no litigate eh, un po' per uno... è il mio premio per gli amici, quando si comportano da bravi ragazzi
Sono al rush finale:wink: Però vedi: l'idea del legislatore bocca della legge, idea positivistica secondo cui non può che esser ammessa l'interpretazione letterale della legge, è durata molto poco.. Non si può limitare la facoltà del giudice di interpretare (cosa impossibile e concezionalmente sbagliata), ma è necessario che l'interpretazione data sia conforme alla volontà del legislatore e alla costituzione. Se una decisione è criticabile è perchè o il legislatore ha fatto una legge stupida (1 caso) o il giudice ha dato una SUA interpretazione (2 caso).
Mi scuserai se dico una cappellata ma credo che il giudice debba stabilire una verità processuale. Ora nel caso di specie egli stabilì due cose: a) che il fatto era avvenuto e che l'imputato era colpevole b) che un uomo in preda ad un raptus erotico non era condannabile in quanto temporaneamente incapace. Se le sentenze fossero diritto nessuno stupratore rischierebbe il carcere.
Forse sono io che sono puntiglioso, ma in 5 anni di studi ho imparato che o si legge la sentenza o non si può formulare un parere serio sulla decisione giurisprudenziale. Quello che riportano i giornali al 99% delle volte è sbagliato o non sufficiente, vuoi per esigenze di parole, vuoi per la poca preparazione di molti giornalisti (che non tutti sono giuristi), vuoi ancora per la necessità di rendere un linguaggio giuridico comprensibile ai non iniziati. Sarebbe bello conoscere il ragionamento dei giudici per cui sono addivenuti alla decisione da te contestata.. purtroppo ora sono a casa e non posso accedere agli archivi, mi piacerebbe trovare la sentenza..:wink: Se fosse sintetizzabile come ai fatto tu, on a friday, ci sarebbe davvero da chiedersi se sia più pericoloso lo stupratore o quel giudice che l'ha giudicato..
Crepi! ma per cosa? Intanto sto cercando la sentenza, ma non la trovo.. settembre 1997, ma non ho le banche dati.. urca..
Quando fu presentata la legge che aboliva i manicomi un noto psichiatra si alzò e disse : " Voi pensate di sconfiggere la pazzia eliminando i manicomi. Eliminate i cimiteri allora e sconfiggerete la morte ! "
quoto... leggevo qualche giorno fa un commento di un utente che diceva che il giudice aveva sbagliato a lasciarlo libero...c'è da dire che se il giudice si trova una perizia psichiatrica dove risulta che l'imputato in quel momento non era capace di intendere e di volere cosa pretendete che faccia? che lo condanni lo stesso? per ottenere cosa? niente, dato che o in appello o in cassazione la condanna sarebbe stata ribaltata, poiche non perseguibile... imho il giudice in questo caso ha solamente applicato la legge... domani forse vado in facolta e se ho tempo faccio una ricerca sui database giuridici... riesci a darmi qualche informazione in piu? tribunale, giudice....
Infatti. Più che altro si potrebbe ragionare se debba esistere o meno (e se sì, se per tutti i reati o solo alcuni) l'art. 85c.p. Ad esempio in Usa la capacità di intendere e di volere non è condizione di imputabilità e si è puniti ugualmente. IMHO, senza arrivare a preferire una soluzione tanto semplice quanto rozza come quella americana, ci si potrebbe porre la domanda se gli incapaci di intendere e di volere (anche solo al momento in cui il reato è stato commesso -come per il Sig. Bianchini- se tale incapacità può manifestarsi ancora) debbano esser lasciati liberi o piuttosto possano esser tenuti in strutture segreganti (ovviamente diverse dal carcere). E quì largo spazio a riflessioni sull'utilità dei manicomi.. Mi dispiace, ma so solo che è sentenza di merito penale, del settembre 1997. Credo però che la ricerca sia abbastanza semplice (se la sentenza è stata pubblicata): usa anche il criterio del nome delle parti in giudizio. Prova su iuris data o giur.it. o merito penale.:wink:
La pena secondo me non deve essere quantificata in base all'intendere o meno o alla gravità del reato. Per me uno può anche aver rubato una mela, se c'è pericolo di reiterazione sta dentro finchè non muore.
E' una battuta?? Cavoli, fosse così se una volta mi beccano che supero il limite di velocità anche solo di 1km/h mi tolgono la patente per tutta la vita!!! E sì, perchè c'è il pericolo di reiterazione...
A me fa schifo l'Italia perchè un eccesso di velocità è più grave che fumare una canna. Comunque al carcere educativo non ho mai creduto, il carcere serve per separare i peccattori dagli uomini retti. Punto. Un carcerato per me lo è a vita, anche dopo 20 anni che è uscito.