non posso di certo portare in questo topic argomenti tecnici rilevanti ma, vista la presenza di illustri e competenti personaggi (mi permetto di citare il Farmaco ma non me ne vogliano gli altri), non posso fare a meno di iscrivermi /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Ragazzi, se pensate che gli italiani abbiano superato i francesi vi sbagliate di grosso. Diciamo che anche in Italia c'è chi lavora bene, ma da loro è un altro mondo.
no dai per adesso la francia come dici tu la qualità è al suo apice ed in maniera diffusa, l'italia stra iniziando a sfruttare le sue potenzialità da pochi anni, il sorpasso per adesso è appena agli inizi,non si puo che crescere,e gia attualmente ci sono contesti territoriali vitivinicoli incredibili se la francia ha una zona atlantica che noi non possiamo avere,l'italia ha infiniti e ricercati aspetti territoriali inavicinabili,come ripeto zone vulcaniche o isolotti circondati da un clima mediterraneo ideale! non dimentichiamoci poi l'irragiamento maggiore dell'italia eccecc il sorpasso non è definitivo, ma è sicuramente in corso, sta a noi non mollare
quoto. non cominciamo a fare discorsi di tipo "calcistico" (noi siamo meglio di loro), o peggio riportare (come già ho visto più sopra) articoli o pareri di qualche illustre sconosciuto che glorifica -di solito- il mediocre nostrano... non dimentichiamo che venticinque anni fa in Italia si verificò un gravissimo caso di adulterazione del vino (in Piemonte) con la bellezza di 23 morti accertati in seguito all'ingestione della mistura avvelenata...(vino al metanolo) nei primi anni '90 grosso scandalo in Veneto per prodotto pesantemente inquinati dai pesticidi, con blocco delle vendite e crollo dei consumi di vino italiano all'estero... Non tossica, ma fraudolenta è stata un paio di anni fa la ridicola adulterazione -da parte di celebri e rinomati produttori- di uno dei prodotti più blasonati dìItalia, cioè il Brunello di Montalcino... cose letteralmete impensabili in Francia
Ma perchè tutta l'uva prodotta al sud e di cui adesso ci fanno vino che imbottigliano dove crediamo che fosse venduta? La usavano per tagliare i vini toscani e piemontesi quando mancava la concentrazione alcolica. Oggi forse un po' meno succede perchè in Toscana le stagioni sono diventate caldissime e mi diceva un produttore che hanno il problema opposto, cioè di non far cuocere l'uva e rimanere sotto i 14° piuttosto che problemi ad avere concentrazione zuccherina elevata. Va chiarito che è difficile che la maturazione degli zuccheri coincida con quella dei tannini, non in Toscana ma ovunque. E' sempre un compromesso ma quando la situazione è sbilanciata in un senso o nell'altro cominciano i casini.
una cosa è qualche privato deliquente,un altra cosa è la la potenzialità dei territori e i contesti agroalimentari i dati di fatto sono che l'italia ha territori incredibili per il processo vitivinicolo come un miglior irraggiamento..
Ok, l'Italia ha un ottimo territorio. Ma mica ovunque. L'aver sole è un vantaggio fino ad un certo punto, se pensi a grandi vini e a quale latitudine vengono prodotti ti accorgerai che il territori di elezione non è tanto la Sicilia quanto Bordeaux, Mosella, Champagne, Borgogna, pensa ai Sauternes. Prendi una cartina e fai le tue considerazioni. /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> Tra i vini veramente top, più giù della Toscana non c'è nulla al mondo, esclusa qualche particolatrità che è l'eccezione che conferma la regola topo Pantelleria o Salina o Madeira.
infatti piu volte ho parlato di potenzialità che solo negli ultimi anni sie è incominciati a sfruttare. poi ricordo cosa disse quel viticoltore francese che disse a Veronelli "Voi da uve d'oro fate vini d'argento, noi da uve d'argento facciamo vini d'oro" e se lo dice lo scoivinista di un francese.. io questo discorso lo applicherei anche al territori oltre che ai vitigni /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Non dico che non condivo, dico che bisogna precisare. A Reims e nel Bordeuax sono dei grandissimi chimici con una enerme padronanza dela tecnica. Lo dico in modo neutro, ne dispregiativo e ne per elogiarli. In Borgogna sono meno smanettatori in cantina e il vino deve essere espressione di piccole vigne e del terroir.
infatti riconosco a cesare quello che è di cesare e ai galli quello che son dei galli /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> a parte gli scherzi chapeau alla francia, ora tocca a noi dimostrare la nostra superiorità nei prossimi anni /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
mi iscrivo pure io visto che sono del mestiere... seguo la produzione in un'azienda del friuli grave... noto che il vino vi piace =)
Seguo in qualita' di consumatore, ho gia' visto che ci sono espertoni ed attendo dritte interessanti. Vado a gusto personale e di solito acquisto in GDO x praticita',anche se ogni tanto mi servo in enoteca. X pasteggiare spazio da Chianti classico Cecchi (mi piace ma in Toscana ho bevuto decisamente di meglio),Santa Cristina e alcuni vini trentini che apprezzo Teroldego,Marzemino (solo BossiFedrigotti) e Lagrein in primis. Non disdegno nessun rosso anche se non amo alcuni vitigni del sud che ritengo inadatti al mio palato. In occasioni particolari assaggio anche bottiglie piu' pregiata le apprezzo ma francamente in alcuni casi resto perplesso sul costo che sto' trangugiando (ho due bottiglie di Guidalberto 2004 e un Biondisanti 2001 che mi sono state regalate ma esito a stapparle e francamente non avendo una cantina adeguata mi sa' che si stanno pure alterando:wink:). Al ristorante di fiducia di solito bevo una Bonarda molto particolare(e' un vitigno che non amo moltissimo)che ricorda l'amarone.
ciao Andr3A ! dicci di cosa ti occupi in azienda; il parere di un professionista del campo è il benvenuto @(marzo): in particolare all'articolo in cui si dicono cose così... "ANALISI COLDIRETTI VINO MADE IN ITALY: SUCCESSO ALL'ESTERO Quasi 23 milioni gli ettolitri di vino bevuti all'estero a fronte di un consumo nazionale di poco inferiore ai 21 milioni" se questo significa "successo"...rispetto alla Francia... ah! è bellissima la foto della pigiatura !
vi racconto un po la mia storia... "frequento" il mondo del vino già dalla tenera età in quanto i miei zii hanno un'aziendina sui colli orientali... quindi le mie estati invece di passarmele nei centri vacanze me le passavo in vigna e in cantina... quindi guidare il trattore, fare i trattamenti ecc potare travasi... ho sempre avuto la passione x la campagna... mi ricordo che guidavo il trattore e non arrivavo manco alla frizione e quando arrivavo a fine filare venivano su i miei zii se bisognava fermarsi... avevo 5 anni si e no... :) /emoticons/smile@2x.png 2x" width="20" height="20" /> poi man mano sono cresciuto e mi sono iscritto all'istituto tecnico di cividale, corso di viticultura ed enologia, a luglio 2009 mi sono diplomato perito enotecnico e a settembre mi sono iscritto a scienze agrarie... caso vuole che il cantiniere dell'azienda dove avevo fatto lo stage nel 2008 (e dove tuttora lavoro) a novembre avesse dato le dimissioni e i titolari mi hanno fatto la proposta di iniziare a lavorare... accettai e purtroppo misi da parte l'uni... poi a febbraio 2011 l'enologo dell'azienda ha dato le dimissioni e i titolari hanno deciso di darmi qualche responsabilità in più... abbiamo assunto un'altra ragazza giovane sempre enotecnica e adesso assieme a lei seguo la produzione dall'arrivo dell'uva all'imbottigliamento... fare vino è un mestiere che mi appaga e che dà molte soddisfazioni... mi sento molto fortunato ! riguardo alle mie preferenze... sui bianchi il sauvignon e il tocai (ora friulano) sono i vini che preferisco su tutti, se devo escire dalla regione mi piace bere un buon grillo della sicilia in quanto è un vino che si discosta dai vini della mia regione sui rossi invece il cabernet franc è stato ed è il mio preferito, in secondo piano metto un buon shyraz, un buon chianti e soprattutto un buon sagrantino sulle bolle Franciacorta su tutti, meglio se blanc de blanc (champagne idem) visto che non amo particolarmente il pinot nero penso sia tutto =)