Racconti fai da te

Discussione in 'Off-Topic' iniziata da DAVIDE 73, 3 Gennaio 2010.

  1. t.a.g.

    t.a.g. Direttore Corse

    1.672
    756
    23 Dicembre 2006
    Reputazione:
    295.509
    BMW Z4segàra+F800GSarrogaperda
    voleva essere un complimento... :wink:
     
  2. chent

    chent Presidente Onorario BMW

    7.603
    1.374
    6 Maggio 2004
    Reputazione:
    1.175.404
    330ci SMG (e46)
    grazie mille, temevo che fosse troppo simile al racconto di king (che non ho mai letto...):redface:
     
  3. t.a.g.

    t.a.g. Direttore Corse

    1.672
    756
    23 Dicembre 2006
    Reputazione:
    295.509
    BMW Z4segàra+F800GSarrogaperda
    in realtà, il protagonista del racconto di stephen king è uno scrittore, nel quale è facile riconoscere egli stesso, che si trova a combattere contro il suo alter ego malvagio, che si materializza risorgendo da una tomba e prende l'identità dello scrittore mettendolo nei guai. c'entrano i caprimulghi... :wink:

    http://www.bmwpassion.com/forum/showpost.php?p=4275663&postcount=378
     
  4. chent

    chent Presidente Onorario BMW

    7.603
    1.374
    6 Maggio 2004
    Reputazione:
    1.175.404
    330ci SMG (e46)
    ah...

    io mi sono ispirato ad un paio di storie vere :( /emoticons/sad@2x.png 2x" width="20" height="20" />
     
  5. t.a.g.

    t.a.g. Direttore Corse

    1.672
    756
    23 Dicembre 2006
    Reputazione:
    295.509
    BMW Z4segàra+F800GSarrogaperda
    capisco...

    l'eterna lotta fra il bene ed il male, con tutte le infinite sfumature di grigio la cui interpretazione è la dannazione della nostra condizione umana, e fra le quali dobbiamo barcamenarci per tutta la nostra esitenza facendo del nostro meglio...
     
  6. chent

    chent Presidente Onorario BMW

    7.603
    1.374
    6 Maggio 2004
    Reputazione:
    1.175.404
    330ci SMG (e46)
    no, semplicemente due figli di putt@na che hanno rovinato due famiglie :confused:

    ho sintetizzato le due storie in una, con qualche piccolo innesto di carattere autobiografico.
     
  7. Ubriacone

    Ubriacone

    10.872
    1.928
    16 Dicembre 2009
    Reputazione:
    114.774.402
    Un trattore, un kart.
    Una strada lunga quanto una vita!

    Ed ecco qui un racconto che mi è venuto in mente mentre una sera tornavo a bordo della mia Bmw.. Difficile forse seguirne il senso: la strada è una "tutta-curve" alle spalle di casa mia, le auto cambiano e quel ragazzo che stringe il volante tra le mani perde un po' di capelli...

    Dedicato a chi, come me, trascorre la vita amando i motori! :wink:

    …esco dalle case ed inizia la salita… la strada si arrampica verso una curva aperta da fare in pieno.. beh, i 39 più qualchecosa cavalli della Fiat Cinquecento non sono poi tanti.. però è bello abbassare con la leva un poco il finestrino, sentire il rumore dell’aspirazione un poco più aperto.. non c’è il contagiri ma l’orecchio pensa a suggerire quando è ora di cambiare.. ed allora dentro a cannone, le A509 fischiano, l’auto si inclina su un fianco e la ruota interna si alza pure… giù una marcia, motore alto di giri e con le mani un po’ sudate arriva la seconda curva, una lunga verso sinistra da fare salendo sempre di più… “Cazzarola, 5 mila lire di benzina se ne vanno in fretta stasera se continuo così”, penso, “Però cacchio che bello, tra poco mi trovo con gli amici al Bowling e andiamo a mangiarci un panino all’Ok!”…. Esco dalle due curve verso sinistra in rapida sequenza, raccordandole come se fossero una sola, le gomme fischiano e mi diverto a chiudere leggermente lo sterzo per amplificarne il rumore. Ed ecco un piccolo allungo: il TDI agli alti è un po’ fiacco, i suoi 75cv danno il meglio fino ai 3000rpm, ma c’è ancora tiro per tenere giù ed entrare decisi nella curva a destra. “Che figata avere i 15 con il disegno della Cup!”, penso, e scollinando metto la terza. Ma è subito tempo di pestare sui freni, le poche luci della sera permettono di tagliare vicino al muretto, di luci dall’altra parte non se ne vedono. “Lo sterzo trasmette un cacchio, però il motore turbo è troppo bello, perché quando esci affondi tutto ed esageri così è tutto un urlare di gomme”, penso, e via in una successione rapida di due curve verso sinistra ma senza esagerare, si rischia di uscire troppo larghi! Mi piace correre veloce con lo sguardo alla curva successiva; quella che sto affrontando è già acqua passata. Beh, cerchiamo di divertirci, domani è domenica ma alle 7.30 mi devo svegliare per studiare, gli esami si avvicinano e se canno i miei mi fanno a pezzi!! Remo con lo sterzo più del necessario, ora mi aspettano due curve a destra costeggiando la collina e qui c’è sempre un po’ di ghiaia in traiettoria! Esco dalla curva ed affondo tutta la seconda: il potente T-Jet da una sbuffata secca e le gomme sembrano strappare l’asfalto. “Cacchio, sarà anche una macchina da ventenne ed io ormai di anni ne ho quasi 30, però finalmente ho l’auto che tanto mi piace e che mi schiaccia al sedile quando apro!!”. Le gomme larghe aggrappano bene, allargo leggermente prima del ponte e subito pesto sui freni. Raccordo due curve a sinistra ed in uscita mi faccio tirare fuori dal motore che spinge bene fino al limitatore. “Decisamente il turbo è fantastico, mi posso finalmente godere un fine settimana da caxxone dopo una settimana di lavoro e fare il tamarro con lo stereo alto e la wastegate in rilascio”. E’ vero, Peter Pan fino in fondo, ma mi piace così. Mi faccio prendere dai pensieri ed arrivo lungo all’inserimento della doppia sinistra-destra, così freno di meno e conto sulla tenuta. La macchina si imbarca poco, il motore tira tanto ma il sedere che tende ad allargare mi segnala che sto esagerando con il comando del gas. Esco deciso ed allungo, inutile cambiare: al limitatore è nuovamente tempo di frenare. Schiaccio fino in fondo l’acceleratore incernierato al pavimento, il posteriore allarga con uno schiaffo violento e le mani veloci sterzano nella direzione opposta. Tutto torna alla perfezione per l’inserimento in curva ed un sorriso si apre ampio sul mio viso. Sotto il sedere c’è il Sogno che coltivo fin da quando ero bambino.. un lavoro che mi riempie di soddisfazioni (dopo tanto sputare sangue all’università!) ed una fidanzata che mi ama… beh, bello farsi prendere la mano quando gli oltre 200cv si scatenano in tutta la loro cattiveria e il posteriore sembra dotato di una propria anima e me ne combina di ogni! Esco dal tornante e la spia gialla sul cruscotto mi dal il via libera per una bella spazzolata! “Ci vorrebbe una strada con 1000 tornanti, e forse sarebbero anche pochi”. Allungo, metto la terza e mi faccio schiacciare contro il sedile con un sorriso da bambino.. Sposto la mano lungo la corona del volante e…

    Beh, questa è un’altra storia, quella che arriva è un’altra curva e… un altro motore che batte sotto il cofano. La strada è ancora lunga, lunga quanto una vita!! :wink:
     
    A 1 persona piace questo elemento.
  8. chent

    chent Presidente Onorario BMW

    7.603
    1.374
    6 Maggio 2004
    Reputazione:
    1.175.404
    330ci SMG (e46)
    bello ;) /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
     
  9. Ubriacone

    Ubriacone

    10.872
    1.928
    16 Dicembre 2009
    Reputazione:
    114.774.402
    Un trattore, un kart.
    Grazie mille!!! :biggrin: Dopotutto, è solo passione!! :wink::biggrin:
     
  10. Seraph

    Seraph Amministratore Delegato BMW

    3.471
    720
    3 Novembre 2008
    Reputazione:
    308.387
    .
    Chent...=D>

    =D>

    e

    =D>
     
  11. antiniska

    antiniska Amministratore Delegato BMW

    3.495
    629
    2 Novembre 2009
    Reputazione:
    587.877
    E90 330d
    E' ormai mia abitudine trascorrere, con immenso piacere, parte dell'ozio domenicale mattutino a leggere due dei 3d che preferisco in assoluto, questo e quello delle "canzoni soft"...

    Alessandro...( non riesco ormai a chiamarti col tuo nick..:wink: )

    i tuoi ultimi 3 sono davvero belli, noto con piacere un'evoluzione positiva sia nel modo di scrivere che nelle storie, nel contenuto. Complimenti.

    Chent....bello mi da una sensazione di partecipato, di vissuto,di condivisione con le persone di cui racconti.

    Seraph....breve ma davvero bello lo stile e la capacità di trasmettere in poche battute il "vivere", lo stato emotivo, di questo tredicenne.

    Ubriacone....ci hai fatto vivere appieno la tua passione, belle le descrizioni.

    E il finale davvero notevole .... " La strada è ancora lunga, quanto una vita. " =D>=D>
     
  12. Ubriacone

    Ubriacone

    10.872
    1.928
    16 Dicembre 2009
    Reputazione:
    114.774.402
    Un trattore, un kart.
    Grazie mille! :biggrin:
     
  13. chent

    chent Presidente Onorario BMW

    7.603
    1.374
    6 Maggio 2004
    Reputazione:
    1.175.404
    330ci SMG (e46)
    infatti, in tutto quello che scrivo c'è sempre qualcosa che se non direttamente autobiografico, è preso come spunto da qualcosa che ho visto o sentito ;) /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />

    spesso in un solo racconto miscelo inputs molto distanti anche nel tempo... faccio una sorta di inputanamento :D /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
     
  14. Seraph

    Seraph Amministratore Delegato BMW

    3.471
    720
    3 Novembre 2008
    Reputazione:
    308.387
    .
    Grazie, adesso in effetti vorrei puntare ad un racconto un pò più organico e organizzato...chissà, magari domani mentre interroga di Italiano e Latino...:mrgreen:
     
  15. antiniska

    antiniska Amministratore Delegato BMW

    3.495
    629
    2 Novembre 2009
    Reputazione:
    587.877
    E90 330d
    :lol::lol::lol:

    Io non potrei mai farlo...:mrgreen:

    :-k:-k:-k

    Ora mi sorge spontaneo chiedermi la natura di questi che hai definito inputs.....:mrgreen:
     
  16. chent

    chent Presidente Onorario BMW

    7.603
    1.374
    6 Maggio 2004
    Reputazione:
    1.175.404
    330ci SMG (e46)
    spreco qui la mia risposta seria settimanale:

    episodi vissuti realmente da me o da conoscenti, situazioni che si sono create o che si sarebbero potute creare se qualche piccolo particolare fosse evoluto diversamente. semplici impressioni, interpretazioni, giudizi, su avvenimenti, ma non necessariamente poi l'input si evolve su se stesso, spesso l'input (perciò lo chiamo cosi) è solo il germe su cui poi costrure una storia completamente diversa.

    nel racconto dove il protagonista affoga il fratello, ad esempio, ho preso spunto da più situazioni:

    due figli tossici di una conoscente di mia madre che l'hanno poi portata alla prematura scomparsa dopo averla ridotta sul lastrico, poi morti entrambi di overdose.

    una mia amica di scuola, che iniziai a frequantare solo dopo il diploma, che scoprii essere stata (ai tempi della scuola) una tossicona (eroina) esagerata. mi confidò un paio di cosette da rabbrividire. poi per un incidente fu costretta a mesi in ospedale, molto tempo in trazione, le urla dovute alle crisi di astinenza furono scambiate per urla di dolore dovute alla trazione, usci dall'ospedale pulita e non ci ricadde più.

    un amico, ex tossico, che andando in bus organizzato ad un concerto si vantava, che questo era il primo bus che si pagava da solo, i precedenti gli erano stati offerti dagli amici, e durante il viaggio, ci raccontò delle rapine, scippi e truffe che aveva eseguito per procurarsi il necessario, e che si vantava di essersi menato in vena oltre trecento milioni di lire... (le case all'epoca stavano intorno ai 100 milioni a salerno).

    un (ex) amico politico (rifondazione) che durante una riunione nella quale si discuteva sull'opportunità o meno di appicciare tutta salerno (a causa di alcuni abusi che subimmo dalla digos), si trovò in grosse difficoltà (non con me altrimenti sarebbe rimasto li per sempre ;) /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />), se ne uscì col fatto che il suo interlocutore era una nullità mentre lui era stato tossico e ne era uscito, lui si che era uno con le palle...

    ed ecco fatto il racconto.
     
    Ultima modifica di un moderatore: 8 Dicembre 2010
  17. SenzaUnaBMW

    SenzaUnaBMW Direttore Corse

    2.035
    127
    26 Febbraio 2009
    Reputazione:
    55.036
    =18 :D
    10 Dicembre 1145,


    Non è passata l'ora prima, ed io sono già in casa, dopo essere tornato dai campi.


    Stamattina presto è venuto a trovarmi il domino Signore Vincenzo, al quale ho finalmente avuto il coraggio di spiegare cosa davvero non va nel nostro forno.



    Non è possibile che non riusciamo a fare del pane decente, solo perchè quella canna non è ben aperta!



    Io gliel'ho spiegato. Poi, mentre mi inginocchiavo, gli ripetevo che tutto quello che avrebbe potuto pensare di poter fare, sarebbe andato bene.



    E mi ha promesso, mentre avevo le mie mani tra le sue - salutandolo - che domani verrà qualcuno a sistemare questa faccenda; una faccenda che mi ha provocato grossi guai, a cominciare dal piccoletto, Anselmo, che ha una fame molto acuta e cerca ovunque del cibo: ieri lo ha chiesto anche al Monaco Mimmo...


     


    Non so più come fare con lui; gliel'ho spiegato che il forno fa poco pane, meno di quel già poco che potrebbe produrre. Lui non mi crede...


     


    E se per il cibo, Nostro Signore mi ha mandato la grazia di averne almeno un pò a tavola, stesso non posso dirlo per la discendenza!


     


    Marco non sta combinando niente di buono; in questo momento non vuole saperne nè di studiare al monastero, nè di lavorare i campi. Si diverte con gli altri ragazzi e vuole diventare cavaliere!



    Io non glielo permetterò mai. Mai.


     


    E che dire di Carlo?



    Non mi sta a sentire un secondo! E' uno studioso zelante e diligente, ma non è affatto un figliuolo modello! Non posso raccomandarlo a nessuno dei miei conoscenti, ché mi prenderebbero per tonto, e nemmeno posso metterlo a lavorare la terra, perchè di bravura ne ha, il ragazzo!


     


    Ora torno ai campi, perchè ho deciso di uccidere uno dei nostri maiali.



    Speriamo che possa trattenere la fame!


     

     

     


     
  18. on a friday

    on a friday Presidente Onorario BMW

    5.948
    913
    9 Gennaio 2009
    Reputazione:
    90.505
    E81 120d Attiva - R 1200 GS
    Io odio il treno.


    E’ un odio profondo, antico, epidermico; lo odio talmente tanto che non mi sono mai chiesto il perché.



    E’ un odio che prescinde il tipo treno, che sia l’ultima versione del superveloce a levitazione magnetica o la carrozza-locomotrice a gasolio in servizio fra paesi sperduti appulo-lucani.



    Forse è tutto quel ferro, quella gabbia che decide da sola dove fermarsi e quando aprire le porte; forse il dover condividere forzatamente il viaggio con compagni che non ho scelto; forse l’idea delle rotaie che scorrono parallele verso una meta indeterminata e irraggiungibile. Persino i ferrovieri mi danno fastidio, vestiti con divise di lana grossa color grigio-blue.



    Poi penso che passano la vita viaggiando in lungo e in largo, toccando mete che non vedranno mai e mi intenerisco.


     


    Una volta, come tutti i bambini, ero misteriosamente affascinato dalle stazioni. Mia madre mi ci portava perché vicino alla stazione di Nocera c’era una gelateria che faceva uno spettacolare gelato alla nocciola. Così il rito prevedeva la passeggiata verso il fornitore di dolcezze e la conseguente consumazione del premio su una panchina all’interno della stazione.



    Il vecchio altoparlante gracchiava annunci che il più delle volte non erano udibili, mia madre mi raccomandava di non avvicinarmi ai binari e io fissavo gli assi di legno anneriti e le pietre ammucchiate a casaccio fra le due strisce di ferro. Da dove arriveranno tutte quelle tonnellate di roccia e chi mai le avrà stese lungo le centinaia di migliaia di chilometri di strada ferrata?


     


    Oggi mi sono lasciato convincere ad entrare nella scatola di latta. All’interno scene che probabilmente altre persone vedono tutti i giorni: un signore di mezza età dorme in una posizione innaturale poggiando la testa sul margine destro della poltrona; una famiglia con bagaglio cerca un pertugio dove sistemare una valigia rossa troppo grande per la cappelliera; un quarantenne distinto e ben vestito, probabilmente un rappresentante, digita statistiche di vendita sul suo notebook; una studentessa avvolta il un maglione nero di 2 taglie più grande e con il kefia al collo ripassa l’esame universitario.


     


    Spero che il mio posto sia contromano. Non so perché ma quando sono costretto a prendere un treno preferisco viaggiare in senso contrario alla marcia. Per ragioni probabilmente speculari in auto ho bisogno sempre di guidare.



    Qualche bizzarro funzionario si è divertito ad assegnare i numeri in modo inusuale, per cui accanto al 68 non c’è, come logica vorrebbe, il 67 o il 69, ma il 62; e di fronte ci sono il 64 e il 63.


     


    La strategia per far scorrere più velocemente il tempo prevede un quotidiano e l’immancabile i-pod. Al quotidiano dedico i primi 20 minuti, l’i-pod sarà il mio salvacondotto.



    Alla prima galleria il rumore sordo del ferro e il rimbombo sulle pareti di mattoni assorbe i toni del basso di
    Colin Greenwood e anche il mio salvacondotto diventa inutilizzabile.


    Mi faccio forza, faccio due passi verso la carrozza ristorante. Non sarà impresa facile, lungo la strada incontrerò altri viaggiatori in cerca del loro posto, dovrò affrontare i passaggi mobili fra i vagoni, dovrò combattere la forza centrifuga e i sobbalzi delle vetture.



    Mentre percorro la strada parte dell’umanità varia lungo il cammino incrocia il mio sguardo. Chissà se qualcuno intravede questa assurda e immotivata sofferenza.


     


    Finalmente lo vedo: il comparto bar e ristorante. Lo riconosco dalla serigrafia da forma di calice sulla porta di vetro temperato. L’ultimo scossone prima di entrare.


     


    Non c’è nessuno, non ci sono tavoli, non ci sono sedie, non c’è il bancone del bar a forma di mezzaluna.



    Io non posso essere qui.



    Un prato con uno stretto sentiero, invece dei finestrini siepi fiorite, alla fine del vagone quella che sembra essere un rigonfiamento, una piccola collinetta d’erba verdissima.



    Mi incammino lungo i mattoni quadrati che sono al centro del percorso per esplorare il posto in cui mi trovo; il paesaggio è immobile, nessuno scossone, nessuna curva lo distorce; un profumo di erba bagnata ha preso il posto del tanfo di vecchio di qualche minuto prima e persino una gradevole brezza attraversa quel paesaggio, facendo oscillare le strette foglie delle siepi. La luce non pare artificiale ed è diffusa, non ci sono lampade.



    Mi sdraio sull’erba; pazienza se gli abiti assumeranno un colore verdognolo e non ho il cambio con me.



    In alto, sul soffitto, una volta azzurro tenue armonizza i due orizzonti verdi. Non ci sono confini, non per i miei occhi.



    D’un tratto il silenzio è rotto dalle grida di due bambini che si rincorrono felici. “Papà vieni a giocare anche tu”.


     


    L’altoparlante della Termini annuncia l’arrivo a destinazione della freccia d’argento 9273; riapro gli occhi.



    Il viaggio è finito, il sogno anche.
     
    Ultima modifica di un moderatore: 11 Dicembre 2010
  19. chent

    chent Presidente Onorario BMW

    7.603
    1.374
    6 Maggio 2004
    Reputazione:
    1.175.404
    330ci SMG (e46)
    bello!
     
  20. on a friday

    on a friday Presidente Onorario BMW

    5.948
    913
    9 Gennaio 2009
    Reputazione:
    90.505
    E81 120d Attiva - R 1200 GS
    E' un sogno vero.
     

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