ho visto adesso i documenti scansionati: - c'è una scrittura privata in cui mio cugino acquista la vettura (carta libera, senza intestazioni o timbri del salone), si indica come venditore ("vend.", scritto a penna) un certo, chiamiamolo, Tizio, che corrisponde al (solo) cognome del precedente proprietario. - in calce, per ricevuta di pagamento, c'è la firma (senza timbro) del salonista, che è la stessa firma apposta sul timbro del foglio di circolazione provvisorio. La mia strategia rimane la stessa Abbiamo capito il trucco, restituisci i soldi o chiamo immediatamente la GdF e invece di cavartela restituendo quei 4 soldi, passi i guai.
Aggiungo: secondo me non sta in piedi la storia che siccome il veicolo è (ma in questo caso non è sostenibile imho) in conto vendita,il salonista truffatore non risponde. Ho trovato questo che conferma quello che penso. Voi che ne dite? Per i veicoli oltre i 50cc la pratica del conto vendita non è infatti più ammessa e ormai bisogna per forza fare la minivoltura al concessionario, che mette il venditore al riparo da sgradite sorprese (come quella di ritrovarsi intestato un veicolo venduto anni prima…). Il nostro lettore però non ha mai trattato con il proprietario del ciclomotore, ma solo con il concessionario. Ed a lui ha pagato il veicolo, che poi ha ritirato dai locali del negozio di vendita di moto. Dunque, a tutti gli effetti, lo ha acquistato da un venditore professionista che ha dei precisi obblighi. Si può parlare di dolo? "Pur se non è dolo – dice l'Avv. Antonio Cesarini, esperto nella materia dell'utenza motociclistica - il concessionario ha comunque una colpa grave. Uno che fa quel mestiere deve sapere cosa vende. Non può consegnare un veicolo non idoneo a circolare. Il cliente va a comperarsi un mezzo convinto di comperare un qualcosa idoneo a circolare". Cosa potrebbe fare il nostro lettore? "Secondo me dovrebbe chiedere un risarcimento danni da questo signore che gli ha venduto il ciclomoore. Un risarcimento completo, non solo la multa, ma anche le 2-3 settimane che passano prima di poter fare la revisione. Perché si tratta di un tempo che può configurarsi come un fermo tecnico. E poi, magari, il cliente può addirittura sostenere che il prezzo pagato a questo punto era più alto del dovuto. Perché il veicolo era inidoneo a circolare. Per questo potrebbe chiedere la restituzione di una parte del prezzo d'acquisto". Insomma, il concessionario rischia una bella batosta. "Sì, ma si immaginino i rischi corsi dall'ignaro acquirente: se avesse causato un incidente e solo dopo avesse scoperto la mancata revisione? L'assicurazione sicuramente avrebbe fatto un'azione di rivalsa su di lui, mica sul concessionario".
Spettro ....sei avvocato e mi caschi così?.... ho cercato e ho trovato sul Codice al Consumo del 2002 che tutte le garanzie e prerogative a favore del cliente sono garantite dal "Venditore". Sono andato a cercarmi la definizione di Venditore, eccola. IL PORCHETTARO TRUFFATORE E' FOTTUTO!!!! "venditore: la persona fisica o giuridica che, nell’ambito della sua attività professionale, costituisce, trasferisce o promette di costituire o di trasferire il diritto oggetto del contratto; al venditore è equiparato ai fini dell’applicazione del codice colui che, a qualsiasi titolo, promuove la costituzione, il trasferimento o la promessa di trasferimento del diritto oggetto del contratto."
Si, ma il conto vendita è una disciplina particolare. Se quello che pensi fosse corretto mandatario e venditore sarebbero la stessa figura giuridica e non è così. Siamo border line.
e quale sarebbe questa disciplina particolare? per me vale il Codice civile e il Codice del Consumo, che mi sembra CHIARISSIMO, cos'altro c'è? grazie.
Il fatto è che in questo caso lui non ti vende una cosa di sua proprietà, nè si impegna a fartela acquistare. E' come se tuo cugino ti lasciasse la macchina in garage, uno passasse e volesse comprarla e tu ti rendessi solo disponibile a fare da tramite per il denaro e i documenti. Nel contratto di vendita infatti c'è il nome del proprietario e la firma del concessionario (sempre che sia la sua) è senza alcun timbro.
è un po' diverso, visto che lui l'ha tenuta in conce in esposizione per diverso tempo, visto che lui (come hai giustamente notato) ha FIRMATO il contratto per conferma dell'incasso del pagamento (il timbro non è un elemento essenziale, la firma conta e la firma è del PORCHETTARO). Quindi secondo me si applica pacificamente la norma del Codice al consumo. Altrimenti, ragioniamo: qualunque salonista utilizzerebbe questo trucchetto per eludere le norme a tutela dei consumatori nel commercio di beni mobili in spregio alla normativa civilistica e speciale. Non credi??
Infatti è una bella scappatoia quella cha da il conto vendita. Premetto, non sto dicendo che abbia ragione, fosse per me dovrebbe riprendere la macchina e ridare i soldi (dato che al 99% li ha incassati lui, non il vero proprietario), ma civilmente tu hai diritto di fare causa solo al vecchio proprietario, sempre che tu dimostri che ha nascosto il fermo amministrativo. Sull'opportunità poi di fare causa a uno con 8.000 € di debiti non pagati, beh, quello ' tutto un altro programma. P.s. so che sembra assurdo, ma se esistono gli avvocati è per leggere correttamente le norme, altrimenti tutti saremmo avvocati di noi stessi
Ho capito, ma la norma che ti ho citato è chiarissima e inequivoca, lui è il "venditore" a norma di legge, per cui se c'è qualche norma di diverso tenore che disciplina il conto vendita puoi gentilmente indicarmela? se no davvero non capisco che appiglio potrebbe avere il PORCHETTARO. grazie mille.
Ti faccio una lettura giuridica (per la fattura poi passami l'indirizzo /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />) venditore: la persona fisica o giuridica che, nell’ambito della sua attività professionale, costituisce, trasferisce o promette di costituire o di trasferire il diritto oggetto del contratto; Già in questa parte noti la magagna. Parla di diritto oggetto del contratto di vendita. contratto tra tuo cugino e il proprietario del veicolo in cui il salonista fa solo da tramite. Infatti la sua attività professionale, fino a prova contraria non ha dato luogo alla costituzione del diritto di proprietà nè al trasferimento dello stesso. Per prova contraria ovviamente intendo una prova consistente, quale ad esempio la mini voltura che solitamente viene effettuata. Dire "lui ce l'aveva lì e mi ha convinto a comprarla" è dar aria ai denti. giuridicamente la prova testimoniale conta davvero molto poco. al venditore è equiparato ai fini dell’applicazione del codice colui che, a qualsiasi titolo, promuove la costituzione, il trasferimento o la promessa di trasferimento del diritto oggetto del contratto." Anche qui c'è la magagna. Si parla di promozione. Ma anche qui serve la prova tangibile. Se porti inserzioni di giornale, inserzioni sul web ecc ecc forse una possibilità ce l'hai, ma sono abbastanza sicuro che non sia stato così sprovveduto da lasciare traccia. La difesa del salonista sarà: "avevo la macchina qui ma era di un cliente, il signor XXX l'ha vista, gli è piaciuta e io l'ho messo in contatto con il proprietario, poi per semplicità, dato che la macchina era qui e il proprietario si fidava i soldi li ho presi io"
Allora, quanto alla prima osservazione: Anche se non ha costituito direttamente il diritto, ha "promesso", permettendo che fosse costituito, fattispecie contemplata nella norma; Quanto alla seconda osservazione, ti invito a notare come sia intimamente connessa alla ratio della prima (non la costituzione diretta di un diritto ma la "promozione", oserei dire impropriamente il "favoreggiamento")....e nel nostro caso: il Porchettaro ha pubblicato per diverso tempo su Autoscout l'annuncio farlocco, che mio cugino ha salvato. Penso, sinceramente, che non riusciresti a difenderlo sto truffatore....
Tutti sono difendibili, fino ovviemnte alla condanna. Non confondere le cose, in questo caso lui è un bel furbone, tuo cugino un bel boccalone. Ora non so un giudice come prenderebbe la pubblicità di Autoscout, ma è già un passo avanti! L'unica cosa che ti sconsiglio fermamente è andar lì a fare casino, questa gente è molto furba e ben sgamata, ci mette un secondo a farti una denuncia per tentata estorsione
Grazie Spettro, infatti non è che si vuole estorcere nessuno. Si va li, si fa capire che si è consapevoli dei propri diritti e che o paga o si chiama una volante della GdF che verbalizzi tutto. Quanto a permettere e promettere, nella sostanza basta rileggere la norma che ho citato: ai fini dell’applicazione del codice colui che, a qualsiasi titolo, promuove la costituzione, il trasferimento o la promessa di trasferimento del diritto oggetto del contratto. E uno che mette annunci su Autoscout, espone l'auto in vetrina e poi incassa pure i soldi firmando la ricevuta che fa se non promuovere la vendita (anzi, per me è pure riduttivo parlare di sola "promozione"!)
Ribadisco, secondo me l'auto non era nemmeno in un reale conto vendita. Probabilmente il proprietario avrà detto "la macchina vale 10 ma c'è un fermo per 8, quello che prendi sopra 2 lo tieni tu" che va a configurare un'altra figura giuridica. Il problema ribadisco è sempre la prova di ciò che è accaduto. Tieni conto che attualmente (mi è capitato su di una compravendita immobiliare) gli screen shoot presi da internet non hanno molto appeal ... P.s. ovviamente la compravendita non era a montecarlo!
per me l'unica figura giuridica configurabile è quella prevista dal codice al consumo, indipendentemente dalle chiacchiere intercorse tra il precedente proprietario e il Porchettaro. Che funge a tutti gli effetti da Venditore ai sensi della normativa citata, poche balle. poi vediamo se capisce o devo davvero chiamare la volante della GdF per farglielo capire (che magari fanno un controllino su fatture ecc. e vediamo cos'altro ha da nascondere sto Gambadilegno dei miei stivali!)
Il codice del consumo è, per un legale, una grande scocciatura. Ha permesso che tutti, anche chi non aveva una minima infarinatura di giurisprudenza diventasse per incanco un principe del foro. Purtroppo se tutte le norme fossero ininterpretabili i tribunali non esisterebbero, gli avvocati nemmeno e vivremmo in un mondo felice e senza guerre nè carestie. Il fatto è che oltre a dire cosa recita la norma e a ritenere di essere nel giusto bisogna anche dimostrarlo (e magari tante volte non aver preso fischi per fiaschi) ed è questo il difficile. Detto questo non vorrei tu prendessi un granchio enorme con la GdF ... prenditi tutta la giornata di ferie e preparati ad una delusione
fidati, chi gira armato o chi ha un'arma in un locale aperto al pubblico o comunque chi detiene un'arma a fini difesa ha tutt'altro interesse che renderlo noto...:wink:
sgrat....sgrat.... ti farò sapere. sinceramente non so come si possa sovvertire la realtà nel modo che dici, ma tutto può essere per carità. le norme sono interpretabili ma non TRAVISABILI.