E ma capisci che è proprio questa la rovina? Si fa una legge che non esiste più terreno edificabile, si può solo demolire e ricostruire. Si risolverebbe anche il problema degli incendi, fra l'altro.
il super discusso "piano casa", super criticato per doppia cementificazione, era anche un buon invogliare a ricostruire piuttosto che fare l'ex novo... demolisci è puoi ricostruire con una percentuale di cubatura maggiore..... personalmente stiamo puntando a questo... ma un tempo era criticato no??
Ed esattamente, dove ti senti intollerato? Ho criticato persone inette, lo dico, lo ripeto, lo sottoscrivo e se me ne dessero l'occasione lo griderei davanti alle telecamere di tutto il mondo. Ricordo nuovamente, pagate anche da me. Se i giornali non vendono chiudano non che battono cassa e "Pantalone" paga. A LAVORARE!!!!! Personalmente nessuno di questi ultimi 15 anni ha mai potuto rappresentarmi in parlamento per cui non mi schiero ne da una parte ne dall'altra. Faccio però una sana ed aspra critica sparando dunque a zero su tutto ciò che mi capita. Pertanto, se tu eletto prometti miracoli dicendo che non sono miracoli ma solo pianificazione, e poi non mantieni nemmeno quell'inezia di UN MILIONE DI POSTI DI LAVORO anzi se ne perdono, se stai li per il bene di pochi e non dell'italia, se mi tassi invece di NON METTERE LE MANI NELLE TASCHE DEGLI ITALIANI.... un pochino mi girano i cosiddetti e mi sorge spontaneo dire sei un coglio.ne (non tu, sia chiaro). Posso? Sinceramente a sto punto dove è invece la tua tolleranza nei miei confronti? ma per favore, cerchiamo di essere obiettivi....e non ridicoli come certi titoli di giornaletti da 2 soldi. Essere dalla parte di chi non sta male.... /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">
...magari passo dai quartieri sbagliati però cassius a milano ce ne sono di fabbriche e palazzi diroccati idem nel mio adorato paesello!
La soluzione del problema non la vedo né qui... né qui... ... almeno: come Berlusconi non era il problema, non ne costituisce automaticamente la soluzione. Chi mi conosce e si disturba anche a leggermi, sa benissimo due cose, (i) che per me Berlusconi non è un politico, ma un mezzo per cambiare il Paese -cosa che non ha fatto, almeno non compiutamente-, (ii) per quanto mi possa stare simpatico, non ho difficoltà a constatare l'inadeguatezza della sua azione di Governo proprio con l'emersione della crisi e (iii) stabilito che come Ilvio, neppure il Pdl è un partito in senso pieno, è evidente il mio orientamento politico, senz'altro non a sinistra. Per questo, salvo stravolgimenti ulteriori, ad oggi Ilvio in quanto tale non è la soluzione. Accantonando per un momento un problema con cui temo il Prof. Monti si dovrà confrontare presto, ovvero il sostegno parlamentare, cui nessun ipotetico Presidente del Consiglio può prescindere, ti posso elencare cosa riterrei opportuno io in questo momento: (i) la gente non arriva alla fine del mese: iniziamo a detassare 13a e 14a, premi produzione, premi rendimento e a consentire la detraibilità totale di spese mediche, scolastiche ed altre essenziali fino ad una certa soglia di reddito familiare (diciamo 40mila Euro all'anno?), per dare un po' di respiro sia alle famiglie che alle aziende; (ii) il precariato è un problema, sia per giovani che, in misura maggiore, per chi lavora già da un po': va bene gli ammortizzatori sociali, ma è il sistema di formazione continua che non funziona, così che il lavoratore in mobilità non è appetibile per nessuno; bisognerebbe imparare dai tedeschi e permettere sgravi alle aziende che attivino percorsi formativi interni, come la Bosch che tiene dei veri e propri corsi di professionalizzazione; così si da ulteriore respiro alle aziende e si qualifica davvero il lavoratore; (iii) la crisi dell'impresa è un problema, ma siccome sappiamo benissimo che le aziende italiane sono quasi sempre sotto capitalizzate e spesso gestite da perfetti imbecilli, se non da truffatori, che si prevedano meccanismi più snelli per accollare agli amministratori la responsabilità della crisi, così da poterne aggredire i patrimoni personali, così, magari, almeno i crediti in prededuzione e parte dei privilegi vengono pagati; (iv) a corollario di quanto precede, che si preveda l'obbligo di proporzionalità tra capitale sociale e linee di credito (10mila Euro di capitale sociale? Max 100mila di credito a sistema); così il rischio di impresa grava su chi dell'impresa è socio e non sulle banche e, quindi, sui cittadini; (v) la spesa pubblica è un problema: via un livello amministrativo, a scelta tra regioni o province, con previsione di scivoli per i dipendenti delle amministrazioni cancellate, implementazione della riforma Brunetta per cui, finalmente, iniziare a licenziare chi non produce; (vi) la giustizia è un problema: per cominciare finanziamo pesantemente gli uffici giudiziari, si fa un bel concorso per colmare le carenze di organico di magistrati, cancellieri ed ufficiali giudiziari e, in contemporanea, si riforma tutto il sistema (divisione delle carriere, riforma csm, responsabilità dei magistrati); così si aumenta efficacia ed efficienza e si rimettono tutti a fare il proprio mestiere; (vii) la cantieristica è un problema: chi se ne frega della UE, in Francia lo Stato è la Peugeot/Citroen, e noi ci dobbiam preoccupare per Fincantieri? Che si ricominci con le grandi commesse navali (ma questo vale per tutti i settori d'eccellenza); (viii) la fuga delle aziende all'estero è un problema: si riduca la pressione fiscale, ma si faccia la caccia all'uomo nei confronti di chi, con l'azienda in attivo in Italia, sposta tutto all'estero; si potrebbe pensare ad introdurre oneri compensativi sull'import prodotto da aziende fuoriuscite (per recuperare il costo sociale dei licenziamenti) così come a prevedere vere e proprie forme di responsabilità dell'amministratore e dei soci nei confronti dello Stato; in questo modo si responsabilizza l'impresa. Per adesso mi vengono in mente queste cose qui, che sono credo espressione di normale buon senso... Di sicuro non andrei, mai, a toccare il nocciolo duro del risparmio degli italiani, cioè la casa. Ed è per questo che Monti mi piace poco, perché per riassestare le banche sfrutta la peculiarità del sistema Italia, cioè la proprietà immobiliare, dandoci a bere che sia retaggio di chissà quali antichi privilegi. Non è così: contrariamente al resto del mondo, in questo Paese si risparmia e il nucleo principale degli accantonamenti di ogni famiglia del Regno va nel mattone. Imho, toccare il mattone significa rompere il porcellino del popolo e, se questo serve a pagare i danni della speculazione, beh, prima si mettano le mani in tasca agli speculatori.
Ovvio ma fichè lo smaltimento costerà piu del terreno non credo ci sarà un'inversione di tendenze. Se poi consideri una legge ad hoc che ti obbliga a costruire su una demolizione, probabilmente i costi saranno superiori ad una casa nuova su terreno nuovo.
Vero, di fabbriche abbandonate e malmesse ce ne sono eccome. Su questo hai ragione. Ma come dicono poco sopra....chi se lo vuole affrontar elo smaltimento?
Pero' pensaci....se loro ci delegittimassero, impedendoci di decidere (uguale, fare caxxate) su parecchie cose...l'italia sarebbe meno...italiana! Tutto di guadagnato! /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20">
Imho il problema di base è che il potere amministrativo si esercita col controllo del territorio. Caso specifico: una società costruisce il suo bel capannone in un ridente comune vicino Firenze; le licenze ci sono, inzia a produrre; ci lavorano 300 persone. Elezioni comunali: cambia il sindaco. Il neo eletto si accorge che c'è una ciminiera e che, dalla ciminiera, esce del fumo; come per magia, un'ordinanza mette la fabbrica fuori legge. Con gli impianti chiusi, si arriva presto al concordato preventivo: dipendenti in cassa integrazione, indotto in crisi e impianti fermi. Unico bene vendibile: il capannone, peraltro di un certo pregio. Accade che debitore e creditore si accordano per dividerlo frazionandolo, recuperando così una cifra molto superiore alla vendita in blocco. Il sindaco si mette in mezzo dicendo, senza mezzi termini, che non permetterà il frazionamento, che non concederà autorizzazione per aprire altri passi carrabili o realizzare nuove strade di accesso necessarie ai diversi acquirenti. Il motivo? Deve andare tutto ad una partecipata della regione, così i creditori ci rimettono e, in ultima istanza, paghiamo noi. Ecco come funziona il controllo del territorio in Italia...
La storia dello smaltimento è un business artificialem che chiunque sia stato in un impianto apposito può ben capire...
superfici???? se intendi che mi faccio 10mq di casa in più è logico....spender soldi per farmi il soffitto più alto è ridicolo! e cmq nei centri le distanze ti portano solamente ad alzarti, e così anche fuori da centri.. le superfici in più alla fine le fai solo per le villette isolate, ma isolate bene, e l'aumento è lieve e cmq sempre meglio di un condominio in più
Con i regolamenti comunali che ci sono sulle distanze l'effetto pratico sarebbe stato quasi nullo. Il problema è che in Italia si deve sempre rompere le balle a chi vuol costruire nel proprio terreno, rilasciando licenze per centri commerciali che, invece, sono belli, utili e rispettosi dell'ambiente...
Premesso che ho ben notato la tua naturale antipatia per gli imprenditori, spesso idioti e truffatori che non rischiano del proprio , mi sfugge come un imprenditore abbia deciso di aprire un attivita' senza le necessarie autorizzazioni alle emisssioni in atmosfera ,perche' un sindaco nn puo' cambiare le leggi regionali che fissano i limite di emissione essendo peraltro regolamenti di attuazione di leggi dello stato.