Ciao, Forse il mio sarà annoverato tra i post più lunghi e monotoni di questo forum, ma doverose sono le precisazioni da fare. Oggi voglio parlarvi della mia città natale, tale Napoli... dopo aver visto in TV l'ennessimo sopruso da parte dei miei compaesani "bravi" alla Manzoni. Uno scippo e un pestaggio, per la cronaca. Con tutto quello che succede nella città di Napoli... il lemma città non è dei più appropriati. Forse i nostri nonni hanno vissuto la vera Napoli che tutti decantano e ricordano (canzoni, poesia, cinema). Oggi, purtroppo, è un territorio (non città, perchè nelle città ci deve essere civiltà) lasciato in mano alla camorra; mi spiace, e lo ribadisco sempre, per i tanti napoletani onesti che sicuramente saranno presenti su bmwpassion... Le persone perbene, i veri signori, la gente onesta, chi ama la legalità e chi ha veramente amato Napoli di un tempo si vergogna di questa triste realtà: non cerca di nasconderla dietro ad un dito. Perchè è realtà, non fantasia né luoghi comuni. Spesso si confronta il napoletano con il milanese; ma c'è una sottile differenza tra un milanese ed un napoletano. Il milanese che subisce gli abusi di un albanese (grazie anche alle leggi che non vengono mai applicate, ma interpretate dai giudici) cerca con tutti i mezzi di venirne a capo, di sconfiggere il "male", di ribellarsi, di uscirne fuori... inoltre, il milanese sopraccitato, non l'ha creato LUI il cancro, gli è stato sfortunatamente impiantato -trasportato-. Il napoletano che da decenni subisce i soprusi della camorra non ha mai fatto nulla (chi è mal del suo male pianga se stesso)...anzi... in molte realtà la camorra è addirittura lodata e vista di buon occhio tanto da divenire a tutti gli effetti uno status symbol per certi ambienti dove se sei camorrista "si un buon" (sei ok) e vieni rispettato... se malaguratamente sei dedito alle regole, all'educazione, al vivere civile vieni etichettato con gli epiteti più indicibili. E' questo il problema di Napoli, il problema che la percentuale di napoletani che si ribellano a questo schifo sono veramente pochi, è un popolo che ormai sembra assuefatto dalla camorra, come un drogato sta alla droga (non dirà mai che è merd@!). Il nostro è un popolo che sembra non avere più stimoli per combattere, è un popolo che ormai sembra aver toccato il fondo: un circolo vizioso, un tourbillon senza via di fuga. Gli ambienti in cui la camorra è da prendere come esempio raggiungo a mio modesto avviso un buon 70% del territorio di Napli e provincia (ci sono interi quartieri comandati e gestiti dalle organizzazioni camorristiche). Ne va automaticamente che i pochi cittadini onesti non possono assolutamente far nulla, in quanto impotenti e non aiutati dallo stato. E' vero sì che il napoletano onesto NON tollera una situazione simile, ma non può ahimè fare alcunchè... non ha i mezzi per farlo in quanto la percentuale dei napoletani "marci" è maggiore di quelli buon. Storicamente tutta l'Italia è uscita distrutta dalla seconda guerra mondiale; non mi pare che in altre città italiane si siano sviluppate associazioni a delinquere atte a metterlo nel cu## ai meno furbi o alle persone civili. Rammento ai più che la Campania percepisce dallo stato italiano il 220% delle tasse che paga (sapete cosa dico???). Sempre La Campania è (insieme alla Sicilia, ad onor del vero) la regione che prende più soldi pubblici versati da TUTTI noi italiani. Che cavolo deve fare lo stato? Questi soldi vanno ai camorristi e non ai napoletani onesti... vedi scuole che cadono a pezzi, infrastrutture, strutture assenti, etc... noi, noi che con i soldi dell'acquedotto abbiamo comprato Maradona decenni fa!!! Aprite gli occhi... molti abitano con cammorristi che hanno nel loro curriculum una 30 di morti e magari ci campano pure. Insomma, si dice no al lecito e si all'illecito. Siamo napoletani, e come diceva Totò: "ho detto tutto"! Ci sono rioni a Napoli che la spazzatura si butta dal 5° piano, a qualsiasi ora, che dite, commissariamo anche sta plebaglia? Invece di fare gli avvocati difensori di simili idividui, guardiamo una volta tanto in faccia al resto del mondo, siamo pari alla Romania se non più giù. Senza offesa per i rhom, ovviamente. La colpa è proprio della gente che non vogliono Saviano al piano di sotto, ma preferiscono i vari Mazzarella, Di Lauro, Scissionisti e chi più ne ha più ne metta. Gente che non sanno contare fino a 10 e l'unica cosa che offrono è morte e degrado. Lo ripeterò all'infinito: la colpa è dei napoletani, la mentalità della gente che fa si che questa sia Napoli, solo qui possono succedere certe cose: si dice "ma quelli sono camorristi!" no, quelli sono napoletani non sono mica alieni... Sono gente come noi! Purtroppo nella mentalità popolare quello che ruba lo stipendio senza fare una mazza è furbo, chi se lo lavora viene visto come uno stupidotto sgobbone. Quando la malvivenza è così generalizzata diventa ereditaria. Se tuo padre ti insegna a vivere di espedienti, furtarellli, truffette e sussidi è difficile cambiare strada. Solo a Napoli ho visto la gente tirare le uova alla polizia che cerca di arrestare un camorrista. In sicilia quando arrestano un mafioso la gente applaude e piange per la felicità. La mentalità che contraddistingue i napoletani è quella che in sociologia si chiama "Familismo amorale", cioè una tendenza a privilegiare la propria famiglia o se stessi, non pensando alle conseguenze verso gli altri. Questo "egoismo", unito ad una naturale tendenza a fregare gli altri perchè "nisciun 'è fess", non crea un buon feeling con le altre mentalità. Naturalmetne questo non riguarda tutti i napoletani, e se li riguarda li riguarda come altri abitanti d'italia, non è che quelli del nord siano tutti perfetti e onesti. Però qualche tratto caratteriale-culturale rimane diverso tra regioni del sud e del nord. Poi la gente onesta esisterà anche a Napoli, ma ha quasi paura di farlo sapere in giro. La politica non c'entra niente: c'entra la cultura lazzarona, la cultura del compromesso costi quel che costi, c'entra la cultura dello sfruttamento dell' uomo sull' uomo, c'entra la cultura del "io mi arrangio e tu crepa", c'entra la cultura della mancanza di sensibilità umana (alla faccia delle sdolcinature della canzone napoletana), c'entra la mancanza di amore per la terra che darebbe frutti prelibati e che, invece, si ricopre di veleni chimici. Gli amministratori Napoletani di sinistra non sono tanto figli della politica di sinistra quanto figli della cultura Napoletana. Come ho detto su, è anche colpa dello stato che ha rinunciato a controllare alcuni territori, cedendoli alle mafie. Posti come Scampia non dovrebbero esistere, andrebbe abbattuta e sostituita con una caserma. I media poi presentano questo cesso e il "zudde" in generale come la culla dei "buoni sentimendi", dell'altruismo, della solidarietà del "volemose bbene" all'italiana... ma per favore. Napoli è solo una fogna umana economica politica e sociale. tutti a parlare della storia della cul-tura della ricchezza umana e artistica di napule, iatevenne! Chi giustifichi anzichè deplorare simili atteggiamenti, vuol dire che probabilmente è abituato a fare di peggio, o ha la coda di paglia. Ultima e poi concludo; parlavo con un amico degli scippi ai pochi turisti che sono rimasti: eh, certo, è colpa dei turisti che girano coi Rolex, e non dei criminali presenti in città... come no... Quello che mi fa paura sono i campanilismi dei napoletani, fanno quasi paura per quanto siano fanaticamente attaccati alla loro città... hanno il coraggio di dare la colpa ad un turista che avrebbe IL DIRITTO DI GIRARE TRANQUILLO, e in una città CIVILE non dovrebbe aver bisogno di chiedere quali sono le zone da evitare (cioè la maggior parte) e soprattutto non dovrebbe essere definito sciocco solo perchè gira per cazzi suoi in una città. Ma stiamo scherzando? Ma per favore, va.... Scusate lo sfogo, ma non vedo l'ora di riandarmene da questa città
per quale motivo? solo perchè un napoletano và controcorrente, e dice le cose come stanno veramente? massimo rispetto per lui, e quelli come lui, che hanno il coraggio di ammettere la verità
Ieri pomeriggio ne parlavo con un collega, dirigente della compagnia per cui lavoro, napoletano di Casoria. Le sue parole sono state queste: Napoli ha la più alta e più "rumorosa" minoranza di persone disoneste. Ecco, il problema è tutto qui, troppo spesso ci dimentichiamo che pur sempre di minoranza si tratta.
su questo punto sono pienamente d'accordo....... premetto che la maggior parte dei napoletani sono persone che non delinquono... ma essere onesti non vuol dire solo questo...l'onesta ti porta a ribellarti a certe situazioni lo so, sono discorsi retorici....qualcuno dira ma qui se parti ti sparano......ma se tutti parlano che fanno ammazzano tutta la città.. in alcuni contesti....tu fai solo la presenza...esempio apri un bar.....ti dicono da chi devi predere il caffè,le paste l,acqua,il vino il pane ecc ecc... questa è democrazia???......il paradosso è che molti bravi ragazzi della provincia di napoli, vanno a morire in afghanistan per esportare la democrazia..quando non l'hanno mai conosciuta a casa loro.... la democrazia implica anche la libertà di dire quello che si pensa...di denunciare un soppruso....testimoniare in caso di un reato....ecc ecc
caro Costantino qui non mi trovi d'accordo.. ti faccio un'esempio un pò forte... anche i talebani sono una minoranza della popolazione afghana però tollerare certi comportamenti.....non ti rende certo talebano....ma un in qualche modo complice si...
nono io adoro chi ha le palle!!! non mi conosci non puoi saperlo.. quello che dico io... quello su cui sto sindacando e' la difficoltà di affrontare un tema simile su un forum... ;-)
Nessuno li tollera Redi (intendo la minoranza rumorosa dei napoletani disonesti), ma restano pur sempre una minoranza imho :wink:.
siii NIko.....non ho detto quello ma anche il silenzio...........è un tacito assenso....non alla delinquenza..ma al sistema che si è creato....
...io invece credo che si da una svolta a Napoli quando finiremo di parlane male e incominceremo a parlane bene...e con questo per quanto mi riguarda chiudo.
può essere...... era il pensiero di Silvio durante la crisi... ma le parole servono a poco..qui non si tratta di un fattore psicologico... la questione è antropologica..
La ragione è antropologica :wink: Molti degli atteggiamenti sbagliati e complici di oggi sono socioculturali e antropologici.
la conoscenza e l'ammissione delle problematiche costituisce il primo passo verso una loro positiva risoluzione, a Napoli come a Milano. Il post è uno sfogo di una persona che ovviamente soffre questo disagio, trovo che sia difficile parlare di quanto sia bello il golfo. Io l'ho letto con piacere comunque il topic, e nonostante tutto, posso immaginare le tue difficoltà nel vivere quotidianamente certi tipi di situazioni.
In primis ringrazio per le risposte pervenute A mio avviso l'ideale sarebbe avere al giorno d'oggi un Cesare Mori, ed avere il coraggio di dargli carta bianca come si fece in Sicilia negli anni '30, ma purtroppo questo coraggio oggi non lo si ha, e sicuramente se lo si facesse spunterebbe qualcuno pronto a sputare contro gli "sbirri fascisti", se lo si facesse... per la serie "non si è mai contenti"... Per quello che riguarda la differenza con altre città, a Napoli si vive da napoletano, si guida da napoletano, si mangia da napoletano, si campa da napoletano: altrimenti sei fuori! Si discute di noi napoletani, ormai sottostimati anche in Uganda... e appena Berlusconi si renderà conto che la campagna elettorale è finita, ci ritroveremo di nuovo pieni di munnezza. Magari quest'ultima potrà essere nuovamente tolta, ma la vera munnezza della gente no! (vedi incivili che ad oggi ancora non rispettono la differenziata). A malincuore siamo una chimera per tutta la nazione, con la nostra omertà che maschera la nostra vilezza, abbiamo nei secoli generato criminali, tossici e sfaticati in numero seriale che va da 0 al 1.000.000. E andrà sempre peggio... Mi sono sempre chiesto come sia possibile che, a pochi km dalla città di Napoli, sorgono oasi nel deserto come Salerno o la penisola Sorrentina (NA)... la risposta è elementare quanto introspettiva: SONO LE PERSONE, persone civili... ...e non come Noi napoletani che accettiamo i soprusi della camorra: siamo complici anche noi del sistema; come diceva l'amico che portava l'esempio dei talebani.
se posso ..il problema non si risolve con al forza..... Mori fece un ottimo lavoro ai tempi del fascio in sicilia... stessa cosa fu fatta nella provincia di caserta..nel 27 venne abolita la provincia di terra e di lavoro......che molti non conosco...e la lotta alla delinquenza fu serrata... ma il malcostume sia in sicilia che in campania è rifiorito..... bisogna fare leva sulle nuove generazioni ed estirpare dal profondo il seme che alimenta questo sistema...