Una macchina è intestata ad una persona fisica. Dopo aver aperto la partita iva, questa persona vuole portarsi la macchina nella sua attività (ditta individuale). Serve il notaio oppure essendo ditta individuale è sufficiente che l'auto sia intestata alla persona fisica (col codice fiscale che è lo stesso della ditta individuale)?
se e' una ditta individuale ed e' intestata a lui personalmente sia la macchina che la ditta non c'e' nessun problema, perche' sulla ditta incide lui come intestazione della ditta il nome e' una formalita' visto che tutti gli chiederanno partita iva e codice fiscale:wink:
infatti anch'io penso che non serva alcun passaggio di proprietà basterà una ricevuta come "privato" che cede l'auto alla "p.iva" per poterla caricare come cespite nella contabilità dell'impresa
piu' che altro basta che fa un foglio dalla sua commercialista dove dice che presta l'auto alla ditta l'ha fatto anche la mia ragazza nella ditta del padre pero' adesso non l'ha fatto perche' la sua commercialista ha detto che non serve fare niente perche', visto che la ditta e la macchina ha lo stesso intestatario e' scontato che l'auto venga usata anche per lavoro
Al fine di dedurre i costi dell'automezzo appartenente alla sfera individuale dell'imprenditore è necessario che il mezzo sia indicato nel libro inventari e nel libro dei cespiti ammortizzabili. Il costo da indicare deve essere il valore d'acquisto (comprensivo dell'iva). Con l'indicazione nell'inventario e nel libro cespiti, il bene si ritiene appartenente alla sfera dell'impresa e i costi (ammortamenti, carburante e manutenzione) seguono le regole di deducibilità previste dal TUIR .... che a tutt'oggi stanno cambiando in continuazione e che comunque dovrebbero attestarsi sul 40% con il limite di 18.076 euro
ok ma servirà una pezza d'appoggio per caricare il bene nella contabilità dell'impresa ovvio che non si tratta di acquisto di auto nuova ma di inserimento dell'auto "vecchia" in contabilità io pensavo ad una ricevuta pari al valore dell'auto oggi
***** Mamo tutti i casi piu' bastardi!!! Non è corretto il valore di mercato ma il valore d'acquisto come previsto dall'art. 4 Dpr 689/74. Ma ora immagino già la tua risposta: e se il cliente non l'ha la fattura di acquisto dell'auto? Vero? Va in concessionaria e si fa una copia dell'atto di acquisto :wink:
sai che all'inizio hai solo cose strane la fattura c'è ma che senso ha caricarla al valore di 3 anni fa? in pratica ti ammortizzi molto di più di quanto dovresti...
così prevede l'art. 4, io la penso come te. Se metti un valore inferiore non sbagli di certo pero', ammortizzi di meno
già che siamo in discorso.... auto acquistata e messa in ammortamento 4 anni fa (usufruendo della Tremonti Bis) in una ditta individuale vorrei toglierla dalla ditta (era un secondo mezzo che ora uso solo a scopi privati) se la vendo devo fare una fattura di incasso e mi va a far reddito (e comunque non voglio venderl) posso semplicemente toglierla dai libri e continuare ad usarla come auto personale???
l'auto dovrebbe essere già ammortizzata per toglierla dai cespiti hai bisogno di una pezza giustificativa: fai una fattura di vendita a te stesso così la cancelli dai cespiti, direi per un importo "simbolico" corretto Enrico?
in realtà l'ultimo hanno di interessi passivi che dovevo scaricare quest'anno non me l'hanno scaricato perchè mi han detto che è cambiata la normativa e non si poteva più ma mi basta fare una fattura di 100 euro? :wink:
guarda, sul discorso dell'importo sentirei cosa dice Enrico per capirsi, il documento ti serve solo per avere una pezza che ti permetta di registrarlo (per intercessione divina non puoi caricare a cespite un bene ) il dubbio per l'importo del tuo "scarico" equivale al dubbio per il mio "carico" essendo la stessa persona che compra/vende, da una parte diventa reddito Enrico cosa dici?
Esattamente. @ Brown: per "far uscire" dall'azienda l'auto (che tra l'altro essendo stata completamente ammortizzata ha valore contabile zero) devi fare una fattura di autoconsumo. Per cui devi fatturarla al suo valore normale (valore di mercato) oltre Iva. Questa vendita genera in capo all'azienda una plusvalenza tassabile (prezzo di vendita - valore contabile) . Se hai bisogno scrivimi in pm :wink:
si alla fine il problema è che si pagheranno imposte dirette su quella cessione (che si concretizza come detto giustamente da Enrico con l'autofattura) nel mio caso invece il carico, se non mi sfugge qualcosa, non genera reddito per lo stesso soggetto che però vende come "privato" quindi quel che guadagna dalla vendita della sua auto personale non fa reddito
non genera nessun reddito perchè semplicemente il privato la apporta nella sfera professionale (il privato non l'ha detratta). Al contrario nell'autoconsumo l'auto è stata detratta e una sua cessione genera una plusvalenza
scusate la mia astra vale circa 5000 euro dovrei fare una fattura a me stesso di 5000 euro per levarla dalla ditta?? ma posso fatturare a me stesso?
Enrico cmq come professionista, sempre che non cambino ancora (....), starò sul 40% iva detraibile e 40% costo deducibile, confermi?