Mi sa che siamo nel mezzo di un nuovo 1929..

Detto in altre parole ma il concetto è lo stesso :) /emoticons/smile@2x.png 2x" width="20" height="20" />

 

Quando i debiti rappresentano una rendita (ovvero una fonte di reddito) puoi divertirti 10 volte di più.

Ma mi rendo conto essere concetti più alla portata di imprenditori o di persone avezze alla gestione degli investimenti e del rischio conseguente.

 

su seconde case o comunque avendo altre certezze immobiliari, sono concorde che è opportuno.

ma allo stato attuale, se uno ha una seconda casa nella prima fase di muto, ovvero quella in cui paghi quasi solo interessi, non esiterei nemmeno un secondo a chiudere, al contrario, quando sto rendendo solo che capitale, farei oppositamente.

 

Il rischio non è il mio mestiere....

ne ho già tanti problemi aggiungerne non è il caso /emoticons/sad@2x.png 2x" width="20" height="20" />

E un pò come quando fai rientrare l' auto in concessionario....

se riesci a venderla ad un privato ci guadagni qualcosa, vero!

ma la tranquillità e serenità che ti da l' averla rientrata, vale 10 volte i 1000€ che hai perso nel rientro....

 

Beato te che hai debiti per qualche milione di euro.

Perche' sai, se solo hai un debito di 100.000 euro e il tuo ultradivertimento da imprenditore si concretizza in un 2000 euro lordo all'anno (dato dalla differenza tra mutuo e rendimento dei soldi investiti) io non mi divertirei troppo visto che mi varrebbe quanto il tagliando grande per la macchina e la benzina per portarcela.

Personalmente ai 2000 euro in tasca in piu' all'anno preferisco divertirmi dormendo tranquillo sapendo che sono sotto il MIO tetto e non nel nuovo potenziale appartamento del prossimo dirigente della filiale che mi ha erogato il mutuo.

Ma, come detto, non faccio l'imprenditore e ho una propensione al rischio pari al vecchietto che mette cintura e bretelle (infatti spendo con piacere 1400 euro all'anno solo per non aver pensieri per eventuali rotture della macchina)

 

Il concetto è semplificabile in questa maniera, per essere compreso meglio: supponiamo di poter chiedere 100.000 euro al tasso dell'1% (pari a quello dei vecchi mutui con spread basso).

E supponiamo di investire questi 100.000 euro al 4% netto (ci sono alcuni conti di deposito che lo garantiscono).

In un anno dovrò pagare 1.000 euro di interessi a chi mi ha prestato i soldi, mentre ne riscuoterò 4.000 dal deposito.

4.000-1.000 = 3.000 euro/annui guadagnati senza fare nulla e senza investire capitale mio

Questa è quel che cercano di fare tutti gli investitori professionali, investire il capitale a tassi più alti del prezzo pagato per il denaro in prestito.

Chi si trova nella situazione di Ivan ha la possibilità di farlo senza troppi sbattimenti.

 

Strano che non siano stati presi a legnate da quelli che lo fanno per professione.

Chissa' se domattina saranno ancora li.

 

Coloro che non hanno mai rischiato riescono solo a scorgere la sconfitta degli altri.

Paulo Coelho

 

Facile fare i froci con il culo degli altri.


Ale_72

 

idolo!

 

Ok, ma non lo farei su casa mia, se è l'unica.

situazione troppo volatile degli istituti stessi no consigliano.

 

Ci sono anche i casi di chi parla di una cosa perchè la pratica correntemente.

Una cosa è certa, hai confermato l'aforisma precedente, qualora ve ne fosse bisogno.

 

In quel caso magari si può fare una estinzione parziale, riducendo così il rischio ma mantenendo il vantaggio (rafforzato dalla detraibilità degli interessi dal reddito).

 

funziona, imho solo nella prima fase del mutuo, passata metà vita è illogico, rischiare un bene quasi tuo, e magari unico bene.

Poi anche io ho fatto giochi simili in pssato, ora credo sia poco prudente, erchè i debiti tuoi li devi pagare e rischi anche il tutto e subito, mentre i crediti sono garantiti, ma con tempo statale.

 

E lo spero bene! Magari la volta che avro' in mano una decina di milioni di euro lo faro' anche io. Anzi. Conoscendomi lo faro' con la meta'.

Mi fa piacere. Riesco comunque a soddisfare le aspettative degli altri, anche con impegno zero.

Ma in questo caso non si sta estinguendo parzialmente il vantaggio, quindi si sta comunque sbagliando, seppur limitando l'errore?

Qual'e' il punto di break even tra la propensione al rischio e la riduzione dello stesso?

E' misurabile oggettivamente o e' oggettiva come "ho sverniciato al semaforo la macchina X, la mia e' la troppo meglio delle piu' tutte?"

 

L' ho pensato anche io quando il mio primo mutuo, 3 anni (circa) fa era andato giù molto di interesse, ma le differenze non erano cosi alte ed ho preferito non rischiare....

sarà che le banche me l' hanno messo in quel posto troppo spesso ...

 

Ma infatti io non lo farei, mi terrei tutto il capitale, era una possibile soluzione di compromesso per chi non ama il rischio.

Ma riconosco di essere atipico, sono uno dei pochi italiani che ha acquistato casa per investimento e solo successivamente (adesso) acquistato per uso personale.