bimmers, riterreste davvero inappropriato rilanciare l'idea della raccolta di racconti brevi confezionata in veste grafica da lamia e venduta a noi stessi forumisti per una ventina di euro (o quello che la maggioranza di noi ritiene più appropriato), spese incluse ? la somma raccolta potrebbe essere consegnata, ad es., a carlox6 e destinata ad una onlus :wink: sarebbe una goccia, ma una goccia di cuore
si, il lavoro poi si è fermato, ma mi avete letto nel pensiero, il post di davide risale ai primi di quest'anno, e l'idea era appunto di raccogliere il materiale di un anno intero, ne ho parlato tempo fa col presidente, e lui era addirittura disposto a stamparlo a spese del forum (o del club, non ricordo), sperando che non abbia cambiato idea, conto nelle vacanze natalizie di copiare/incollare i racconti mancanti, lamia impagina il tutto in uno due giorni ed è pronto. separo i due post in modo da averne uno solo con le proposte (vai al successivo)
- importante - - importante - il lavoro giunge al termine, il primo volume dei "racconti fai da te (anno 2010)" by BMWPASSION è in dirittura d'arrivo. a tutti gli autori che hanno contribuito a quelllo che sarà un copioso volume (ed anche di qualità artistica imho) valutiamo assieme: molti racconti, pure alcuni miei, sono scritti di getto, per cui con punteggiature ad cazzum etc. cosa vogliamo fare? lasciare il tutto cosi, in modo da dare una impronta spiccatamente "internettiana" (blog/forum etc.)? ed a questo punto lascerei anche eventuali faccine e smiles. altrimenti dateci subito una lettura/correzione, per chi non ne ha voglia/tempo (nei limiti del possibile ci penseremo noi ed il correttore di ortografia di MSoffice /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />) pubblichiamo i racconti cosi come sono stati pubblicati o li raccogliamo per autore? anche se sarebbe più "real" pubblicare i racconti in rigoroso ordine cronologico, forse è maggiormente opportuno raggrupparli, in modo che il lettore possa alla fine identificare gli stili, e pure classificare magari in base al proprio gusto. proposta di lamia (che condivido pienamente), prima del racconto, o del gruppo di racconti si deciderà di riunirli) si inserisce l'avatar e alcune delle info sotto di esso indicate (auto, n. di messaggi, provenienza). per cui se avete ancora qualche cosa che vorreste vedere inserito nella prima raccolta, affrettatevi a postare. se qualcuno non desiderasse vedere pubblicato il proprio racconto, me lo indichi esplicitamente, non è necessario cancellarlo dal forum, masta che manifesti semplicemente l'intenzione. d'altro canto, essendo un forum pubblico, ritengo che senza esplicita richiesta, tutto il materiale qui presente possa essere utilizzato liberamente, prima che qualche furbone lo faccia al posto nostro e magari ne tragga pure profitto /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Domanda 1: li lascerei così come sono Domanda 2: raggruppati per autore con indicazione del giorno in cui sono apparsi sul forum
Su segnalazione ed invito dell'amico Chent, posto alcuni scritti. http://www.bmwpassion.com/forum/showpost.php?p=2363690&postcount=24 Salve a tutti, amici! Che ne dite se aprissi, in apposita sezione, un 3D così? "Mi trovavo, ieri, in terra toscana sulle dolci colline intorno a Montalcino quando, all'imbrunire, i miei occhi si son focalizzati su un gruppo di 4 vetture che arrivavano di gran carriera e le mie orecchie si son drizzate al piacevole suono di 24 cilindri ululanti. Ed ecco apparire, dietro una curva, la prima del quartetto: una 330i Touring bianca seguita a poco meno di una spanna da una 335i nera che ci dava dentro di brutto. Il rombo dei motori non era destinato a scemare al passaggio dei due... ed infatti eccola lì: una Z4 M che si palesa seguita dall'ultima del quartetto, una 330 Cd...Che spettacolo... penso..gurdandoli affrontare le curve ad una velocità strabiliante... Non posso abbandonarli...cercherò di seguirli... Bellissimo...stiamo percorrendo le strade della ormai mitica Mille Miglia...strade piene di fascino e veramente emozionanti..la touring bianca apre il quartetto e danza fra le curve con una leggiadra maestria, la 335 non è da meno e nei brevi tratti rettilenei il sound dei due motori è inebriante...viaggio rigorosamente con radio spenta e finestrini abbassati per gustarmi al meglio la "melodia".....la Z4, poi, con tutta quella cavalleria e quel rombo che lacera la notte è una forza della natura...vederla allargare una traiettoria, prima di una curva, per poi stringere a corda e riaprire immediatamente il gas con un derapage perfetto è veramente magnifico...il 330 Cd, infine, che non fatica più di tanto e stare dietro al terzetto, vista la coppia esuberante del suo motore, con la turbina che fischia a più non posso, è anch'esso un piacere... Davvero uno spettacolo gratificante..per gli occhi, per le orecchie...per il cuore... Cerco di seguirli ma non è facile...vanno via velocissimi ma, sempre corretti e puliti...una guida d'altri tempi, oserei dire...quasi cavalleresca...il segnale di via libera da parte dell'"apripista" che permette ai seguaci di buttarsi in sorpassi in assoluta sicurezza ed in totale fiducia perchè sai, che chi è davanti è come te e non vuole mai il tuo male, anzi...e lo stesso per chi segue...no temi di venir tamponato anche in situazioni limite.. Vederli "danzare" tra le curve è una poesia...una vera poesia..su strade magnifiche, che solo gli appassionati della guida sanno apprezzare nel profondo...in un attimo le distanze tra Montalcino e Pienza sono colmate...i 4 procedono nella notte, liberi e veloci..magnifici! Mi hanno lasciato già da un pezzo...sono sulla parte alta di un colle e li vedo in lontananza che proseguono la loro corsa, veloce ma non folle...sento ancora l'eco delllo scoppiettìo in rilascio dei 6 cilindri messi alla frusta e lo stridìo delle gomme che si perde nella notte... Bellissimo, veramente." (segue)
http://www.bmwpassion.com/forum/showthread.php?t=196268&highlight= Il Raduno Tuners and Fiz volge al termine. Peccato. L’ultima sosta in carovana, per i saluti di rito, avviene in territorio austriaco. Strette di mano vigorose ed abbracci calorosi dimostrano ancora una volta che tutto è andato per il meglio; durante le ultime raccomandazioni per rivederci al più presto, i ricordi vanno ai giorni appena trascorsi ed alle emozioni vissute attraversando insieme Austria e Germania. Con i compagni di avventura e di guida si ripercorrono mentalmente e sulla scia dei ricordi i tornanti del Grossglockner, una delle strade più belle sulle quali ho avuto la possibilità di poggiare…le ruote. La memoria torna a quelle curve percorse con abile maestria godendo appieno non solo della efficacia e delle potenzialità dei mezzi che ci hanno condotto fin sulla cima, ma anche dei meravigliosi panorami che ci hanno circondati in quella epica ascesa. Tuttavia, non è ancora finita….di fatto vi è ancora un bel tratto sul quale poterci ancora divertire ed esaltare le caratteristiche dinamiche dei nostri mezzi: il percorso ricco di curve della A22 che dal confine con l’Austria ci porterà verso casa. Siamo pronti. Saliamo a bordo delle nostre Bmw e riavviamo i motori. Si parte! Una rapida occhiata agli strumenti di bordo per verificare che tutto sia a posto e non vi sia alcuna anomalia e ci incamminiamo verso il confine con l’Italia. Le gomme sono calde ed i fluidi vitali per il motore, alla temperatura ottimale. La carovana percorre in scioltezza l’ultimo tratto che ci separa dal confine ed in un attimo arriviamo nei pressi del cartello che ci segnala l’ingresso in territorio italiano. Il rischio di incontrare la temuta Polizia austriaca è ormai alle spalle e ora possiamo davvero divertirci. Un rapido movimento del dito medio sinistro aziona l’indicatore di direzione e in un attimo mi stacco dalla carovana di amici e, viaggiando sulla corsia di sorpasso mentre li sopravanzo uno ad uno, raggiungo Lorenzo che viaggia qualche decina di metri più avanti. La strada innanzi a me è libera così posso riprenderlo e lo affianco. Mi vede e rivolgendomi lo sguardo, abbozza un sorriso malizioso. Capisco immediatamente dove vuole andare a parare e per tutta risposta stacco un attimo la mano destra dal volante e, come un antico imperatore romano, gli mostro, fasciato nei miei guanti da guida rosso fuoco, il pollice alzato segno che ho compreso bene le sue intenzioni. La sua risposta non si fa certo attendere: un rapido stacco della sua mano sinistra dallo sterzo ed il suo pollice alzato fa capolino dai suoi guanti da guida, a mezze dita, in pelle marrone. Immediatamente le due Bmw abbandonano la carovana che lentamente si sta allungando sul percorso ed iniziano letteralmente a danzare tra le curve tra Brennero e Vipiteno. Sono io a fare da apripista e Lorenzo mi segue, fedelissimo, nelle mie traiettorie. La velocità di percorrenza è molto elevata ed in un lasso di tempo, relativamente breve, abbiamo fatto il vuoto alle nostre spalle. Il traffico non è elevatissimo, tuttavia vi sono molti tir che percorrono la corsia di marcia; la disciplina austriaca, evidentemente, aleggia ancora nell’aria in quanto gli autisti, pur essendo spessissimo incolonnati, sono soliti guardare bene negli specchietti retrovisivi prima di affrontare un qualsiasi sorpasso che, di fatto, arriva molto raramente e sempre ben segnalato in anticipo. Le curve si susseguono con una rapidità impressionante ma l’ottima visibilità ed il manto stradale, in eccellenti condizioni, fanno sì che la percorrenza delle stesse avvenga sempre al limite delle leggi della fisica riguardanti la forza centrifuga ma sempre in assoluta sicurezza. Ad una curva a destra, in contropendenza, si risponde con una rapida “esse” da percorrere limando le traiettorie e tagliando la curva stessa ove possibile. Mi sento tutt’uno con la mia vettura, una simbiosi difficile da descrivere a parole. L’uscita di Vipiteno è dinanzi a noi e in una frazione di secondo la superiamo, come superiamo i tir che viaggiano verso sud, rigorosamente nelle loro corsia nonostante, in alcuni casi, sembrino tamponarsi tanto sono vicini. Un breve tratto rettilineo mi permette di aprire il gas a fondo ed in un baleno vedo la lancetta del tachimetro superare la velocità da…arresto immediato!! Alla fine del rettilineo, curva a sinistra; frenata pronta e decisa….”maschia”, direi. L’anteriore si carica ed imposto la curva; i Goodyear Eagle F1 Asymmetric, nonostante l’elevato chilometraggio sulle spalle (mai definizione fu più azzeccata J) e le curve del Grossglockner, non si fanno certo attendere nelle risposte e nelle reazioni ed in un lampo reagiscono ai miei imput essendo ancora molto performanti. Entro in curva ancora leggermente “pinzato” per mantenere al meglio la traiettoria e raggiungo subito la corda; stabilizzo col gas e la mia Bmw resta lì dove io l’ho messa, senza scomporsi minimamente. Una rapida occhiata nel retrovisore e vedo Lorenzo che non è da meno. Il suo 335i nero somiglia ad una pantera pronta a balzare sulla sua vittima. La curva viene percorsa così, di gran carriera ma con una pulizia tale da fare invidia alle fabbriche di “mamma” Bmw che abbiamo visitato. Superiamo Brixen (Bressanone) ed in un lampo siamo a Chiusa – Val Gardena. La velocità che teniamo è elevatissima e rallentiamo solamente nei pressi degli autogrill dove potrebbe esserci qualche presenza….indesiderata ma, per ora (e per fortuna) il campo è libero. Davanti a me si palesa, ora, una bellissima sequenza di curve: destra, sinistra, destra; la strada è leggermente in discesa ed il campo libero. È troppo bella, non resisto: gas! La velocità, già di per sé elevata, aumenta ancora un pò grazie alla pendenza e la mia 330 Cd fa ancora un balzo in avanti. La prima curva a destra è ormai prossima, vedo già la corda e la punto; le mani, posizionate alle “9:15”, si serrano ancora di più intorno allo sterzo in un momento molto delicato ma allo stesso tempo estremamente eccitante. Ci siamo: con un movimento di sterzo leggero, ma allo stesso tempo deciso, piego a destra sollevando leggermente il gas per favorire il nuovo inserimento. L’auto obbedendo fedelmente ai miei ordini e senza la minima esitazione, mi conduce al primo punto di corda; ma non c’è temo di pensare che la seconda curva è già arrivata; di nuovo gas per bilanciare la vettura ed il successivo sinistra-destra è percorso con estrema facilità. Un sorriso a 32 denti si staglia sul mio volto. Ad un tratto, però, all’approssimarsi di una curva abbastanza stretta a destra, del traffico lento mi si palesa davanti; rapidamente impegno la mia bimba in una frenata al limite e un po’ in contropendenza. Gli enormi dischi hanno il loro bel da fare per rallentare la velocità alla quale sopraggiungo ma, la frenata non desta preoccupazione alcuna; una rapida scalata in quinta accompagnata da un preciso punta e tacco ed il rallentamento è perfetto….fiùùùù….una carezza sul cruscotto della mia “piccolina” ci sta tutta…mi fido di lei e lei ricambia la mia fiducia anche e, soprattutto, in situazioni come questa. Lorenzo, che nel frattempo si è avvicinato, mi tallona. Il traffico che aveva causato il rallentamento, pian piano, si sposta a destra lasciandoci strada ed ora, dopo aver condotto io, lascio al driver del 335i, il compito di condurre le “danze”. È sempre un piacere seguirlo ed ammirare il posteriore della sua Bmw, col suo caratteristico doppio scarico, le sue inconfondibili luci a led e godere, poi, di quel suo fantastico sound, quando, ad esempio, dà tutto gas (il cosiddetto “Gas Vero”, come mi disse un giorno qualcuno J) dopo un rallentamento a causa di un sorpasso altrui. Continuo a seguirlo, affascinato e concentrato alo stesso tempo, e lo immagino mentre sembra condurre la sua belva in punta di dita tanto è la “leggerezza” con la quale affronta i cambi di direzione. Siamo arrivati nei pressi dell’uscita di Egna; rallentamento di default nei pressi dell’area di servizio prima dell’uscita e di nuovo gas aperto dopo averla superata ma, stavolta, Lorenzo pesta in una maniera sovraumana tanto da spingere il suo biturbo oltre le leggi della fisica, non solo quelle del Codice della Strada….chissà, avrà avuto un momento “un po’ così” penso tra me e me…ma poi capisco tutto: all’orizzonte ha avvistato un’Audi bianca!! Dovete sapere che Lorenzo, ogni qualvolta vede 4 anelli posizionati orizzontalmente, non capisce più nulla…un po’ come un toro che vede sventolare dinanzi ai suoi occhi un drappo rosso. Alla vista dell’Audi, l’inseguimento è stato d’obbligo ed io non ho potuto far altro che cercare di sfondare il pianale della mia Bmw imprimendo all’acceleratore una pestata degna del piede di Hulk cercando di raggiungere la pantera alla caccia della sua preda!! L’Audi in un attimo è raggiunta e Lorenzo sembrava volerla letteralmente fagocitare. Il tapino alla guida, cerca, invano, di resistere provando ad adeguarsi alla velocità di percorrenza delle curve, ma l’accensione ripetuta degli stop è un chiaro segnale del suo fallimento. Alla fina desiste e lascia strada in tempo per lasciar passare Lorenzo ma non altrettanto per far passare me che sopraggiungo alle sue spalle, spostandosi di nuovo a sinistra per effettuare un altro sorpasso; la situazione ha un che di profetico: un’Audi “intrappolata” tra due Bmw!! Divertente, davvero divertente. Dopo averlo superato anche io, raggiungo Lorenzo il quale ha vistosamente rallentato e si è spostato a destra; penso che ci sia qualcosa di strano o, forse, qualcosa che non va (ma sinceramente non pensavo fosse possibile) e allora lo affianco per capire. Non mi ero sbagliato: era in attesa di questo affiancamento ed il motivo mi fu subito chiaro quando una grassa risata è comparsa sul suo volto ripensando alla situazione appena vissuta. Il solito pollice in alto a dimostrazione che la nostra andatura poteva riprendere e via, di nuovo a danzare tra le curve. La mia uscita è ormai prossima, rallento ed inizio la fase di raffreddamento spostandomi a destra. Il 335i mi supera e continua il suo viaggio nel tramonto verso il sud, verso il mare. Una rapida sfanalata per un doveroso saluto ed un omaggio al mio compagno di avventure e di guidate che contraccambia con due colpi di clacson…è sempre bello e divertente, Lorenzo, guidare con te! Alla prossima, allora, e che questa gioia e questo divertimento ci accompagnino per molto e molto altro tempo ancora! Ciao! http://www.bmwpassion.com/forum/showthread.php?t=167078&highlight= Di quest'ultimo lascio solo il collegamento in quanto, come dicevo al Professore /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> , si tratta di un reportage di viaggio e non di un vero e proprio racconto ... /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> Ciao! /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
belli fai un bel copia/incolla qui /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> se no' non te lo publichiamo!!!
O forse sarebbe meglio dire “Il motociclista a 4 ruote” in quanto sono solito fare dei viaggi in solitario che assomigliano di più a quelli di un motociclista, solo, con il suo mezzo ed i suoi pensieri e riflessioni. Eccomi, allora, a relazionarvi sul mio recente viaggio che mi ha visto raggiungere le coste della Normandia a bordo della mia fidata 330 Cd attraversando ben tre nazioni (quattro, Italia compresa) europee e percorrendo la bellezza di circa 4.700 km in quattro giorni. Come alcuni di voi sanno, a tal punto da suggerirmi il titolo per questo 3D, sono solito a questi exploit in quanto, oltre che per quanto detto sopra, non mi pesa affatto muovermi per così lunghi tragitti in pochi giorni; tuttavia sono viaggi che posso affrontare da solo (ed ecco prendere piede il motociclista che è in me) in quanto sfido chiunque a resistere per così tanto tempo in una vettura..ed, appunto, sono solito farli da solo…o meglio, in compagnia della mia grandiosa Bmw. Ecco, prima di passare all’esposizione di fatti, permettetemi di fare un pubblico elogio alla mia “amata”: si è comportata in maniera esemplare e, ogni volta che si affronta un viaggio del genere, lei non si tira mai indietro ed, anzi, mi regala sempre nuove gioie e soddisfazioni. Percorrere distanze elevate tenendo, soprattutto in Germania, medie velocissime, non ci pesa affatto e lei si trova a suo agio anche sui passi alpini ricchi di curve dove il divertimento alla sua guida è sempre ai massimi livelli! Mai un ansia o una preoccupazione: si mette in moto e si va…tranquilli, rapidi e veloci ma anche in assoluta comodità e sicurezza con anche consumi accettabilissimi! Secondo il mio modesto parere il Motore M57N è uno dei più riusciti in casa Bmw ed il mio in particolare, fin’ora, alla soglia dei 160.000 km non mi ha dato mai un grattacapo né un’ apprensione e, ripeto, nonostante gli anni e i km alle spalle, è sempre un ottimo propulsore!! Viva Bmw e viva la mia amata 330 Cd!! Bene: dopo questo doveroso e pubblico elogio, passiamo ad esaminare i dettagli del viaggio. Il mio intento era, appunto, raggiungere le coste della Normandia per andare a visitare i luoghi del famoso sbarco degli Alleati del 6 giugno 1944 (il D Day come viene conosciuto oggi) e rendere omaggio, così, in occasione del 65’ anniversario, a quei ragazzi e quegli uomini che hanno dato la loro vita per la nostra libertà. Per raggiungere la meta ho deciso di effettuare un percorso attraverso l’Italia (ovviamente!!) per raggiungere il confine austriaco, poi la Germania, il Belgio (che non avevo mai attraversato, fin’ora) e la Francia. Totale, come dicevo, 4.700 circa. 1° tappa: Termoli – Sinsheim (Germania). Da Termoli ho raggiunto Bolzano proseguendo per Merano (con tappa rifocillatoria alla famosa birreria Forst – Foresta). Successivamente ho valicato il confine austriaco al passo di Resia e mi sono trastullato a percorrere le belle strade montane del Tirolo per arrivare in Germania. Sono zone che conosco bene e che percorro sovente quando mi muovo alla volta dell’Alemagna ma che, ogni volta, mi regalano emozioni sempre nuove ed interssanti. A dire il vero, stavolta, non è andata benissimo a causa del traffico e dei rallentamenti e, pertanto, ho impiegato più tempo del previsto per arrivare al confine tedesco. Una volta arrivato in Germania e sulle sue famose autobahnen il tempo perso viene recuperato alla grande potendo permettermi medi elevatissime ma anche in questo caso, devo essere onesto e devo dire che anche la Germania non è più come quella di una volta: troppo traffico e, soprattutto, troppi lavori che costringono a restringimenti di carreggiata e, di conseguenze, a lunghe code. Non so se il traffico che ho incontrato dipendeva dal fatto che era domenica e, quindi, molta gente si spostava in occasione del fine settimana, comunque sono riuscito ad arrivare a Sinsheim in serata. La scelta del “sito” è avvenuta, ancora una volta, grazie a BmwPassion: infatti avevo letto dell’esistenza di un Museo della Tecnica e della Meccanica che , tra l’altro, ospita al suo interno due esemplari reali del Concorde e del Tupolev TU 144 (il “Concorde” russo) che valeva la pena di visitare ed ecco che la scelta è caduta su Sinsheim. Ad ogni modo, l’esperienza tedesca, per me, è sempre positiva e divertente. Ho avuto dei piacevoli incontri: con una Ferrari BB512 tamarrata (Sacrilegio!!!!) in quanto ci aveva aggiunto degli spoiler tipicamente tedeschi…sigh! In compagnia della quale ho viaggiato per lunghi tratti sul filo dei 200 km/h epoi, mitico incontro, con una C63 AMG Station Wagon! Lo so, lo so…non si dovrebbe parlare della concorrenza su questo forum ma, ragazzi, che bestia e, soprattutto, che sound!!! Quando scalava un paio di marce ed apriva il gas, era una goduria sentire il WRAAAAAAAM dagli scarichi e vederla allontanarsi in un attimo…per fortuna, a causa del traffico, riuscivo a riprenderla così da poter sentire molte volte quell’incredibile e fantastico rumore per più volte..rigorosamente col il finestrino un po’ calato per guastarmelo al meglio. Durante il tragitto abbiamo incontrato anche una M5 Touring bianca che, purtroppo, non si è messa a caccia della rivela tedesca…mi sarebbe piaciuto assistere, da lontano, ovviamente, ad un bel duello Bmw Vs. Mercedes..ma ahimè…sarà per la prossima…spero! (continua…) 2a Tappa: Sinsheim - Bayez (Normandia) via Belgio. Dopo aver visitato velocemente il museo di cui sopra, mi rimetto in auto per raggiungere la meta attraversando anche il Belgio. Mi sono spinto altre volte in queste lande e, pur essendo andato, ad esemipo in quel di Spa, non avevo mai percorso le autostrade belghe. Ero molto incuriosito in quanto avevo letto che tali autostrade sono tutte illuminate e dalla pavimentazione perfetta. Per quanto concerne la prima situazione, è vera e lo confermo: essendoci molte centrali nucleari in zona, l'energia elettrica non manca e quindi ribadisco che tali autostrade, senza pedaggio, sono tutte illuminate (io, però, le ho percorse di giorno e, dunque, non ho potuto verificare l'efficienza dell'illuminazione. per quanto concerne la seconda questione posso dirvi che non sono così perfette come vengono descritte: ogni tanto si trovano dei punti dove l'asfalto è abbastanza rovinato e vi sono anche dei fossi non indifferenti. Le migliori che ho visto restano, secondo me, quelle del nord della Francia. Perfette. Non un tratto rovinato nè, tantomeno, l'ombra di un fosso e/o avvallamento. Ma, bando allle ciance e andiamo con le foto: 2a Tappa: Sinsheim - Bayez (Normandia) via Belgio. Dopo aver visitato velocemente il museo di cui sopra, mi rimetto in auto per raggiungere la meta attraversando anche il Belgio. Mi sono spinto altre volte in queste lande e, pur essendo andato, ad esemipo in quel di Spa, non avevo mai percorso le autostrade belghe. Ero molto incuriosito in quanto avevo letto che tali autostrade sono tutte illuminate e dalla pavimentazione perfetta. Per quanto concerne la prima situazione, è vera e lo confermo: essendoci molte centrali nucleari in zona, l'energia elettrica non manca e quindi ribadisco che tali autostrade, senza pedaggio, sono tutte illuminate (io, però, le ho percorse di giorno e, dunque, non ho potuto verificare l'efficienza dell'illuminazione. per quanto concerne la seconda questione posso dirvi che non sono così perfette come vengono descritte: ogni tanto si trovano dei punti dove l'asfalto è abbastanza rovinato e vi sono anche dei fossi non indifferenti. Le migliori che ho visto restano, secondo me, quelle del nord della Francia. Perfette. Non un tratto rovinato nè, tantomeno, l'ombra di un fosso e/o avvallamento. Ma, bando allle ciance e andiamo con le foto: Mi sono poi spostato verso Colleville-sur-Mer dove c'è la famosa Omaha Beach e, sopra la quale, vi è il cimitero americano.
Lo so Ma come dicevo, non essendo un vero e prorio racconto ma un reportage con tanto di foto, non so se è in tema...
magari rileggendo un po' tutti i racconti, valutiamo se è il caso /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> gli altri 2 vanno benissimo.