Mi sa che siamo nel mezzo di un nuovo 1929..

La Torah è il testo sacro degli ebrei
Da mesi ti do del rabbino, quindi presumo tu ce l'abbia sul comodino (bella rima)

 

Ma non è la stessa cosa, la mia vale di +

 

Perchè, ti stai forse stempiando?

 

se guardi l'ultimo film di Adam Sandler (Zohan) vedrai che gli stessi giudei si pigliano allegramente per il culo tra loro sull'argomento "rabbinaggine"

 

No , quello succede a quelli che guidano auto con lo steptronic

 

sfido chiunque ad averla

 

Quale nazione?

 

sul discorso del cinese nei vari settori,mi fido poco anche io.
c'è da dire che sono andato 7 mesi fa in un salone rimesso a nuovo,schermi lcd,poltrone in pelle,e quel pirla del barbiere mi ha tagliato con la macchinetta...
morale 22€ buttati.
ora vado da un'altro molto meno appariscenete a 15€,ma a meno da me nn esiste....

 

vabbè, si risparmierà pure, ma io dal barbiere ci vado anche per essere informato sulle ultime news su corna, divorzi litigi tra vicini di casa & co., sai che me ne frega di risparmiare 2 o 3 euro per sapere che a Bejing il sig. Sgnamasai Kurosawa ha squartato il cane del vicino e se l'è mangiato a cena?

 

faso, all'ingresso del salone di mia madre, c'è un listino prezzi in bella mostra.
Entri, re lo guardi bene, e se ti va, prosegui e fai quello che devi fare.
Se non è di tuo gradimento, giri i tacchi e padali fuori.
Puoi anche prenderti la caramella o qualche campione gratuito di crema, anche senza fare quello che devi fare.
Non sia al "marocchinaggio" ed alla brutale contrattazione.
O così, o così.Punto.
Se non ti sta bene, vai da un altra parte.

 

Andras, mi fai morire.
Quella del "prepuzio" è da olimpionica, *****!

 

Beh, capirei se si stesse parlando di importi dove le cifre hanno magari 3 zeri (valuta euro ) e le differenze, magari dal 10 al 50% si traducono in risparmi importanti, ma mi parrebbe un pò fuori luogo sentire la signora che chiede alla parrucchiera di abbassarle il conto sennò la prossima volta va dal Cinese....

 

Superbo

 

Quotone

 

Si sta perdendo la vena tragica (il vero plus di questo thread).
Quindi è giunto il momento di ridare verve alla cosa (è vecchia di due giorni ma anche i pessimisti piu' sfrenata probabilmente sono in giro per shopping)

Istat: nel 2007 sono aumentate le famiglie senza soldi per il cibo

Nel 2007 c'è stata una «maggiore sofferenza dei redditi» rispetto al 2006. Risultato: 5,3 famiglie italiane su 100 hanno avuto difficoltà per comprare cibo (nel 2006 erano state il 4,2%). Ma gli effetti della crisi finanziaria sull'economia reale - già fotografati da diversi indicatori - in questo caso non c'entrano nulla. Gli effetti sui redditi e le condizioni di vita si vedranno nella indagine dell'Istat che mette a fuoco il 2008: «Ci si può attendere un peggioramento significativo» spiega Andrea Cutillo dell'Istat al Sole24ore.com.
Quale significato ha, quindi, e soprattutto nella condizione attuale, un dato del genere? «Su ricerche di questa natura essere più tempestivi è impossibile - prosegue Cutillo - certamente emerge una sofferenza sui redditi tale per cui le famiglie devono ricorrere al taglio di alcune spese». E così a fine 2007 è salito dal 4,2% al 5,3% il numero delle famiglie che ha dichiarato di avere avuto nel corso dell'anno «momenti con insufficienti risorse per l'acquisto di cibo». L'11,1% ha avuto difficoltà per le spese mediche e il 16,9% per l'acquisto di abiti necessari. E' salito dal 14,6 al 15,4% il numero delle famiglie che ha dichiarato di arrivare con molta difficoltà alla fine del mese. Durante il 2007 è cresciuta la polarizzazione tra i cittadini italiani: il Pil è cresciuto, ma si è registrata «una stasi dei consumi» che rientra nella stessa orbita del calo dei redditi e delle condizioni di vita.
Continuando nell'analisi, l'Istat rileva che il 32,9% non è in grado di far fronte a una spesa imprevista di 700 euro. L'Istat rileva «segnali di disagio particolarmente marcati» al sud e nelle isole, ed in particolare in Sicilia dove sale al 10,1% il numero di famiglie con problemi di risorse per il cibo. Guardando invece al 2006, il 50% delle famiglie ha avuto un reddito inferiore a 1.924 euro al mese, una valore in aumento del 2,8% rispetto all'anno precedente, più dell'inflazione che era aumentata del 2,1%. Il reddito netto familiare è inferiore al dato nazionale in tutte le regioni meridionali ed insulari. Mentre l'indagine conferma la forte diseguaglianza nella distribuzione del reddito registrata negli anni precedenti, non solo tra le famiglie del nord e sud, ma anche nel meridione dove è confermato un forte divario tra famiglie povere e ricche.