Qualcosa cambierà sicuramente, forse nella forma, sicuramente nell'esposizione, ma la base resterà la stessa. Bellissime parole quelle dell'insediamento e lui come hanno detto tutti, è un grande ammaliatore, ma per farsi un'idea di come sarà la sua politica non ha molta importanza stare ad ascoltare quello che dice, bisogna andare a vedere chi l'ha finanziato, chi ne ha monovrato la campagna elettorale, chi l'ha cresciuto politicamente e infine chi compone il suo governo. Fatevi un po' queste ricerche e molte sue belle parole inizieranno a mutare gradualmente di significato... Un paio di esempi? Obama più attento ai gravissimi problemi interni e un po' meno servo di Israele per eseguire tutte le volontà "dell'unica democrazia in medioriente" come fu l'amministrazione Bush? Niente di tutto ciò, Obama ha già assicurato all'AIPAC (American Israel Public Affairs Committee http://www.aipac.org/ ) che la sua politica estera sarà esclusivamente volta a soddisfare le richieste del piccolo popolo. E come potrebbe essere altrimenti con a capo del gabinetto (la persona che tiene l’agenda del presidente, gli fissa gli appuntamenti, filtra chi deve e non deve incontrare ) Rahm Israel Emanuel? Figlio di un membro del gruppo terroristico Irgun Zvai Levni comandato da Monachem Begin, autore dell'attentato all'Hotel King David di Gerusalemme del 22 luglio 1946, allora sede del quartier generale britannico: 90 vittime tra mogli e figli di ufficiali britannici di stanza in Palestina. Il padre, Beniamin Emanuel, è ancora vivo e vegeto. Ai giornalisti che gli hanno chiesto se secondo lui il figlio saprà inclinare Obama a favore d’Israele, ha risposto: «Certo che influenzerà il presidente in senso filo-israeliano. Cosa credete che faccia lì? Che lavi i pavimenti della Casa Bianca? Mica è un arabo». Obama parla di pace nel mondo? Dennis Ross è il suo consigliere per il medio-oriente, già consigliere per Clinton e Bush padre. Dennis Ross è il co-autore di un documento-raccomandazione, «Meeting the Challenge: US policy toward Iranian nuclear development», pubbicato il 23 ottobre dal Washington Post, dove istruisce Obama sui seguenti punti: Teheran non ha diritto ad arricchire uranio, nemmeno per scopi civili; Obama dovrà «parlare» con gli iraniani, onde dar loro la possibilità di cedere su tutta la linea prima di subire l’attacco americano. Il nuovo presidente, raccomanda il documento, deve organizzare le forze militari a questo scopo «fin dal primo giorno» di presidenza. E le forze USA devono rimanere nell’area (Iran) anche dopo il bombardamento, onde sopprimere ogni possibile risorgenza del regime dei mullah. Bisogna qui ricordare che la IAEA (www.iaea.org/), l'ente per il controllo sulla non-proliferazione sul nucleare dell'ONU ha mandato i suoi tecnici a fare più di 2000 controlli in Iran ribadendo che con la tecnologia e sopratutto le materie prime (tipo di uranio) che vengono usate li, la costruzione di una bomba è impensabile. L'ha detto l'ONU, non Ahmadinejad. Per non parlare del finanziamento della sua candidatura da parte di tutta la lobby bancaria ebraica di NY, finanziamento record nella storia degli USA, 700 milioni di dollari! Questi sono solo alcuni esempi per farvi capire che purtroppo non è tutto oro quel che luccica, le premesse non preannunciano niente di rivoluzionario, bello e pacifico! A me resta solo la speranza che gli uomini (tutti) migliorino, crescano nella propria responsabilità verso il mondo e verso il bene comune, e che si pensi più al dialogo e ai diritti fondamentali e meno al potere e agli interessi materiali.
intanto ha pubblicato la lista dei suoi finanziatori. cosa che non capita spesso. e non mi sembra un cattivo inizio. poi è ovvio che, come si dice al sud, "senza soldi non si cantano messe". quindi il potere economico è sempre forte, specialmente in una nazione che ha fatto del capitalismo la sua religione. ma io ho fiducia proprio nel "personaggio" Obama. a me dà fiducia. e voglio credere che le cose cambieranno. anche in Israele.
staremo a vedere......qui si fanno processi prima che accada un delitto!!! (non mi riferisco a nessuno in particolare) io dico solo che perlomeno questa ventata di ottimismo fà bene.......A TUTTI!!!! poi si vedrà e si giudicherà.....
Il neo inquilino della casa Bianca Obama ha chiamato al telefono Abu Mazen sottolineando l’intenzione di lavorare assieme al presidente dell’Anp «per instaurare una pace duratura nella regione», ha riferito il portavoce del leader palestinese, Nabil Abou Roudeina. Secondo le fonti, il presidente americano ha voluto precisare che quella ad Abu Mazen è stata la prima telefonata fatta a un leader internazionale da corriere.it la prima cosa che ha fatto
Il primo atto di Barack Obama da presidente degli Stati Uniti riguarda Guantanamo. Su suo ordine, i pubblici accusatori dei tribunali di Guantanamo per i crimini di guerra hanno chiesto ai giudici militari di 'congelare' per 120 giorni i casi pendenti. da repubblica.it
...esatto, ricordo che in tempi non sospetti disse anche che gerusalemme sarà la capitale del solo stato ebraico... a me ste cose non piacceno
e tu gli hai chiesto se portava gli slip vero? vecchio porco! tornano in topic, appena posso reputo vasko riguardo guantanamo e menate varie, fa piacere vedere che si cura uno scempio, fa meno piacere che si curino solo gli scempi dettati dal sentimento di coloro che lo hanno votato e non tutti gli scempi (embargo a cuba etc.)