Mentre nell'era di una crisi finanziaria è normale che, gli stessi che gridavano allo scandalo per il conflitto di interessi televisivo, nulla abbiano da dire se lo scettro di comando passa a Goldman Sachs e Intesa...a proposito di prendere in giro...
Per la cronaca, adesso a Firenze c'è una massiccia manifestazione contro il governo. Le bandiere sono tutte rosse, tra falce e martello e CGIL, o arcobaleno; i manifestanti in prevalenza giovani. Gli slogan variano -poco- sul tema "non vogliamo l'Italia in mano alle banche"; c'era persino uno striscione che recitava "ridateci Silvio, che sennò Crozza non fa più ridere".
Questo governo è appoggiato dal partito che hai votato e nel quale continui a identificarti, fai a loro le tue rimostranze.
Farò le mie rimostranze quando il Pdl voterà la fiducia ad un programma che si preannuncia non rose e fiori; peraltro è un pezzo che sono critico verso il "mio" partito. E, comunque, non cambia la sostanza del discorso: conflitto di interesse visibile solo a comodo, apprezzamento a Passera ad intermittenza, in base alla convenienza....
Per come la vedo io, se mi paga la mia società lavoro per fare gli interessi di quella società, se mi paga uno stato lavoro per fare gli interessi di quello stato. Sono i ruoli che contano, e conta che abbia lasciato la carica in Intesa prima di assumere responsabilità esecutive. Vedremo nel cammino come si comporterà, mentre il tuo capo non ha più nulla da dimostrare.
Mica tanto....era ovvio che la sinistra radicale non appoggiasse questo governo. mi avrebbe deluso se, per anti-berlusconismo, l'avesse fatto /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20"> per loro i capitalisti restano capitalisti...che sian piu o meno a destra. del resto, pero', quella realtà politica rappresenta forse un 5% della popolazione votante ^^'
in giro ho visto foto di centri sociali, falci e martello eccetera. Sinistra Antagonista la chiamate.... il PD dalle mie parti..boh /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20"> credo segua le direttive del PD nazionale che, a quanto pare, appoggia monti. Ma il PD dalle mie parti è molto di centro /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">
ti tocchera' manifestare con i cosacchi . che scherzi puo' fare la vita. comunque se vuoi saperlo considero che Passera abbia un forte conflitto di interessi e meglio sarebbe stato non farlo ministro dello Sviluppo. ma visto che lo hanno fatto ministro valutero' le sue azioni. perche' sui possibili conflitti di interessi (plurale) di B. il dubbio e' stato fugato alla velocita' della luce visto che si e' sempre fatto gli affari propri. dubito vedremo fare a Passera la miriade di leggi a personam e ad aziendam viste in questi anni di malgoverno. e per quanto potente nel caso di Passera non parliamo di un personaggio plurimiliardario (in euro) e con alle spalle un partito di proprieta' (pdl).
L'unica cosa che mi fa contento è che, in tutto questo marasma, Matteo Renzi precipita nei consensi; e non mi riferisco tanto al "popolo" del Pd, ma alla sua componente industriale, che poi ha garantito al sindaco l'accesso alla stanza dei bottoni. E che il disamore sia sempre più evidente è, in qualche misura, certificato da un'intervista a De Benedetti che trovi oggi sul Corriere, nella quale viene detto senza mezzi termini che Renzi è out.
Con i Kompagni? Mai. Il mio discorso su Passera è volutamente provocatorio, per far emergere evidenti contraddizioni in alcune posizioni garantiste all'apparenza, ma fondate solo sulla convenienza nella sostanza. Ritengo Passera un manager di primo livello, con grandi capacità; il limite che trovo invalicabile risiede nella sua appartenenza al mondo bancario, con funzioni di vertice che era più che sottinteso che abbandonasse. Il punto fondamentale è che il governo delle Banche farà pagare verosimilmente i costi a coloro che hanno sempre pagato e non già al loro mondo, che la crisi l'ha creata. Anche la teoria secondo cui la patrimoniale opererebbe quale forma di equità sociale, è una buffonata bella e buona: equità c'è se chi rompe paga, non se chi rompe fa pagare chi non ha rotto, con la scusa che "ha di più". Di più di che? Ormai ci sono voci sempre più insistenti di un'aliquota attorno all'1% sugli immobili, con aggiornamento delle rendite catastali ed andamento progressivo (cioè che aumenta in modo più che proporzionale al crescere delle proprietà immobiliari): per un privato sarebbe devastante e profondamente iniquo, perché le tasse sono già elevate sia sull'acquisto che sulla rendita. Io credo che andrà così, ma magari mi sbaglio.
io li giudichero' sulla base di quello che faranno. ripeto, fosse per me avrei preferito elezioni anticipate, ma cosi' non e' stato. e comunque riporto un commento di altra persona che condivido: ....... Il solo fatto di vedere persone che non alzeranno il dito medio (marchio Bossi), non manderanno ‘aff.anculo oppositori (Romano), non parleranno di élite di m.erda (Brunetta) o elettori coglioni (Berlusconi) è antropologicamente un sollievo. Il loro stesso modo di esprimersi rappresenta un ritorno a un linguaggio basato sul pensiero e non ispirato a spot pubblicitari o furbizie da comizio. ........ non e' molto, ma e' gia' qualcosa.
Condivido, e aggiungo che una bella patrimoniale sulle case sarebbe di gran lunga preferibile ad aumenti di IVA, carburanti, IPT, assicurazioni, ecc. ecc. ecc. Lo dico da proprietario di 2 case, quindi contro i miei interessi.
Io la vedo all'opposto: se colpisci gli immobili non colpisci potere d'acquisto in quanto immobilizzazioni per definizione; in sostanza uno può esser proprietario di 2, 4, 12 case e non poter far fronte ad una patrimoniale perché non sufficientemente liquido. Un approccio più serio, che spero venga adottato, ma ci credo poco, dovrebbe puntare a colpire il potere d'acquisto, e non reddito o immobilizzazioni; capisco che un approccio del genere dia molto fastidio alle aziende, ma è l'ora che paghi chi ha creato il buco, non chi ha sempre pagato.