Io rappresento me stesso, nessuno attualmente rappresenta me, ne in carica ne all'opposizione... dunque meglio anarchia che finta democrazia!
Beh, se mai dovesse riuscire ad arrivare al Colle di problemi potrebbe crearne. Se sotto il suo mandato di Presidente della Repubblica fosse eletto un governo di sinistra, lui, Presidente della Repubblica, può eleggere chi gli pare come Presidente del Consiglio dei Ministri (cosa che mai è successa visto che tutti i Presidenti della Repubblica hanno eletto il leader della coalizione vincente). E inoltre: Berlusconi Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura? Ce lo vedi? E' come disse Crozza in un suo sketch: "Berlusconi che come suo successore nel PDL sceglie il Ministro della Giustizia? E' come se Di Pietro scegliesse come successore un premio Nobel per la letteratura, come se Bossi nominasse come successore un tunisino, come se la Bindi nominasse Ruby Rubacuori come nuovo leader del PD!" Se puntasse realmente al colle invece che godersi un 'meritata' vecchiaia piena di sfarzo (e non solo /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">) ci sarebbe da sperare nel Parlamento e nei rappresentanti delle Regioni, visto che sono le due Camere e i tre rappresentanti (uno per la Valle d'Aosta) per ogni Regione ad eleggere il Presidente della Repubblica /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20">
Non saprei, ma qualcosa mi suggerirebbe che non sia proprio _mai_ successa... Piccolo suggerimento: Forse all'epoca eri troppo piccolo per ricordarlo.
Interessante come inizio, peccato che... quindi, si entra nel tecnico solo quando fa comodo? Davvero, per capire...
1) Scrivevo con l'iPod che corregge automaticamente e "sia un esplicito urtarono di rifugiarsi" doveva essere "sia un esplicito tentativo di rifugiarsi", ma credo tu l'abbia capito; 2) Il discorso non era, stranamente, riferito a te, visto che stavo 'discutendo' con Andreas_ba; 3) Stai interpretando male e, ovviamente, a tuo favore ciò che ho scritto. Non centra proprio niente l'essere tutti uguali con il potersi permettere tecnicismi. Se è un tuo tentativo implicito per dire qualcosa, dillo pure liberamente!
1) Avevo capito l'errore di battitura. Succede con questi maledetti correttori automatici...; 2) Ho anche capito che stavi discutendo con andreas. Mi sono intromesso, essendo un forum pubblico. 3) Non c'è nessun tentativo implicito di dire qualcosa: è tutto lì, nero su bianco. Se vuoi lo rendo più chiaro: prima ti lamenti di un approccio tecnico perchè... tecnico, e poi tu stesso vai a citare norme costituzionali che assumi violate. Permettimi la franchezza, ma non mi pare molto sportivo; o se ne parla -e quindi si accettano anche i contributi di chi ne sa di più-, oppure si evita del tutto l'argomento...
Citare la Costituzione Italiana adesso è un tecnicismo? A me non sembra, non credo proprio che citare la Costituzione, che tutti conoscono sia un tecnicismo: ok, non tutti assoceranno al numero dell'articolo il contenuto, ma almeno tutti sanno cosa contiene anche in minima parte, soprattutto i primi articoli. Non sapranno tutti che il primo articolo dice che l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro, ma almeno sanno che la Costituzione dice 'siamo tutti uguali'. La vedo un po' forzata come critica, scusami. Non credo proprio che citare la Costituzione sia un 'saperne di più', ma anzi, sia un modo per far notare che si è tentato di violare un articolo della Costituzione, che è 'nero su bianco'. Ed anche il contesto in cui ho scritto questa cosa andrebbe analizzato, non solo il riferimento alla Costituzione, ma fa niente. Comunque, dato tutto ciò che scrivi e il modo in cui lo scrivi, suppongo che tu faccia parte del mestiere, nel senso che suppongo tu sia uno che ne sa: che poi tu dica le cose che sai in un modo ogni tanto arrogante è un mio parere, non è legge e puoi assolutamente non condivere (come credo farai /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">). Se tu ne sai e parli in tono 'umile', non per far vedere che ne sai, le persone ti ascoltano anche se hai l'idea opposta alla loro e puoi costruire una comunicazione utile e costruttiva; altrimenti si va solo a 'litigare' senza creare nulla di buono! /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">
Come ho avuto modo di suggerire altre volte, la Costituzione andrebbe letta _tutta_. Ad esempio, per richiamare quanto si diceva prima, l'Art. 68 (modificato): (cit.) «(...) Senza autorizzazione della Camera alla quale appartiene, nessun membro del Parlamento può essere sottoposto a perquisizione personale o domiciliare, né può essere arrestato o altrimenti privato della libertà personale, o mantenuto in detenzione, (...)» Prevede una sostanziale violazione dell'Art. 3 su citato, che non sussiste in quanto fonte del diritto pari; se la fonte fosse stata una legge ordinaria dello stato, essa sarebbe annullabile per palese incostituzionalità. In quale occasione, se posso chiedere?
Citare la Costituzione non è un tecnicismo, questo te lo concedo. Anche perché, consentimi, di tecnico nel tuo riferimento all'art. 3 c'è ben poco. Infatti confondi, come capita spesso, il concetto di uguaglianza formale ed uguaglianza sostanziale; come ho già scritto altre volte, disciplinando in modo uguale situazioni diverse non si ottempera al dettato costituzionale. Per ciò solo, sostenere che un soggetto in una situazione diversa e distinta -per poteri, prerogative, responsabilità- dal cittadino "comune", qual è il presidente del consiglio, debba essere sottoposto a processo "come tutti" -nel senso con le stesse modalità di sottoposizione ad indagini, formulazione dell'imputazione, presenza in dibattimento- per rispettare il dettato Costituzionale è frutto di un ragionamento approssimativo e superficiale. E questo, bada bene, nulla c'entra con l'umiltà -alla quale sin troppo spesso fai riferimento; è un mio parere, ovviamente- nel dialogare, bensì con un imho evidente problema d'approccio alla materia. Se, allora -e qui si torna al mio ultimo capoverso-, una analisi appena più strutturata viene vissuta come il rifugiarsi dietro tecnicismi inaccessibili, quasi in una fuga dal confronto con l'interlocutore, andiamo poco lontano; ogni argomento si tratta e si espone con gli strumenti adeguati, il resto è conversazione.
E rispondi a sproposito. Come ha saggiamente scritto andreas, la Costituzione andrebbe letta tutta e -aggiungo io- capita, senza limitarsi al significato letterale. La nostra Carta è un testo che, se letto affrettatamente, lascia poco a chi la consulta; non per caso sono stati scritti libri su libri riguardo la sua interpretazione. Qui nel forum, alle volte, sembra tutto facile...
In sintesi più comprensibile: Se la legge è uguale per tutti, non lo è di conseguenza la sua applicazione.
Ti assicuro che quello di cui scrivi lo sto studiando proprio ora per l'esame di Diritto Pubblico che darò domani, il quale si basa in buona parte sulla Costituzione. So bene la differenza tra uguaglianza formale e sostanziale che tu citi: (Riassumendo all'ennesima potenza e semplificando/generalizzando) - formale: siamo tutti uguali; - sostanziale: lo Stato deve rimuovere gli ostacoli che procurano disuguaglianze (alias deve proteggere i più 'deboli'). Il fatto che io abbia riassunto e generalizzato è appunto per non cadere in tecnicismi /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20"> Comunque, in un forum pubblico dove non ci si conosce di persona, in cui le idee sono diverse e anche ciò che sta dietro alle idee, credo che si possa fare più 'conversazione', come la chiami tu, che però non sia ai livelli terra-terra, che invece esporre con gli strumenti adeguati, che, ripeto, pochi conoscono.