mi incuriosisce il sistema delle ventole intubate come propulsione. ma hai già testato qualcosa del genere?
No, è il primo modello che faccio Fortunatamente su un forum di modellismo c'è gente in gamba che è pronta a dispensare consigli, in più il gestore del negozio di modellismo a cui mi rifornisco mi ha detto che se mi servirà una mano (soprattutto a trovare il centro di gravità non avendo un progetto) è disponibile. Per le ventole chiederò a lui, una volta che conosco peso esatto in ordine di volo e carico alare, penso faremo un paio di calcoli per vedere che spinta mi serve. Non ordino ventole e motori a "scatola chiusa" anche perchè non ne conosco la reale resa, ci sono opinioni discordanti in merito. Teoricamente l'elica intubata non crea vortici e spinge "dritta", però rispetto a un'elica in prua non crea spostamenti d'aria favorevoli alle superfici alari. Quindi vedrò a tempo debito... /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">
Mi sono iscritto qui: http://www.modellismo.net/forum/ Anche se ho visto (dopo) che su BaroneRosso scrive molta più gente
Baja Bug copio incollo come al solito dal forum modellistico.. sand scorcher replica del marzo ragazzi, finalmente sto riuscendo a coronare il mio sogno un maggiolino baja 500 replica del famoso sand scorcher era da molto che ci pensavo, ma l'elevato costo di tale modello aveva finora relegato il progetto nei miei sogni più improbabili.. recentemente ho eseguito un lavoretto di modellismo, e col compenso del lavoro ho ordinato in germania la carrozzeria originale tamiya NUOVA di PACCA! ma cosa ci mettiamo sotto alla carrozza? e qui devo dire che ho avuto un colpo di fortuna. l'amico Alediver mi ha regalato un vecchio buggy "road runner", un modello degli anni '80. il telaio è simile ai buggy tamiya di quell'epoca, e potrebbe essere adattato con vantaggio anche alla carrozza del sand tamilla. il sistema di gestione del motore è il classico regolino con reostato (poteziometro) , mosso da un servo. quindi niente freno, e niente acceleratore proporzionale. ecco il fantastico mezzo appena arrivato a casa: come possiamo vedere qui sotto un fusello di sterzo ha il tirante rotto.. (ma lo ricostruiremo senza problemi) le sospensioni sono indipendenti all'anteriore, e ad assale rigido al retrotreno- il sand originale ha una sospensione diversa, ma conto di costruire il tipico castello in tubi con i supporti per gli ammortizzatori per rendere l'avantreno simile a quello del sand scorcher tamiya, visibile qui sotto l'avantreno non verrà uguale, perchè manterrò i braccetti originali.ma credo che con l'adozione del traliccio in tubi, dei supporti ammo, e degli ammortizzatori in alluminio posti con la stessa inclinazione, visivamente l'effetto dovrebbe essere comunque migliore che utilizzando un telaio buggy moderno, con i braccetti in plastica enormi, come si vede in molte repliche sand scorcher su base buggy di varie marche. ringrazio il sig- Wagooner per gli splendidi ammortizzatori che mi ha fornito, coi quali equipaggerò il sorcio. quindi probabilmente scomparirà il finto ammortizzatore centrale (è solo a molla, senza idraulica) al posteriore l'assale è portante anche per il motore a sbalzo, ed è incernierato come il forcellone di una moto. quindi le ruote molleggiano in coppia, senza mai inclinarsi rispetto al terreno. anche qui un solo ammortizzatore(finto) centrale. Non credo di modificare l'assale per ottenere la sospensione a bracci come nel sand tamiya, perchè ho smontato l'assale e ho notato che è ben fatto. (ha anche un bel differenziale grosso) mi dispiacerebbe perdere in robustezza andando a tagliare l'assale e costruire braccetti, semiassi, che poi magari si spaccano, ecc. adotterò pero gli ammortizzatori posizionati come nel sand tamiya, giusto per dare una parvenza estetica migliore, e anche perchè quelli nuovi sono davvero idraulici cercherò di costruire anche il supporto degli stessi simile al tamiya originale- -- l'elettronica... il buggy come dicevo monta l'elettronica vintage, quindi niente ESC, niente freni, niente di niente insomma, come negli anni 70.. solo motore e sabbia, altrimenti è pericoloso da guidare.. purtroppo l'elettronica non funzionava.. la gestione elettronica del mezzo funzionava così: una ricevente alimentata da pile stilo aziona 2 servi. un servo aziona lo sterzo, e l'altro muove un potenziometro(o reostato?), il quale aziona il motore avanti o indietro. il potenziometro ha un circuito che quando riduci il gas "dirotta" perte della corrente in una resistenza, sottraendola così al motore. ma tale parzializzazione è a scatti, (solo 2) quindi muovendo lo stik sulla radio l'auto parte in modalità lenta (lenta per modo di dire,rispetto ad un vero ESC), poi oltre un certo grado passa di colpo a tavoletta. lo stesso accade per la retromarcia. con la levetta al centro invece la corrente NON circola più, e il motore corre in folle senza alcun effetto frenante, se non quello del magnete (praticamente nullo) per frenare dovresti azionare la retro, ma la devi mollare immediatamete come si ferma, altrimenti schizza all'indietro.. e come se non bastasse se tiri tutto lo stick come siamo abituati, la retro si innesta al massimo del voltaggio, facendo sgommare il veicolo al contrario mentre è ancora in corsa, col risultato che appena si ferma riparte immediatamente a tavoletta in retromarcia. e a nulla vale frenare e poi mollare lo stick, perchè in folle NON vi è alcun effetto frenante.. è quindi un veicolo difficile da guidare, se non in spazi aperti, e possibilmente con pochi ostacoli Duri.. qui sotto vediamo lo scatolotto, sul cui coperchio si nota la levetta mossa da un servo, che finisce all'interno, dove muove il reostato. sotto al coperchio bianco con scritto SPICA trova posto il resto dell'elettronica (un circuitino stampato che in pratica è la ricevente, e il circuito che pilota i servi originali, i quali essendo privi di elettronica, hano la gestione all'interno della ricevente stessa. siccome non funzonava, ho sostituito la scheda interna con una ricevente a 2ch, e ho montato due servi standard da 3kg al posto di quelli rossi vintage. ho però mantenuto il coperchio bianco (spica), su cui è collocato il reostato. quindi la gestione e la guidabilità del modello sono rimaste le stesse del modello vintage. --RUOTE le ruote non sono tanto diverse da quelle del sand tamiya, e i cerchi possono montare anche le gomme tamiya originali volendo. e devo dire che non mi dispiacciono nemmeno.. certo sono meglio di quelli gialli in plastica dei buggy moderni.. le scritte in rilievo ovviamente le ripasserò con vernice bianca diciamo che non sarà un sand originale tamilla, ma nemmeno una replica su base moderna. la musa ispiratrice è questa: la colorazione è leggermente diversa dall'originale, in quanto alcuni colori sono invertiti di posizione, ma a me non dispiace per niente. come non mi dispiacciono le gomme coi tacchetti simili alle mie ho già visto come adattare passo, carreggiata anteriore, e collocazione scatola trasmissione -sospensione posteriore, ma aspetto di avere la carrozza in mano. ma ora funziona? SI ho riparato il fusello e adottato dei morsetti per regolare la tiranteria qui vediamo il fusello DX , quello che era integro: qui quello di SX, che ho mezzo rifatto in alluminio: ----------------- la ricevente e la batteria.... inizialmente ho provato ad alimentare la nuova ricevente direttamente dalla batteria, dopo aver ridotto la tensione con dei diodi (per eliminare le pile stilo dedicate) funziona, ma il problema sorge utilizzando le batterie nimh invece che le lipo. come mai? con le lipo utilizzo un salvalipo, che mi avverte di cambiare batteria. con le nimh, l'auto va fino a che non si scarica la batteria magari a 4 volt.. SOLO CHE LA RICEVENTE A QUEL PUNTO é GIA' MORTA...!!! succede che il mezzo impazzito non si ferma più!!!! mi è partito fuori controllo e si è fermato contro al muro 100 metri più avanti..!! sno corso a staccare la batteria, ma se non c'era il muro continuava per chilometri.. (inoltre se avevo su la carrozza la disintegravo dalla botta che ha preso..! quindi ho adottato una piccola batteria nimh di un giocattolo, in modo da poter utilizzare qualsiasi batteria senza pericolo di perdita di segnale radio..
ho poi modificato anche lo stik della radio. ho adottato un registro di fine corsa sul comando della retromarcia, in modo che al motore arrivi solo la tensione dello "step1", facilitando le manovre e la modulabilità della frenata: il motore è un 540 lattina, ma non so se è il 27 spire, o quello che all'epoca chiamavano "sport", che poi è un lattina 540 a 23 spire.. ma comunque le prestazioni mi sembrano sufficienti, considerato che ci andrà solo la carrozza in plastica e che lo userò principalmente sulla spiaggia.
work in progress.. salve a tutti rieccomi alle prese col buggy vintage.. mi è arrivata la carrozzeria del sand-sorcio originale, quindi ecco a voi una nuova puntata.. come già sapevo, il telaio del buggy vintage presentava un passo leggermente più lungo, e la carreggiata anteriore troppo larga rispetto all'originale tamiya. stringere la carreggiata anteriore di solito significa accorciare i braccetti, ma qui la particolare conformazione avrebbe reso difficoltosa l'operazione. ho allora optato per ridurre in larghezza tutto il telaietto che ospita la sospensione, e su cui sono imperniati i braccetti stessi in questo modo ho ridotto la carreggiata di 2cm in totale ho quindi mantenuto la sospensione coi bracci trasversali, che non è esattamente quello che avrei voluto, ma replicare la sospensione del maggiolino con pochi utensili era davvero complicato. inoltre a quel punto avrei dovuto anche adottare un retrotreno con lo stesso schema del maggiolo, e allora del telaio buggy vintage non sarebbe rimasto nulla.. mi accontenterò di assemblare un sand scorcher "replica",cercando di farlo somigliare a quello tamiya senza dover diventare pazzo. vorrei però che un pochino gli somigliasse. pensavo di adottare due ammortizzatori in alluminio in luogo del finto ammortizzatore centrale che c'era in origine. ho allora cercato di creare i supporti ammortizzatore sulla falsariga del maggiolino, in modo da poter montare gli ammortizzatori più o meno come nella versione tamiya (non ho velleità di renderlo uguale, ma almeno esteticamente gli somiglierà un pochino di più, se non altro per quel che si scorge nel passaruota) al retrotreno invece , al contrario del tamiya che ha il guscio con motore e trasmissione fisso al telaio e i bracci trasversali indipendenti, il buggy vintage monta un assale rigido che incorpora anche il guscio motore-riduzione. in pratica è un ponte rigido con sopra il guscio motore. tale ponte è fissato anteriormente al telaio, e bascula su di un perno, esattamente come il forcellone posteriore di una motocicletta. l'ammortizzatore (solo molla) era unico posizionato centralmente (come una sospensione "monocross" per le moto) quindi la sospensione non solo NON è indipendente, ma il suo movimento è sempre parallelo al telaio. pensare di modificarla per renderla simile al tamiya significava tagliare i ponte e costruire di sana pianta braccetti, giunti, semiassi e quant'altro. siccome il ponte all'interno è bello, e ha pure un bel differenziale, ho pensato che era un peccato mettergli mano andando probabilmente a sacrificare la robustezza originale. ma il problema è che il guscio motore è posizionato dietro all'asse, e soprattutto troppo in alto.. nel maggiolino Baja il motore sta sotto al cofano, che è già tagliato, ma nel mio caso non ci stava nemmeno col taglio del cofano.. allora ho pensato (per ora almeno) di inclinare verso il basso il ponte, in modo da abbassare un pò il guscio. tale operazione naturalmente accorcia anche il passo, che quindi è diventato giusto. ho dovuto inoltre spostare verso l'alto il fulcro dove il ponte è imperniato, per riportare l'altezza al giusto valore. il problema è che così quando molleggia il ponte non è che sale.. sale ma si sposta anche indietro.. per fortuna che l'escursione è assai limitata dall'ingombro del guscio motore, che va a toccare sul cofano, quindi lo spostamento all'indietro si nota meno. per ora non ho trovato altro modo di adattare il gruppo assale-motore alla nuova carrozza. per ora ho mantenuto l'ammortizzatore centrale, ma l'ho sostituito con uno vero, regolabile, ma con la molla fatta da me come carreggiata posteriore era già buono.. quindi come misure direi che ci stiamo abbastanza. qui vediamo come le misure caratteristiche delle ruote rispetto al telaio sembrano giuste .... il problema è quel cavolo di guscio.. ho paura che mi cererà non poche difficoltà . volevo costruire la tipica gabbia in ferro a protezione del motore, ma il guscio mi sa tanto che è troppo sporgente..anche verso dx.. qui vediamo a confronto come sulla meccanica tamiya il motore sia più all'interno, e meno spostato verso destra che nel mi caso. inoltre il guscio è basso e non interferisce col cofano, nè con la gabbia metallica la soluzione che ho adottato per il retrotreno non è che mi convinca molto, ma non ho proprio idea di come risolvere la cosa. __________________
R: modellismo dinamico Fantastico progetto seguo con molto interesse. inviato con fatica con motorola Star Tac
oggi pomeriggio ho continuato un pò i lavori sul sorcio.. ho studiato bene la sospensione posteriore, e ho visto che fisicamente non vi è modo di collocarla diversamente, a meno di non modificare radicalmente l'assale (cosa che volevo evitare) ho quindi messo un pò a punto il monoammortizzatore e basta. all'anteriore sono finalmente riuscito a montare i 2 ammortizzatori laterali come nella versione tamiya. purtroppo ho dovuto costruire le molle interne tagliando una molla che avevo, ma sono leggermente troppo duri. la cosa non è importante sotto il profilo dinamico, perchè il buggy vintage non era certo molleggiato meglio. gran parte dell'assorbimento è dato dal telaio , che è una lamina in fibra di vetro. vediamo l'avantreno finito: ho poi costruito il supporto per la carrozza. Utilizzerò infatti il sistema di aggancio previsto, ossia quello col buco sul cofano. solo che al posto della spinetta a molla probabilmente userò un tappino a vite. Dietro invece la carrozza sarà fissata col gancio originale, che nel sand tamilla si fissa all roll-bar posteriore all roll-bar verranno poi uniti altri tubi, che formeranno il supporto ammortizzatori laterali e la gabbia di protezione motore che uscirà dal cofano un altra gabbia la costruiro' per il musetto anteriore, sulla falsariga di quelle usate sui baja bug veri e adottata anche su certi tamiya: tutto sommato credo che il risultato sarà soddisfacente. Non sarà uno scaler preciso, ma dovrebbe risultare un maggiolino simpatico, che ricordi abbastanza quello originale tamiya passo e carreggiate infatti sembrano essere giusti qui vediamo la fantomatica sospensione "monocross".. come accenavo, ho dovuto limitare parecchio l'escursione per 2 motivi: il primo è che il guscio del motore andrebbe a toccare il cofano , e secondo perchè quando molleggia il passo si allunga un pochino.. comunque non c'è problema, perchè prima il buggy vintage dietro praticamente non molleggiava proprio.. vediamo il movimento del ponte posteriore nel dettaglio: direi che per una replica senza pretese può anche andare. non è un modello da mensola, ma un mezzo da usare in spiaggia.. anche all'anteriore direi che il risultato può essere definito soddisfacente. vediamolo: il maggiolino baja tamiya dietro è privo di lunotto.. e si vede in primo piano anche l'orrendo gancio per fissare la carrozza.. Pensavo di costruire un lunotto, e di applicargli un adesivo centrale in modo da mascherare un pò l'orrenda visione.. ho quindi preparato alcuni loghi da stampare per ottenere le decals artigianali . oltre ai soliti loghi motoristici, come "STP", e simili, ho selezionato qualche immagine "d'antan" che sul maggiolo non starebbe nemmeno così male.. __________________
piccoli avanzamenti.. stasera tornato dal lavoro ho messo mano al sorcio. ho modificato l'attacco anteriore della carrozza ho adottato il sistema a clip, ma ho voluto replicare almeno esternamente la colonnina originale. che sporge dal cofano appena appena, ed è di alluminio in pratica ho sostituito la precedente vite con un pernetto tornito e forato ad hoc: direi che per essere una replica su telaio adattato l'aspetto è abbastanza simile al tamilla originale. ora il collocamento della carrozza e relativo fissaggio sono quelli definitivi- quindi l'altezza e la posizione della carrozza rispetto alle ruote rimarranno questi. mancano le gabbie (bull bar, o come si chiamano..) ho iniziato a imbastire la gabbia posteriore, che è quella più difficile. è più difficile che sul tamiya perchè io non posso fissare la gabbia al motore come nell'originale, in quanto il mio motore bascula insieme alla sospensione.. quindi la mia gabbia dovrà passare attorno al ponte/gruppo motore e fissarsi sul telaio, lasciando lo spazio per il movimento dell'assale. quindi la gabbia sarà fissata al roll-bar interno. questo però crea ulteriore spessore tra il guscio motore e il cofano, accentuando il problema dello spazio ridotto, che durante la compressione porta il guscio motore a contatto con la carrozza. allora ho pensato di creare due feritoie nel cofano, giuste giuste per farci passare i tubi della gabbia, in modo da non ridurre ulteriormente la già scarsa escursione del molleggio prossimamente conto di finire la gabbia posteriore,e fare anche quella anteriore. dopodichè si passa alla carrozza.. ho una mezza idea di tagliare leggermente i finestrini, simulando il vetro parzialmente abbassato. per il colore ho pensato di bypassare la verniciatura in bianco, e verniciare solo le parti azzurre. poi vernicerò tutto col trasparente, dopo aver fatto i vari profili neri o cromati. ---------------------------------------
no, perchè la sua strada sarebbe la sabbia.. non ho ancora individuato uno spiazzo sabbioso in cui provarlo (ci vorrebbe una cava) Fortunatamente sono un pò preso dal lavoro, e i lavori sul sorcio stanno andando a rilento. ma dovrebbe andare bene; circa come l'originale del 79.
cage e bull bar oggi sono tornato un pò tardi dal lavoro, ma sono riuscito comunque a finire anche il paraurti anteriore. purtroppo però non ho fatto in tempo a montarli entrambi per fotografare l'impatto estetico sulla carrozzeria. le uniche foto le ho fatte con la vernice ancora fresca, ma direi che già si intravede che qualcosa di buono dovrebbe esser venuto fuori.. entrambe le gabbie sono costruite con barra d'alluminio da 6mm, forata e filettata. le viti sono state tornite per ridurne la dimensione della testa, e poi incassate. le teste dei vari tubi sono state fresate per potersi collegare perfettamente sulla parte tonda. prima di montare ho spalmato tra i vari pezzi da unire della resina epossidica opportunamente "arricchita" con limatura d'alluminio, in modo che rimanesse grigia. ho poi avvitato il tutto e stuccato i fori delle viti con la suddetta resina. infine ho verniciato. purtroppo la vernice che avevo non è "cromo", ma argento.. allora ho mischiato l'argento con del brillante trasparente. un pochino è migliorato.. vediamo il risultato: come avevo spiegato, la gabbia è diversa che sul modello Tamiya. sul tamiya infatti la parte inferiore della gabbia si fissa al motore nel mio caso invece il motore si muove insieme alla sospensione, quindi la parte inferiore della gabbia deve "aggirare" sia il motore che soprattutto il suo guscio.. tale complicanza mi ha costretto a realizzare un lavoro abbastanza complicato, essendo gli spazi esigui. ho dovuto anche creare una diversa conformazione per il lato DX, dove appunto c'è il guscio recante all'interno il motore elettrico mi è costato parecchio lavoro, ma devo dire che mi piace parecchio.. per quello anteriore ho pensato di replicare il modello classico, quello semplice che si vede su molti sand scorcher "Uppati" qui ne vediamo un esempio: e qui vediamo la replica in fase di costruzione.. purtroppo non ho potuto montare il tutto, e ho dovuto fare solo una foto appoggiando il musetto con la vernice ancora fresca.. domani nel pomeriggio sono a casa e se riesco monto le gabbie e la carrozza, e provvederò a pubblicare una foto più esaustiva.. con questa immagine conclusiva vi saluto, e vi rimando alla prossima puntata.. __________________