L'implosione del centro destra...e dopo?

Discussione in 'Politica' iniziata da on a friday, 22 Aprile 2010.

L'implosione del centro destra...e dopo?

  1. si

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  2. no, manco morto :mrgreen:

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  1. Infinity

    Infinity

    23.152
    6.182
    22 Gennaio 2004
    Reputazione:
    606.164.712
    BMW 320d E91 LCI
    ah son parenti delle banche allora...
     
  2. Damiano

    Damiano Presidente Onorario BMW

    9.005
    388
    19 Agosto 2007
    Reputazione:
    56.294
    EX 320ci - 120d MY'09
    non me ne intendo...ma tu hai un debito?? loro prendono l'incarico....e se ritardi gli interessi (o mora) aumenta....

    e oltre alla giusta mora che devi pagare paghi anche la loro. che ha tassi da strozzini veri e propri

    se ritardo con la rata, e questi mi chiedono d'interessi quasi quanto tutto il prestito...capisci che una molotov è piccola spesa
     
    Ultima modifica di un moderatore: 2 Gennaio 2012
  3. 996GT3

    996GT3 Presidente Onorario BMW

    20.667
    863
    11 Novembre 2005
    Reputazione:
    21.555.059
    330i E91 Attiva, Mini One D
    Vi ricordate Braveheart? E lo ius primae noctis? Per quale motivo Wallace fa strage dei soldati inglesi che occupavano il suo villaggio?

    Basta una divisa per essere dalla parte del giusto?

    Le bombe ad Equitalia equivalgono alla ribellione di Wallace, sempre che non siano piazzate da associazioni a delinquere di stampo mafioso o anarchiche.

    [video=youtube;LedR-ILK18U]

     
    Ultima modifica di un moderatore: 3 Gennaio 2012
  4. Masamune

    Masamune Presidente Onorario BMW

    10.396
    615
    13 Maggio 2007
    Reputazione:
    159.238
    Volkswagen Santana 3000
    ...qual è la differenza?
     
  5. The Stig

    The Stig Presidente Onorario BMW

    5.490
    626
    11 Giugno 2008
    Reputazione:
    121.033
    BMW 320 Ci, "Keren"
    La classica persona da aspettare in un vicolo buio con passamontagna e una mazza...
     
  6. Infinity

    Infinity

    23.152
    6.182
    22 Gennaio 2004
    Reputazione:
    606.164.712
    BMW 320d E91 LCI
    No no io voglio che veda bene chi gli impedirà di deambulare.... ;) /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">
     
  7. 996GT3

    996GT3 Presidente Onorario BMW

    20.667
    863
    11 Novembre 2005
    Reputazione:
    21.555.059
    330i E91 Attiva, Mini One D
    La differenza consta nel fatto che la mafia non è il sentire o volere del popolo, la mafia è sovversiva a prescindere.
     
  8. The Stig

    The Stig Presidente Onorario BMW

    5.490
    626
    11 Giugno 2008
    Reputazione:
    121.033
    BMW 320 Ci, "Keren"
    No, dopo avresti anche il torto e ti toccherebbe pure pagarlo o finire in gattabuia! Un bell'avvertimento "anonimo" e vedrai che le volte dopo ci pensa su due volte a truffare la gente..
     
  9. Infinity

    Infinity

    23.152
    6.182
    22 Gennaio 2004
    Reputazione:
    606.164.712
    BMW 320d E91 LCI
    A differenza dei ns. Politicanti se loro promettono mantengono, poi non ci sono santi da chiamare.

    Per certi versi, ed è vergognoso dirlo, dovrebbero protendere esempio da loro i parlamentari nostri :( /emoticons/sad@2x.png 2x" width="20" height="20">
     
  10. AlexMi

    AlexMi Presidente Onorario BMW

    25.820
    2.975
    4 Aprile 2004
    Reputazione:
    29.526.214
    Funny Car
    E chi vuoi che metta le bombe in tutte le sedi di Italia? Un imprenditore esasperato?

    Ovvio che i mittenti siano associazioni a delinquere o anarchiche...
     
  11. 996GT3

    996GT3 Presidente Onorario BMW

    20.667
    863
    11 Novembre 2005
    Reputazione:
    21.555.059
    330i E91 Attiva, Mini One D
    Ma non necessariamente. Ti ricordi i sassi di cavalcavia? Mica erano sempre i soliti, era solo l'emulazione. Credo che se non sei il primo a metterla ti senti più "legittimato" a farlo.

    Come in ogni rivoluzione o in ogni guerra l'inizio è un gesto irrilevante se avulso dal resto ma determinante in un certo clima.
     
  12. Luigi neobmw

    Luigi neobmw Primo Pilota

    1.156
    528
    3 Novembre 2010
    Reputazione:
    34.135.441
    Bmw x1 S18D
    Quoto Alex,aggiungerei che Equitalia svolge la sua attivita' nell'assoluto rispetto delle regole codificate(che siano discutibili non ci piove),se passasse un discorso di giustizia fai da te vi immaginate le conseguenze?

    Aggiungo anche che le pubblicita' antievasione mi fanno sorridere dopo n.condoni,una sanatoria sui capitali scudati e una legge che ha abolito il reato penale di falso in bilancio.

    Essere onesti in questo paese e' sempre stato fuori moda,ho una mezza impressione che la ruota stia girando x il verso giusto e i frutti secondo me' non tarderanno a farsi sentire.
     
  13. Sgranfius

    Sgranfius Top Reference

    33.042
    22.843
    20 Dicembre 2006
    Reputazione:
    2.147.406.198
    Batmo8ile
    Io sono più d'accordo con il tuo avatar che non con le tue parole.... ;) /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">
     
  14. 996GT3

    996GT3 Presidente Onorario BMW

    20.667
    863
    11 Novembre 2005
    Reputazione:
    21.555.059
    330i E91 Attiva, Mini One D
    Con calma!:lol:

    Dunque, nessuno sta dicendo che Equitalia agisca nell'illegalità. E fin qui non ci sono dubbi.

    Però, se in giro senti sempre più storie grottesche e nei bar la gente o il sentire comune in generale tollera, per non dire appoggia moralmente i pacchi bomba, presumo che un motivo ci sarà. E' difficile che il sentire di così tante persone coincida, no? Evidentemente e nonostante l'aura di legalità, la condotta MORALE di Equitalia è socialmente deprecabile. In pratica viola la morale degli italiani, giusta o sbagliata che sia, io sto solo analizzando il fenomeno non sto entrando in merito ad un giudizio.

    Hai mai sentito parlare di libero arbitrio?:-k E' la teoria per cui l'individuo è libero di fare le sue scelte in campo religioso o etico. A noi interessa in questo caso il secondo dei due.:wink: Chiunque lavori nella filiera di Equitalia, dal Presidente del Consiglio all'ultimo impiegato, è persona dotata di libero arbitrio. Il trincerarsi dietro il classico "io sto solo eseguendo degli ordini" è un modo meschino per prescindere dalle responsabilità etiche e morali. In soldoni l'impiegato di Equitalia può scegliere tra rispettare il diritto o la morale e per questa scelta è responsabile delle conseguenze. Tutte, anche vedersi recapitata una bomba. Se sceglie il diritto perchè gli fa comodo uno stipendio è libero di farlo, salvo non lamentarsi delle conseguenze.:wink:

    La morale a volte coincide, a volte prescinde dalle leggi o dalle disposizioni.

    Perchè Priebke è stato condannato per l'episodio delle Fosse Ardeatine? In fondo eseguiva l'ordine di Kappler, come poteva opporsi?:cool: E Mohammed Atta non eseguiva forse gli ordini di Bin Laden l'11 settembre 2011?

    Ho forzato la cosa con esempi estremi, ma il concetto di base è sempre il solito.
     
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  15. Luigi neobmw

    Luigi neobmw Primo Pilota

    1.156
    528
    3 Novembre 2010
    Reputazione:
    34.135.441
    Bmw x1 S18D
    Guarda Claudio io come tutti non so se si riuscira' in qualche modo a rimettere in moto un meccanismo di fiducia nelle istituzioni che si e' gradatamente degradato nel tempo,la recente manovra ha colpito anche me come credo tutti gli Italiani,non ho neppure idea con precisione di cosa dovrebbero essere ste' benedette misure x la crescita(non sono un economista),una cosa sola mi e' stata insegnata se si vive x troppo tempo sopra le proprie possibilita' primo o poi il conto arriva e questo prescindendo da considerazioni politiche su questo o quello schieramento politico.

    Non me la sento neppure di affrontare il discorso sulla casta dei politici,esiste e' trasversale e nel bene o nel male li' li abbiamo messi noi,ragionando x paradosso per me potrebbero anche prendere il doppio del loro stipendio attuale se facessero correttamente il loro lavoro.

    Sul discorso di Marco le considerazioni sarebbero infinite,nei bar la gente parla anche di cio' che non conosce ed e' lo sport preferito in Italia,non sono assolutamente d'accordo con te sulle conclusioni perche' in virtu' di certe affermazioni 30 anni fa'avrebbero potuto vincere le Brigate Rosse ragionando x paradossi.

    Gli estremismi secondo me vanno sempre condannati e ti assicuro che giornalmente con mia moglie siamo in disaccordo su questo(tutte le volte che vede Silvio in tv lancia improperi innominabili),non ho alcun desiderio di vendetta verso chi e' stato democraticamente eletto ed ha rappresentato il volere della maggioranza degli Italiani.

    Colgo l'occasione peraltro per ricordare la scomparsa di un grande Italiano,Mirko Tremaglia,condividevo pochissimo del suo pensiero ma di sicuro lo ricordero' come un grande politico.
     
    Ultima modifica di un moderatore: 3 Gennaio 2012
  16. AlexMi

    AlexMi Presidente Onorario BMW

    25.820
    2.975
    4 Aprile 2004
    Reputazione:
    29.526.214
    Funny Car
    Ci sono rivendicazioni precise e dettagliate che portano a pensare a una singola organizzazione dietro a tutti gli attentati. Anche perchè non è che uno che non lo ha mai fatto inizi da un giorno all'altro a mettere bombe qua e la, senza farsi beccare. Questi sono, almeno IMHO, professionisti organizzati.
     
  17. 996GT3

    996GT3 Presidente Onorario BMW

    20.667
    863
    11 Novembre 2005
    Reputazione:
    21.555.059
    330i E91 Attiva, Mini One D
    In democrazia chi governa non può prescindere dal volere del popolo. Per definizione.

    Quindi se si opta per tale sistema e la Costituzione dice che "l'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro" presumo che debba essere rispettata la volontà popolare.

    Non sono uno strenuo sostenitore della democrazia, ma fino a prova contraria l?italia è una democrazia e secondo tali principi va governata.

    Oppure si decide che non è più democrazia, si smette di votare e si prescinde (in parte) dalla volontà popolare. Giulio Cesare, Augusto, Napoleone: la storia è piena di esempi positivi di interruzione di democrazia quindi non sono contrario, ma odio gli ibridi cioè le dittature mascherate da democrazia.
     
  18. Luigi neobmw

    Luigi neobmw Primo Pilota

    1.156
    528
    3 Novembre 2010
    Reputazione:
    34.135.441
    Bmw x1 S18D
    Ma siamo cosi' sicuri che in Italia in questo preciso momento storico si viva in vacanza di democrazia?

    Non e' forse tangibile il completo scollamento fra elettori ed eletti? Qualcuno e' arrivato addirittura ad asserire che il potere sia stato occultamente preso da una sorta di oligarchia economica guidata dai gruppi bancari e ad accusare l'unico baluardo politico credibile in questo momento cioe' il Presidente Napolitano.

    E' successo comunque anche in Germania in un momento di impasse di avere un governo di coalizione fra' le due principali forze politiche in competizione ma nessuno li' a parlato di attentato alla democrazia.

    Concordo sicuramente con te che in questo momento in Italia si viva una grave emergenza democratica e le mie opinioni su cosa lo abbia provocato le ho piu' volte espresse in post precedenti,ma la domanda e' cosa si doveva fare? si dovevano indire nuove elezioni che non avrebbero risolto nessuno dei nodi irrisolti che impediscono un reale cambiamento di rotta in questo paese,ma avrebbero spinto in un baratro il ns.sistema economico?

    Facciamo un esempio pratico:in questo momento la Lega sta' facendo una campagna sfrenata con i classici slogan di sempre,ma pur essendo lombardo D.O.C credi che riuscira' mai a convincermi a votarla?

    Quello che la maggioranza silenziosa degli Italiani,categoria in cui mi riconosco si augura che si riesca in qualche modo a ridare fiducia in un sistema economico che nel bene o nel male ci ha garantito un certo grado di benessere economico e sociale.
     
  19. goldie

    goldie Presidente Onorario BMW

    6.755
    859
    26 Aprile 2007
    Reputazione:
    21.749.371
    BMW 430d
    Lo stenografo del Senato come il re di Spagna


    Busta paga da 290 mila euro


    A fine carriera stipendi quadruplicati. Ai commessi fino a 160 mila euro



    [​IMG]

    Può un senatore guadagnare la metà del suo barbiere di Palazzo Madama, come lamentano quei parlamentari che per ribattere ai cittadini furenti contro i mancati tagli dicono di prendere intorno ai 5 mila euro? No. Infatti non è così. Il gioco è sempre quello: citare solo l'«indennità». Senza i rimborsi, le diarie, le voci e i benefit aggiuntivi. Con i quali il «netto» in busta paga quasi quasi triplica. Sono settimane che va avanti il tormentone. Di qua la busta paga complessiva portata in tivù dal dipietrista alla prima legislatura Francesco Barbato, che tra stipendio e diarie e soldi da girare al portaborse ha mostrato di avere oltre 12.000 euro netti al mese. Di là l'insistenza sulla sola «indennità». E la tesi che le altre voci non vanno calcolate, tanto più che diversi (230 contro 400, alla Camera) hanno fatto sul serio un contratto ai collaboratori e moltissimi girano parte dei soldi al partito. Una scelta spesso dovuta ma comunque legittima e perfino nobile: ma è giusto caricarla sul groppo dei cittadini in aggiunta ai rimborsi elettorali e alle spese per i «gruppi»? Non sarebbe più opportuno e più fruttuoso nel rapporto con l'opinione pubblica mostrare la busta paga reale, che dopo una serie di tagli è davvero più bassa di quella da 14.500 euro divulgata nel 2006 dal rifondarolo Gennaro Migliore?

    Non ha molto senso, questa sfida da una parte e dall'altra centrata tutta su quanto prendono deputati e senatori. Peggio: rischia di distrarre l'attenzione, alimentando il peggiore qualunquismo, dal cuore del problema. Cioè il costo d'insieme di una politica bulimica: il costo dei 52 palazzi del Palazzo, il costo delle burocrazie, il costo degli apparati, il costo delle Regioni, delle province, di troppi enti intermedi, delle società miste, di mille altri rivoli di spesa che servono ad alimentare un sistema autoreferenziale.

    Dice tutto il confronto con le buste paga distribuite, ad esempio, al Senato. Dove le professionalità di eccellenza dei dipendenti, che da sempre raccolgono elogi trasversali da tutti i senatori di destra e sinistra, neoborbonici o padani, sono state pagate fino a toccare eccessi unici al mondo. Tanto da spingere certi parlamentari (disposti ad attaccare Monti, Berlusconi, Bersani o addirittura il Papa ma mai i commessi da cui sono quotidianamente coccolati) ad ammiccare: «Siamo semmai gli unici, qui, a non essere strapagati».

    Il questore leghista Paolo Franco lo dice senza tanti giri di parole: «Il contratto dei dipendenti di palazzo Madama è fenomenale. Consente progressioni di carriera inimmaginabili. Ed è evidente che contratti del genere non se ne dovranno più fare. Bisogna cambiare tutto». Come può reggere un sistema in cui uno stenografo arriva a guadagnare quanto il re di Spagna? Sembra impossibile, ma è così. Senza il taglio del 10% imposto per tre anni da Giulio Tremonti per i redditi oltre i 150 mila euro, uno stenografo al massimo livello retributivo arriverebbe a sfiorare uno stipendio lordo di 290 mila euro. Solo 2mila meno di quanto lo Stato spagnolo dà a Juan Carlos di Borbone, 50 mila più di quanto, sempre al lordo, guadagna Giorgio Napolitano come presidente della Repubblica: 239.181 euro.

    Per carità, non «ruba» niente. Esattamente come Ermanna Cossio che conquistò il record mondiale delle baby-pensioni lasciando il posto da bidella a 29 anni col 94% dell'ultimo stipendio, anche quello stenografo ha diritto di dire: le regole non le ho fatte io. Giusto. Ma certo sono regole che nell'arco della carriera permettono ai dipendenti di Palazzo Madama, grazie ad assurdi automatismi, di arrivare a quadruplicare in termini reali la busta paga. E consentono oggi retribuzioni stratosferiche rispetto al resto del paese cui vengono chiesti pesanti sacrifici.

    Al lordo delle tasse e dei tagli tremontiani, un commesso o un barbiere possono arrivare a 160 mila euro, un coadiutore a 192 mila, un segretario a 256 mila, un consigliere a 417mila. E non basta: allo stipendio possono aggiungere anche le indennità. Alla Camera un capo commesso ha diritto a un supplemento mensile di 652 euro lordi che salgono a 718 al Senato. Un consigliere capo servizio di Montecitorio a una integrazione di 2.101, contro i 1.762 euro del collega di palazzo Madama. Per non dire dei livelli cosiddetti «apicali». Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai rapporti col Parlamento Antonio Malaschini, quando era segretario generale del Senato, guadagnava al lordo nel 2007, secondo l'Espresso, 485 mila euro l'anno. Arricchito successivamente da un aumento di 60 mila che spappolò ogni record precedente per quella carica. Va da sé che la pensione dovrebbe essere proporzionale. E dunque, secondo le tabelle, non inferiore ai 500 mila lordi l'anno.

    È uno dei nodi: retribuzioni così alte, grazie a meccanismi favorevolissimi di calcolo, si riflettono in pensioni non meno spettacolari. Basti ricordare che gli assunti prima del '98 possono ancora ritirarsi dal lavoro (con penalizzazioni tutto sommato accettabili) a 53 anni. Esempio? Un consigliere parlamentare di quell'età assunto a 27 anni e forte del riscatto di 4 anni di laurea ha accumulato un'anzianità contributiva teorica di 38 anni. Di conseguenza può andare in pensione con 300 mila euro lordi l'anno, pari all'85% dell'ultima retribuzione. Se poi decide di tirare avanti fino all'età di Matusalemme (che qui sono 60 anni) allora può portare a casa addirittura il 90%: più di 370 mila euro sul massimo di 417 mila.

    Funziona più o meno così anche per i gradi inferiori. A 53 anni un commesso è in grado di ritirarsi dal lavoro con un assegno previdenziale di 113 mila euro l'anno che, se resta fino al 60º compleanno, può superare i 140 mila. Con un risultato paradossale: il vitalizio di un senatore che abbia accumulato il massimo dei contributi non potrà raggiungere quei livelli mai. E tutto ciò succede ancora oggi, mentre il decreto salva Italia fa lievitare l'età pensionabile dei cittadini normali e restringere parallelamente gli assegni col passaggio al contributivo «pro rata» per tutti. Intendiamoci: sarebbe ingiusto dire che le Camere non abbiano fatto nulla. A dicembre il consiglio di presidenza del Senato, ad esempio, ha deciso che anche per i dipendenti in servizio si dovrà applicare il sistema del contributivo «pro rata». Ma come spiega Franco, è una decisione che per diventare operativa dovrà superare lo scoglio di una trattativa fra l'amministrazione e le sigle sindacali, che a palazzo Madama sono, per meno di mille dipendenti, addirittura una decina. Il confronto non si annuncia facile. Anche nel 2008, dopo mesi di polemiche sui costi, pareva essere passato un giro di vite, sostenuto dal questore Gianni Nieddu. Ma appena cambiò la maggioranza, quella nuova non se la sentì di andare allo scontro.

    E tutto si arenò nei veti sindacali. Stavolta, poi, la trattativa ha contorni ancora più divertenti. Controparte dei sindacati è infatti la vicepresidente del Senato Rosy Mauro, esponente della Lega Nord, partito fortemente contrario alla riforma delle pensioni e sindacalista a sua volta: è presidente, in carica, del Sinpa, il sindacato del Carroccio. Nel frattempo, chi esce ha la strada lastricata d'oro. Il consigliere parlamentare «X» (alla larga dalle questioni personali, ma parliamo di un caso con nome e cognome) ha lasciato il Senato a luglio del 2010 a 58 anni. Da allora, finché non è entrato in vigore il contributo triennale di solidarietà per i maxi assegni previdenziali, palazzo Madama gli ha pagato una pensione di 25.500 euro lordi al mese: venticinquemilacinquecento.

    Per 15 mensilità l'anno. Spalmandoli sulle 13 mensilità dei cittadini comuni 29.423 euro a tagliando. Da umiliare perfino l'ex parlamentare Giuseppe Vegas, oggi presidente della Consob, che da ex funzionario del Senato, sarebbe in pensione con 20 mila. Neppure il commesso «Y», assunto a suo tempo con la terza media, si può lamentare: ritiratosi nello stesso luglio 2010, sempre a 58 anni, ha diritto (salvo tagli tremontiani) a 9.300 euro lordi al mese. Per quindici. Vale a dire che porta a casa complessivamente oltre 20mila euro in più dello stipendio massimo dei 21 collaboratori più stretti di Barak Obama.

    Sono cifre che la dicono lunga su dove si annidino i privilegi di un sistema impazzito sul quale sarebbe stato doveroso intervenire «prima» (prima!) di toccare le buste paga dei pensionati Inps. I bilanci di Camera e Senato del resto parlano chiaro. Nel 2010 la retribuzione media dei 1.737 dipendenti di Montecitorio, dall'ultimo dei commessi al segretario generale, era di 131.585 euro: 3,6 volte la paga media di uno statale (36.135 euro) e 3,4 volte quella di un collega (38.952 euro) della britannica House of Commons. E parliamo, sia chiaro, di retribuzione: non di costo del lavoro. Se consideriamo anche i contributi, il costo medio di ogni dipendente della Camera schizza a 163.307 euro. Quello dei 962 dipendenti del Senato a 169.550. E non basta ancora. Perché nel bilancio del Senato c'è anche una voce relativa al personale «non dipendente», che comprende consulenti delle commissioni e collaboratori vari, ma soprattutto gli addetti a non meglio precisate «segreterie particolari». Con una spesa che anche nel 2011, a dispetto dei tagli annunciati, è salita da 13 milioni 520 mila a 14 milioni 990 mila euro. Con un aumento, mentre il Pil pro capite affondava, del 10,87%: oltre il triplo dell'inflazione.

    Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella

     


    Corriere della sera - 4 gennaio 2012 | 10:16
     
  20. AlexMi

    AlexMi Presidente Onorario BMW

    25.820
    2.975
    4 Aprile 2004
    Reputazione:
    29.526.214
    Funny Car
    Vergonga!!!
     

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