un bel maschietto? non è un problema per noi, sappiamo già che le bmw sono le auto preferite dai gay, siamo abbastanza evoluti per accettarti comunque tra di noi!!! /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
78 sotto questo cielo pesante c'è un altro imbroglio, lo vedo, lo sento, lo vedono, lo sentono tutti. nessuno vuol vederlo nessuno vuol sentirlo ed io non posso far nulla, non è bastata l'acqua.... e lui che aspetta di morire. quanto scriverà... neppure chi lo ucciderà lo vorrebbe non posso far nulla tutto cambierà ma tanto tutti sanno, sapranno e poi dimenticheranno è peggio non sapere o dimenticare? perchè oggi? perchè oggi è come quel giorno
si forse non si capiva troppo bene...aspe' metto titolo e ispiratrice '78, via Montalcini Anna Laura Braghetti
Pochi giorni mancano, pochi turni di guardia restano da effettuare, poche notti insonne, ancora qualche piccolo sforzo, ancora qualche manovra tattica e qualche ripasso, ancora un pò, poi si attacca. E se attacchiamo, dobbiamo cercare di vincere; dobbiamo portare a casa la coppa e non solo: dobbiamo imparare a farla la coppa; dobbiamo resistere d'ora in poi solo con le nostre forze, solo con la nostra mente ed il nostro cuore. Dovremo agire fidandoci di noi stessi, primaché degli altri, perchè solo dall'interno di un quartiere generale possono uscire ordini, e non viceversa. Armi al popolo, armi al cuore, armi a noi. Non ci sarà spazio per rimpianti, per desideri inutili, per sforzi fatti per il semplice egosimo. Forse ci sarà da soffrire, ma è per questo che dobbiamo lottare. Soldati ! MuoverSI! Andiamo
La sera porta consiglio, anche se queste sere particolari, per me, portano non tanto consiglio quanto una sorta di rinfrescata. Queste sere, infatti, sembrano essere delle onde oceaniche, basse, ma grosse, che puliscono e che rendono la mente più che libera, piena di vita, nuova vita. Il problema è che di queste onde si ha paura, proprio perchè non si riesce a gestirle, e soprattutto inizialmente appaiono non tanto salvifiche quanto distruttrici. Ed ora ? L'onda sta facendo il suo effetto, brillante ma, come ad ogni inizio, pauroso ed angosciante. Sento la paura che si prova davanti ad una scelta tra il male ed il peggio, sento la paura che si prova davanti ad un tuffo da duecento metri in una piscina poco profonda, sento l'angoscia che si prova di prima mattina, in quei giorni silenziosi e profondamente inquietanti. Sento quella paura, e so che è solo acqua.
Ho deciso. Voglio fare le stesse cose di adesso, circondarmi delle stesse persone di adesso, delle persone che hanno le stesse qualità di queste che ho adesso, e spero di trovarne. Però, però, però, però, però, lo voglio dire le esperienze che ho fatto in questi tempi mi hanno fatto capire che adesso mi trovo su un binario morto, mortissimo, purtroppo, tranne per alcune stazioni nelle quali, fermandomi, posso trovare un pò di vita. Ma per il resto non mi sembra di aver seguito un buon percorso in questi ultimi tempi, e forse proprio per questo sto aspettando con ansia ed impazienza di cambiare finalmente la strada, di cambiare per il bene di me stesso, perchè le persone devono sempre tendere a cambiare e a migliorarsi. Life's purpose Alessandro
è di nuovo qui! non è possibile! no... è possibile... è proprio lei, qui, vuole me, era tanto tempo, era passato tanto tempo pensavo non tornasse più dal'ultima volta. non posso ignorarla non posso far finta che non sia qui ora davanti a me è vera reale palpabile come qualsiasi altra cosa a tre dimensioni e il tempo non la scalfisce torna sempre più incazzata non c'è bugia che tenga ora la devo affrontare: io "si, ciao dimmi" lei "oh scusami se ti disturbo, non è che avresti da prestarmi il vostro tagliaerbe, no perchè a noi si è inceppato" io "oh guarda che sfortuna, l'ho restituito, non era nostro" sorriso finto con occhi strizzati ridotti a due indecenti fessure lei "ah che peccato...."...ma che espressione è? si starà chiedendo. e prima che continui la sua inutile frase di commiato "sblam" la porta si chiude improvvisamente : io "oddio scusa la corrente sai com'è be' ti devo lasciare ho i bambini da mettere a letto, e poi c'ho il criceto con la diarrea..." sono le 10 del mattino non ho figli... neppure criceti avrà capito? ...vicina scassacz...
L'attesa. L'attesa è un momento magico. Pagherei miliardi di dollari per averla, se fossi straricco e se non ci fosse. Vivo per le attese... E' troppo bello quel momento, magari in questi orari così caldi e vuoti della giornata (Le 14.00-14.30), quando in strada non c'è nessuno, l'asfalto è caldissimo sotto il sole cocente, che sembra spegnere con i raggi le radio, la musica, le parole, tutti i suoni... solo un vento caldo accompagna la mia speranza, o anche paura, perchè purtroppo l'attesa provoca angoscia, che rappresenta la possibilità che sì o la possibilità che no. E mentre l'attesa mi brucia, cerco di fare altro, mi inganno pensando che facendo altro non ci penso più, pensando che sto occupando la mente e che non sento più quella sensazione di inutilità, di tempo che si ferma. Invece la sento, e non riesco a fare a meno di stare tesissimo. Poi Arriva la notizia. E stavolta non è una nuova, una buona nuova. E' solo un brutto avviso, anzi direi una cattiva constatazione.... : (
Guerra Amore mio…perdonami. Ti avevo promesso che sarei tornato; ti avevo promesso che sarei restato lontano dal pericolo; avevo preteso che mi credessi quando ti dicevo che il rischio era minore di quello che sembrava. Non sono riuscito ad essere fedele alla promessa fatta. Sono stato colpito. Una pallottola mi ha perforato un polmone e ora sono disteso a terra, in una pozza piena del mio stesso sangue. Intorno c’è silenzio; solo in lontananza sento dei rumori indistinti, sordi, ovattati…come avessi tappi nelle orecchie. Perdonami di non essere tornato da te; perdonami di non aver potuto ancora una volta accarezzare le tue guance; perdonami di non aver potuto asciugare le tue lacrime; perdonami per il figlio che non avremo mai. E perdonami di non essere stato diverso. La guerra ci ha trasformato tutti in rabbiosi assassini, ha cancellato le nostre coscienze, ci ha assuefatti all’odio. Ho ancora nella mente gli occhi di quella ragazzina che mi fissava incredula dopo la morte dei suoi genitori, colpevoli solo di essersi trovati nel momento sbagliato davanti al nostro passaggio. Ora che la stessa sorte sta colpendo me, ora che sento il sangue rallentare nelle mie vene, il più grande rimorso che provo è il non essermi sentito in colpa per ciò che le ho fatto. Quando la lettera del comando arriverà, quando il prete col capo chino e un rosario fra le dita uscirà da quell’auto nera, stai vicina a mia madre, sii più forte di quanto abbia mai pensato di essere, abbracciala, non lasciarla sola. Affido a te le sue lacrime. Abbi cura di seamus che scodinzolante mi starà aspettando con le orecchie tese. Saprà regalarti quell’amore incondizionato di cui io ti ho privato. Ho freddo, comincio a non sentire le gambe, le palpebre vorrebbero chiudersi in un sonno morbido e cullante, i pensieri si annebbiano…ho paura. Non voglio morire. Ma… non ho la forza di tenermi stretto la vita. Amore mio…non…
