Tutti i ragazzi si prendono in giro. Il punto debole, se così vogliamo chiamarlo, ce l'hanno tutti e su quello gli altri si accaniscono. L'importante è che lo scherno non diventi persecuzione o violenza sistematica. Forse il compito più difficile per un genitore è valutare correttamente quello che sta accadendo al proprio figlio a prescindere da come somatizzi gli eventi.
Ora Che Fil è andato da suo papà per il week end, si sono rotti gli argini, frignite acuta vado di kleenex,fai di tutto per renderli sicuri e forti, cerchi di proteggerli eppure quel che fai sembra nn essere mai abbastanza . Sto davvero di *****
Mercoledi mattina , mi hanno tel da scuola perché Fil era stato lanciato contro una porta (bernoccolo in testa)....testuali Parole insegnante:" signora Filippo è un bambino educato e disponibile, purtroppo essendo il più gracile (purtroppo in questo assomiglia a me) diventa bersaglio facile,non ho mai visto tanta violenza. Io a Filippo ho sempre insegnato che alla violenza non si risponde con la violenza! A questo punto mi chiedo se ho fatto la cosa giusta.
l'unica cosa che posso fare...è consolarlo quando avrà bisogno , essere in tutto e per tutto il suo punto d'appoggio (ancor più di sempre) ....vorrei donargli spalle a coppo...ma nn posso...
Mara hai ragione che alla violenza non di deve rispondere con la violenza ma molte volte per aver rispetto con certi non c'e alternativa... Specialmente tra bambini dove molte volte il dialogo non porta a nulla se non sono stati gli stessi genitori a insegnare loro ad usarlo.. E da quello che ho capito i compagni di tuo figlio non hanno genitori come te.. Sent from my iPhone using Tapatalk
ci sono armi diverse dalla violenza, ma tra bambini purtroppo l'arma vincente è quella... contro i bulli vince l'indifferenza totale e il mostrarsi la loro vittima.
Beh allora non è scherno. E' violenza e bullismo. Ma l'insegnante non ha fatto nulla? Ho dei vaghi ricordi di quel periodo della mia vita. Mi ricordo che temevo i prepotenti che evitavo il confronto fisico. Tutto questo mi procurava un forte disagio ed un accumulo di rabbia repressa che dissipavo piangendo a casa. Io non dico di rispondere con altra violenza però non è neanche possibile subire sistematicamente ed andare a scuola con la paura. Tornassi indietro forse, invece di farmi fare nuoto, avrei consigliato ai miei di farmi praticare uno sport come il Karate o il Judo. Quantomeno avrei imparato a gestire l'inevitabile confronto fisico Ps Il fatto che sia più gracile non significa che non possa difendersi. Tutti i bulletti che conoscevo io erano più gracili e piccoli. Uno di loro ha sparso il terrore fino al liceo. Era soprannominato "er nano".
tipo questo? mi è piaciuto molto questo film sicuramente praticare questo servirebbe, non per attaccare ma per saper difendersi..e come disciplina. gli farebbe bene per il corpo e per la mente e magari conosce nuovi amici http://www.youtube.com/watch?v=u8oQK4PqCN0
Mara, ti racconto la mia esperienza: avrò avuto 9/10 anni, un giorno mentre giocavo con i miei amici ho subito l'irruenza di uno più grande che mi ha rifilato uno schiaffone a mano piena di cui ho portato i segni per qualche giorno. - Mia madre mi aveva insegnato la non violenza, l'essere sempre educato e mai arrogante. - Ricordo di essere corso a casa piangendo e con la guancia dolorante, qui trovai mio nonno che mi chiese cosa mi fosse successo; "Luciano mi ha dato uno schiaffo" risposi e così facendo andavo verso di lui cercando conforto. Mio nonno anzichè abbracciarmi si alzò dalla sedia dicendomi: "La prossima volta che torni a casa piangendo, io ti do il resto! Non si può subire passivamente senza reagire, se lo fai, sarà sempre così e non solo Luciano, ma chissà quanti altri approfitteranno della tua mancanza di reazione". Rimasi pietrificato, ma capii, uscii fuori e cercai Luciano, mi scagliai contro di lui e lo picchiai, mi sorpresi della forza che avevo, una forza accentuata dalla rabbia. Mio nonno venne a saperlo perchè la madre di Luciano ebbe di che lamentarsene con lui che rispose: "Ma figuriamoci, mio nipote è di 3 anni più piccolo, cosa gli avrà fatto mai?" Da quel giorno non sono diventato un violento o un attaccabrighe, da quel giorno ho capito che non si può porgere l'altra guancia, ma reagire, naturalmente la reazione deve essere paragonata all'offesa.
si. ma solo se ci aggiungi il corollario "tranne quando proprio non ne puoi fare a meno, perchè non hai altra scelta". ne ho fatto la mia filosofia di vita. infatti, esaurite tutte le fasi dell'ars oratoria (ivi compresa quella finale della "peroratio", a costo di sembrare pavido e vigliacco), ho trovato spesso che un coleones calx è un argomento determinante :wink:
Incomincia a fargli tirar sù qualche pesetto tanto per iniziare ad apprendere i movimenti e l'esecuzione, poi a 25 anni só volatici per diabetici come disse qualcuno. Nelle botti piccole c'è il vino buono ricorda. A mali estremi, estremi rimedi.
Pensavo al karatè ....autostima,autocontrollo,difesa,attacco,agilità.perfetto per Fil...e dovesse servire lo faro' anch'io assieme (ad un corso parallelo) così a casa ci alleniamo ...mi manca solo il karatè per riempire ulteriormente le mie giornate ... /emoticons/happy@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Tutto il mondo è paese...anche a me ripetevano sempre :"la prossima volta che torni A casa piangendo io ti do il resto...:"...ed io pensavo ....ma come ?...le prendo senza colpa e torno a casa per prenderle nuovamente ....???? Non mi sono mai spiegata il perché di questa frase...me l'hai spiegato tu Ora.... /emoticons/happy@2x.png 2x" width="20" height="20" />