Salve scrivo perchè sono esaperato nel vedere la politica di illusioni e false convinzioni che le case automobilistiche stanno generando per colpa di questi maledetti incentivi statali. Le nazioni per ridurre l'inquinamento e per rilanciare le case automobilistiche concedono a quest'ultime incentivi cioè sconti che riceverà il cliente per l'acquisto di un auto,ma solo determinati motori definiti ecologici. Ora in conseguenza di ciò le case automobilistiche sono condizionate nel produrre motori che devono rientrare negli incentivi...ma non possono rinunciare a le dotazioni, al livello di confort che avevano raggiunto le auto negli ultimi 10 anni; (le auto dagli anni 90 a oggi sono aumentate di peso per la stessa categoria almeno 200-300 kg)mettete ad esempio opel corsa 95 e quella attuale o fiat punto o fiat bravo. Quello a cui stiamo assistendo adesso è qualcosa di assurdo. Si vedono a3 1.6 td 105cv, bravo 1.4 gpl 90cv, macchinoni da 1500kg con motori depotenziati e cilindrate di 1.6 td. Prima di questi incentivi un 1.6 non lo avrebbero messo neanche su una punto che infatti aveva il 1.9. IO credo che questa non è la strada per risolvere l'inquinamento perchè questi gioielli li fanno girare sui rulli per il consumo non in strada perchè sono sicuro che messi a fianco ad un motore adeguato alla macchina si sforzano di più quindi finiscono per consumare uguale se non propio di più e poi devono lavorare sempre al massimo.Chissà quanto durerà una bravo 1.4 gpl 90cv Morale della storia sendo me NON MI FANNO MATRIMONI COI FICHI SECCI Se uno si compra una macchina e spende soldi non deve essere influenzato così da pubblicità e sconti. Gli incentivi sono sbagliati e stanno condizionando anche le case automobilistiche che pur di accaparrarseli propongono motorizzazioni scandalose oppure rifiutano di fare un 2.2 al posto di un 2.0 per poter fare il risultato del consumo sui rulli e per il co2 emesso anche se gli ingegneri sanno bene che per quell'auto visto il peso sarebbe giusto il 2.2 che sarebbe anche più longevo
reggiti forte allora...ho letto che tra non molto arriverà la 500 bicilindrica /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Avrei messo un po' di punteggiatura, sono arrivato in fondo senza fiato /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> e trovo un po' inutile questo sondaggio... Cmq io sono personalmente contrario agli incentivi statali, in quanto il mercato dovrebbe reggersi sulle proprie gambe e non fare affidamento su soldi pubblici... Piloterei i soldi destinati agli incentivi statali verso altre destinazioni, come potenziare il trasporto pubblico o migliorare le strade e le infrastrutture in genere... Non credo che le case automobilistiche facciano i loro progetti sulla base degli aiuti statali, ma credo che invece facciano più attenzione alla domanda di mercato, mettendo a disposizione del cliente l'auto che desidera... Parlando di BMW, ad esempio il lancio di motorizzazioni in Italia come 316i e 316d non è stato per assecondare gli ecoincentivi statali (che adesso non ci sono nemeno più), ma è stato una scelta per allargare la propria clientela verso utenti più sensibili alle emissioni di CO2 e ai consumi, e che al piacere di guida preferiscono qualche volta un bel risparmio sul prezzo di listino, non rinunciando alla qualità e al marchio BMW...
Concordo e, non me ne voglia l'autore, ma anch'io trovo il sondaggio inutile, perché, imho, nessuna delle due risposte è corretta. Gli incentivi statali sono uno strumento ricorrente (e opinabile) per risollevare il settore dell'automotive, che da solo, in Italia, crea un indotto da quasi 1 milione di posti di lavoro. Il fatto di destinarli all'acquisto delle sole vetture "ecologiche" risponde all'esigenza di farli digerire dalla UE e - aggiungo io - favorire surrettiziamente la nostra azienda nazionale, tradizionalmente specializzata nelle piccole cilindrate /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> in ogni caso, come osserva Calza, la sezione è sbagliata.
Arriva fuori tempo questo sondaggio. Gli incentivi non ci sono più. Ma la rincorsa a diminuire le emissioni di CO2 non si fermerà, anzi, perchè c'è una legge europea che lo impone.