Questo non ti esime dal rispettare le leggi. Non puoi fare una selezione pubblica basata sulla nazionalità, dovresti conoscere i soggetti adeguati ed assumerli per chiamata nominativa.
Mi sembra che tu faccia il consulente del lavoro. Mi dici su quale base normativa lo dici. No, perchè se ti basi sul DL 9 luglio 2003 n 216, allora tutti i concorsi pubblici sono fuorilegge :wink: E poi, sulla scorta delle nuove disposizioni della UE (che oramai è sul punto di dichiarare illegittima la costrizione alle compagnie di assicurare per RC perchè viola la libertà di impresa e corrompe la valutazione del rischio), è impossibile dettare per legem norme che influenzano lo svolgimento tecnico della attività di impresa.
http://www.pariopportunita.gov.it/P...nto/UNAR/Notizie/sentenza_corte_giustizia.pdf http://www.filodiritto.com/index.php?azione=visualizza&iddoc=1142
Faccio il consulente del lavoro, questo non vieta che la mia opinione personale possa coincidere con la tua, purtroppo o per fortuna siamo soggetti a delle leggi e dobbiamo rispettarle. In ogni caso, ciascuno di noi è libero di operare come meglio crede, solo valutando i rischi di un comportamento fuorilegge si può decidere se adottarlo o no. Io so che non posso passare con il rosso, ma è bene che sappia che se lo faccio rischio in € ed in punti patente, se l'impegno del momento è superiore al rischio, posso anche passare con il rosso. Spero di aver reso l'idea. :wink: Non mi stupisco che lo Stato sia fuorilegge, non è l'unico caso, vai a guardarti le procedure di infrazione dell'Italia alle norme della Comunità europea, o criteri di aggiudicazione delle gare pubbliche. :wink:
Qui ce n'è per tutti i gusti: http://www.fvgsolidale.regione.fvg....?Sezione=07&Scheda=66&SubScheda=62&TLScheda=5
La prima sentenza non si può configurare alla fattispecie proposta dall'amico. In quel caso si parla di alloctoni (quindi residenti in altre sedi), mentre lui sta richiedendo "italiani", quindi non fa alcuna discriminazione razziale :wink: Ora non ho tempo, ma oggi mi leggo anche la seconda e mi cerco qualche altra sentenza :wink:
si, sono perfettamente d'accordo con te. E' però opportuno ricordare che la stessa legge prevede casi in cui quella che pare discriminazione non lo è, perchè si lega alla necessità dell'impresa. Anche perchè, seguendo certi ragionamenti, è discriminante anche scrivere "richiesta bella presenza" in un annuncio. :wink:
Beh inzomma è il solito casino fa na legge e interpretala come vuoi a suon di avvocati e corti Max fai quello che ti pare e stringi le ciappett E comunque non scrivere niente e poi decidi tu
Quando ho letto il titolo, sono saltato dalla sedia. Tre anni fa misi una inserzione per cercare la segretaria (la vecchia si era sposata e puntualmente ingravidata prima ancora di tornare dal viaggio), scrivendo che la volevo di bella presenza, vestita bene e italiana. Mi fece causa una associazione onlus per le pari opportunità. In primo grado sono stati condannati anche a pagare le spese.Ora stanno ad un passo dar baratro anche in secondo (già alla prima udienza il giudice sembrava molto infastidito dal loro avvocato, ovviamente donna e brutta). Ho suggerito di chiedere un risarcimento un pò più sostanzioso per poi devolverlo alla onlus per mandarle tutte da un chirurgo plastico, ma pare possa pregiudicare il "sereno svolgimento del processo"
Posso capire figa o meno...o conoscenza eccelsa Italiano....ma richiedere la nazionalità mi intristisce un po.....ma è solo una mia sensazione....non voglio ne polemiche na altro.....sono solo un po amareggiato!:wink:
ma la nazionalità non implica una discriminazione. Ad esempio noi durante il processo abbiamo spiegato chiaramente che volevamo una segretaria italiana perchè investiamo per formarla e con uno straniero c'è la possibilità che un bel giorno ti saluti e se ne torni a casa, con un italiano (o uno straniero che è oramai cittadino) questo è meno probabile.
Guarda Emi...stavo per aggiungere al mio post questa parte: Nonostante tutte le buone intenzioni, comprendo benissimo che un privato che rischia il proprio DEVE essere libero di scegliere i propri dipendenti!
E' più discriminatorio questo, che tutto ciò che hai detto finora. La possibilità è una cosa, la probabilità è un'altra. Gli italiani ti salutano come ti salutano gli stranieri, tutto è dipeso dalle opportunità che gli si prospettano.
Per questo esiste la "chiamata nominativa". Se ricorri invece alla chiamata numerica, il criterio per la selezione dovrebbe essere inopinabile, ovvero prendere in esame obiettivamente fattori di giudizio non soggetti ad opinioni. Del resto è lapalissiano che tu non possa sapere quali reali capacità ha un potenziale dipendente senza conoscerlo, ed è per questo che esiste il "periodo di prova" :wink:
la tristezza non viene affatto dal cercare un dipendente italiano e basta, lo si puo' fare per 100000000 di motivi, tra cui non deve esserci necessariamente quello del razzismo. un esempio e' quello portato da Emiliano, persona ricercata di nazionalita' itliana perche' da piu' garanzie a lungo termine. altro esempio plausibile e' quello di Max...vuole itliani perche' GLI SONO stati richiesti espressamente così quale "paletto" da chi gli ha richiesto il lavoro...puo' essere che siano delle persone ricche che chiedono il lavoro in una villona, e coi tempi che corrono (e con quel che si sente) preferiscono non aver per casa degli stranieri, perche'...diciamocelo pane al pane vino al vino, si sa mai.comunque sia potrebbe essere qualsiasi cosa, se chi mi offre il lavoro mi chiede questo, sono tenuto a farlo. ci sono miriadi di giuste cause per cui uno voglia assumere una persona italiana. quello che intristisce sinceramente sono i soliti 3/4commenti.
ognuno si intristisce per quello in cui crede...vede...sente. E ormai ci si "spaventa" per quello che ci fanno credere e vedere in TV (a senso unico). Ma tanto ormai viviamo in un format...pensato e studiato per creare certi "terrorismi" come questo.