è vero (purtroppo aggiungo) è un dato di fatto che i direttori generali delle grandi società spesso (non sempre) sono figure commerciali c'è da dire che "i commerciali" sono i primi a "saltare" fine ot:wink:
In caso di risultati negativi in periodi positivi per l'economia si In caso di risultati negativi in congiuntura economica negativa no, sono gli ultimi a saltare (è il passo immediatamente antecedente al chiudere bottega) E comunque si parte sempre dalla Direzione Commerciale per poi eventualmente arrivare alla base
Eh Paolo, Goldie ha ragione, conosci già il mio parere, non è facile far trasparire su carta le ambizioni, le competenze, le motivazioni.... a volte i più furbi e i più sgamati, proprio perchè sanno scrivere, fanno centro, per poi dare risultati scarsi.... L'ingresso di una nuova risorsa deve essere molto ben valutato soprattutto in questi periodi, per questo io, ma vedo anche Goldie, valuto personalmente, e non sbaglio mai, non posso permettermelo.... dedico molto tempo per scegliere i collaboratori giusti.... anche perche dovranno guadagnarsi la mia fiducia......:wink:
mi permetto di aggiungere un paio di cose.... la "lista degli hobby" è inversamente proporzionale al lavoro....quindi limitati su questo aspetto....:wink: non "venderti" troppo bene...valuta le tue capacità e esprimi la realtà dei fatti... altra cosa mooooolto importante...se sul CV scrivi che parli inglese devi saperlo fare...non che ti faccio 2 domandine cazzute e mi vi in palla....ti dico così xè mi è capitato di entrare nell'ufficio del titolare di un'azienda x un colloquio e lui dopo i convenevoli e aver letto il curriculum inizia a parlarmi in inglese xè aveva letto che la lingua inglese era ad un buon livello...fortunatamente i 30gg passati a londra all'età di 14 anni mi sono serviti...:wink: detto questo...IN BOCCA AL LUPO! :wink:
Come ti capisco... Anche io ad un colloquio mi son sentito dire: senta, scusi se le sembro molto di fretta, ma ci stanno aspettando in videoconference con il responsabile delle risorse umane, e in USA è già tardi. Ed era per uno stage mentre aspettavo di partire per il militare, mica per un posto di amministratore delegato...
eh io invece mi sono fatto 20 minuti di colloquio in inglese....xò alla fine mi avevano "preso".. peccato che al secondo incontro abbiamo parlato della carriera aziendale e li ho salutati!
non è sempre detto... ci sono persone che riescono ad essere polivalenti ed avere una visione aziendale a 360°... - Io sono ragioniere, nasco come commerciale...in azienda mi faccio la contabilità (2 aziende, totale addetti 30 + 15 di indotto che gestisco (ovviamente non da solo!!)).. - so usare tutte le macchine a controllo numerico quindi vengo utilizzato come jolly nei picchi lavorativi con turni 24 su 24... - intrattengo rapporti commerciali con alcuni grossi clienti che gestisco interamente, dall'acquisizione dell'ordine alla gestione tecnica, produttiva e successiva fatturazione... - di tecnica e procedimenti di lavoro ne so più di molti ingegneri con cui ho avuto il dispiacere di lavorare... per non parlare di geometri o architetti... - so usare discretamente autocad (ho fatto un corso...) - so usare i programmi di lavoro per la gestione dei controlli numerici (autodidatta...) - mi sto patentando come saldatore (il 17 ho l'esame...) .. in verticale, quindi non propriamente facilissimo... - sto studiando metallurgia per poter poi accedere ad un corso (che comincierò credo il prossimo anno...) che mi darebbe la qualifica di ispettore della saldatura con relativo patentino e possibilità di esercitare la professione.. - mi sono iscritto da poco al corso per "direttore tecnico di cantiere per la rimozione di coperture contenenti amianto... credo che farò comunque anche il corso per "operatore nella rimozione di coperture contenenti amianto"... ovviamente tutto questo non può andare a braccietto con "le 8 ore lavorative", con i sabati e le domeniche a cellulare spento, o con le ferie senza le chiamate quotidiane e la paura che qualcosa vada storto e debba rientrare... dipende da persona a persona!! per me poco importa il titolo di studio.. se uno è motivato ed ha passione per quello che fa, riesce a far tutto!!
Ho parecchi amici senza lavoro da qualche mese... e stanno facendo una fatica incredibile a trovare lavoro... E' un brutto momento davvero.
Grazie veramente a tutti per le risposte... sto continuando a spedire cv ad aziende che facciano cose che mi interessano. In realta' ho gia' fatto un certo numero di colloqui e sto aspettando che mi facciano sapere qualcosa. Il problema e' che molte ditte preferiscono prendere un perito con esperienza piuttosto che un ingegnere piu' o meno neolaureato adducendo la scusa che poi non possono permettersi la crescita professionale di un laureato. Ora sto ampliando le mie ricerche a tutta Italia sperando di trovare qualcosa di interessante, non tanto dal punto di vista economico, ma dal punto di vista occupazionale e di crescita. Fortunatamente con l'inglese me la cavo abbastanza ed ho buone conoscienze informatiche, ma quello che veramente mi manca e' esperienza sul campo da inserire nel CV, pero' questo proprio non comprendo, come si fa a fare esperienza se nessun ente o societa' e' interessata a prendere dei giovani ragazzi e farli crescere, ma cerca sempre il 40enne con 6 pagine di cv. Penso che se continua cosi' cerchero' di inserirmi in universita' e buona notte perche' se da un lato quello che mi piacerebbe fare lo so bene, da un altro lato non posso aspettare anni in attesa che qualcuno me lo faccia fare. Detto questo vi rinnovo i miei ringraziamenti per i consigli che mi avete dato.
è triste tanti amici laureati (5 anni), alcuni con Master, e non trovano lavoro se non proposte a 500 euro al mese per uno stage di qualche mese (pensa che ad uno col master gli hanno offerto zero euro per 6 mesi... dicendogli che il suo guadagno sarebbe stata l'esperienza maturata....)
Sono stato alle selezioni per un master. Ho vinto una piccola borsa di studio ma dovevo cmq pagarne una restante parte e sinceramente visto che sto facendo pratica e specialistica mi sembrava opportuno rimandare. Al colloquio mi dissero chiaramente che: 1- le nozioni universitarie nell'ambito lavorativo sono veramente poco utili (cosa riscontrata sul campo) 2- se i ragazzi fossero entrati in azienda a 19 anni, dopo 6 anni di esperienza ne saprebbero molto di più di un laureato 3- il lavoro non c'è, bisogna essere altamente qualificati o continuare qualcosa di già avviato. Io ora l'università ad un diplomato in ragioneria non la consiglierei mai ovviamente parlo per il mio campo
confermo tutto tranne la prima (perchè non ho fatto l'università... Io per esempio tutto quello che ho imparato a ragioneria (tranne il vero e proprio principio della partita doppia!!) ho duvuto dimenticarlo... ammetto però che se non avessi avuto le basi, avrei combinato ben poco...
dipende da cosa vuole fare 1- perché l'Università è comunque un'esperienza di vita importante; 2- perché per certe attività è necessaria la laurea.
purtroppo le università italiane sono un pò troppo teoriche! andrebbe fatta molta + esperienza sul campo x far capire ai laureandi le reali esigenze dell'azienda... ma soprattutto nello specifico di un campo all'avanguardia come l'elettronica servono laboratori con strumenti e hardware odierni....è inutile lavorare utilizzando materie prime obsolete da anni....
la cosa che mi lascia perplesso è che appena laureato, grazie "anche" al servizio placement ho ricevuto circa 70-80 proposte di colloqio.....ora, che mi sto guardando intorno, deciso a cambiare settore etc....a fronte di 3-4cento C.V. spediti, ho avuto solo una chiamata x un incontro!!!!! che tristezza!!!!