vorrà dire che le aziende petrolifere contrarranno i profitti ma il gasolio dovranno venderlo per forza. magari di meno, magari sempre più "bio" ma non è che possono tagliare la colonna di raffinazione, no?
Nì, ma il gasolio lo estrai da petrolio meno pregiato che non quello utilizzato per tutto il resto, benzina compresa. Ho carissimi amici che si occupano di questo, molti piantati a casa, soprattutto quelli che fanno ricerca pura. Il mondo legato al petrolio è fermo da un quinquennio, estraggono quello che è facile ed economico ed il resto al momento non è di interesse. NOTA: risolta la noia pubblicitaria, ma mi resta il problema di lentezza da bradipo nello scrivere... bah
Contrarre? Aumenteranno i prezzi. Altrimenti come le muovi le navi mercantili, o i mezzi pesanti? Con motori nucleari come le portaerei? Certo non con pacchi di batterie che appesantiscono i mezzi e tolgono spazio. Però come scritto sopra, sta finendo quello a basso costo, per quello che si sa a costi maggiori di estrazione potrebbe essercene a bizzeffe. Ma al momento non stanno investendo nel cercarlo. Comunque dati di questi giorni, vendite auto in caduta libera ovunque. Con un -10% nella sola Germania.
non so cosa intendi ma il gasolio costa meno se prodotto da petroli qualitativamente migliori. non il contrario.
Scusate ma mi ritiro... Qua è impossibile scrivere. Stavo rispondendo, mi è saltata la pagina e cancellato tutto. Mi spiace, era interessante come discussione
Cambia browser e usa adblock. Se aumentava il prezzo e la domanda scendeva di conseguenza, ok, era il mercato e l'approvvigionamento. Ma qui la politica si sta sostituendo al mercato.
Esatto, il tema del thread è il piano industriale FCA finché FCA non avrà un’adeguata proposta commerciale legata all’elettrico, continuerà a spingere sul diesel per evitare le sanzioni sulle emissioni di CO2, questo indipendentemente dal prezzo del diesel e dalla categoria di vettura. E allo stesso modo faranno tutti i competitor nella stessa situazione di FCA. I venti contrari a questa strategia, ad oggi, sono le amministrazioni locali che demonizzano il diesel, se FCA sarà in grado di gestire una clientela impaurita bene, se invece subirà il mercato ed inizierà a vendere sempre più auto ad alta emissione di CO2 (quindi benzina) nel 2021 si troverà nelle grane.
La domanda in Italia dopo il terrorismo contro il diesel si stava spostando verso i modelli a benzina, sino a quando non è arrivata l'ecotassa che ha bloccato anche quella domanda. Così cala la produzione industriale nazionale, aumenta la cassa integrazione (quindi a tendere le tasse), e FCA valuta di dirottare all'estero gli investimenti che aveva previsto in Italia: https://www.quattroruote.it/news/in...nvestimenti_per_l_italia_saranno_rivisti.html
Ricordo che, in periodo di pace relativa, quindi in assenza di attività industriali importanti nel settore bellico, le aziende automobilistiche, grazie alla complessità del prodotto e ai volumi di vendita e quindi a tutto l'indotto che generano, sono la spina dorsale del sistema economico di un paese. Per quanto possa dare fastidio a chi in passato ha accusato i vari governi italiani di "aiuti di stato" a quella che oggi si chiama FCA, il fatto che uno stato debba per lo meno trattare con un occhio di riguardo le aziende automobilistiche che operano sul proprio territorio, è un atto dovuto se si vuole salvaguardare una stabilità economica nel paese. Personalmente non ho mai amato particolarmente FCA, ho studiato ingegneria a Torino eppure non ho mai neanche pensato di mandare il mio CV in FCA e di auto italiane in famiglia ne abbiamo avute ben poche, però ciò non esclude che da italiano non posso che essere preoccupato quando vedo che il nostro governo non è in grado di parlare con le aziende che tengono in piedi il nostro sistema industriale, a partire dal "decreto dignità" buttato fuori senza neanche consultare confindustria, fino alle ultime invenzioni su nuove tasse sui veicoli e restrizioni che vanno in senso opposto alle direttive europee; invenzioni che rischiano veramente di mettere in crisi un settore fondamentale per il sistema paese.
scusate, ma a proposito della fantomatica ecotassa; quale frazione delle vendite sarebbe interessata? sono curioso di avere qualche dato
eh beh, da quello che leggo, praticamente interesserà la stragrande maggioranza del venduto. in misura diversa, ovviamente.
Ad esempio tutte le auto prodotte a Cassino con motore a benzina (Giulietta, Stelvio e Giulia, quest'ultima esclusa solo nelle versioni con ruote piccole).
mah, della giulia benzina secondo il listino di auto solo le versione da 280 cv e la Q; della stelvio tutte, ma bisogna vedere qual è la frazione di vendita delle benzina sul totale; ad ogni modo è presumibile che le case agiranno per ridurre le emissioni convenzionali al di sotto dei limiti per cui alla fine non credo che l'effetto negativo sarà grande nei numeri
ma il grosso di FCA, come numeri assoluti, deriva da altri modelli. che rientrano quasi tutti, mi sa.
Giulia 200cv B-Tech (con i cerchi da 19 di serie) paga l'ecotassa. Cambiare le emissioni di omologazione con i nuovi cicli WLPT è molto più difficile di prima. Era solo un esempio poi. Le Maserati prodotte a Grugliasco e Mirafiori sono un altro esempio, come alcune versioni a benzina di SUV prodotte a Melfi.