Condivido totalmente /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> Un grande abbraccio anche da parte mia /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> Grazie.
Sono "passato di qua" quasi per caso.. ho letto il messaggio di Luca, mi sono asciugato gli occhi, ora vado a cena. Quanto di meglio potessi leggere o sentire in questa giornata l'ho letto qui.
Ti ringrazio Lorenzo /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> noi già accennammo alla cosa in privato, quindi già sai. Ti ringrazio per le tue belle parole /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Belle e profonde parole nel giorno ideale per un pensiero ai nostri papà, per chi li ha ancora e chi purtroppo può solo ricordarli Grazie
vi invito a riflettere su questo racconto.. qusta era la mia finestra in ospedale.. Due uomini, entrambi molto malati, occupavano la stessa stanza d'ospedale.. Ad uno dei due uomini era permesso mettersi seduto sul letto per un'ora ogni pomeriggio per aiutare il drenaggio dei fluidi dal suo corpo. Il suo letto era vicino all'unica finestra della stanza. L'altro uomo doveva restare sempre sdraiato. Infine i due uomini fecero conoscenza e cominciarono a parlare per ore. Parlarono delle loro mogli e delle loro famiglie, delle loro case, del loro lavoro, del loro servizio militare e dei viaggi che avevano fatto. Ogni pomeriggio l'uomo che stava nel letto vicino alla finestra poteva sedersi e passava il tempo raccontando al suo compagno di stanza tutte le cose che poteva vedere fuori dalla finestra. L'uomo nell'altro letto cominciò a vivere per quelle singole ore nelle quali il suo mondo era reso più bello e più vivo da tutte le cose e i colori del mondo esterno. La finestra dava su un parco con un delizioso laghetto. Le anatre e i cigni giocavano nell'acqua mentre i bambini facevano navigare le loro barche giocattolo. Giovani innamorati camminavano abbracciati tra fiori di ogni colore e c'era una bella vista della città in lontananza. Mentre l'uomo vicino alla finestra descriveva tutto ciò nei minimi dettagli, l'uomo dall'altra parte della stanza chiudeva gli occhi e immaginava la scena. In un caldo pomeriggio l'uomo della finestra descrisse una parata che stava passando. Sebbene l'altro uomo non potesse vedere la banda, poteva sentirla. Con gli occhi della sua mente così come l'uomo dalla finestra gliela descriveva. Passarono i giorni e le settimane. Un mattino l'infermiera del turno di giorno portò loro l'acqua per il bagno e trovò il corpo senza vita dell'uomo vicino alla finestra, morto pacificamente nel sonno. L'infermiera diventò molto triste e chiamò gli inservienti per portare via il corpo. Non appena gli sembrò appropriato, l'altro uomo chiese se poteva spostarsi nel letto vicino alla finestra. L'infermiera fu felice di fare il cambio, e dopo essersi assicurata che stesse bene, lo lasciò solo. Lentamente, dolorosamente, l'uomo si sollevò su un gomito per vedere per la prima volta il mondo esterno. Si sforzò e si voltò lentamente per guardare fuori dalla finestra vicino al letto. Essa si affacciava su un muro bianco. L'uomo chiese all'infermiera che cosa poteva avere spinto il suo amico morto a descrivere delle cose cosi meravigliose al di fuori da quella finestra. L'infermiera rispose che l'uomo era cieco e non poteva nemmeno vedere il muro.'Forse, voleva farle coraggio..' disse. Epilogo: vi è una tremenda felicità nel rendere felici gli altri, anche a dispetto della nostra situazione. Un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata. Se vuoi sentirti ricco conta le cose che possiedi che il denaro non può comprare. L'oggi è un dono, e per questo motivo si chiama presente.
La grandezza di questo racconto non poteva che essere postata da un uomo che ammiro! Mai come oggi mi rendo conto di quante sono le cose che devo ancora fare mie.....che devo imparare..... per essere domani una persona migliore e trasmettere questa mia piccola "conquista" alle persone che mi vogliono bene e che ho e avrò il privilegio di avere al mio fianco. Grazie Stefano.....grazie di cuore per essere una di quelle persone che ho la fortuna di conoscere. Gigi
grazie Gigi .. forse è la situazione attuale che vivo e la similitudine che trovo in certe situazioni descritte nel racconto che mi hanno fatto riflettere..e non ultimo le ultime parole scritte.. Epilogo: vi è una tremenda felicità nel rendere felici gli altri, anche a dispetto della nostra situazione. Un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata. Se vuoi sentirti ricco conta le cose che possiedi che il denaro non può comprare. L'oggi è un dono, e per questo motivo si chiama presente.
Quello che è importante, come sempre accade, lo riconosci quando ti manca. Spesso è tardi per riacciuffarlo, quando te ne rendi conto. E' sacrosanto il racconto, nel senso che se ci fate caso, tutti cerchiamo qualcuno con cui dividere il dolore, da soli ci spacca. La fortuna è trovare qualcuno disponibile a farlo. Ma anche la felicità da soli non vale nulla... a vote si è talmente contenti che si sente il bisogno di fare in modo che altri condividano il momento. L'uomo è un animale sociale, come un cane impazzisce da solo, lo stesso una persona.
grazie...domani per me sarà una giornata molto importante e per fortuna ho persone che mi stanno aiutano ad affrontarla..sicuramente sarà bello poter condividere con le stesse persone la felicità di averla superata(spero)
Per ovvi motivi non ti chiedero' perche' e' cosi' importante ma anche da parte mia un augurio che la tua giornata vada al meglio e come tu desideri /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Bellissimo, Stefano. Un grandissimo in bocca al lupo!! /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Vengo anch'io (se mi volete )e per l'occasione ritornerò a mangiare carboidrati..... /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> Un abbraccio Pietro