più una scuola di vita? Se senti chi l'ha fatto ti snobba a manetta perchè tu non capisci. L'Erasmus per me è una cagata. Chi dice che serve è come quello che al ritorno dalle vacanze dice di aver trombato come un riccio e puntualmente a casa non batte chiodo.
Ci credi se ti dico che avevo amici che facevano facoltà in cui gli bastava leggere il libro al cesso durante la seduta per prendere 30 all'esame? Se lo facevo io mi ci volevano 10 anni per ogni esame. Detto da uno che si è laureatoa 29 anni.
In famiglia: Mio nipote (ha 1 anno meno di me) ne ha fatti 3, Svezia, Olanda, Vienna: scopo dichiarato: rilassarsi e trombare dopo un semestre in cui ha fatto gli esami di 2. Altra nipote: sogna va di lavorare in Irlanda (non ho capito cosa si fumi..) mentre preparava la laurea s'è fatta l'erasmus per cercare lavoro. Io: non mi ci hanno mandato, troppo scarso con i voti e la frequenza