Mi sa che siamo nel mezzo di un nuovo 1929..

Discussione in 'Off-Topic' iniziata da fasolini6, 29 Settembre 2008.

  1. DESHI BASARA

    DESHI BASARA Presidente Onorario BMW

    19.690
    1.284
    10 Giugno 2004
    Reputazione:
    13.172.876
    MB B200CDI
    Non denigrare il mio nuovo nick che presto sarà anche un tatuaggio sul mio avambraccio destro

    :D /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
     
  2. spadiz

    spadiz Presidente Onorario BMW

    24.507
    2.160
    5 Luglio 2005
    Reputazione:
    164.004.960
    530d xDrive Touring Futura F11
    #-oPronto per il fight club?? :lol:
     
  3. addlightness

    addlightness Amministratore Delegato BMW

    3.036
    418
    15 Agosto 2008
    Reputazione:
    129.756
    bugatti veyron TDI
    non devi MAI parlare del Fight Club :evil:

    :mrgreen:
     
  4. spadiz

    spadiz Presidente Onorario BMW

    24.507
    2.160
    5 Luglio 2005
    Reputazione:
    164.004.960
    530d xDrive Touring Futura F11
    :redface::rolleyes::mrgreen:
     
  5. spadiz

    spadiz Presidente Onorario BMW

    24.507
    2.160
    5 Luglio 2005
    Reputazione:
    164.004.960
    530d xDrive Touring Futura F11
    Ho letto sta cosa, un pò agghiacciante:

    Pubblicato su Il sole 24 ore, il 06/11/12

    C’e’ una battuta che gira tra i miei colleghi: “sai qual’e’ la differenza tra il Giappone e la Grecia?” L’agghiacciante risposta e’ “Tre anni.” L’ovvio riferimento e’ alla situazione del debito pubblico. Per quanto paradossale, l’accostamento della grande potenza industriale asiatica al piccolo e disastrato stato ellenico non e’ poi cosi’ assurdo. Con un debito pubblico su Pil del 230% e un deficit statale del 10%, quello che dovrebbe sorprendere non e’ il paragone tra Giappone e Grecia, ma il numero di anni richiesti perche’ la similitudine si avveri. Dopo tutto la Grecia, quando nel 2010 e’ entrata in crisi, aveva un rapporto debito Pil di solo il 143% ed un deficit del 10%. Ed ancora piu’ sorprendente che il mercato non se ne preoccupi affatto. Con un rendimento decennale dei titoli giapponesi di solo 0.78%, il Giappone sembra molto lungi dalla catastrofe ellenica. Sbagliano i miei colleghi o sbaglia il mercato? Temo il mercato. Ma vale la pena di capire perche’.

    Nonostante il livello di indebitamento molto piu’ elevato, il Giappone ha numerosi vantaggi rispetto alla Grecia. Innanzitutto, ha un sistema industriale capace ancora di esportare. Poi ha un sistema fiscale funzionante, che rende credibile un forte aumento degli introiti fiscali in futuro. In terzo luogo, il Giappone prende a prestito principalmente nella sua valuta, quindi ha sempre l’opzione di monetizzare il proprio debito. Infine, i Giapponesi sono sempre stati forti risparmiatori, e quindi la stragrande maggioranza del debito e’ detenuto internamente. E’ come se lo stato giapponese finanziasse il proprio debito in moneta, ma i suoi cittadini ossequiosi, invece di spendere questa moneta, la risparmiassero, mettendola sotto il materasso.

    Questa partita di giro, pero’, non puo’ continuare tanto piu’ a lungo. La coorte piu’ numerosa di giapponesi, quelli nati immediatamente dopo la Seconda Guerra Mondiale, sta per andare in pensione. Tra poco invece di risparmiare affannosamente comincerà a spendere i propri risparmi. La generazione successiva e’ molto meno numerosa e quindi il risparmio complessivo comincera’ a scendere. La coorte che entra ora nel mercato del lavoro e’ molto meno numerosa di quella che sta per andare in pensione. Quindi ci sara’ non solo un calo del risparmio, ma anche un calo tendenziale del Pil. Presto lo stato nipponico sara’ costretto a finanziarsi almeno oin parte sui mercati internazionali, che sono meno ossequenti dei cittadini giapponesi e domanderanno un rendimento piu’ elevato. Ma con un debito pari a 230 % del PIL un aumento dei costo del debito si traduce velocemente in un deficit piu’ elevato che impaurisce i mercati internazionali e fa aumentare maggiormente i tassi di interesse. Come noi italiani abbiamo imparato a nostre spese, il vortice diventa velocemente pericoloso. Il Giappone puo’ uscirne?

    Per ridurre il debito, il Giappone puo’ aumentare le imposte. Ma per ogni punto percentuale di aumento del costo del debito il governo nipponico dovrebbe aumentare le imposte di 2.3 punti percentuali di PIL, con effetti recessivi sul Pil e un rischio di spirale negativa tra aumento delle imposte, recessione, aumento del deficit, e necessita’ di un ulteriore aumento delle imposte.

    Il Giappone puo’ monetizzare il proprio debito. Ma nel momento in cui il mercato realizza che questo succedera’, il costo del debito aumentera’ per compensare creditori internazionali del rischio di inflazione/svalutazione.

    Me se la situazione e’ cosi’ tragica, perche’ il mercato non penalizza i titoli giapponesi? La semplice risposta è che la speculazione al ribasso e’ timorosa. Come ho scritto molte volte, chi gioca al ribasso rischia molto: a fronte di guadagni limitati rischia perdite illimitate. Per questo i ribassisti si muovono solo quando vedono la possibilità di un guadagno immediato. Con una Banca del Giappone seriamente impegnata in massicci acquisti di titoli pubblici, il rischio di perdite per un ribassista e’ troppo elevato. Per questo aspettano. Il mercato è anestetizzato dalla Banca Centrale.

    Ma questa anestesia non e’ salutare, perche’ ritarda il momento dell’aggiustamento. Piu’ tardi il Giappone si svegliera’, piu’ tragico sara’ il risveglio. E’ un monito a tutti coloro che vorrebbero un Banca Centrale Europea altrettanto tollerante della Banca Centrale giapponese.

    Che ne dite??
     
  6. addlightness

    addlightness Amministratore Delegato BMW

    3.036
    418
    15 Agosto 2008
    Reputazione:
    129.756
    bugatti veyron TDI
    io dico che il Sistema è fatto apposta per crollare, l'economia è un castello di carte servito ai potenti per riappropriarsi in tempi lunghi di quel che le rivoluzioni democratiche avevano distribuito un po' qua e là tra la popolazione

    vedo il bicchiere mezzo pieno

    di mèrda
     
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  7. SPONGBOB

    SPONGBOB Guest

    Reputazione:
    0
    =D>=D>
     
  8. massimou

    massimou Primo Pilota

    1.089
    99
    26 Maggio 2008
    Treviso
    Reputazione:
    16.338
    HP4
    Sono parzialmente d'accordo con l'articolo perchè il rapporto debito/pil e quello deficit/pil molto alti, e le descritte dinamiche demografiche sono un evidente segnale del possibile deterioramento del merito creditizio del Giappone.Tuttavia l'articolo non fa riferimento ad almeno tre punti di forza fondamentali dei nipponici:

    - Hanno la seconda riserva valutaria in $ al mondo dopo la cina e questo è fondamentale se hai bisogno di fare politiche monetarie oppure vuoi comprare tempo manipolando il tasso di cambio nel frattempo che metti in piedi le rifprme

    - dopo l'inizio della crisi europea ed americana sono andati oltre le storiche rivalità coi vicini e hanno allacciato un sistema di esportazioni-investimenti in titoli-investimenti reali con cinesi ed altri paesi in crescita del far east

    - La credibilità è un asset che si compra a caro prezzo e nel corso degli anni (e noi dovremmo saperlo bene), e in questo lo stato (e non ci dimentichiamo l'imperatore) e la banca centrale giapponesi ne hanno parecchia nel mondo, perciò se annunciassero una riforma del sistema fiscale o previdenziale in grado di abbassare di un tot il debito, il mercato lo recepirebbe

    Per questo mi sento di dire che il Giappone non è la Grecia, quanto piuttosto lo avvicinerei alla nostra amata Italia: un paese con grandissime potenzialità che il mercato conosce benissimo, ma che ha bisogno di cambiare e in fretta. A noi hanno dato la dose da cavallo ma ancora facciamo orecchie da mercante, forse loro saranno più svegli!
     
  9. spadiz

    spadiz Presidente Onorario BMW

    24.507
    2.160
    5 Luglio 2005
    Reputazione:
    164.004.960
    530d xDrive Touring Futura F11
    Ti ringrazio per la limpida disanima, e quoto la parte finale ;) /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
     
  10. SPONGBOB

    SPONGBOB Guest

    Reputazione:
    0
    Dovevi costruire una cinta muraria con filo spinato sopra :D /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />.

    Dispiace non poco leggere queste cose, e soprattutto vedo che le mie idee sono buone in un mondo così!
     
  11. goldie

    goldie Presidente Onorario BMW

    6.755
    859
    26 Aprile 2007
    Reputazione:
    21.749.371
    BMW 430d
    nota congiunturale ottobre 12- dati di Confindustria Milano

    Nota congiunturale (24 ottobre 2012)

    30/10/2012

    Analizza e commenta lo scenario economico internazionale, nazionale e milanese.

    In sintesi

    Il Pil dell’Area Euro scenderà dello 0,5% nel 2012, per poi stabilizzarsi (0,0%) nel 2013. Gli USA cresceranno del 2% quest’anno e rallenteranno a +1,8% il prossimo. Il quadro italiano si conferma tra i meno favorevoli in Europa: -2,4% nel 2012 e -0,3% nel 2013 (previsioni Prometeia).

    In ambito europeo le tensioni si concentrano su Spagna (dubbi sulla tenuta del sistema bancario) e Grecia (previsti nuovi tagli alla spesa per proseguire il risanamento). L’Italia è meno soggetta alla speculazione, come dimostra lo spread BTP-Bund a 320 punti base (il 24/10/12).

    Il tasso di cambio euro-dollaro oscilla nell’intorno dell’1,30 da metà settembre (1,2942 la chiusura del 24/10/2012). Secondo Prometeia il cambio fra le due valute si manterrà tra l’1,3 e l’1,4 nel triennio 2013-2015.

    In settembre l’indice dei prezzi in euro delle materie prime industriali è stabile rispetto ad agosto, ma con significative differenze tra settori.

    L’inflazione a settembre è stabile al 2,6% nell’Area Euro e al 3,2% in Italia, mentre cresce al 2,9% a Milano (dal 2,7% di agosto).

    Ad agosto la disoccupazione è ferma all’11,4% nell’Area Euro, al 5,5% in Germania, al 10,6% in Francia e al 10,7% in Italia, mentre negli USA scende all’8,1% e sale al 25,1% in Spagna.

    Nell’Area Euro l’indice del clima di fiducia del manifatturiero a settembre scende per il settimo mese consecutivo, sul livello più basso da inizio 2010. Nel dettaglio, il clima continua a calare in Germania (anche in questo caso è la settima riduzione consecutiva), mentre resta invariato sul valore di agosto in Italia e risale leggermente in Francia e più marcatamente in Spagna.

    Nell’area milanese la fiducia del manifatturiero a settembre aumenta per il secondo mese consecutivo, mostrando il livello più elevato da un anno a questa parte. Il rialzo dell’indice è legato al recupero della domanda, sia interna sia estera, alla riduzione consistente delle scorte di prodotti finiti, che si collocano a settembre ben al di sotto dei livelli considerati normali, e al miglioramento delle aspettative di produzione nel breve termine.

    La produzione industriale italiana è salita ad agosto dell'1,7% su luglio (un incremento da considerare con cautela, dato l’aggiustamento stagionale cui sono sottoposti spesso i dati di agosto). Nel complesso dei primi otto mesi del 2012 la produzione industriale presenta una flessione del -5,9% rispetto al 2011.

    A livello italiano, ben una impresa manifatturiera esportatrice su due ha incrementato le vendite all’estero nel primo semestre 2012 rispetto allo stesso periodo del 2011. Nello stesso periodo il valore delle vendite all’estero è aumentato dell’1,4%.

    Tra gennaio e settembre 2012 rispetto al 2011 le ore di Cassa Integrazione Guadagni autorizzate sono diminuite del 4,7% nell'Area Milanese, mentre sono aumentate dell'8,9% a livello nazionale. Sempre nei primi nove mesi dell’anno, le ore di CIGO autorizzate per le imprese Assolombarda crescono del 54% e arrivano a sfiorare il 40% del totale milanese.

    A livello mensile, nell'Area Milanese le ore complessive diminuiscono del 30% a settembre 2012 rispetto allo stesso mese del 2011, soprattutto grazie al contenimento della CIG Straordinaria. Al contrario, le richieste a livello italiano crescono, seppur in misura contenuta (+4%).
     
  12. goldie

    goldie Presidente Onorario BMW

    6.755
    859
    26 Aprile 2007
    Reputazione:
    21.749.371
    BMW 430d
    pare insomma che il milanese, rispetto all'andamento italiano generale, sia in controtendenza positiva :-k

    qui i risultati di un sondaggio al quale pure io ho partecipato :D /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />

    Preconsuntivo 2012 e previsioni 2013 delle imprese milanesi (ottobre 2012)


    08/11/2012



    Sondaggio sull'andamento del fatturato nel 2012 e sulle previsioni per il 2013.


    Nel 2012 le attese sul fatturato annuo 2012 si riducono bruscamente rispetto alle previsioni di aprile 2012, mentre sono in modesta risalita le aspettative per il 2013. Il 26% delle aziende milanesi si attende un’espansione nel 2012, e nelle previsioni per il 2013 gli ottimisti arrivano a poco meno di un terzo. L’occupazione prevista nel 2013 rimane pressoché invariata rispetto al 2012.

    In dettaglio

    Solo un quarto delle 438 imprese1 manifatturiere, del terziario innovativo e della distribuzione industriale intervistate si attende un fatturato in crescita nel 2012 rispetto all’anno precedente. Ad un confronto con le previsioni 2012 rilevate lo scorso aprile, si rileva che gli ottimisti hanno rivisto le aspettative al ribasso verso la stabilità, e ancor di più sulla diminuzione. I diversi comparti mostrano tuttavia dinamiche differenti: l’industria ha visto il passaggio degli stazionari a pessimisti; il terziario innovativo vede aumentare sia gli ottimisti che i pessimisti e la distribuzione industriale rivede le proprie previsioni esclusivamente verso il basso.

    Sulle previsioni di fatturato per il 2013 le aziende si mostrano moderatamente più fiduciose rispetto al 2012: quasi un’impresa su tre indica un fatturato in aumento, e la metà si aspetta di confermare le performance dell’anno precedente. Le aspettative sono diffuse in modo abbastanza omogeneo sia nell’industria che nei servizi.

    L’aumento atteso dall’occupazione per il 2013 ricalca quello previsto per il 2012, tuttavia diminuiscono gli stazionari e aumentano coloro che prevedono riduzioni di organico. A livello di singoli settori, le imprese manifatturiere sono più pessimiste e ipotizzano maggiori riduzioni, in particolar modo strutturali; mentre, in controtendenza, nel terziario innovativo cresce il numero di imprese che si aspetta un aumento dell’organico.

    Note

    1 Il sondaggio, effettuato nel mese di ottobre 2012, ha interessanto in totale 438 imprese milanesi, di cui 288 del settore manifatturiero, 93 del terziario innovativo, 57 della distribuzione industriale.
     
    Ultima modifica di un moderatore: 8 Novembre 2012
  13. batmobile

    batmobile Presidente Onorario BMW

    15.503
    902
    25 Marzo 2004
    Reputazione:
    21.716.159
    dalla 02 alla e36.
    Dove sono le grida di dolore e gioia di Faso?
     
  14. spadiz

    spadiz Presidente Onorario BMW

    24.507
    2.160
    5 Luglio 2005
    Reputazione:
    164.004.960
    530d xDrive Touring Futura F11
    Per me ha tolto la sottoscrizione alla discussione.

    :mrgreen:
     
  15. DESHI BASARA

    DESHI BASARA Presidente Onorario BMW

    19.690
    1.284
    10 Giugno 2004
    Reputazione:
    13.172.876
    MB B200CDI
    Il che è perlomeno bizzarro, stiamo messi parecchio peggio di quanto non stessimo messi nel settembre 2008.

    Appena ascoltato Giannino alla radio: col mondo intero che sta di fatto attuando una stretta fiscale di varia natura temo purtroppo che siamo solo all'inizio delle vacche magre.

    La questione del debito pubblico italiano poi è inquietante: si sta cercando in qualche modo di ricomprare i 600 miliardi dello stesso parcheggiati all'estero. Ci si riuscisse (è tutto da dimostrare) con tutto il debito pubblico in mano agli italiani in caso ce la si vedesse brutta (ovvero pressochè certamente) si procederebbe ad un taglio del valore nominale del debito stesso ovvero ad un default nazionale controllato. Banche insolventi il giorno dopo e nazionalizzazione delle stesse come unica soluzione, con tutto quello che ne consegue.

    Il debito pubblico ed i conti pubblici andavano sistemati durante l'espansione, ora si fa quel che si deve ma coi noti danni collaterali.
     
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  16. batmobile

    batmobile Presidente Onorario BMW

    15.503
    902
    25 Marzo 2004
    Reputazione:
    21.716.159
    dalla 02 alla e36.
    I boriosi d'oltralpe pagano lo scotto di aver eletto un poverello.

    Son contento.
     
  17. spadiz

    spadiz Presidente Onorario BMW

    24.507
    2.160
    5 Luglio 2005
    Reputazione:
    164.004.960
    530d xDrive Touring Futura F11
  18. DESHI BASARA

    DESHI BASARA Presidente Onorario BMW

    19.690
    1.284
    10 Giugno 2004
    Reputazione:
    13.172.876
    MB B200CDI
    I Boriosi d'Oltralpe hanno in portafoglio 300 miliardi di € del nostro debito pubblico. E sul loro braccio di ferro con la Germania molto si gioca del futuro dell'€urozona. Fuori di metafora Hollande non vive con un metro di lingua sù per il culo della Merkl (come faceva invece Sarkozy) ma anzi la sta mettendo giù dura per muoverla a più miti consigli. E ad occhio e croce direi che ha ragione perchè, complice il crollo dell'export intracomunitario, la Grande Germania si è FERMATA pure lei. Locomotiva teutonica stidumaraun, non va da nessuna parte se il resto dell'€urozona è strozzato dal fiscal compact
     
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  19. Luca38

    Luca38 Amministratore Delegato BMW

    3.868
    817
    12 Dicembre 2006
    Reputazione:
    4.042.683
    4 ruote un volante
    Ci mette mezzo minuto per caricare le 39 pagine del dossier, quindi pazientate un attimo, e al di là di quello che ci raccontano va sempre peggio:

    "I dati sono una realtà nuda e cruda e parlano in modo

    eloquente a coloro che li vogliono ascoltare; il debito

    pubblico è fuori controllo, solo nel mese di settembre è

    aumentato di 20 miliardi e quest'anno supererà il 128%

    del Pil, altri dati in questo Osservatorio completano la

    figura di insieme.

    Non nascondiamo un certo disagio nell'affermare ciò;

    specialmente quando ci viene detto che siamo “usciti dalla

    palude”. Ma francamente non vediamo le ragioni di tale

    ottimismo, quando sappiamo che ci aspetteranno ancora

    manovre finanziarie durissime."

    http://www.mazzieroresearch.com/wp-content/uploads/2012/11/Italia-3-trim-2012-Pil-debito-Co.pdf
     
    Ultima modifica di un moderatore: 20 Novembre 2012
  20. batmobile

    batmobile Presidente Onorario BMW

    15.503
    902
    25 Marzo 2004
    Reputazione:
    21.716.159
    dalla 02 alla e36.
    Questo è peggio del pur inutile sarkoso.

    E disferà la francia.

    applausi?
     

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