ma certo, pero' mi da fastidio che si generalizzi sempre, voglio dire, personalmente ho parecchie perplessita' su molti partiti politici, perche' considero i loro dirigenti semplicemente dei ladri, pero' non mi permetto di dire che tutti i loro iscritti lo siano. ora se tu sei testimone di fatti a dir poco discutibili in un ufficio pubblico saresti tenuto a denunciare la cosa. perche' le leggi a riguardo esistono, e sono piuttosto severe. ma poiche' non sono un fesso so benissimo che il piu' delle volte la cosa finisce nel nulla, senza conseguenze. ma di chi e' la responsabilita'? di chi dovrebbe controllare e non lo fa. se si cominciassero ad applicare le norme le cose cambierebbero e sono sicuro che i primi a ringraziare sarebbero quei, e non sono pochi, dipendenti della PA che il loro dovere lo fannno fino in fondo. se poi ci sono dei privilegi normati (cioe' previsti dalla legge e non so quali siano), beh eliminiamoli. se poi si ritiene che il vero privilegio sia il fatto che non potendo lo stato fallire il posto e' sicuro, che ti devo dire, facciamolo fallire. poi sai sono dipendenti pubblici anche poliziotti, militari, medici e altri alle cui funzioni nessuno rinuncerebbe.
In effetti come ho citato prima siamo finiti a parlare del semplice impiegato che sono sempre dell'idea che sia messo meglio di chi lavora nel privato, ma che è comunque quello che non ha colpa neanche se non fa quello che deve fare dato che ha comunque dei dirigenti sopra di lui e anche quando ho parlato di premio ho fatto presente la sproporzione fra impiegato e dirigente.
Per il neretto concordo con te, per il resto non voglio far fallire lo stato, ma comunque anche il posto sicuro è un privilegio, almeno per me è cosi non credo lo si possa negare.Non so se ti è capitato di vedere marito e moglie che hanno la sfiga di lavorare nella stessa azienda privata messa in liquidazione con due figli da mantenere, nel pubblico impiego questo non succede, al massimo ti possono trasferire.
se si ritiene che ci siano troppi dipendenti pubblici li si licenzi pure. naturalmente fissando bene i criteri (sai saro' diffidente ma chissa' perche' temo che verrebbero fatti fuori per primi i rompiballe e sarebbero salvaguradati i lecchini) e con tutte le garanzie previste per il privato, quale cassaintegrazione e prepensionamenti (a proposito di privilegi).
Il tuo timore è sicuramente giustificato, penso sicuramente sarebbe cosi, per quanto riguarda i licenziamenti certamente dovrebbero avere gli stessi diritti dei lavoratori del privato, ho forse detto involontariamente il contrario?
no assolutamente, non hai detto il contrario. ma vedi questo e' un gioco al ribasso. una volta che hai licenziato un po' di dipendenti pubblici (e alcuni andrebbero veramente licenziati e senza garanzie perche' infedeli) pensi veramente che coloro che sono stati buttati fuori dalle aziende private saranno riassunti? io temo di no e sai perche'. perche' in questo paese non si fa una seria politica economica di sviluppo da decenni. si tira semplicemente a campare e a mettere l'uno contro l'altro (un buon nemico fa sempre bene, distoglie l'attenzione). e se l'economia gira i vantaggi ci sono per tutti, sia per i dipendenti privati che per quelli della PA. perche' alla fine dei conti e' pur sempre vero che lo stipendio ai dipendenti pubblici lo pagano quelli privati e questo non per bonta' ma per avere dei servizi decenti. poi ripeto, se ci sono dei privilegi vanno eliminati.
Però, spesso e volentieri, visto che ciò che conta è anche quanto si porta a casa a fine mese, porta a casa di più quello del settore privato che quello della Pubblica Amministrazione e, se me lo permetti, lavorare nel settore privato ti porta a lavorare su qualcosa che presumibilmente ti piace, mentre nel pubblico non è spesso così, una delle possibili cause, secondo me, del fancazzismo generale nelle Pubbliche Amministrazioni /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">
Concordo con quanto scrivi, anche se io non parlato di licenziamento dei dipendenti pubblici per risolvere la questione (almeno mi sembra),al limite basta non assumerne più e organizzare quelli che ci sono, poi sicuramente i privilegi di oggi sono molti meno di quelli di una volta, ma ritengo comunque che sia giusto cosi.Per i lavoratori privati che hanno perso il lavoro sono certo che non verranno riassunti almeno per le aziende per cui lavoravano dato che molte sono chiuse.
Per quanto riguarda lo stipendio oggi non ne sarei cosi sicuro dato che praticamente chi assume a tempo indeterminato sono mosche bianche, ma non vorrei entrare nel merito di contratti a progetto lavori interinali etc.Per la seconda parte non sono d'accordo che il fatto di lavorare nella P.A. sia meno gratificante e giustifichi il fancazzismo, hai mai lavorato in una catena di montaggio o ad una macchina automatica?
Non ho detto non sia gratificante, ho detto che spesso lavorare nella Pubblica Amministrazione è più un ripiego (per quello che dici tu: assumono sempre) che un voler realmente lavorare lì, e ciò porta al fancazzismo, non lo giustifica affatto. Esempio inventato: sono laureato in ingegneria aerospaziale, le aziende private non ci pensano ad assumermi, devo lavorare, cerco lavoro nella Pubblica Amministrazione, mi assumono, lavoro ma non piace, vedo le prime scappatoie, non faccio un tubo. Se invece mi avessero preso nelle aziende probabilmente lavorerei e anche sodo, visto che sarei interessato al lavoro. No, non ho mai lavorato in una catena di montaggio e nemmeno ad una macchina automatica, non ho mai lavorato in vita mia, ho sempre e solo studiato (cosa che faccio ancora, visti i 20 anni) /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20"> Anche se non ho mai provato la catena di montaggio e simili posso immaginare quanto sia l'opposto del gratificante, posso immaginare quanto sia palloso fare sempre la stessa cosa per 40 anni e capisco perfettamente che uno che fa un lavoro del genere con il passare degli anni possa calare in rendimento, vista la scarsa motivazione. Comunque sia non voglio passare per il giustificatore e il difensore del fancazzismo statale, per carità! Parlo per ciò che vedo, ovvero l'esempio che ti ho fatto prima di mia madre.
il blocco delle assunzioni esiste gia' da anni (tranne ovviamente per i paraculati che di solito entrano pure senza concorso, ma siamo alla solita questione si tratta di interferenze di ambito politico). concordo che il fare un'attivita' non gratificante non sia una giustificazione, al limite ti licenzi (e ripeto conosco qualcuno che lo ha fatto, pochi, ma esistono).
In questo periodo penso non sia proprio utile, a meno che uno non abbia già per certo il posto da un'altra parte!
beh si, nessuno e' pazzo, si tratta di gente che aveva delle prospettive migliori nel privato o nella libera professione, ma certo erano mosche bianche.
se permetti ne dubito, troveranno sempre qualcun altro a cui addossare la responsabilita', tutti tranne loro.
Da La Repubblica: http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/08/31/news/penati_faccia_un_passo_indietro_serve_una_nuova_classe_dirigente-21072053/index.html?ref=search
Come quantità. Ma in quanto a qualità ed efficacia, la mia percezione è che siamo molto, ma molto indietro.
Già pronto il dietro front sulla Manovra: via la modifica alle pensioni, forse verrà alzata l'Iva. Un po' di serietà in più su questa Manovra, che un giorno perde una norma e il giorno dopo la riacquista, non ci vorrebbe?
Io lo vedo quando mi devo interfacciare ai dipendenti o dirigenti ASL: tranne un'eccezione secondo me o li scelgono geneticamente diversi cioè basici, oppure rispettano in pieno la teoria di Darwin per cui l'uso ridotto di un certo organo ne riduce le capacità.