Non tutti sanno che i filtri antiparticolato: - aumentano i consumi (quindi il CO2) - producono una quantità enorme di nano-particolato. Il nanoparticolato, a differenza del comune particolato, entra direttamente in circolo nell'organismo e quindi lo logora immediatamente. D'altra parte il FAP non è come il catalizzatore che accumula per anni e anni. Il FAP deve "vomitare" frequentemente. E' come se la immondizia di casa mia la butto a casa di un mio amico...però doppiamente inquinante. Il FAP, quando brucia e si rigenera, trasforma il PM10 in qualche cosa di infinatamente più piccolo, infitamente più dannoso e infinitamente più pericoloso. Il FAP è una truffa colossale. E nessuno al mondo sa nemmeno come vengano smaltiti i FAP, una volta terminato il ciclo di vita. http://rmmbianchi.blogspot.com/2007/04/blocchiamo-il-filtro-anti-particolato.html ----
Anche se, personalmente, sono contrario al sistema FAP e DPF...questa campagna si basa su concetti di meccanica a chimica completamente falsi. Se ne vogliamo parlare in maniera tecnica sono disponibile.....se si vuole andare avanti in maniera sensazionalistica non mi trovate d'accordo.
Non sono io a dire che il FAP produce nano-particolato http://www.youtube.com/user/Staffrmm#p/a/u/2/T9EFL4evVdg
Va bene, ma tu riporti la notizia e, sembrerebbe, che fai tuo il concetto. Ma, dietro alla parola che sembra qualcosa di nuovo, sai cosa è il "NANOPARTICOLATO"? Sai se lo si produce solo con il FAP/DPF? Sai cosa è esattamente una post combustione....o una catalisi? Ok.....se sai tutto questo non si può tirare fuori l'intervista ad un medico isolato e, per giunta, impegnato in politica che è contro a termovalorizzatori, sistemi di filtraggio, conservazione alimenti.....in pratica tutto ciò che tutto il mondo fa. Cerchiamo di essere critici e di ragionare con il nostro cervello.
Penso nessuno al mondo possa contestare 2 cose: - che il FAP aumenta il CO2 (perché aumenta i consumi) - che il FAP trasforma il particolato in nano-particolato La mia (modestissima) opinione è che per ridurre l'inquinamento delle auto si siano già fatti grandi passi in avanti. Le auto inquinano solo il 7% del totale dell'inquinamento planetario. Se si vogliono ridurre ancor di più gli inquinanti, si utilizzino carburanti più puliti e additivati con bio-carburanti.
La seconda affermazione è falsa. Se ti dicessi che un carburante migliore aumenta il nanoparticolato come la mettiamo. Il FAP non è altro che un sistema di postcombustione che brucia ciò che è sfuggito alla prima fase. STOP. Ogni combustione ha degli scarti che sono tanto più minuscoli e sempre più poveri di HC, NOx e CO tanto migliore è la combustione stessa. I sistemi ideali di combustione degli idrocarburi producono solo CO2 e non CO e quindi se facessimo un propulsore ideale tu diresti che produce più CO2 di uno reale? Magari fosse possibile tirar fuori SOLO CO2 e particelle sempre più piccole!.....Saremmo arrivati al limite dello sviluppo del propulsore endotermico ad idrocarburi.
I prossimi FAP (che porteranno i diesel ad esser Euro6) e a costare oltre 3500€ in più a parità di allestimento utilizzerano un composto a base di UREA, che farà uscire dallo scarico azoto
I camion euro5 tipo l'Iveco Stralis della Fiat già utilizza questo metodo, infatti ha un serbatoio da 60litri a lato cabina da riempire appunto di un composto di acqua e urea ad una percentuale specifica (nota alla casa), il quale viene vaporizzato all'interno del tubo di scarico e che dovrebbe appunto creare azoto (infatti l'odore dei fumi di scarico tende a quello dell'ammoniaca). Solo che immagino per le auto il metodo sarà diverso perchè non credo che nessun "utente medio" andrebbe ogni 2 pieni di benzina/gasolio a fare un pieno di urea (un serbatoio supplementare da 50 litri non saprei dove potrebbero metterlo) aumentando quindi anche le spese per il rifornimento (l'urea ovviamente non te la regalano e può essere comprata solo dai concesionari in taniche, almeno così è per i camion).
Le auto che montano motori PSA hanno un serbatoio di 4L dove immettono ossido di cerio (cerina) che costa qualcosa come 40€/L /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20"> E si fa rifornimento ogni 120mila km circa. Quindi ci mette un pò ad esaursi. La Audi Q7 ADBlue utilizza il medesimo metodo però appunto con l'urea. (per ora è allo stato di prototipo)
se non fosse per la percentuale non proprio uguale a quella richiesta.. infatti se provi a farti l'urea a casa e sbagli le percentuali il mezzo va in blocco e idem si blocca anche se l'urea finisce....
Allora modifichiamo il sistema per renderlo compatibile alla nuova Pì-power huahuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahuahua (ovviamente scherzo, stasera sono euforico )
Quanti luoghi comuni ragazzi. Intanto il catalizzatore non accumula nulla, perchè il processo che trasforma alcune sostanze inquinanti come CO, HC e NOx in altre sostanze innoque è una reazione chimica. Discorso completamente diverso per il FAP, che invece filtra fisicamente gli scarichi dal particolato (questo si, accumula nerofumo), salvo poi rigenerarsi attraverso la combustione del particolato raccolto. Ad oggi, non ci sono evidenze del fatto che durante il processo di rigenerazione si formi particolato più sottile, e in quale quantità. Per sincerarsi dell'efficacia del FAP è sufficiente guardare il posteriore delle auto che ne sono dotate, che non tende ad annerirsi come quello delle auto diesel che non ne sono dotate. E' in effetti vero che ha qualche effetto collaterale, soprattutto per chi usa la vettura in città o per brevi tragitti, visto che la fase di rigenerazione richiede una temperatura dello scarico piuttosto alta. Il progresso è evidente nei TIR: basta ricordare cosa si respiarava in galleria autostradale sino a qualche anno, con la cortina di nero fumo che buttavano fuori sotto carico, cosa che oggi accade solo quando si incontrano i camion più vecchi. :wink:
La quantità di CO2 aumenta per via del maggior consumo di gasolio, che serve per innalzare la temperatura del DPF!. Senza che stiamo a fare i chimici è chiaro che più combustibile entra, a parità di comburente, fa innalzare seppur di poco le emissioni allo scarico. Diciamo anche che Bmw adotta la tecnica dell'avvicinare il più possibile il DPF al'uscita dello scarico per far diminuire il dT da raggiungere per la rigenerazione. Ricordo invece il primo principio della termodinamica che dice "Nulla si crea nulla si distrugge ma tutto si trasforma". Il pm10 allo scarico viene ritrasformato dal DPF in PM 2,5 e PM1 che ad oggi dati gli studi incompleti a livello di medicina generale, non ha diciamo grosse controindicazioni! Anche la normale combustione senza filtro li produce in maniera minore data la mancanza del suddetto. Da premettere che la maggioranza degli strumenti di misura d'inquinamento ambientale neanche li misurano. Che poi allo scarico siano presenti tanti altri composti chimici di altra natura, basti pensare agli ossidi d'azoto alle anidridi solforose e solforiche date dal contenuto di zolfo, agli HC o idrocarburi incombusti ecc....nessuno lo mette in dubbio ma prendere le difese di uno strumento che dal punto di vista ingegneristico mi sa tanto di pezza momentanea non mi sembra il caso. Qui per risolvere i problemi bisogna puntare alla maggior ingegnerizzazione dei motori prodotti, ed infine ai tipi di carburante da dare in pasto ai suddetti, poi parlerei di filtri e roba varia. Penso che migliorare la combustione e i combustibili sia la scelta migliore!