Non sono per nulla d'accordo e questa non è la sede che ci consente di trattare compiutamente le ragioni della mia posizione; si correrebbe il rischio di procedere per approssimazioni grossolane.
Quoto, è un vero schifo. Spremono noi come limoni e loro non rinunciano a mezzo privilegio. Non ci sta. E' una questione di principio. ....Una volta tanto siamo d'accordo. /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20"> Mi spiace ma qui toppi alla grande. Uno stato non credibile in primo luogo è una dittatura; in secondo luogo cosa fai in famiglia, dici ai tuoi figli di non fumare e poi ti fai vedere da loro a farlo? Mai saputo che l'esempio è il primo modo di insegnare qualcosa? Mai saputo che se predichi bene e razzoli male quelli a cui predichi guardano quel che fai e non quel che dici?? Allora: io stato faccio le regole, per PRIMO faccio il coerente, le rispetto e do l'esempio proprio perchè sono l'autorirtà, POI prendo te privato e ti faccio il mazzo se è doveroso farlo. ....E poi, dicendocela tutta, interessa di più a chi vota SX o a chi vota DX che si possa scaricare il Porsche senza che nessuno dica nulla....?
Opinione tutta tua, che rispetto, ma non condivido. Uno dei mali dei nostri tempi è permettere la critica libera del potere statale. Ripeto: Stato e privato sono su due piani imho molto diversi e parificarli non attua la democrazia, ma disgrega il sistema. Sull'ultimo inciso, io credo che chiunque abbia il Porsche intestato alla società abbia interesse a poter continuare a "scaricarlo", che voti a destra o sinistra. Vivendo io in Toscana, dove essere rossi è come dire di esser del posto, così, su due piedi, mi vengono in mente almeno una dozzina di imprenditori col macchinone aziendale, tutti comunisti a parole...
Da me invece la cosa è diversa, chi ha il macchinone è sempre l'imprenditore che non ha nessun interesse a SX quanto al duce, per quanto poi non sia in grado di spiegare cosa questo governo stia facendo, ma è un altro discorso. Resta il fatto che viviamo in un paese in cui vige libertà di parola e di pensiero (in linea esclusivamente teorica comunque ), quindi le critiche verso lo stato ci devono essere eccome, perchè rappresentano il metro di giudizio con cui il popolo si sente governato. Guai se non ci fossero, saremmo tutti schiavi e burattini nelle mani di chi è al potere, ti piacerebbe? Sarebbe come una maggioranza senza opposizione, libera di fare tutto ciò che vuole senza che nessuno possa dire nulla. E se così fosse non si chamerebbe REPUBBLICA DEMOCRATICA. E poi, A) se lo stato facesse il suo lavoro non ci sarebbero critiche (o quantomeno ci sarebbero in maniera molto limitata); B) non si tratta di parificare ma visto che la legge è uguale per tutti (dovrebbe) e tutti hanno gli stessi diritti, anche io ho diritto che chi mi governa non SPRECHI i miei soldi, che io mi sudo, che loro invece sperperano per IDIOZIE belle e buone. Se tanto si sentono nel giusto, che provino a fare cambio un mese con me, a farsi 2 chiappe tante per mille euro al mese, poi vediamo se piacerebbe anche a loro rompersi la schiena per pagare le mia Maserati blindata che fa 1 km al litro.
...Se foste in una repubblica democratica contereste fino a 10 prima di parlare di forca /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">
....E chi mai ha parlato di forca scusa??? Se puoi illuminarci... ...Se fossimo davvero in una repubblica democratica questo accanimento terapeutico di un governo che non respira più, non ha attività cerebrale ed è prossimo alla decomposizione sarebbe già finito... Il nano ha preteso le dimissioni di Prodi per molto molto meno, oggi che tocca a lui viene a sparare che non è attaccato alla cadrega... Si si tutti scemi che ti crediamo... Ieri annunciate le sue presunte dimissioni le borse si son impennate e lo spread è sceso, come ha smentito è precipitato di nuovo il tutto. Poi mi sento dire che è sbagliato chiedere le sue dimissioni e che lui è necessario che resti perchè è la cosa migliore per il paese. Se il duce è ancora al suo posto è proprio perchè ormai questo paese della repubblica non ha più niente, a partire dalle leggi che si fa, continuando alle censure che ha imposto, per finire ai guai giudiziari che non vuole affrontare.
Ok, mi sta bene. Almeno abbiamo un metro di "giustizia" noto fin da subito, anche se sarebbe sicuramente discutibile... però non cambia a seconda degli eventi /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">
Secondo me ieri i mercati, che sono ora sovrani, hanno fatto capire qual'è la strada da seguire, ma ... poi? Arriva Mario Monti? Governa Gianni Letta -l'uomo che non parla mai e che ieri ha parlato-? Governa Bersani &C.? Qual'è la giusta alternativa per rialzare la credibilità dell'interno paese? Un'opposizione che non propone? Una maggioranza che ha il dovere di proporre ma che o posticipa i tempi o butta giù due ideacce tanto per poter dire di aver fatto qualcosa? Se Berlusconi si dimette, e visto l'andazzo manca poco, secondo me, l'unica soluzione credibile per i mercati, ma soprattutto credibile per il popolo d'Italia, è un Governo guidato da una persona che non ha interessi politici, il cui unico interesse è di ri-portare l'Italia ad un livello accettabile nell'Europa. E non si tratta, come dice Andreas, di far crescere l'albero dei soldi, si tratta di cercare con manovre impopolari che colpiscano tutti (non in egual misura però: chi ha di più, contribuisce di più) di ridurre negli anni (e saranno tanti ...) i 1.900 mld€ di debito: alla fine un Governo tecnico, non avendo nessun fine politico, non ha interesse ad accaparrarsi voti per le future elezioni (motivo per cui la patrimoniale Berlusconi non la potrà MAI fare). Questo Governo di destra ha ben poco, basterebbe la patrimoniale e di destra non rimarrebbe proprio nulla, ma si sa, il luogo comune leggendario su chi vota destra è che se sei ricco non vuoi pagare tanto, quindi voti una coalizione formata da persone con il tuo stesso fine. Se nasci ricco muori ricco, se nasci povero muori povero, se nasci nel ceto medio allora a te la scelta, consapevole che non potrai morire nel ceto medio, visto che è palesemente destinato a scomparire.
308 voti a favore del rendiconto....le opposizioni si astengono e segnano 321 non-voti. La maggioranza assoluto è 316...ergo... PS_ IMHO a parti invertiti la corazzata PDL non avrebbe garantito la presenza e avrebbe bocciato il rendiconto dello Stato...dando la solita prova di mancanza di responsabilità.
Ergo, fermo che la situazione è critica, non c'era la fiducia sull'approvazione del rendiconto, che non è nemmeno un atto politico. Sotto un profilo formale il Cav. può restare al proprio posto, il problema è come va avanti. A me interessa di più un'altra questione, già sollevata da mikiwhite: ma da quando i "mercati" -che poi sono banchieri e speculatori- pretendono le dimissioni di un Governo? Stiamo scherzando?
Su questo non c'è dubbio. vien da se che a parità di vti, in un "quesito" di fiducia...il governo fa flop /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20"> Sulla seconda parte: i mercati non pretendono niente....si muovono in base alla fiducia che nutrono in una situazione. Evidentemente nessuno si fida dell'italia se la guida berlusconi. Da sempre i mercati giudicano l'operato politico di questo o quell'altro governo...in tutti i paesi.
PS_non è mai successo in maniera così ecclatante perchè tutti gli altri, in situazioni di fallimento, si dimettono da soli /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20">
Da un osservatore acuto come te , sinceramente, non mi aspettavo simili considerazioni. Come scritto più sopra, i "mercati" (come dici tu banchieri e speculatori) non "pretendono le dimissioni" di alcuno : semplicemente non danno più alcuna fiducia al personaggio, poichè non è più credibile. la considerazione che si può fare a margine di tutto ciò, è che effettivamente le nostre democrazie (diciamo quelle del mondo occidentale) si trovano in una situazione molto delicata : globalizzazione, macro-economia, e "mercati" incidono sulla stabilità di un Paese in modo significativo. Ma se le lezioni di Islanda, Irlanda , Grecia, Spagna, non hanno insegnato nulla all'attuale moribondo esecutivo, è solo responsabilità della conduzione oligarchica (se non monarchica..) del PDL. L ITALIETTA GOVERNATA DAL MOGUL DELLA KISTCH-TV E DEL PALLONE, DELLE LEGGI PER SE' E PER I SUOI AMICI, DELLE ESCORT E DELLE BARZELLETTE, FORSE STA PER USCIRE DL TUNNEL. "IL MIGLIOR PREMIER DEGLI ULTIMI CENTOCINQUANT'ANNI"
Non credo e non penso che Berlusconi abbia un reale problema di credibilità. La domanda, infatti, è: chi è credibile, Obama che dopo aver portato allo sfascio i conti americani viene a far lezione di buona finanza a Cannes? Sarkozy che grida allo scandalo per il referndum greco solo perché ha le sue banche piene dei titoli di Atene? la Merkel che oggi è tanto rigorosa, ma non ricorda chi ha pagato i debiti della Germania Est? Berlusconi, come si dice a Firenze, è una fava, ma questa storia della credibilità è un teatrino montato ad arte -anche- per consentire bieche speculazioni sul nostro mercato e perché, appunto, i "mercati" han deciso determinate cose. Perché la cosa divertente, se si può dire che ci stiamo divertendo, è che S&P et similia contano più degli elettori; e bada bene che come è successo con Ilvio, succederà anche con un eventuale governo di segno opposto. Io resto a vedere quel che succede.