Renault sotto inchiesta (Singapore 2008)?

Discussione in 'Formula 1' iniziata da El Nino, 30 Agosto 2009.

  1. zuss

    zuss Amministratore Delegato BMW

    3.613
    672
    3 Luglio 2007
    Reputazione:
    375.284.593
    G31 Sport

    come non quotarti!!!!
     
  2. AlexMi

    AlexMi Presidente Onorario BMW

    25.820
    2.975
    4 Aprile 2004
    Reputazione:
    29.526.214
    Funny Car
    Briatore: “Lascio per il bene del team”
    E potrebbe mollare anche il QPR

    “Sto cercando di salvare la squadra – ha detto il supermanager italiano al Daily Mirror – perché è mio dovere farlo. Ecco perché me ne vado”. La sua assenza davanti al Consiglio Mondiale il 21 settembre potrebbe infatti evitare pesanti ripercussioni sulla scuderia. E secondo il Telegraph Briatore rischia addirittura l'estradizione. Per l'Equipe il sostituto potrebbe essere Prost


    [​IMG] Briatore è nato a Verzuolo, in provincia di Cuneo nel 1950. Ansa LONDRA (Gb), 17 settembre 2009 - “Lascio per il bene del team”: così parlò Flavio Briatore in esclusiva per il Daily Mirror, dopo la decisione del capo della Renault di andarsene (e con lui anche il direttore tecnico Pat Symonds) a seguito del “crashgate” (come lo hanno prontamente ribattezzato i giornali inglesi): ovvero, la denuncia presentata da Nelson Piquet Jr, secondo cui il team gli avrebbe imposto di uscire di pista nel GP di Singapore del 2008 per favorire la vittoria di Fernando Alonso.

    “E’ MIO DOVERE” — “Sto cercando di salvare la squadra – ha detto il supermanager italiano – perché è mio dovere farlo. Ecco perché me ne vado”. In effetti, il suo volontario allontanamento dal team che lui stesso ha portato al successo negli anni passati gli eviterà di dover comparire davanti al Consiglio Mondiale il prossimo 21 settembre per difendersi dalle accuse che gli sono state mosse dal pilota brasiliano e il fatto che né lui né Symonds siano più dipendenti Renault potrebbe anche evitare pesanti ripercussioni sul team (leggi, squalifiche) anche se, perlomeno a detta del tabloid, una multa di oltre 55 milioni di euro sarebbe una più che concreta possibilità. Tra l'altro, secondo il Telegraph, vi è anche un risvolto penale nello scandalo Renault. Singapore potrebbe infatti chiedere l’estradizione di Briatore e Symonds, nel caso emergesse un ruolo di responsabili-mandanti dell’incidente di Piquet.

    VIA ANCHE DAL QPR? — E mentre il Sun parla di un possibile addio di Briatore anche dal QPR, la squadra di seconda divisione inglese di cui è co-proprietario insieme con il miliardario indiano Lakshmi Mittal e Bernie Ecclestone, perché la sua posizione “sarebbe di potenziale imbarazzo per la squadra”, come ha commentato una fonte anonima, proprio l’(ex?) amico Ecclestone, sempre dalle colonne del Daily Mirror, pare prendere le distanze dal “disgaced” manager, spiegando che “Briatore aveva già deciso di andarsene, perché non voleva fare la mia fine, ovvero ritrovarsi alla mia età a “giocare” con le macchine da corsa. Almeno così si è evitato questo imbarazzo”.

    “DISGRACED MANAGER” — Ma il capo della Formula Uno nega decisamente che tale dipartita possa significare la fine di questo sport. “Avevano detto la stessa cosa quando morì Ayrton Senna e si ritirò Michael Schumacher e, invece, siamo andati avanti lo stesso, perché la vita va sempre avanti, malgrado tutto e tutti. E’ un peccato che Flavio abbia lasciato la Formula Uno in questo modo, soprattutto vista la sua carriera, ma è impossibile difenderlo per quello che ha fatto, anche perché era una cosa assolutamente non necessaria”.
    prost per briatore? — Il sostituto di Flavio Briatore potrebbe essere Alain Prost. Secondo il quotidiano francese L'Equipe, il "professore" è uno dei candidati ad occupare il posto di team principal alla Renault. L'ex ferrarista e quattro volte campione del mondo di Formula 1 commenta le indiscrezioni "come semplici voci, ne sarei onorato, ma nessun dirigente della Renault mi ha contattato". Si fanno comunque anche altri nomi, a cominciare da quello di Frederic Vasseur, per continuare con Craig Pollock e David Richards.

    Gazzetta
     
  3. AlexMi

    AlexMi Presidente Onorario BMW

    25.820
    2.975
    4 Aprile 2004
    Reputazione:
    29.526.214
    Funny Car
    Sembra la fine del nostro Flavio nazionale.

    Vediamo se saprà rialzarsi, credo sia il momento più difficile della sua carriera, anche perchè i 55 milioni di euro di multa potrebbero indurre Renault a chiedere i danni proprio a lui
     
  4. AlexMi

    AlexMi Presidente Onorario BMW

    25.820
    2.975
    4 Aprile 2004
    Reputazione:
    29.526.214
    Funny Car
    I verbali
    Ecclestone consiglia: frega Briatore

    Papà Piquet: «Mosley mi disse: non ci sono le prove, a meno che...»


    Flavio Briatore (LaPresse)È il 17 agosto 2009. Londra, uffici dell’agenzia investigativa Quest che opera per la Fia. Nelson Piquet senior viene interrogato da Martin Smith, e Jake Marsh. L'interrogatorio dura poco meno di un'ora. Una lunga conversazione tenuta sino ad oggi segreta, a differenza di altre. Il motivo sta forse in alcune dichiarazioni dello stesso Nelson il quale afferma di aver denunciato i fatti di Singapore al braccio destro di Mosley, Charlie Whiting, alla vigilia del Gran Premio del Brasile dello scorso anno. Whiting gli rispose che «non si poteva provare nulla». Non contento, Piquet dichiara di aver raccontato tutto a Bernie Ecclestone in Ungheria alla vigilia dell'ultima gara di Nelsinho con la Renault, lo scorso agosto: «Gli dissi: cosa devo fare? Bernie rispose: fottilo» intendendo ovviamente Flavio Briatore. Ancora, Piquet riferisce di aver detto tutto anche a Mosley. Risposta del presidente Fia: «Charlie (Whiting) mi ha già informato ma non possiamo provare nulla a meno che non arrivi qualcuno a dirmi come stanno i fatti».

    Ora, qualche conto non torna. Non spetta a noi giudicare se ci fu frode sportiva o meno a Singapore ma affiorano molti elementi per ipotizzare che la ricerca della verità sia ampiamente subordinata ad altro. Qualche dato: il GP Singapore venne disputato il 28 settembre 2008. Due giorni più tardi (il 30) scadeva l'opzione di Nelsinho Piquet per il 2009, opzione che Briatore non rinnovò nonostante il supposto debito con un pilota che aveva appena sbattuto contro un muro «per la squadra». La delazione a Whiting avviene in Brasile, tra il 30 ottobre e l'1 novembre 2008. Il 2 novembre Briatore rinnova il contratto di Nelsinho riducendo il compenso da 1,5 milioni di dollari a 1 milione con possibilità di taglio in base alle prestazioni. Il che non quadra con l’incombenza di un possibile ricatto e nemmeno con la nota astuzia di un «ricattabile» Briatore.

    La Fia è a conoscenza della cosa da 10 mesi. Eppure l’inchiesta è scattata solo questa estate. Con un avvertimento minaccioso e palese: la squalifica di una gara inflitta alla Renault per una ruota fissata male a Budapest. Squalifica tolta in appello. Un appello al quale i giudici di gara ungheresi non si sono nemmeno presentati. Per intenderci, la molla persa dalla Brawn di Barrichello che ha ferito Massa in Ungheria non ha prodotto alcuna azione federale. Zero. Dunque, viene da chiedere, intesi i rapporti che intercorrono tra Mosley, Ecclestone e Briatore, con quali finalità questa inchiesta sta andando in porto. Briatore si è tolto dalla scena, ma una risposta alla domanda viene soprattutto dal comunicato Renault di due giorni fa. Nel quale la casa francese, in pratica, rinuncia a difendersi, ammette la colpa. Il tutto nonostante le trascrizioni delle comunicazioni radio smentiscano Piquet jr. (il quale chiede una sola volta a che punto è la corsa e non più volte come afferma) e non rilevino alcuna responsabilità del manager italiano.

    La paura assoluta e manifesta della Renault si basa sulla convinzione di non trovarsi di fronte ad un normale tribunale ma a una giuria (il Consiglio mondiale della Fia) che agisce secondo criteri propri, connessi alla volontà del proprio vertice. Vale a dire Mosley. Quindi cosa accadde davvero a Singapore diventa un tema strumentale. Lo è già diventato prima del processo. Briatore è fuori. La Renault si è già dichiarata colpevole, mentre, in contemporanea, attacca e denuncia i Piquet davanti a un vero tribunale, quello dello Stato francese. In pratica la Renault è consapevole di non poter essere giudicata dal tribunale Fia in base ai fatti. Piuttosto, sembra chiedere clemenza all’onnipotente sovrano.

    Giorgio Terruzzi

    Corriere
     
  5. addlightness

    addlightness Amministratore Delegato BMW

    3.036
    418
    15 Agosto 2008
    Reputazione:
    129.756
    bugatti veyron TDI
    :-k:-k:-k
     
  6. beppe1974

    beppe1974 Amministratore Delegato BMW

    3.384
    707
    4 Gennaio 2009
    Reputazione:
    191.966.685
    330i G20 Msport
    Flavio è capace di farseli dare lui come buona uscita dalla Renault e non viceversa:wink:, non dev'essere tanto facile spillare soldi a Flavione.
     
  7. AlexMi

    AlexMi Presidente Onorario BMW

    25.820
    2.975
    4 Aprile 2004
    Reputazione:
    29.526.214
    Funny Car
    Al solito, Terruzzi è molto affilato nelle analisi.

    Il succo: indipendentemente da come sono andate le cose, non ci sono prove sulla colpevolezza di Briatore; in un tribunale normale ne uscirebbe pulito.

    Ma la FIA non è un tribunale normale...
     
    A 1 persona piace questo elemento.
  8. GSX-R 78

    GSX-R 78 Direttore Corse

    2.062
    88
    9 Marzo 2009
    Reputazione:
    16.974
    Bmw 320d e91
    Questo dimostra ancora una volta (semmai ce ne fosse stato bisogno) che la FIA è un manipolo di giochi di potere....#-o
    E non una Federazione seria dove lo sport viene prima di tutto....
    Sempre peggio....](*,)](*,)
     
  9. n2o

    n2o Presidente Onorario BMW

    5.989
    130
    10 Agosto 2006
    Reputazione:
    30.916
    In cerca
    Renault: Ghosn evita di commentare lo scandalo di Singapore
    Durante il Salone dell’Automobile di Francoforte, il presidente del Gruppo Renault Nissan, Carlos Ghosn, si e' dimostrato riluttante nel commentare lo scandalo dell’incidente di Singapore 2008.

    Finora, la vicenda ha portato alle dimissioni dei due responsabili della scuderia francese, Flavio Briatore e Pat Symonds, e ha causato danni incalcolabili all’immagine dell’azienda.

    I prossimi passi potrebbero essere ancora piu' dannosi, in mezzo a speculazioni su possibili recriminazioni penali, azioni legali e la collera del Consiglio Mondiale del Motor Sport, che si riunira' il prossimo lunedi'.

    Il quotidiano britannico Times riporta che Ghosn era “visibilmente irritato” quanto gli e' stato chiesto dai giornalisti presenti a Francoforte un parere sull’argomento, rispondendo di “andare a chiedere a Bernard Rey,” il presidente del team.

    Al quotidiano francese L’Equipe, il manager ha detto con piu' calma: “L’unica cosa che ho chiesto e' di non reagire nella foga del momento. Mi fido completamente di Bernard Rey e una volta sistemati i fatti potremo reagire con chiarezza,” ha aggiunto Ghosn.

    Andre' Cotta
     
  10. n2o

    n2o Presidente Onorario BMW

    5.989
    130
    10 Agosto 2006
    Reputazione:
    30.916
    In cerca
    Nelson Piquet si dice pronto per una battaglia legale
    Nelson Piquet padre s’e' dichiarato pronto per affrontare l’azione legale menzionata dalla Renault in un comunicato stampa rilasciato recentemente.
    Prima di affermare che non contestera' le decisioni prese dal Consiglio Mondiale del Motor Sport, la casa francese ha annunciato a Monza che delle “azioni legali” contro i Piquet sono state avviate dalla Renault e da Flavio Briatore. L’ex pilota della scuderia e suo padre sono stati accusati dalla Renault di fare “false accuse” e di aver “ricattato” il team francese.

    Dal Brasile, il tre volte campione del mondo – che ha guidato per Briatore ai suoi tempi in Benetton, nei primi anni ’90 – ha detto: “Ho soldi per assumere i migliori avvocati. E di cosa si sta lamentando (Briatore)? Dalla verita'?,” ha detto Piquet alla pubblicazione tedesca Auto Motor und Spot.

    La rivista ha chiesto a Piquet perché Briatore starebbe assumendo tale posizione, anche di fronte a prove contro di lui.

    “Dopo un certo punto, persone come Flavio ottengono cosi' tanto potere che credono di poter camminare sull’acqua. Nonostante le prove crede che non possa accadere nulla contro di lui,” ha aggiunto il brasiliano.

    Andre' Cotta
     
  11. n2o

    n2o Presidente Onorario BMW

    5.989
    130
    10 Agosto 2006
    Reputazione:
    30.916
    In cerca
    Renault delusa dal comportamento dei suoi uomini




    Mentre cresce la schiera di quanti riconoscono la responsabilità di Flavio Briatore e Pat Symonds sull’incidente di Nelson Piquet Junior al Gran Premio di Singapore 2008, studiato a tavolino per agevolare la rimonta di Fernando Alonso, si indebolisce la posizione di quanti, fino ad oggi, hanno espresso tesi di tenore diverso.

    Ad alimentare la loro incertezza provvedono le parole criptiche di Patrick Pèlata, direttore generale Renault, che alla radio francese RTL ha dichiarato: “La nostra scuderia ha ritenuto che sia stato commesso un errore e questo richiama una sanzione“. Un’affermazione del genere lascia ipotizzare un’inchiesta interna dove la colpevolezza dei soggetti incriminati è emersa in maniera chiara.

    Ma, se così fosse, ci si chiede perché la Renault abbia deciso di querelare Piquet Senior e Junior. Il caso si tinge quindi di ulteriore mistero. Quali che siano le evidenze, resta il fatto che l’azienda francese ha subìto un pesante danno di immagine, che potrebbe avere ripercussioni ancora più grandi. In caso di sentenza sfavorevole, infatti, gli effetti sulla sua credibiltà potrebbero risultare incalcolabili.

    Tutto è rimesso alle valutazioni dei giudici, chiamati a pronunciarsi sul caso. Sta a loro decidere se ci sia stato dolo o meno. Carlos Ghosn, capo del Gruppo Renault Nissan, sembra visibilmente irritato per la questione. C’è da capirlo: non è bello trovarsi fra le mura di casa una patata così bollente.

    Via | Italiaracing.net
     
  12. n2o

    n2o Presidente Onorario BMW

    5.989
    130
    10 Agosto 2006
    Reputazione:
    30.916
    In cerca
    Irvine: "Il Circus è sempre stato una guerra"


    Anche Eddie Irvine interviene sul caso nato dopo le dichiarazioni di Nelson Piquet Junior, che hanno messo in subbuglio la Renault. Ricordiamo che il pilota brasiliano, spalleggiato dal padre, ha svelato i retroscena del suo incidente nel Gran Premio di Singapore 2008, studiato a tavolino per agevolare la rimonta di Fernando Alonso. La Fia deve ancora pronunciarsi sul dolo, ma gli effetti si sono già fatti sentire, con il divorzio dalla Régie di Flavio Briatore e Pat Symonds.

    Molti osservatori hanno già emesso un verdetto di colpevolezza, ma Irvine assume una posizione diversa sulla questione, ritenendo normale il comportamento tenuto dagli uomini della casa francese: “La F1 è sempre stata una guerra dove tutto è permesso“. Dice l’ex compagno di squadra di Michael Schumacher ai tempi della Ferrari: “Sono stato in diversi team e ovunque si sarebbe fatto qualsiasi cosa per raggiungere il successo. Era ovvio“.

    Poi precisa: “Certo, non è giusto barare, ma in passato ogni squadra ha fatto tutto quello che poteva per vincere: imbrogliare, piegare le regole a proprio favore, infrangere le stesse, magari sabotare gli avversari. Questa è solo una crociata della Fia. Perché il Circus non può permettersi di perdere altre squadre. Per me, i giudici alla fine commineranno una multa in modo da non spaventare la Renault, evitando il rischio di un abbandono. Al momento ci sono formazioni più che traballanti e non possono permettersi di sbattere fuori con un calcio la scuderia francese“.

    Briatore, intanto, spiega così le sue dimissioni: “Ho soltanto cercato di salvare il team. Era un mio dovere ed è per questo che ho lasciato“. Sono queste le uniche parole pronunciate dal geometra cuneese, sulle colonne del tabloid britannico Mirror.

    Via | Datasport.it
     
  13. GSX-R 78

    GSX-R 78 Direttore Corse

    2.062
    88
    9 Marzo 2009
    Reputazione:
    16.974
    Bmw 320d e91
    La FIA aprirà una nuova inchiesta sulle dichiarazioni di Irvine?...:lol::lol:
    Magari c'è la possibilità di "eliminare" ancora qualche personaggio scomodo per Mosley & Co.
    A questo punto non mi stupisce più niente.... magari Irvine ha da dire qualcosa a Shumacher?!:rolleyes:
     
  14. toffa

    toffa Amministratore Delegato BMW

    4.052
    120
    6 Luglio 2006
    Reputazione:
    60.127
    320ci
    ecco, Adesso iniziano a parlare tutti:biggrin::biggrin:
     
  15. theimperator

    theimperator Secondo Pilota

    962
    42
    26 Maggio 2009
    Reputazione:
    30.617
    Toyota Land Cruiser
    Ok è antisportivo è vero, ma da che mondo è mondo ci sono manovre per rallentare gli altri attuate dalle squadre: spesso un pilota ha fatto da freno agli altri per far prendere il largo al compagno di squadra, spesso ci sono state manovre poco pulite per creare incidenti (almeno stavolta non è stato a discapito della salute di altri: ricordate quando schumacher tamponò sotto il diluvio quello che lo precedeva -non ricordo ora chi fosse- perchè quest'ultimo rilascio in pieno rettilineo l'acceleratore??) eppure non c'è mai stato tutta questa problematica.
    Credo che la F1 debba rivedere le sue regole, troppo vecchie e troppo burocratiche, e smettere con tutte queste inchieste, questi giochi di potere, ecc.

    Ridate ai piloti il cambio manuale e soprattutto toglietegli tutti i marchingegni elettronici, così vedremo davvero belle gare e chi è il + forte.
     
  16. DjMarvel

    DjMarvel Presidente Onorario BMW

    8.940
    1.063
    28 Dicembre 2004
    Reputazione:
    126.772.168
    330Cd,e92 30d,F30 30d,G30 30d
    xkè a nelson non hanno fatto niente? Anche a lui dovrebbero dare il ban a vita in F1...
     
  17. DESHI BASARA

    DESHI BASARA Presidente Onorario BMW

    19.690
    1.284
    10 Giugno 2004
    Reputazione:
    13.172.876
    MB B200CDI
    Ha confessato in cambio dell'immunità da parte della FIA, come Alonso/Hamilton nel 2007
     
  18. AlexMi

    AlexMi Presidente Onorario BMW

    25.820
    2.975
    4 Aprile 2004
    Reputazione:
    29.526.214
    Funny Car
    Ecco la tanto attesa sentenza:

    Briatore sospeso a vita
    Renault, due anni di stop

    Durissima sentenza della Fia sulla vicenda del falso incidente di Piquet jr al GP di Singapore 2008


    PARIGI, 21 settembre 2009 - Il Consiglio Mondiale della Fia riunitosi oggi a Parigi ha deciso di sospendere per due anni con la condizionale la scuderia Renault e di radiare l'ex team manager Flavio Briatore per il caso del falso incidente a Piquet jr. al GP di Singapore 2008.

    Gazzetta
     
  19. n2o

    n2o Presidente Onorario BMW

    5.989
    130
    10 Agosto 2006
    Reputazione:
    30.916
    In cerca
    Caso Renault: Alonso chiamato a deporre
    Fernando Alonso e' stato chiamato a deporre nella seduta del Consiglio Mondiale del Motor Sport di questo lunedi', la quale dovrebbe segnare il destino dei coinvolti nello scandalo dell’incidente di Singapore dello scorso anno. Secondo la stampa britannica lo spagnolo ha appreso soltanto venerdi' e “con molta sorpresa” la notizia della sua convocazione.

    Alonso nega la sua partecipazione in tutta la vicenda, ma proprio lui e' stato il piu' grande beneficiario dell’incidente di Nelson Piquet, visto che alla fine ha vinto la gara.

    Il padre di Nelsinho Piquet, il tre volte campione del mondo Nelson Piquet, ha affermato durante la sua intervista agli investigatori della FIA che Alonso probabilmente era a conoscenza della cospirazione, altrimenti la sua tattica per la gara non avrebbe avuto nessun senso.

    Ma si pensa che ad Alonso verranno chiesti particolari anche del suo rapporto con Flavio Briatore, il quale s’e' dimesso dall’incarico di capo della Renault ma resta come manager di diversi piloti della F1.

    Si crede che il Consiglio Mondiale del Motor Sport possa considerare un conflitto di interessi il fatto che il capo di qualche scuderia sia pure manager di piloti attivi in F1.

    Potrebbe anche essere oggetto di una discussione specifica della seduta del Consiglio Mondiale il futuro di Briatore nel motorsport, inclusa la sua azienda di management, la FFBB, ed i suoi metodi di lavoro attraverso negli anni.

    Secondo alcuni veicoli, il cinquantanovenne italiano sara' presente nella seduta mentre l’altro personaggio coinvolto nella vicenda, e anche lui gia' licenziato dalla scuderia francese, l’ingegnere Pat Symonds, non si presentera' a Parigi.

    Andre' Cotta
     
  20. DESHI BASARA

    DESHI BASARA Presidente Onorario BMW

    19.690
    1.284
    10 Giugno 2004
    Reputazione:
    13.172.876
    MB B200CDI
    Praticamente la Règie correrà 2 anni sub-judice
     

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