già...evidentemente facciamo parte della stessa categoria...:wink: e l'IVA che, come arma ben affilata, usano le altre categorie, la classe medica dove se la mette visto che è esente?......quindi: "ma se mi fà la fattura che scarico (perchè ormai lo sanno i perfidi ) al 19%, mi aggiunge (ma questo nn lo sanno...strano!) anche l'IVA?"..."eeehhmmm, veramente no, non c'è IVA..."...anche se conosco chi risponde di sì...
Non credo che soddisfacendo le tue curiosità si arriverebbe da qualche parte!! Ho fatto il mio esempio per sottolineare le tesi mie e di Linx che testimoniano il fatto che se si rende una spesa deducibile non si scappa e la ricevuta o fattura chiamala come vuoi viene giustamente richiesta!! Al contrario non esiste interesse a richiederla sperando di risparmiare un 20-30% da una prestazione che tanto non si può scaricare o dedurre.
amico mio......ti faccio un bell'esempio di lavoro nero o sottofatturazione dal dentista..... tra 20 gg e' gennaio.....fai un lavoro da 1000€.....hai la "fanchigia" per la deduzione di 180€..(mi sembra cmq esiste) 1000-180=820 da qui deduciamo il 19 cioe'...155€ ora..io sono un bravo dentista che vuole sempre bello lindo il fondo della sua barchetta al lago maggiore....e ti dico se le faccio la fattura lei deduce quella cifra sul reddito del 2010..zappando la terra vuol dire che dedurra' circa 150€ a Maggio del .........2011 ...... dai,facciamo cosi'......1000 sconto 20 le tolgo 200€ guadagna lei 50euro subito oggi mi dia 800 e siamo a posto (se il cliente esagera fai 750)....ed ecco il mondo pieno di dentisti che lavorano in nero sono i mestieri che si prestano di piu' a lavorare in nero....la fatturina per scaricare il 19 limita in qualche modo il fenomeno ma non l'annulla..... e' propio la classe sanitaria quella da reprimere di piu' altro che balle.....
quel che dici è vero, ma fino ad un certo punto...in effetti le categorie, per lo meno per i lavori a privati, che più si prestano al giochetto, sono quelle artigiane che hanno l'"arma" dell'iva cosa che non esiste nelle categorie sanitarie... Quindi, un eventuale lavoro da 1000 euro di un idraulico (uno per tutti), si traduce in un automatico introito di 1000 euro...quando ti dicono che se vuole la fattura bisogna aggiungere 200 euro di iva, automaticamente ti fà lo "sconto" di 200 € non facendotela...anche se volendo essere pignoli, i preventivi ai privati devono riferirsi a somme comprensive di tutto, anche iva ovviamente...ma qui ci marciano alla grande...soprattutto se non ti fanno il preventivo scritto...
chiaro che se trovano degli idioti che non sanno fare i conti diventa facile,ma se a me l'idraulico mi da un preventivo e poi chiedendogli la fattura mi aggiunge l'iva lo denuncio subito dato appunto che coi privati il prezzo deve essere omnicomprensivo...c'e' anche da dire che quando si calcolano le tasse di plusvalenza nella vendita di un'immobile le fatture "dell'idraulico"vanno contemplate per cui e' paragonabile a scaricare le spese mediche....volgio dire.....la fattura dell'artigiano concorre a diminuire la plusvalenza..... il modo per fare il nero c'e'......in tutte le categorie.....e suvvia,si sa,ci sono professioni,tipo il dentista,che dovrebbero ricevere nello studio di san vittore.....
ma questo è reale o un esempio?... lo so, ma anche se sei "scafato" e glielo dici, comincia con i soliti discorsi "eh ma avevo detto cosi ma non era con iva..." e se non hai nero su bianco oppure un testimone attendibile che racconti al 112?......diventa un arrampicarsi sugli specchi...
e' un'esempio.......e' quello che faccio io col mio dentistatra il 20 ed il 30%......ovvio che.... A-potrei trovare il "dentista"che fa cosi tanto nero che quando trova quelli come me che gli fanno il conto in tasca ti fanno la fattura(qualcuno c'e'...un po' gnorante se fa quattro conti ma c'e') b-quello che avendo fatto cosi tanto nero ti dice.....ho bisogno di fatturare(come certi carrozzieri che a disembre ti offrono fattura dato che non sono congrui) hai ragione che trovi l'idraulico scafato,ma oramai siamo scafati anche noi clienti......voglio dire....io prima chiedo il preventivo ovviamente con fattura,lo SOTTOLINEO......e questa cosa la faccio anche col carrozziere ecc ecc ecc.......poi all'atto del pagamento se ne parla..... ho provato a trovare l'idraulico che voleva l'IVA sui pezzi di ricambio col pagamento in nero......e ci credeva,lui pensava fosse corretto........
però, rileggendo l'articolo, c'è riportato anche quanto segue: cioè a dire che si può prendere a riferimento l'importo suindicato e diminuirlo del 25%?... cioè: ~ 60.000,oo - 25% = ~ 45.000,oo ????
la cosa in questi termini sarebbe già più accettabile...e realistica oserei dire...infatti con percorrenze come le mie, circa 20k/anno, tra carburante, deperimento auto, tagliandi, gomme bollo e assicurazione la spesa l'ho stimata in 7500/8000 euro, non di più...che vuol dire circa 650 euro/mese...acquisto a parte... Quindi, con 3750 euro/mese a voglia a mantenere macchina e vivere...
Enrico, mi spieghi come fanno a calcolare che un proprietario di un 3.0L del 95 abbia lo stesso reddito presunto di un possessore di un 3.0l del 2005, è assurdo...
il discorso spese centra poco col redditometro in quanto è uno strumento presuntivo di reddito che prescinde dalle spese e che accerta l'imponibile direttamente. Per essere accertabili con lo strumento del redditometro bisogna discorstarsi per almeno due anni dal reddito predeterminato dai loro coefficienti (abbattuti del 25%). Tuttavia ci sono vari strumenti per contestare il redditometro. Appena ho un attimo di tempo in piu', se interessa posso illustrare una casistica
molto volentieri e con piacere......anche in pm se son cose delicate, altrimenti qui così ne beneficiano tutti...
Niente di delicato! :wink: C'è anche una circolare dell'Agenzia delle Entrate a riguardo. In caso di accertamento da Redditometro il contribuente può sempre provare che il maggiore reddito presunto induttivamente è costituito o giustificato da redditi esenti, redditi soggetti a ritenuta a titolo di imposta o da una diminuzione del patrimonio posseduto. L’Agenzia delle Entrate ha precisato che, nel corso della fase istruttoria mediante convocazione in ufficio o mediante questionario o nell’ambito di procedimento di accertamento con adesione, occorre acquisire tutte le informazioni e relativa documentazione probatoria non conoscibile attraverso gli strumenti informativi a disposizione che configurano la “prova contraria” (come previsto dall’art. 38 D.P.R. 600/73) che il contribuente soggetto a controllo può fornire prima della notificazione dell’atto di accertamento. Il contribuente può quindi fornire le prove, dimostrando che: 1) possiede redditi esenti, quali Bot, Cct e simili; 2) è titolare di redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta, quali depositi bancari, buoni postali o altro; 3) esercita attività di impresa o di lavoro autonomo con proventi non tassabili o esenti, quali redditi conseguiti dai venditori porta a porta, soggetti a ritenuta a titolo d’imposta; 4) il reddito conseguito non è quello effettivamente dichiarato, per effetto della tassazione forfetaria prevista dalla legge; 5) ha venduto beni immobili; 6) ha ricevuto lasciti per successione ereditaria; 7) possiede un reddito agricolo, il cui volume di affari è superiore al reddito domenicale e agrario. Occorre anche valutare che se gli elementi di capacità contributiva non trovano fondamento nei redditi di un determinato soggetto, possano invece trovare piena giustificazione nei redditi degli altri componenti il nucleo familiare (per esempio l’auto di lusso del figlio acquistata dal padre; in questo caso il figlio potrebbe non avere sufficiente reddito a dimostrazione della disponibilità del mezzo, che potrebbe invece essere nella piena disponibilità reddituale del genitore). Anche in ambito imprenditoriale e professionale occorre distinguere l’uso promiscuo dei beni, quali l’autovettura; in tali casi va considerato per metà ai fini del redditometro e per metà ai fini dei parametri o studi di settore.
circolare piu' recente dell'AdE sul redditometro http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/resources/file/eb949d44eda2f10/Circ_49E.pdf
grande...grazie...solo un passaggio non mi è chiaro... 4) il reddito conseguito non è quello effettivamente dichiarato, per effetto della tassazione forfetaria prevista dalla legge;
Vi sono talvolta delle categorie di contribuenti che dichiarano redditi forfettariamente per cui il loro reddito imponibile non rappresenta la vera capacità contributiva. Ad esempio gli imprenditori agrivoli che hanno optato per il regime agevolato forfettario hanno un reddito imponibile sensibilmente piu' basso del loro reale utile di impresa in quanto il regime fiscale agevolato consente di detrarre una percentuale fissa di costi sia che questi ci siano sia che non ci siano. In tali casi pertanto è facile che la disponibilità finanziaria sia superiore ai redditi dichiarati