Test Smart Fortwo Pulse Turbo Benzina

Oggi ho ritirato la nuova Smart Fortwo Pulse 1000 turbo, bianca con cellula nera, servosterzo, radio-cd con ingresso aux per l’ipod, antifurto e cambio softouch.

Esterni: era l’unica disponibile a breve (45 giorni di attesa), l’abbinamento di colori comunque non mi dispiace ed i gommoni (175ant. e 195 post.) fanno la loro figura su dei cerchi in lega discreti.
Male invece gli accoppiamenti dei pannelli della carrozzeria con luci poco uniformi e le portiere vanno accompagnate con forza per non fallire la chiusura.

Interni: sobri e, tutto sommato, con plastiche decenti, il cassetto porta oggetti è un po’ posticcio mentre è fatto bene il tendalino copribagagli con delle reti porta-oggetti molto pratiche.
Inammissibile su un’auto da 14000 euro la mancanza di qualsiasi regolazione dello sterzo e dell’altezza della seduta, alla fine ho faticato a trovare la giusta posizione e nei 100km percorsi la schiena ne ha risentito.

Motore: ha buone qualità anche se vibra non poco: sotto i 1500g/m è vuoto e sembra sforzare parecchio; il turbo lag già da 2000g/m si fa inesistente e la spinta corposa, tanto da far beccheggiare ampiamente l’auto nei primi tre rapporti. L’erogazione è lineare fino al regime massimo senza particolari picchi o flessioni.

Cambio: ‘na tragedia, l’ho usata per tutto il tempo in manuale utilizzando i pratici paddles sul volante. In modalità automatica tende a cambiare le marce tra i 2700 e i 3500g/m a seconda di quanto si preme il gas ed insistendo sull’acceleratore il regime di cambiata si alza. La cosa che non mi è piaciuta e che nel traffico congestionato tende a tenere troppo sia la I° che la II° peggiorando il confort acustico e l’ampio beccheggio fra una cambiata e l’altra si può ridurre agendo manualmente sui paddles e sul gas alleggerendolo al momento giusto.
I tempi di cambiata rimangono lunghetti ma almeno in scalata sdoppietta in maniera appagante.

Sterzo: il servosterzo rende pratiche le manovre di parcheggio così come la funzione che tiene ferma l’auto per 1” circa al rilascio del freno. Al crescere della velocità si indurisce notevolmente ed anche in velocità ha poco vuoto al centro. Non mi piace la taratura degli ammortizzatori posteriori che nelle basse frequenze sono poco frenati e la lunga escursione rendono impreciso lo sterzo quando gli appoggi sono disturbati dalle ondulazioni (li farò ritarare).

Freni: poco progressivi nella prima fase della frenata e spugnosi quando si ricerca la modulabilità.
In compenso sono potenti ed equilibrati con l’abs che entra solo quando necessario. Consentono di inserire l’auto anche in decisa frenata senza farla scomporre e senza far entrare prematuramente l’esp.

Tenuta di strada: il passo in avanti rispetto alla vecchia serie è notevole soprattutto per quanto riguarda la riduzione del sottosterzo (forse anche grazie alla generosa gommatura). E’ precisa lungo tutto l’arco della curva ma l’esp, anche in condizioni di assetto ottimale, taglia potenza e rallenta l’auto quando si supera un certo valore di accelerazione laterale, probabilmente preimpostato, peccato perché sembrerebbe poter dare di più. In uscita di curva va accompagnata con grande gradualità con il gas per evitare il taglio repentino dell’elettronica. Il rollio è molto limitato, al contrario del beccheggio, piuttosto evidente, indotto dall’eccessiva morbidezza degli ammo posteriori.

Confort: proprio grazie alla mollezza del posteriore, il confort è migliorato parecchio, rimane sempre piuttosto secca davanti e nelle alte frequenze , forse per via delle gomme (continental) dalla spalla rigida nonostante la bassa pressione di gonfiaggio (1,8bar ant. e 2bar post.). Il motore frulla ma non diventa mai invadente, la macchina è ben isolata acusticamente anche dall’esterno.

Consumi: è ancora presto per tirare delle conclusioni, ma il fatto che dopo 100km non si sia ancora spostata la tacca dal massimo, lascia ben sperare.


In conclusione la Smart è la degna sostituta dello scooter che ho dato via, si parcheggia in un fazzoletto, si infila ovunque ed ha un tetto trasparente sulla testa. Non è regalata e soprattutto non lo è se rapportata a ciò che offre, l’unica attenuante è che a Roma ha la stessa solvibilità di un assegno circolare.

 

Pare che ci sia qualche problemino per la mappa, bisogna aspettare qualche mese, sia per verificare che il cambio non sia fra quelli che vanno sostituiti e sia perchè la centralina da qualche problema quando viene mappata.

 

Il bollo lo devo pagare il prossimo mese e ti saprò dire, immagino sui 150 euro. L'assicurazione incendio, furto, atti vandalici, socio-politici ed atmosferici è inclusa nel prezzo per il primo anno e viene, gli anni successivi, intorno ai 200 euro. La RC costa 400 euro l'anno che a Roma è meno di quanto si paga per uno scooterone.

 

Sarà che ne vendono poche, ma se a ottobre non prendevo questa, se ne riparlava a fine Gennaio .