Concettualmente non dovrebbe cambiare nulla. Poco importa se la quantità d'aria è decisa da una farfalla o dall'apertura delle valvole. L'iniettore gpl lavora come un'ombra di quello benzina, dove avrebbe iniettato lui (con il dovuto adattamento dei tempi) inietta l'altro. Né più né meno di un impianto per un motore classico. L'importante è che non sia ID. Si parte sempre dall'errato presupposto che l'impianto debba stravolgere un motore. E' semplicemente un'aggiunta. Tanto trasparente che oltre la presenza degli ulteriori iniettori nel collettore, in un impianto moderno non c'è null'altro. Una cusiosità che non ho ben compreso riguardo gli impianti aftermarket vs origine. Quali differenza pensi che ci sia, e a favore di chi? Salvo un migliore cablaggio, o un posizionamento degli iniettori previsto in origine (ma è difficile che sia così, posto che anche le trasformazioni cosiddette in "origine" nascono sempre da auto nate a benzina), la differenza è nulla, anzi. Oserei dire che la taratura ad hoc che può farti un bravo installatore, terrebbe conto delle naturali differenze esistenti fra un motore e l'altro, seppur sulla carta "identici". Mentre un impianto cosiddetto tarato all'origine probabilmente dovrebbe avere dei margini leggermente più ampi per garantire un adattamento ad eventuali differenze congenite fra un motore e l'altro. E' così anche per Vialle, dove a fianco ad una mappa predefinita per quel codice motore, se l'installatore rileva variazioni superiori al +/- 5% nella carburazione, viene effettuata una variazione ad hoc. Non credo che questo controllo le case si preoccupino di farlo... :wink:
Con l'inieizione liquida di gas non cambia nulla. Quanto alla differenza fra auto che nasce a gas e auto trasformata, è notevole: solo sui forum si sente parlare di auto trasformate a gas senza alcun problema: la mia esperienza di amici e conoscenti è diversa. Auto che vibrano e accendono tutte le spie di anomalia, con l'assistanza che non sa dove sbattere la testa sono più di una, e non è che conosca tante persone con l'auto trasformata. Tu hai una E46 che è di una generazione precendente, ma più si evolve l'elettronica e meno sono digerite le trasformazioni after market. Un'auto che nasce a gas (come quelle del gruppo Fiat), ha l'elettronica già integrata per gestire i 2 carburanti. Ci saranno sicuramente anche istallatori after market molto bravi, ma sono la minoranza purtroppo. Io ho visto cablaggi tagliati
certamente abbiamo ribadito più volte quanto sia importante l'installatore, però dissento sul discorso dell'elettronica sulle auto di nuova generazione, perchè sostanzialmente un impianto moderno, ed a maggior ragione un Vialle senza riduttore, altro non fa che una copia speculare dell'iniezione di benzina, senza toccare null'altro. Tolti gli inconvenienti impliciti dell'iniezione gassosa, anche un Brc o un Prins fanno la stessa identica cosa, salvo la presenza del riduttore e l'intromissione nel circuito di raffreddamento. Infatti i problemi sono quasi sempre relativi ad errori di installazione e taratura, che sono tanto più difficili quanto un motore è complesso. A maggior ragione in un gassoso, che influenzato da temperatura e pressione esterna, rende ancor più difficile il compito. Però salvo il problema relativo all'ID (che è un problema di raffreddamento degli iniettori benzina più che dell'impianto), virtualmente oggi ogni auto è trasformabile. Qualche anno fa si cercava di trasformare auto con iniezione sequenziale con impianti che non lo sono, oppure si sbagliava il posizionamento degli iniettori, oppure si mettevano i tubi lunghi 50cm, ed ecco che ti sorgono i problemi. Oggi, se si punta sulla qualità, errori del genere non sono più possibili, e grazie all'informazione ci si può rivolgere al meglio. Sul discorso "impianto della casa" stai tranquillo che sono sempre dei post-montaggi, non converrebbe economicamente né alla Fiat né alla Landi prevedere delle soluzioni all in one, quando è già tutto pronto. Peccato che degli accordi commerciali mi costringono ad es. a prendermi un'auto con impianto ad iniezione gassosa, quando in aftermarket avrei potuto installarmi un'iniezione liquida. Unico punto positivo è la garanzia della casa, che in quel caso deve coprirti anche l'impianto, ma non ho sentito belle cose dagli ultimi impianti "made in fiat", che a quanto pare hanno dato enormi problemi, tra cui il trafilamento di gas all'interno dell'abitacolo per quasi tutte, comunicatomi da un'amministrazione pubblica che ha fatto un ingente acquisto di queste auto... :wink:
Tutte le auto Fiat a metano sono progettate ad hoc con interventi sostanziali rispetto alla vettura d'origine: basta pensare alla Panda che monta un pianale diverso (quello della 4x4). Per il GPL è vero che chiede consulenza e forniture alle ditte specializzate, ma sempre integrando l'impianto al meglio. Discorso diverso quando a trasformare l'auto è un importatore, che evidentemente non fa ne più e ne meno di rivolgersi ad un istallatore.
Mi ricordo dei problemi alle Mercedes-Benz NGT, in tal caso mercedes se ne lavava le mani e dirigeva tutto all'installatore dell'impianto
Si Alex, ma interventi sul pianale (per una miglire sistemazione delle bombole), sull'assetto per il metano, sul cablaggio ed il passaggio dello stesso, concordo. Così come probabilmente (e spero) effettueranno anche una foratura dei collettori in fabbrica, se non usano dei semplici distanziali su quelli a benzina. (appena ne ho una sottomano la analizzo) Quello che non credo è che abbiano un'unica centralina bifuel, perchè avrebbero solo complicato le cose... :wink:
Tra l'altro, gli impianti sono dei Landi, i serbatoi sono dei toroidali nel vano ruota di scorta (quindi neanche specifici), dicono di aver previsto testate e valvole apposite per il gpl, ma poi è previsto il controllo punterie ogni 30k km... il che la dice lunga... per me, tolto cablaggio e foratura collettori, è un impianto gassoso Landi montato in fabbrica... :wink: Cmq fra incentivi e garanzia, rimane una certa convenienza nell'acquistare questi esemplari, ma per me il migliore acquisto resta sempre un buon usato collaudato (BMW ) e super impianto aftermarket!
Ci sono differenze meccaniche anche sui motori, le valvole ad esempio sono specifiche sia nei motori a metano sia in quelli a GPL.
E come mai, usando materiali specifici, valvole apposite, testate ad hoc, si rende necessario il controllo punterie ogni 30k km? PS: Anche se fosse non mi dà un "valore aggiunto" considerato che su auto fatte con i dovuti materiali questo problema già non si pone.
Beh non sono proprio sicuro che il problema non si ponga. Se non ricordo male su un libretto d'istruzioni di un impianto a gas leggevo che il gioco valvole andava controllato ogni tot. km.
questo è il punto delicato della questione! una taratura "buona per tutti" non è sempre perfetta per tutte le autovetture prodotte in serie e quindi identiche. se la macchina va male, la porti alla casa che ti dice che la taratura è perfetta secondo i loro valori... e non secondo la vettura, che non rende come dovrebbe... quindi seppur in garanzia ti ritrovi a dover andare dal meccanico installatore e spendere soldi se vuoi una macchina ben tarata
certo, con punterie meccaniche e materiali non adeguati. Sulle nostre, ad es. con punterie idrauliche e materiali giusti (seppur non appositamente progettati per il gas), non ho mai sentito nessuno con problemi alle valvole... :wink:
Le BMW sono auto di un certo costo e con la meccanica di una certa qualità. Per le utilitarie e la maggior parte delle auto in commercio i problemi alle sedi ci sono eccome
Non lo hai mai sentito qui... non è detto che ciò non succeda! Non confondiamo la realtà di un forum con la vera realtà. Ti ricordo che l'olio a contatto con il gpl subisce delle variazioni, infatti sulle vetture con impianti a gpl/metano bisognerebbe utilizzare un olio differente. Detto ciò, in officina da me ne sono passate parecchie con valvole impuntate di qualsiasi marca.
Bene, ma allora, se Fiat mi dice che la testata, le valvole, ecc. sono appositamente progettate per il gpl, per quale motivo poi mi fa controllare le punterie ogni 30k km, come su qualsiasi altra auto "normale"? Non ci vedi un controsenso? :wink: Il forum, con un parco utenti di numero rilevante, in statistica diventa un campione non indifferente. E' realtà eccome, forse più di quella che si sente per strada o al bar! :wink: Hai detto bene, subisce variazioni... POSITIVE. In quanto viene decisamente meno inquinato rispetto al funzionamento a benzina. Tant'è che si potrebbero prolungare gli intervalli di sostituzione. Il problema dell'olio "specifico", era riferito più che altro alle temperature maggiori che si sviluppano con la combustione di gpl, per cui se ne consigliava uno con viscosità leggermente superiore a caldo. Ma questo problema, oggi, con i lubrificanti totalmente sintetici di alta qualità che si usano, diventa superfluo. Un 5w40 va bene in tutti i casi...
E' lo stesso discorso delle rimappe: c'è chi crede che un pincopallo qualunque sia più bravo dei tecnici della casa madre, mentre in realtà l'unica differenza è che quelli che rimappano lo fanno in barba al buon senso, all'aria che respirano e a tutte le leggi antiinquinamento. :wink: