OT Solo a titolo di curiosita' ho trovato la sentenza credo di quella vicenda di Silvio contro l'economist.....riepto roba vecchia solo per chi fosse curioso di leggersi il documento ufficiale.... http://www.economist.com/media/pdf/20080905122118632.pdf?CFID=20489689&CFTOKEN=10774302 Fine OT
Auguri di Buon Natale anche se in ritardo. Per farci una risata in allegria pubblico un filmato di un grande artista dello spettacolo in riferimento a quello che potrebbe dire Macchiavelli a chi governa il popolo Italiano. http://www.youtube.com/watch?v=67rVznVogLY è gradito un Vostro commento.
Fermo restando che io la Franzoni l'avrei lasciata libera (se non riescono ad inchiodare e far confessare una "persona normale" cosa si fa con i delinquenti di "professione"???!!!)... Tanzi non ha ucciso nessuno... se una Guardia Giurata che si porta via il bottino che trasporta, non arriva a fare NEMMENO 1 GIORNO DI CARCERE!!! Sicuro che sia giusto 18 anni (oppure addirittura l'erastolo!) per Tanzi? Allora facciamo le leggi a seconda di chi si danneggia??? Mah....................
Franzoni libera, tanzi pure.. poi ci mettiamo che chi ruba non va in carcere vuol dire paese senza legge.. Per me la legge deve essere proporzionale al danno, anche se si paragonano danni diversi. Con la vecchia scusante non ha ucciso nessuno c'è gente che ruba miliardi e mette sotto il ponte famiglie già al limite che cercano di sopravvivere investendo i loro spicci. Filosofeggiando si può dire che delle volte volte e meglio morire che vedere la prorpia vita dissolta.
Tanzi per me deve farsi la galera... con la Franzoni sono indeciso, quindi sarei per lasciarla ai domiciliari. Per quanto in grassetto: facile da dire, difficile da "scrivere" (applicare)... Poi non hai detto nulla sulla Guardia Giurata che si può impossessare di Milioni di Euro e di non rischiare nulla: vi sembra giusto? E vi sembra giusto che Tanzi si prenda 18 anni e... i Banchieri nulla? Ha fatto tutto da solo? Lui ha fregato le povere vecchiette? Ma per piacere!
Certo anche loro, ma era sottinteso è stato tirato in ballo quel criminale di Tanzi e non i suoi favoreggiatori ma è evidente che a pagare dovrebbero essere tutti in simili storie.
vedo che il topic si e' troppo adagiato, adesso smuovo un po' la brace...si parla di centro destra quindi mica solo di Silvio...e i cari amici della Lega? Questo e' un articolo molto superficiale, se voltete scavare di piu' mettetevi i guanti di piombo e degli stivaloni, ve lo consiglio!! Lega Nord e il malaffare: una storia d’amore che dura da ben 18 anni. settembre 24, 2010 tags: abuso di potere, adro, alberto filippi, appalti, arzignano, auto blu, camorra, corruzione, denaro pubblico, Edouard Ballaman, lega nord, malaffare, nepotismo, renzo bossi, scuola di adro, tangenti, trota di La Nota Progressista Torniamo a parlare di Lega Nord e della celtica gestione dei soldi pubblici, quindi denari provenienti anche da Roma e dal nostro Sud. Questa compagine politica, dobbiamo ammetterlo, un po’ ci affascina. Un po’ lombarda, decisamente “serenissima”, oramai abbastanza appenninica e da qualche giorno apertamente camorrista, e non ce ne vogliano per questa definizione ma dopo il voto contro l’autorizzazione all’uso delle intercettazioni nei confronti di Cosentino qualche certezza ci è venuta. Una Lega Nord che dagli albori del suo movimento ha fatto di Roma ladrona lo slogan più efficace, che dell’efficienza e della legalità si è autoinvestita come paladina solitaria in un marasma di corruzione. Smentiamola. Usciamo da quella moltitudine di silenti che ne hanno favorito l’ascesa. Sin dall’inizio della sua miserabile storia la Lega dove ha potuto ha fatto cassa. Nel 1993 incassa tangenti dalla Montedison. Il 7 dicembre di quell’anno, l’allora tesoriere del partito, Alessandro Patelli, viene arrestato e dopo qualche giorno in carcere, di fronte ad Antonio Di Pietro e al gip Italo Ghitti vuota il sacco: 200 milioni di lire incassati da Carlo Sama, amministratore delegato della Ferruzzi, per le elezioni del 1992. E quando poi tocca a Bossi presentarsi davanti a Di Pietro, se ne esce con un laconico “ Non so, forse, non ricordo” riguardo ai suoi rapporti con il gruppo Ferruzzi. Povero smemorato. In seguito l’agenzia Agipubblica un’indiscrezione: secondo i giudici fu proprio Bossia chiedere i soldi. E il “senatur” risponde duramente: “Chiederemo dieci miliardi di danni”. Gianfranco Miglio però ci mise il carico da novanta, affermando che “Patelli è stato un martire che si è dovuto prendere la colpa per coprire Bossi. Umberto mi disse: ‘Ho stabilito buoni rapporti con il gruppo Ferruzzi, ci aiuteranno’. Intendeva dire che aveva avuto dei segnali per cui il gruppo Ferruzzi avrebbe versato denaro alla Lega”. Da tutto questo Bossi ne uscì con una condanna a otto mesi, confermata dalla Cassazione. Gli anni passano ma le abitudini non cambiano. La Lega ci ha abituati, in ordine sparso perché non si sa da dove cominciare, a: Sperpero di denaro pubblico, tra cui la scuola di Adro con i suoi costosissimi simboli leghisti, (un esempio su tutti gli zerbini da 750 euro ciascuno per un totale di 7500 euro), ma di questo ne parleremo in un altro articolo, perché merita davvero. Nepotismo, dove troviamo il caro Renzo Trota Bossi, il suo stipendio da 12.000 euro, un posto di riguardo nell’Expo 2015 di Milano e, chicca delle chicche, un suo viaggetto a sbafo della legge, citando direttamente la fonte: “Domenica sera, di ritorno dalla festa dei popoli padani a Venezia, decine di militanti leghisti sono rimasti bloccati sull’autostrada per Varese a causa di un mega incidente. Non tutti però hanno passato delle ore fermi in macchina. A un certo punto, un SUV Touareg scuro dall’aria familiare ha sorpassato a gran velocità la coda sulla corsia d’emergenza, scortato da una macchina della Digos.Dentro, riconoscibile dai suoi riccioli “ribelli” o “pasoliniani” a seconda delle descrizioni più o meno apologetiche, viaggiava Renzo Bossi, il secondogenito ventunenne di Umberto Bossi. L’erede è cresciuto, e sembra avere imparato i vizi romani della casta, prima delle virtù padane“. Lo scrive Lia Quiliciall’inizio dell’articolo “La trota del Po“, su L’Espresso. Evasione fiscale e tangenti, basti ricordare Arzignano e il senatore leghista Alberto Filippi, fattaccio già dettagliatamente raccontato dalla Nota Progressista (con notevole riscontro e di questo ve ne siamo umilmente grati). Abusi di potere. Ma come? Proprio la Lega, che tanto ha lottato contro gli sprechi di Roma Ladrona, si ritrova nell’occhio del ciclone a causa di Edouard Ballaman, leghista ovviamente, presidente del Consiglio della Regione Friuli Venezia Giulia, che dell’auto blu ha fatto un uso spropositato. Qualsiasi cosa ci fosse da fare, l’autista era sempre pronto. Per vedere le partite della Padania (vomito), per andare in trasferta a Campongara, VE, a casa dei genitori della fidanzata poi divenuta di recente moglie, a Jesolo «da un notaio per il rogito di un appartamento al mare». Una serata con la fidanzata al ristorante «Da Giggetto» a Miane. Un viaggio all’aeroporto di Venezia «con fidanzata per accogliere nonna e zio di lei in arrivo dal sud Africa per il matrimonio». Vi basta? Ora, in conclusione, per chiudere l’articolo perché si potrebbe andare a oltranza, dopo queste delucidazioni possiamo ben affermare che la Lega Nord tutto è tranne il nuovo che avanza. La loro tanto osannata organizzazione territoriale, celebrata da destra e sinistra, altro non è che una macchina per espandersi e fare soldi in tutti i modi, leciti o meno che siano. Più che il vecchio Pci, per quando riguarda la penetrazione nel territorio, ricorda la vecchia democrazia cristiana, sempre attenta, in ogni luogo, a espandere il malaffare, la diseducazione civica, il proprio interesse a scapito del collettivo. Credono basti qualche aiuola ben curata, qualche sagra di paese, un po’ di folklore e il gioco è fatto. Scusate la banalità, anche da noi al Centro e al Sud abbiamo aiuole ben curate, sagre di paese (di gran lunga migliori delle loro) e tanto folklore. Ma di certo a queste cose non aggiungiamo razzismo, xenofobia ed egoismo per renderle più particolari. Il malaffare è in tutto il Paese purtroppo, ed è lo stesso schifo sia che venga dal Sud, sia che venga dal Nord. La camorra ci fa tanto schifo quanto la mafia del Brenta (nord per intenderci), ed allo stesso modo vanno combattute, come vanno sconfitti i sistemi di gestione di Palazzo. Ma in nome della collettività e per la collettività, uniti in tutto il Paese e non per interessi ultralocalistici.
Io invece l'ho conosciuto di persona e non è affatto antipatico, oltre che MOLTO ma MOLTO più attento ai problemi della gente dei politicanti dei miei stivali! L'azienda dove lavora(va) mio padre è stata occupata dai dipendenti perchè i proprietari l'hanno ridotta sull'orlo del fallimento, portando via milioni e milioni, e poi hanno tentato la fuga, il tutto con la magistratura che se ne batteva il belino sugli scogli, scusate il francesismo. Gli UNICI che abbiano risposto agli appelli ed abbiano aiutato (anche con una cospicua donazione alle famiglie dei dipendenti in situazioni più gravi) sono stati Dario Fo e Franca Rame, che hanno passato anche una bella serata con i dipendenti nella sede "occupata". :wink:
Pur mantenendo la mia identità eterosessuale, continuo a ritenere più simpatica la pigna. Il che la dice lunga. OT: nessuno (nemmeno lui) ha trovato ancora una motivazione plausibe al Nobel e anche questa la dice lunga ;!