Con "il primo" intendi questo genere ? http://www.farfalli.com/it/product/66/gulliver_pvd_leva_doppia.html Se fatto bene, un po' lunga la leva, io lo trovo molto pratico e soprattutto apri anche tappi difficili con poca fatica (a differenza di quelli tipicamente omaggio che di solito fan fare più fatica). Un po' di attenzione a come è fatta la parte che fa leva sul collo della bottiglia, che sia articolato a metà e non fisso... Poi mi hanno detto che anche tutte le misure dei fulcri e anche la lunghezza dei due punti di "appoggio" sono fondamentali... per la facilità d'uso ma oltre non so dirti /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> Per la svogliatezza è il mio preferito, perchè pesa poco e ci sta nel cassetto delle posate o tra le bottiglie nel loro mobile... (se devo partire a cercare il cavatappi, mi passa la voglia di stappare /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />) In teoria quello con cui si fa meno fatica dovrebbe essere questo tipo, che penso per tre o quattro € ci sia anche all'esselunga (ch eperò dura due bottiglie /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />) http://www.scaroniyoung.it/CAVATAPPI-A-LEVA-VELOX-EXTRALUSSO
No, scusa, intendevo questo http://www.vinook.it/enoteca/tappi-per-vino/screwpull-cavatappi.asp Mi e' chiara la fase "1" (avvitare), ma poi? So che potrei cercare su youtube pero' si perde il gusto del forum.
Non c'è un poi. Se non versare nei bicchieri. In pratica la vite è lunga due volte il tappo... Volendo il difetto (comune a tutti i cavatappi a vite) è che buca il tappo... e non andrebbe fatto. Di quello in foto, che è esattamente quello che ho, si apprezza la "vite" molto sottile di sezione ma molto efficente. In tre o quattro anni sono riuscito a non romperlo, cosa di cui dubitavo all'acquisto
Personalmente, mi sento molto sicuro nel dichiarare che questi non vanno bene per niente (si fa fatica anche a capire che siano cavatappi /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />)
Nel caso di quello a vite nero, mi raccomando, niente tarocchi... (azz se costa, non ricordavo di aver buttato così tanti soldi /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />) http://store.coltelleriaiori.it/index.php/catalogot/product/view/75/144
spero di non disturbare, riferendovi che sabato ho aperto un "cuvee zero, cascina chicco, metodo classico". consigliato /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Passione Vino Ci hanno speso, del resto è Moratti. Sono l'esatto opposto del mio modo di approcciarsi al vino. Il vino lo deve fare il contadino, l'appassionato, deve rappresentare il terroir. Deve essere riconducibile alla vigna. San Patrignano è show, nulla più. Vini dozzinali a prezzi folli. Concorrenza sleale anche nei confronti del coltivatore diretto che ci mette l'anima e non ha manovalanza a costo zero. Se amate il buon vino boicottate san Patrignano. Tra l'altro una spocchia: il nostro è il miglior sangiovese che si possa bere! Parole di un tossico che faceva da guida. A me toscano questo bischero vuole parlare di sangiovese??? Inviato con Microtac
mi sento di concordare. inoltre non solo la manodopera è a costo zero ma a costo negativo, visto che i Moratti ci rimettono qualche milione l'anno. questa storia del miglior sangiovese è tipica dei romagnoli, che si ostinano a vinificarlo solo in purezza.
Passione Vino Lo puoi fare anche in purezza, Montevertine o San Giusto a Rentennano fanno in Toscana dei sangiovesi di classe assoluta. Loro non hanno il background sicuramente, forse neanche le vigne strepitose come dicono? Inviato con Microtac
in romagna (soprattutto in provincia di Rimini) non ci sono realtà capaci di dare struttura a un vitigno così difficile da lavorare in purezza. e san patrignano ne è un esempio: nonostante il grosso investimento, non riescono a fare dei gran vini ma si concentrano sulle quantità (stiamo parlando di 550 mila bottiglie l'anno). ma il discorso "san patrignano" è solo un esempio.
Nel senso di "dosage zero" ? Solo vini da frittole tu /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> Che ti fan pure male /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> Comunque a propostito di recensioni: volendomi fare del male ho preso due bottiglie di vino locale... ieri sera aperto marzemino cantina LaVis... Allisonbry ne beve un sorso... e prima di appoggiare il bicchiere: "che gastrite" /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> Dopo che Labrie li ha nominati, attendevo con ansia la tua "recensione" /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> In molti sensi /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Passione Vino Io ultimamente preferisco vini di piccoli ma coraggiosi produttori che hanno qualcosa in più da dire. No moda, no operazioni commerciali. Poi se capita non disdegno un Biondi Santi, Conterno, un Monprivato o un Tignanello, però c'è tanto di buono anche entro le 20/30€. Inviato con Microtac
anche per il vino vale la regola che un prodotto costoso valga di più di un prodotto meno costoso, io non mi vergogno a dirlo su un etichetta che non conosco vado molto ad istinto,la cura nell'esposizione e/o rappresentazione delle etichette può valer molto ad esempio
certo,credevo si leggesse il "sottointeso" che un vino meno costoso può tranquillamente essere più apprezzabile di uno blasonato e costoso. /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Passione Vino Come in tutte le cose il prezzo è orientativo. Infatti l'enoteca seria non è quella che propone solo i nomi conosciuti a prezzi folli. È quello che propone le alternative a questi. Diciamo che il 90% delle enoteche non ha una proposta adeguata. Come i ristoranti: si vedono certe carte dei vini penose che fanno venir voglia di bere l'acqua. Inviato con Microtac