Lotus Evora

Dopo tredici anni, un nuovo capolavoro

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Londra si inchina a Evora
Una nuova Lotus 13 anni dopo

Prima vettura dell’era Proton, il costruttore malese che ha rilevato la casa inglese nel 1996


L'abitacolo della nuova Lotus

LONDRA - Tredici anni nel mondo delle automobili di oggi equivale ad un’era geologica. Lo sviluppo velocissimo di nuove tecnologie fa si che le case costruttrici aggiornino di continuo i propri modelli o ne creino di nuovi per essere sempre al passo con i tempi e poter offrire ai clienti sempre il massimo. Si capisce, allora, perché c’era grandissima attesa, al Salone di Londra, di vedere il ritorno di una nuova Lotus che dal 1995, anno di presentazione della prima Elise, se non presentava un modello completamente nuovo.

EVORA - Innanzitutto il nome: si chiamerà Evora e non più Eagle come il progetto iniziale. Questa 2+2 era ancora più attesa perché era anche la prima vettura dell’era Proton, il costruttore malese che aveva rilevato la proprietà nel 1996. A colpo d’occhio, le linee tracciate dal team di designer guidato da Russell Carr (già papà della Elise e della Exige), sono tipicamente Lotus. L’assetto è, come si addice ad una coupé così sportiva, molto basso e basta guardare le prese d’aria sul cofano anteriore per far sorridere gli appassionati clienti. Il muso, infatti, sembra voler aggredire l’asfalto e la coda è muscolosa e si alza verso il tetto.

MATERIALI - La Evora, però, riesce a coniugare la sportività all’eleganza grazie al design moderno e dinamico grazie anche ai materiali utilizzati per produrla. Il telaio è in alluminio e per molte parti della carrozzeria sono stati impiegati materiali compositi ultraleggeri per centrare il duplice obiettivo di abbassare il baricentro dell’auto e contenere il peso a 1.350 kg per avere prestazioni sempre di alto livello.

MOTORE - Trattandosi di un’auto prestazionale, una volta tanto partiamo dalla meccanica. La scelta della collocazione del motore è stata centrale. Un sei cilindri a V 3.5 litri, a fasatura variabile VVT-i, da 280 cavalli a 6.400 giri, deriva da quello della Toyota Camry per via degli accordi già esistenti con la casa giapponese (la Elise monta un 1.8 Vvt da 192 cv derivato dalla Corolla). La coppia massima è di 342 Nm a 4.700 giri/minuto. Questo ”cuore” da 3.5 litri è abbinato ad un cambio manuale a 6 rapporti e, grazie alla leggerezza e le doti aerodinamiche della carrozzeria, fa si che questa coupé abbia prestazioni siano da vera supercar: meno di 5 secondi per passare da 0 a 100 km/h e una velocità massima di 260 km/h. La Lotus ha fatto sapere di avere già testato la Evora nel difficilissimo tracciato del Nurburgring e che il tempo registrato è inferiore di quello della Elise e simile a quello della potente Exige.

FRENI - Molto soddisfacenti sono stati anche i test per saggiare la potenza degli impianti frenanti (a disco da 350 mm per gli anteriori e da 332 mm per i due posteriori) e l’efficacia dell’Esp e del Lotus Traction Control. I cerchi in lega sono da 18 pollici per l’anteriore (abbinati a pneumatici studiati appositamente dalla Yokohama 225/40) e da 19 pollici per il posteriore (255/35). Entrando in auto, si nota da subito un grosso salto in avanti rispetto al passato perché l’abitacolo è stato curato nei minimi dettagli, a tutto vantaggio del comfort del guidatore e dei passeggeri. Le sellerie sono in elegante pelle e si sposano molto bene con la strumentazione moderna a Led. «Volevamo allo stesso tempo una strumentazione moderna ed ergonomia – dice Russel Carr – per fornire un ambiente intuitivo in modo da creare immediatamente una connessione tra il conducente e l’auto in modo che essa diventi un prolungamento del suo corpo». Il volante, poi, ha i comandi integrati e la parte inferiore piatta, come sulle vere auto da gara.


ABITACOLO - La seconda fila di sedili, invece, consente al massimo di trasportare due bambini o dei borsoni da viaggio. Ma niente paura per gli spazi ridotti perché sono stati inseriti nell’abitacolo diversi comodi portaoggetti. A dimostrazione che questa 2+2 Lotus non è più solo un’auto dedicata a chi ama le prestazioni estreme ma vuole allargare il potenziale “parco” clienti, c’è una lunga lista di optional che comprende i più moderni sistemi d’intrattenimento studiati dall’Alpine come il navigatore con schermo a sfioramento da 7 pollici, il bluetooth o la telecamera posteriore. Sistemi che suoneranno quasi come un’eresia per i puristi di Lotus, ma che inseriscono a diritto la Evora nell’olimpo delle auto in commercio. «Quest’auto – dice Mike Kimberley, amministratore delegato del Gruppo Lotus - fa parte di un piano strategico di cinque anni, che comprende l'introduzione di nuove macchine e tecnologie per molti altri mercati di tutto il mondo e lavoreremo anche nel campo dei combustibili alternativi come motori elettrici e ibridi». La casa inglese prevede un produzione di 2 mila pezzi l’anno con le consegne a partire dalla prossima primavera del 2009 e un prezzo intorno a 60 mila euro.

da motori.corriere.it

 

quoto...penso che questo arrivi con le edizioni potenziate, tipo EVORA S