come sbricioli un cambio automatico, va bene distruggerlo, va bene che è un pilota di rally professionista e gentleman di gare turismo, ma è pur sempre un cambio automatico con elettronica, puoi strapazzarlo finchè vuoi, ma il fuori giri non te lo permette, le cambiate a regimi troppo bassi non te le permette, qui ci devono essere dei problemi di fondo dovuti a risparmio sui pezzi credo..
Sì, è probabile, come ho detto sopra, possono sempre capitare parti difettose, nessuno ne è esente anche se,IMHO, il più delle volte è chi guida a fare il danno.
Una considerazione: Le turbine prodotte nell'ultimo decennio, sono sicuramente più durevoli rispetto alle turbine prodotte negli anni 70 ed 80. Possedere una vettura sovralimentata come la Giulietta Turbodelta, la Bmw 2002 Turbo o la Maserati Biturbo implicava l'obbligo da parte del pilota di ottemperare ad alcune inderogabili regole. La prima quella di far girare al minimo il motore per alcuni minuti prima di spegnerlo. Il disastro delle Maserati biturbo fu dovuto anche al fatto che fu la prima auto turbo ad essere accessibile economicamente rispetto alle notevoli performance e prodotta in grossi volumi. La comprarono anche persone non consapevoli di quello che poteva essere l'impegno necessario e se ne ruppero moltissime. Oggi la maggior parte delle vetture in produzione sono sovralimentate guidate da gente che non sa neanche di avere il motore sovralimentato e guardando i grandi numeri se ne rompono meno ora rispetto a 30 anni fa. Personalmente continuo a preferire l'aspirato……
Ecco evidentemente sono molto meticoloso giusto perché da ragazzino ero abituato alle attenzioni di mio padre e mio zio (oddio, più del primo /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />) proprio nei confronti delle testè citate Giulietta Turbodelta e Maserati Biturbo (sia nella gracilissima versione S che in quella più affidabile 2.24v).
é esatamente così, ma mi permetto di rettificare una frase: guidate da gente che non sa neanche cosa significa sovralimentato.
la maserati Biturbo è 2 litri 6 cilindri giusto? l'aveva il papà di un mio amico.. ed era delle tue parti (se così si vuol chiamare la parte bassa di Rovigo) ma trasferito a Reggio Emilia. purtroppo mai avuto l'onore di fare un giro, ma dicevano che fosse un bel giochino
Si, 6V 2.0 18 valvole 180cv il primo Biturbo (all'estero mi pare fosse venduta con cilindrata 2.5, ma all'epoca le vetture oltre i 2.0 erano ancora più fiscalmente bistrattate di oggi, per non parlare dell'IVA al 38%). La prima S aveva 205cv ed era terribilmente inaffidabile! Non la guidai perché mio zio la vendette nel 1989 e non avevo ancora la patente (mio padre mi consentiva di guidare di straforo con lui a fianco solo la Uno 45 1.0 di mia mamma /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />), ma ricordo che, con alla guida mio padre, raggiungeva regimi piuttosto alti (oltre 7.000rpm) e aveva una spinta mostruosa per l'epoca! Mio zio la sostituì con la 2.24v, un bel mostriciattolo con 245cv e nessun ausilio elettronico (manco l'Abs), ma un buon d.a.! Quella la guidai spesso, perché con mio cugino la "rubavamo" spesso, spingendola a motore spento fuori dal garage, dal giardino, sino al primo incrocio: in caso contrario, mio zio si sarebbe accorto subito dell'accensione, visto il bel suono cupo e sordo che usciva dai 4 scarichi /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> Era davvero molto impegnativa da guidare! Bastava il pensiero per farla partire di traverso e pure in frenata era necessario dosare con attenzione la pressione sul pedale: ricordo una intraversata a 160! Che progressione che aveva!