Ho scritto Bush ma prescindevo dalla persona.Vertici di Governo U.S.A.,chi si vuole. :wink: Per me quel giornalista che ha tirato la scarpa è un Minus Habens al pari di molti suoi simili.
Permettimi una considerazione: chi può decidere se l'uso della forza è lecito per avviare un processo di "democrazia" socio-politica in un paese? Io? Tu? Un grande filosofo? Il fatto immaginario erano le armi di distruzione di massa, quello concreto le decine di migliaia di morti tra civili iracheni e soldati americani e non. Infine: acclarato che Osama Bin Laden e l'Afghanistan sono una cosa, il fu Saddam e l'Iraq un'altra, come ben diverse sono state le forze che negli anni li hanno finanziati/armati, il punto è: sono forte, indubbiamente il più forte, ma ho un nemico, questo nemico è uno ed è ben nascosto in una grande stanza con altri 99 non-nemici innocenti, guardo bene, ma nella stanza sembrano tutti uguali, allora senza ripensamenti o rimorsi mi dico: "ma sì, li faccio fuori tutti e cento e mi tolgo il pensiero". Sarei in grado di farlo? Penso di no. E nemmeno tu. Ciao.
il fu Saddam come lo chiami tu era un dittatore, non era una brava persona se questo non fosse ben chiaro:winkipende che nemico sia...immagina che quel nemico abbia il detonatore di un'arma nucleare in grado di far morire migliaia e migliaia di persone...tu cosa scegli? le 99 o le migliaia? In certe situazioni bisogna valutare tutto:wink:
se un bambino uccide con un arma è un mostro o è peggio chi lo ha armato? senza nulla togliere la brutalità di saddam e co. le armi come già detto sono in parte, se non tutte, americane
per me è stato solo un gesto maleducato e sconveniente. che però probabilmente è stato lo sfogo di un malessere profondo, non glielo concedi nemmeno come attenuante?
ma postami un link che documenti quello che affermi...altrimenti anch'io posso dirti che bin laden era d'accordo con saddam per scatenare un attacco nucleare...Inoltre allora, un'armeria vende un fucile da caccia a un cacciatore, questo invece di sparare ai cinghiali spara al figlio...è colpa dell'armeria o del cacciatore?
sono frutto di varie letture e documentari .... adesso nn saprei dove tirare fuori documenti scritti e firmati...
il fatto è che nessuno conosce come siano andate realmente le cose, si possono fare soltanto delle supposizioni e come vedi si può andare avanti all'infinito senza giungere ad una conclusione...Ciò che secondo me è evidente, è che il gesto di quel cafone, è un atto maleducato che denota scarsa intelligenza e che non porta nessun vantaggio per la situazione critica del suo paese, ma anzi va ad infangare l'opinione pubblica e l'immagine di uno stato già profondamente penalizzata. Saluti.
ha tirato una scarpa contro uno che ha dichiarato guerra ad altri paesi... la guerra è guerra ragazzi, vi rendete conto...?... uno str.nzo a 15.000km da me, seduto al sicuro e al calduccio, decide se farmi saltare per aria la casa o meno...decide se la mia vita di civile, e quella dei miei cari vale i suoi interessi nella mia terra....
spesso è come dici tu, ma non è sempre così. E secondo me sta volta rientra nelle eccezioni.Inoltre qui si continua ad attribuire colpe a Bush ma non si riesce a realizzare che egli non è niente di più che un presta nome in quei casi...secondo voi è lui lo stratega?
come questa volta??!?!? quello ha tirata la scarpa per liberarsi di un peso di 8 anni di oppressione da parte di un cretino... e se lui non centra niente xkè solo una marionetta, come presidente eletto degli stati uniti si prende tutte le colpe come tutti gli altri che tirano il filo
la guerra è sempre un danno per i civili. sempre. bush, bush....è evidente che lui c'ha messo la faccia e che non si sappia nemmeno allacciare le scarpe, d'altra parte se non fosse il figlio di george senior ma chi ce lo mandava là??? (tra l'altro, cosa che ritengo veramente pessima: più di vent'anni con 2sole famiglie al comando degli Usa(perché la clinton c'è, non è presidente ma c'è)???) c'è mezzo staff del padre, tanti vecchi amici, esponenti di lobbies che lo hanno sostenuto nelle elezioni... un lato brutto del sistema presidenziale americano è che alla fine il presidente, con enormi poteri teorici, anche volendo non può fare un granché di testa sua (in senso buono), perché per vincere le elezioni, o comunque arrivare a farsi votare da una manciata di persone, ci vogliono milioni di dollari, che arrivano anche in robuste dosi dalle famigerate multinazionali, dalle lobbies che hanno particolari interessi, e che premeranno sul neo eletto perché le cose vadano in certe direzioni sistema sanitario ai tempi di Nixon, ad esempio quindi, bush si prende tutte le offese e le scarpate ma alla fine è quello che regge il sacco; architettare strategie complesse, siano esse di guerra, economiche, politiche o complottistiche è roba da cervelli sviluppati, riuniti in una bella squadra