Washington, 20 gen. - (Adnkronos) - In un "inverno di difficoltà e pericoli", "di case espropriate, di posti di lavoro tagliati, fabbriche chiuse, di una guerra contro la violenza e l'odio", e' arrivato il momento di "rialzarsi, scrollarsi la polvere di dosso e ricominciare a lavorare per ricostruire l'America". E' questa la promessa, e la sfida, lanciata da Barack Obama agli americani in un discorso in cui il primo presidente afroamericano ha ancora una volta ribadito come il suo arrivo alla Casa Bianca - l'arrivo "del figlio di un uomo che 60 anni fa non sarebbe stato neanche servito in un ristorante" - segni la "scelta della speranza sulla paura, dell'unita' sulla discordia" "Rialzarsi per ritornare - ha detto ancora Obama rivolgendosi non solo agli americani ma "ai popoli ed ai governi che ci stanno guardando, dalle grandi capitali fino al piccolo villaggio dove mio padre è nato" - ad un'America "amica di ogni nazione, uomo, donna e bambino che vuole un futuro di pace e dignita', che noi siamo pronti di nuovo a guidare". Un'America che e' pronta a tendere la mano al "mondo islamico, nella ricerca di un nuovo approccio basato sul rispetto ed interesse reciproco". Ed assicurare ai "popoli dei paesi poveri che ci impegnamo a lavorare con voi per nutrire gli affamati" ed "a quelli ricchi come noi che non sopporteremo piu' l'indifferenza verso la sofferenza ai nostri confini". Un'America che "rifiuta la falsa scelta tra sicurezza ed ideali", ha continuato Obama in una diretta critica ai metodi di George Bush - da Guantanamo alla tortura del waterboarding - nella lotta al terrorismo. Bisogna ritornare al rispetto "dello stato di diritto e dei diritti dell'uomo" inciso nella costituzione dai padri della patria "in un capitolo che è stato allargato dal sangue di generazioni" di americani, che pero' non significa arretrare di fronte alla minaccia del terrorismo. "A quelli che cercano di portare i loro obiettivi con il terrore ed uccidendo innocenti, dico che il nostro spirito e' forte e non può essere piegato: non ci potete essere più resistenti di noi, e noi vi sconfiggeremo", assicura Obama nel suo discorso davanti a due milioni di persone, durato 18 minuti. Ma la guerra ai terroristi non si vince solo con la forza delle armi, ribadisce ancora il presidente. "Le generazioni prima di noi hanno combattuto il fascismo ed il comunismo non solo con missili e tank, ma con le alleanze e con principi forti, hanno capito che la forza da sola non puo' proteggerci e - ha aggiunto, con una nuova nota polemica verso le scelte unilaterali della trascorsa amministrazione - darci il diritto di fare quello che vogliamo". Insomma, un'America che recupera il suo soft power e che non ha paura di lavorare con vecchi amici ma anche "ex nemici": "Noi cominceremo a lasciare l'Iraq in modo responsabile e forgeremo una pace da tempo meritata in Afghanistan: con i vecchi amici ed ex nemici lavoreremo senza tregua per diminuire la minaccia nucleare e far arretrare lo spettro del riscaldamento globale". Come ha fatto più volte in queste settimane, Obama ha descritto un quadro quando mai sconfortante della situazione economica americana, senza fare sconti a nessuno: la crisi e' la "conseguenza di avidita' e irresponsabilita' di alcuni, ma anche di un fallimento collettivo, di non essere riusciti a fare le scelte difficili, preparare la nazione ad una nuova era". Una crisi che ha provocato una "profonda perdita di fiducia nel paese, la paura strisciante che il declino dell'America sia inevitabile". Ma il presidente non esita a strigliare il paese - è arrivato il momento di "mettere fine alle recriminazioni" e agli "infantilismi"- evocando l'inizio di una nuova "era della responsabilita'", in cui non solo il governo fa la sua parte - "un'azione coraggiosa e rapida, per creare non solo nuovi posti di lavoro ma le nuove fondamente per la crescita" - ma anche ogni singolo americano, "con la fede e determinazione su cu si fonda il nostro paese". Per affrontare "le sfide che ci troviamo di fronte, che sono vere, e gravi e molte, e non saranno superate facilmente o in breve tempo: ma, lo so, l'America ce la fara'". Nel discorso, "il primo di un presidente afroamericano", come gli ha ricordato nei giorni scorsi anche la figlia Malia, Obama ha fatto due volte riferimento alle origini del padre, ma - come era stato anticipato - ha voluto dare un forte messaggio di unità, di un popolo solo, in nome dei principi fondanti dell'Unione. "Questo è il significato della nostra libertà e del nostro credo, perché uomini e donne e bambini di ogni razza e fede possono unirsi nella celebrazione in questo magnifico Mall - ha concluso il 44mo presidente degli Stati Uniti- e perché un uomo il cui padre meno di 60 anni fa non sarebbe stato servito in un ristorante locale ora sta di fronte a voi a fare il più sacro dei giuramenti".
un evento epocale? io lo definirei più evento mediatico... (senza polemica, solo considerazione eprsonale ) anyways...Che sia meglio di chi c è stato prima di lui, non lo metto in dubbio. E' un ottimo politico, forse un po' troppo teatrale, ma un ottimo politico... Staremo a vedere
Yes we can !! E' la fiducia che deve prevalere .. sarà la sua forza !! da soli non si può andare da nessuna parte E' una svolta !!
Abbiamo lottato insieme, donne e neri, ma loro sono sempre arrivati prima....:wink: e l'italia è sempre arrivata ultima lo insegna la storia Hilary non sarebbe stata un buon presidente...
questo è il punto, spero che chi crede nella svolta non lo creda per questo motivo al massimo è un traguardo...da quel punto di vista...
infatti, ormai nella società ipermultietincaglobale () non mi fa tanta sensazione un presidente di colore. viceversa mi fa specie -in senso positivo- che un uomo che si è "fatto da se" è arrivato cosi in alto
a me a differenza del colore della pelle sto ragazzo mi piace!....e' molto convinto su quello che vuole fare!...e' uno che cerca di fare a tutti i costi quello che promette!....
Che dire... In bocca al lupo ad Obama, per ora lo possiamo giudicare solo dalle parole, e con quelle ci sa fare. Le persone vanno incantate con le parole e innamorate con i fatti, quindi aspettiamo