Degno antipasto... Bruschetta con almeno 5mm di 'nduja sopra, come la vedete? ( anzi, come la sentite....? )
Volete fa na cosa leggera, simpatica e poco impegnativa? Allora... Come antipasto diciamo (ma pure senza di niente...) che mettete a tostà du belle fette de pane nero casareccio de Genzano, e quando se sta a bruscà ce stendete sopra na bella fetta de lardo de sella fina fina. Quanno er lardo diventa trasparente tirate via dalla bracia e cospargete de pochi grani di sale grosso, un pizzico de pepe, qualche fogliolina d'erba-pepe e per i più viziosi un filo d'olio extra vergine d'oliva (no quello del supermercato che fa ride, ma de quello vero). Come primo piatto ve stennete na sfoia bella seria de grano duro e uova d'oca (senza aiutavve coll'acqua), la mettete a asciugà mezza giornata e poi la sfinate a fettuccelle larghe un dito. Mettete sur foco na padella, classico soffritto romano "pesante" co un filo d'oio, un po' de lardo tritato fine, cipolla, alloro (senza la parte centrale della foia, che è amara), salvia e qualche foglia di maggiorana. Lasciate andà piano (senza brucià se no l'erbe cacciano l'amaro anziche l'aroma) e a na certa aggiungete un petto d'oca che avrete taiato a ragù a punta de cortello poco prima. lasciate corre, sfumate con vino bianco invecchiato. Lessate le fettuccine, tiratele fora e saltate in padella cor sughetto, mantecate. Impiattate e affogate de parmiggiano a volontà. De secondo, siccome c'è ancora la bracia ve fate taià dar macellaro na bella fetta de pezza de Manzo arta armeno du dita. La mettete a marinà dentro ar vino rosso e uno spicchio d'aio in camicia, un po' de rosmarino, pe armeno un 3 ore. La piazzate sur foco, ogni tanto la bagnate co quello che è vanzato della marinatura. De fianco sur foco ce mettete du verdure, che so du melanzane, du zucchine, du funghi. Tirate via e condite d'olio bono. Pe dorce, ve n'annate ar baretto sotto l'angolo e ve piate un gelato aoh! Bella.
se continuiamo a magnare cosi leggeri hai voglia che ti fan largo..devono scansarti prima che urti tutti con la panza
Orgoglio Ciociaro Preparare un impasto di farina e acqua tiepida, con un pizzico di sale. lavorare il tutto fino a ottenere una pasta ben consistente che si stende, con l'aiuto di un mattarello, fino a ricavarne una sfoglia sottile. tagliare la sfoglia così ottenuta a strisce di circa due centimetri e queste, a loro volta, obliquamente, in modo da ottenere tanti pezzetti di sfoglia romboidali. mettere le lasagne, così ricavate, ad asciugare su di un vassoio precedentemente infarinato. in una pentola di coccio, a fuoco lento, dopo aver fatto soffriggere tutti gli ingredienti tagliati a pezzetti, aggiungere dell'acqua assieme ai fagioli, la cotenna di maiale e l'osso di prosciutto. a tre quarti della cottura sgrassare e togliere la cotenna e l'osso di prosciutto. tagliare la cotenna e la carne dell'osso di prosciutto a pezzettini e rimettere in pentola con l'aggiunta dei pomodori, anch'essi tagliati a pezzetti. a parte, intanto cuocere le lasagne. a ebollizione avvenuta, scolarle per tre quarti d'acqua e aggiungere i fagioli e le cotiche cotti nella pentola di coccio. cuocere per ancora quattro-cinque minuti, rimescolando, e servire. PS: A fine pasto abbiate cura di munirvi di cartello da cantiere con su scritto "Non transitare nel raggio d'azione" indicante le vostre parti nobili.