Scusa, forse l'hai scritto e mi è sfuggito, se leggo col cellulare spesso perdo alcuni passaggio /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> ... è scritto troppo piccolo /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> Vabbè comunque sia potrebbe essere un'idea ...
Presecco: non ci vado pazzo, ma lo bevo volentieri fino a quando rimane su prezzi ragionevoli. Stesso discorso per Franciacorta: a volte si arriva a dei prezzi che reputo immorali, specie se uno è stato a Epernay o Reims a vedere quanto costa un ottimo Champagne Grand Cru. Le bollicine in genere comunque non rientrano tra i miei vini preferiti. Se bianco deve essere preferisco qualche chardonnay, francese o italiano, fatto come si deve.
Mai detto che il vino si "crea" in cantina, dio ce ne scampi e liberi, innoridisco all'idea di ciò che è permesso ad esempio ngeli USA in termini di aggiunte; Il vino si fa innanzitutto in vigna come si può evincere da un mio post precedente in cui ho accennato ai "costi" produttivi, in cui ho parlato del trattamento delle uve e nient'altro. Il concetto che voglio esprimere è che in qualunque luogo si può produrre un buon vino, fatto con metodo e coscienza, è evidene, come dici te che per motivi di cultura, ma soprattutto terreno, clima, (che non si inventano) non si potrà mai fare un gran vino, appunto, se la vigna è in una aiuola a central park, ma questo non ne fa in automatico un abominio. In sintesi: senza la zona giusta, (terreno, clima) non avremo mai un grande vino, ma ovunque si applichi una coscienzosa cultura della pianta, una resa per ettaro non intensiva, una corretta vinificazione senza che il vino venga fabbricato in laboratorio, si potrà ottenere un buon vino
No, non l'ho scritto, solo pensato di scriverlo, non lo trovo nemmeno io /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Non è questione di cosa conceda la legge o meno. Questo è un tabù da sfatare. Si può fare pessimo vino anche rispettando la legalità. Tutte ce l'hanno coi francesi perchè possono aggiungere zucchero, ma probabilmente sarebbero i numeri uno anche con regole diverse.
Vero, verissimo, infatti molti lo fanno! /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> E' evidente anche che poter fare "aggiunte" non vuol dire che tutti lo fanno; io comunque preferisco una regolamentazione più restrittiva.
Quando ho letto Bisol mi si è accesa la lampadina.. Mi pare fosse quello.. Tra l'altro poi non sono più riuscita a trovarlo..
Ottima idea un bel ritrovo al Vinitaly.. Si potrebbe anche organizzare un bell'evento! /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> Non ricordo l'etichetta.. Forse non l'aveva affatto e aveva il tappo con un giro di corda e un sigillino in ceralacca con una piccola etichetta legata con la corda.. Pare anche a me di aver letto un altro post con proposta Vinitaly.. Mi sa che era sull'altro 3d, da cui poi è nato questo..
Senza partire prevenuti anche nella Gdo si possono trovare sorprese alquanto piacevoli..... Abito in una zona al centro della produzione di ottimi vini..... fra monferrato, astigiano, cuneese e le zone di novi....(gavi, ecc...) direi che il buon vino a girar per cantine non manca.... eppure spesso nella grande distribuzione ho trovato un ottima fonte di ottime bottiglie spesso approfittando delle promozioni a prezzi decisamente economici. Mi e' piaciuta molto un inchiesta di altroconsumo dove hanno valutato molti vini italiani e non da enoteca e da GDO facendoli assaggiare alla cieca ad una giuria composta da degli assaggiatori professionisti con risultati dalle piacevoli sorprese..... Io amo i bianchi sopratutto frizzanti e li mi sono fatto una mia esperienza..... Consiglio di assaggiare Il muller Thurgao della cantina di soave si trova all'esselunga a 5 euro a bottiglia scarsi e spesso va in offerta a -40% ottimo retrogusto fruttato ideale come aperitivo e antipasti, poi il prosecco di valdobbiadene della cantina produttori di valdobbiadene..... sui 7 euro a bottiglia spesso anche questo a -40% valido a tutto pasto. Atro ottimo vino il nature della rossi di bellagente, un metodo classico da 7 euro a bottiglia che a natale davano via a -50% qualita prezzo imbattibile anche se a differenza dei precendentemente citati trovo vari molto da bottiglia a bottiglia alcune ottime altre mediocri. Se non piacciono le bollicine sempre ottimo il Blange di Ceretto (un arneis) sui 12 euro a bottiglia nella GDO, non tradisce mai e si sposa ottimamente con il pesce. Ottimi poi i vari prosecchi di cartizze...... a me piace molto quello di villa sandi..... sui 14-15 euro a bottiglia.... a questi prezzi o poco piu' si incominciano anche a trovare degli ottimi champagne ma onestamente poco hanno da far invidiare.
Bisol dovrebbe essere un produttore di grandi dimensioni, mi sembra improbabile "tappi" in quel modo; anche nel loro sito non c'è traccia di un tappo del genere. Ah l'ho scritto nel thread delle morose? buono, temevo già di essere ubriaco Ritengo sia un problema purtroppo delle bottiglie comprate nella GDO, cioè la più frequente pessima conservazione. Poi il vino X che lo si compri in cantina all'iper al ristorante o nell'enoteca elitaria sempre quello è, conservazione appunto a parte.
Alcuni supermercati trattano cose interessanti insieme al banale che più banale non si può. Ma non è la regola. La regola vuole che tengano 5 etichette tipo Solaia, Sassicaia o Dom Perignon per poi affiancarle con una moltitudine di vini mediocri e dal rapporto qualità/prezzo scadente. Non è questo lo spirito e la missione dell'enotecario o di chiunque voglia vendere vino. Il punto vendita oltre alla bottiglia ipercelebrata che io compro assai di rado, mi deve offrire il vino "giusto", il produttore meno conosciuto ma di qualità, l'emergente, ecc. Soprattutto devo offrire profondità di annate, se mi piglia voglia di farmi un Barolo di Mascarello è inutile che mi proponi il 2007 (esempio inventato) che è da bere tra 10 anni. Io consumatore posso fare un po' di cantina cioè comprare una bottiglia appena uscita per accantonarla e berla tra tot anni, ma se voglio un Brunello, un Barolo o un Amarone me ne devono offrire uno pronto. Sarebbe come andare dal macellaio e comprare un prosciutto di 2 mesi: fa cagare. Naturalmente non tutti i vini sono da invecchiare, ma come detto il vino dell'anno precedente semplice e genuino lo compro sfuso, non vado a prendere la bottiglia all'Esselunga. Io compro in più modi: qualcosa direttamente in azienda, molto in un paio di enoteche, qualcosina alla gdo. Stesso ragionamento vale per i ristoranti: si vedono delle carte dei vino di una tristezza infinita con ricarichi assurdi. In tal caso bevo l'acqua e se mi chiedono del vino gli dico come la penso.
ultimamente ho per la testa di degustare ed approfondire il pinot nero in italia, ad istinto punterei la regione toscana,anche se il vitigno viene utilizzato per lo piu a nord(per parlare dell'italia ma l'origine è la borgogna quindi francia) so che il pinot nero è un impresa per enologi ed agronomi, viste le difficoltà e le sfacettature che si possono assumere nei vari contesti, e forse anche per questo sono piu curioso /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
I partecipanti aumentano a vista d'occhio! Benvenuti! Auguri! Intendi "solo" i vini rossi, o ti vuoi "avventurare" anche nei "blanc de noir" ?
penso che proverei anche nella vinificazione in bianco,tanto ho gia un conto aperto con il bordeaux /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Il pinot nero in Toscana lo fanno in pochi, in purezza che sappia io nessuno e bene men che meno. Già se parliamo di Alto Adige il discorso cambia. Però è un vitigno da Borgogna, non c'è nulla da fare. Peccato i prezzi.
Non l'ho ancora assaggiato ma mi è stato detto di ottimi Pinot noir neozelandesi coltivati nella regione di Malborough.
infatti lo dicevo che è un vino da borgogna pero proverei anche toscana per arrivare in alto adige, poi logicamente anche la borgna sarà interessata della mia fase conoscitiva, in modo da conoscere e capire la consistenza delle differenze e delle qualità /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />