boh..andrò controcorrente ma credo che il sacrificio portato all'estremo prima o poi degeneri in uno stato mentale di non soddisfazione e di squilibrio..quello che voglio dire è che va benissimo rincorrere degli obiettivi e fare di tutto per raggiungerli..ma ci deve essere dall'altra parte anche un minimo di "ricompensa" per gli sforzi fatti..senza eccessi ovvio..il "giusto"..che sta ad ognuno di noi quantificare..gli sforzi fatti da Andras a mio avviso hanno dello straordinario..ha agito con delle motivazioni enormi evidentemente..e tutti ben sanno quanto la MOTIVAZIONE a volte ti dia una forza quasi sproporzionata alle tue reali capacità..è un qualcosa che ti fa andare oltre, che ti fa sentire quasi onnipotente..parola grossa..ma è giusto per rendere l'idea..ma vorrei ben capire come sia possibile davvero riuscire a rinunciare in maniera cosi categorica ad un semplice piacere della vita..quale può essere una pizza con gli amici..non dico in maniera abitudinaria..ma anche un semplice strappo alla regola..io non credo riuscirei mai a portare avanti una condotta e uno stile di vita cosi rigido..ovvio che ognuno mette sul piatto della bilancia quello che vuole..evidentemente per alcuni la soddisfazione di avere un bell'aspetto, di sentirsi in forma..prevale sull'appagamento "gastronomico".. parlo per me..pure io da gennaio di quest'anno mi sono messo in testa che dovevo rimettermi in forma..e che il mio benessere fisico doveva diventare una priorità mportante..uno stile di vita..cosi sono passato da una vita sregolata, da una trascuratezza per il mio corpo di cui solo ora me ne vergogno..ad una condotta piu salutare..ho perso 20 chili (da 89 a 69)..ho messo su un po di muscolo..ho smesso di fumare ecc..tutto bene..ho faticato tanto per raggiungere questa condizione..ma il piacere di una pizzata alla domenica sera con gli amici, o di un gelato in una calda giornata d'estate..scusate ma quello non me lo leva nessuno..deve esserci una sorta di equilibrio anche tra il sacrificio e la soddisfazione..ho visto che senza particolari eccessi il mio corpo non ne risente..continuo a sentirmi in forma..anche a livello mentale ..e credo sia proprio grazie anche a quell'attimo di euforia che un buon pasto..anche se non del tutto salutare..ti puo dare..io la penso cosi..poi posso anche sbagliarmi..:wink:
Idem anche se, è vero, c è chi trova + sollievo non cedendo... E chi come premio si mangia un gelato Forse sono solo modi diversi di viverla la cosa...e dipende anche da persona a persona, dagli obbiettivi, e da come li si vuole raggiungere... Quello che importa, al solito, è il risultato (sia fisico che mentale però:wink:) Almeno secondo me...
ecco brava..la perfetta sintesi di quello che volevo dire.. devo anche aggiungere che non l'ho sempre pensata cosi..all'inizio di quest'anno..quando ho cominciato palestra..ero stramotivato..dovevo dimagrire a tutti i costi..mesi di rinuncie..quindi pochissime pizze..zero pane niente bibite ecc ecc..mi sono però reso conto che cominciavo a diventare anche un po "antipatico" alle persone..avevo in mente solo la palestra..i risultati sul fisico li ottenni in poco tempo..ma mi si poneva davanti questo altro problema..nn trascurabile...ad oggi penso di aver trovato un giusto compromesso..che mi fa star bene sia a livello fisico che mentale..:wink:
d'accordissimo! aggiungo anche che nel mio passato sono riuscito ad essere al 6% mangiando pizza e gelato senza limiti La dieta è solo una parte del raggiungimento della forma fisica, l'attività è la componente fondamentale Aggiungo anche che mi fa un po' paura il ragionamento del buon Andras. Spesso una tale determinazione nel dimagrire porta talune persone piu' deboli psicologicamente all'anoressia e alla bulemia
Bravissimo:vedo quotidianamente nuotatori (campioni olimpici) mangiare l'inverosimile ed avere fisici invidiabili. E non assumono mezzo integratore.
http://www.repubblica.it/ultimora/o...ieta-da-12mila-calorie/news-dettaglio/3261739 sono "solo" 12000 calorie al giorno
Sono persuaso tu sappia meglio di chiunque altro che se ti alleni poderosamente ogni santo giorno della tua vita un robusto appetito ti accompagnerà costantemente, mentre le due malattie che citi sono pressochè esclusivamente ad appannaggio di chi attività fisica non ne fa, ed infatti sono figlie di uno stato mentale tipico da "troppo pensiero-poco esercizio". Un'ora di intensa attività fisica al giorno mette al riparo da siffatti pericoli. Nonostante abbia trascorso buona parte della mia vita essendone privo non posso che essere un sostenitore dell'importanza dell'equilibrio, a 360 gradi. Occhio però che la gratificazione orale (pizza, gelati, etc, tutte cose per le quali vale la pena vivere, non sarò certo io a negarlo) in genere è la sublimazione di un mancato "incasso" emotivo nella sfera affettiva. Personalmente ritengo che l'equilibrio sia anche e soprattutto mangiare con della logica, e farsi una pizza+gelato di sera prima di andare in branda può riconciliare con la vita ma di certo dal punto di vista nutrizionale non serve ad un accidente, siamo seri. Non sono una macchina, un gelato ogni tanto me lo concedo anch'io da quando ho raggiunto il peso forma, ma cerco di farmelo alla soia e con una frequenza massima monosettimanale. Poi quoto Dragone sul delirio di onnipotenza (o giù di lì): non c'è cibo al mondo che IO preferisca alla pizza. Il rinunciarci da 2 anni mi fa sentire capace di qualsiasi cosa. Delirante ma vero (ahimè) :wink:
riguardo alla frase cui si riferisce la parola in grassetto..credo anche io che a livello di subconscio la ricerca di gratificazioni gastronomiche possa essere sintomatica di altre carenze..:wink: ed è riconducibile anch'essa alla costante "ricerca di equilibrio". piu semplicemente: sto male sentimentalmente, mi riequilibrio con un dolce..sono cose poste su piani completamente differenti ma è la "sommatoria emotiva" che conta. Andras io qui parlavo piu esplicitamente del piu semplice piacere dovuto proprio al gusto di un buon cibo..o alla soddisfazione che da gustare qualcosa in compagnia..senza che questo abbia necessariamente i risvolti psicologici di cui parli e che condivido. riguardo al discorso dell'onnipotenza..beh..è la stessa cosa che sto provando da quando ho smesso di fumare..il dimostrare a se stessi che "IO CE LA POSSO FARE" e vedere che effettivamente anche l'ostacolo che sembrava il piu insormontabile si sbriciola come un castello di sabbia al nostro passaggio, è infinitamente gratificante.:wink: il segreto a mio avviso è sempre lo stesso: ovvero ENTRARE IN UNA DETERMINATA OTTICA. se decido di smettere di fumare, non devo tipo provarci e vedere se resisto. deve essere una consapevolezza interiore che ti porta a dire: il mio status è quello di NON FUMATORE. PUNTO! se comincio ad allenarmi, non deve essere soltanto per migliorare esteticamente il nostro corpo, ma deve essere una consapevolezza che il nostro corpo se allenato si mantiene piu a lungo e si prevengono le malattie..va da se che ogni "mossa" che noi facciamo deve mirare al CONSOLIDAMENTO dell EQUILIBRIO e non ad una sua alterazione. solo cosi i nostri sforzi/sacrifici non saranno sterili TENTATIVI ma solide fondamenta per un "progetto" a lungo termine.:wink:
...la cosa mi lascia un po' perplessa Tant è vero che ci sono una marea di persone che quando hanno "careze affettive" fanno il contrario:wink: ossia smettono di mangiare... Mettere in relazione una pizza con una carenza affettiva è, secondo me, un pochino azzardato:wink: sicuramente molto ma molto soggettivo...
bhe è comune assocciare una delusione ad una " vaschetta di 3 kg da gelato "...ovviamente dipende sempre da come si reagisce alle varie situazioni. Io quando sono fidanzato ingrasso sempre.
Generalizzare è azzardato, ma che la correlazione cibo assunto in eccesso (o sua privazione) con carenze affettive sia comprovata non l'ho dimostrato io, ma grazie a Dio qualcuno di ben più intelligente di me. Ci sono interi trattati di psicologia a riguardo. E naturalmente non sto dicendo che chi mangia la pizza ha delle carenze affettive, sto dicendo che le ha chi indulge eccessivamente nei piaceri della gola, tutto là
si, intendevo che è vero per l'eccesso come per la privazione.... non solo l'una o l'altra:wink: e c'è anche quella benedetta via di mezzo
benedetta per chi ci nasce, maledetta per chi si danna decenni interi per trovarla siam sempre là........ma la vera arte è gestire lo squilibrio a proprio vantaggio qualora sia effettivamente presente
era solo un esempio..:wink: nn intendevo dire che è matematico che se mi va male sentientalmente mi abbuffo di pizza..ma è indiscutibile che spesso alle diverse situazioni emotive si reagisce con alterazioni nelle abitudini alimentari..