Scusa Edit_ci ho ripensato, è ora che si parli del mito del salvataggio del sistema finanziario realizzato da Tremonti. Prima domanda: c'era un sistema da salvare? Seconda domanda: se si, quale azione ha messo in atto il ministro dell'economia per farlo? Terza domanda: come si giustifica la crescita clamorosa del debito pubblico nonostante l'azione salvifica di questo governo?
Però porta sfiga B! A memoria: 11 Settembre, terremoto dell'Aquila, crisi finanziaria 2008, G8 di Genova. 'Sti gazzi!
Ho espresso il mio parere in merito più volte, quindi non mi ripeto. Voglio solo sottolineare come, con un governo e soprattutto un Ministro dell'Economia capace , avremmo potuto sfruttare questa crisi per ridurre drasticamente la spesa ed abbassare davvero le aliquote. Avremmo potuto rendere più efficiente la macchina fiscale, requisito fondamentale per la realizzazione di un federalismo serio ed efficiente (non le porcate leghiste); avremmo dovuto risolvere definitivamente i nodi in materia di scelte strategiche nel campo dell'energia; ed infine avremmo dovuto mettere mano all'eccesso di burocratizzazione ed al sistema giudiziario, ponendo come faro la competitività del Paese. Mi sarei accontentato anche di un piccolo passo in questa direzione, invece abbiamo fatto un passo indietro da tutti i punti di vista con una politica economica INESISTENTE.
Io vorrei dire questo.... Sapete cosa spero davvero...che B si dimetta per sperare se non altro di avere un "conflitto" parlamentare,sereno e ampio....che guardi realmente alle necessità dl nostro paese.... Ricordo che alcuni anni fa,il dissidio tra maggioranza e opposizione rimaneva ancora su di un piano politico,sempre con le accuse verso B ma non era ancora monotematico... Oggi politica=Berlusconi....questo è inaccettabile.....voi mi avete fino ad ora fatto centinaia di interventi su tutto ciò che riguarda,SOPRATTUTTO la vita privata di un Premier,giustificandola come una delle primissime motivazioni che dovrebbero costringerlo alla resa....e va bene....nessuno contrasta,o meglio,ad ogniuno lascio la sua opinione...io poi,di difendere B,non ci penso minimamente....visto che ho già il mio bel da fare per difendere me stesso e chi mi sta vicino in questo mondo balordo.... Ma davvero vogliamo rimanere in questo limbo? Davvero Silvio deve rimanere l'UNICO argomento su cui scannarci? E la politica? E i problemi del nostro paese? Per favore non cominciamo con,e ci doveva pensare qualcuno che si è invece fatto delle leggi ad hoc perchè,per quanto possa essere vero,IO,e qui metto un bel IMHO,ritengo che tutte le classi politiche,tutte quelle che si sono assiduamente alternate,non abbiano mai reso pan per focaccia,tutti,e ripeto,TUTTI,non hanno mai realmente avuto interessi per questo paese...hanno solo mantenuto una sua sopravvivenza.....
Ma Tremonti chi? Quello che dopo aver dichiarato pubblicamente guerra alle banche (la Robin Hood tax la ricordiamo?) ha fatto la fine di un Don Chisciotte qualunque lasciando tutti in loro balia? Un attento stratega sceglie bene gli amici, ma soprattutto i nemici con cui scontrarsi. Sarei curioso di capire in che modo ha tutelato l'Italia dalla crisi, in che modo sta rilanciando i mercati e soprattutto con che strumenti sta operando oggi...
Le ultime indiscrezioni gli attribuiscono come strumenti più utilizzati forchetta e coltello. Alle cene della lega.Dove - pare - concorda gli interventi di politica economica con "il trota", Consigliere Regionale della Lombardia, non disdegnando i suggerimenti particolarmente acuti di Calderoli. Dai momenti più illuminati di tale simposio scaturiscono pvoposte del genere: [YOUTUBE]http://www.youtube.com/watch?v=JcAEFELSTTw[/YOUTUBE] ok, scusate, torno a lavoro
L'uscita di B. è un prerequisito fondamentale affinchè, finalmente, il paese possa spostarsi verso un equilibrio più sano spostato verso i problemi dei cittadini anzichè di chi li governa. Occorre equilibrio, occorre coralità, occorre confronto fra teste pensanti, occorre che la politica diventi un condividere, occorre che le decisioni vengano prese dopo confronti e proposte. Il bene comune e le regole condivise devono diventare il faro. Solo così la democrazia può dare il meglio, solo così i cittadini possono sentirsi un tutt'uno che condivide obiettivi: il paese è regredito, ma può ancora farcela, con tempo e lavoro, a crescere a diventare finalmente un paese adulto.
Se a monte del discorso aggiungi che: 1) l'uscita di Berlusconi deve derivare dal risultato elettorale; 2) che prima deve essere varata una riforma della giustizia largamente condivisa -il che è tutt'altro che impossibile, anche se richiede i necessari passi indietro da parte di tutti, Ilvio compreso- diciamo che posso convenire con te che così avrebbe senso inquadrare un'uscita di scena del Cavaliere
Esatto Alex....è quello che dico anche io:wink: Fare uscire di scena B è un prerequisito essenziale oramai...proprio per la diatriba cosi aspra e profonda che ne è nata.... L'oppio del popolo italiano oggi è B,la sua vita e le sue escort!! Inamissibile!!! Oggi dobbiamo cominciare a responsabilizzarci....e questo post,in my honest opinion,potrebbe avere un buono spunto che ancora non è stato approfondito....mi direte,ma tanto sono solo parole,e comunque,cosa puoi prospettare?Si...ok....ma almeno il dibattito su quello che ogniuno pensa del futuro potrebbe essere quantomeno più interessante...io sinceramente,ne ho davvero le palle piene....in TV,B......nelle radio B.....nelle discussioni per strada B.....anche qui,nel mio rifugio prediletto...nooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!
Il mio era un auspicio personale, nel quale credo. Sarebbe molto positivo per il nostro paese, si creerebbe un clima nuovo finalmente. Certo che se pensate che questa persona che antepone l'ego a tutto, che ha fatto della lotta alla magistratura il proprio cavallo di battaglia sin dal 1994, abbia la serenità per fare una riforma della giustizia che possa essere davvero positiva per tutti, la vedo piuttosto dura una via di uscita. Chiaro poi che se in una tornata elettorale (sempre più vicina) la maggioranza degli italiani dovesse ancora confermare la fiducia a questo presidente del consiglio, allora il paese più adulto di cui parlavo si allontanerebbe ancora una volta, e chissà per quanto tempo.
Anche perchè l'Italia appartiene agli italiani, non a una sola persona, sarebbe anche il momento che se la riprendessero, tornando magari anche a volerle bene...
E' il succo del mio discorso (come al solito sono troppo prolisso)... Quello che voglio dire è che va bene dare un giudizio sull'operato di un indivduo con una cosi grande responabilità (soprattutto se non è buono)...vada anche per un suo giudizio morale (a me personalmente non interessa....guardo i fatti e basta,che in questo caso ammetto non ci siano)...ma dopo questo....e bastaaaaaaaa!!!:wink: E' questo un atteggiamento irresponsabile e molto semplicistico a mio parere....critico,ok....vediamo gli sviluppi,purtroppo niente si può oltre questo...ma nel frattempo,ipotizziamo,speriamo,idealizziamo.....basta che non mi tirate più fuori la magistratura vi prego
forse qualcosa si sta muovendo (da il Fatto quotidiano): “Mandateci Nicole Minetti, a fare i banchetti!”. “Raccogliere firme per Silvio? Chiedetelo a Lele Mora!”. Rivolta in casa Pdl, dopo la bufera del Bunga-bunga. Lunedì sera c’è stata una riunione nella sede del partito in viale Monza. Presenti due ministri, Ignazio La Russa e Mariastella Gelmini che, davanti a una platea composta dai dirigenti cittadini, hanno chiamato alla mobilitazione e chiesto di organizzare una giornata in sostegno di B. Inaspettate le reazioni: il malumore che da qualche giorno circola nelle file del centrodestra, secondo quanto racconta chi c’era a quella riunione, è esploso. Prima erano solo battute al veleno. Del tipo: visti i soldi che girano per le ragazze, i banchetti pagateceli. Oppure fateli fare alle ragazze di Lele Mora. A raccogliere le firme mandateci la Minetti. E smettetela di usare noi militanti per coprire i vostri casini… Poi sono arrivati anche gli interventi apertamente critici. Incredibile, nel partito a Milano, cuore del berlusconismo. Per la prima volta, si sono sentite voci dissonanti dalla linea della difesa a oltranza del Capo. La Russa e Gelmini allibiti. I dirigenti cittadini stanchi, frastornati, arrabbiati. “Ora per la mobilitazione”, spiega un dirigente Pdl, “dovranno contare soprattutto sui consiglieri comunali uscenti, ricattati dalla eventualità di non essere più ricandidati la primavera prossima”. La pietra dello scandalo è lei, Nicole Minetti, soubrette di “Colorado cafè” diventata consigliera regionale Pdl, che dalle intercettazioni del caso Ruby esce come “l’istruttrice”, colei che “briffava”, preparava e smistava le ragazze prima delle feste a luci rosse di Arcore. Ora è tutto più chiaro. Anche il pasticcio dell’esclusione del listino di Roberto Formigoni alle ultime elezioni regionali e le polemiche sulle firme, che secondo i Radicali di Marco Cappato (e non solo loro) erano false. ................................................
Pensa per un militante ben inserito, che ha disonestamente tentato la scalata investendo di tasca sua, cosa significa vedersi scavalcare di punto in bianco dalla Minetti o da bossi jr, o ancora dalla segretaria di Verdini.