io non sono informato in merito, mentre ti posso dire che puoi circolare in italia con Targa straniera per massimo 1 anno poi va cambiata la targa e messa quella italiana. Mi sono informato all'ACI.
lo avevano proposto anche a me. si tiene la targa tedesca tutto il tempo che si vuole, perché l'auto é intestata al leasing con sede in germania. occorre tenere presente che, onde avitare problemi con i pagamenti (visto che per la maggior parte dei tedeschi noi italiani siamo dei delinquenti mafiosi del terzo mondo), le società di leasing tedesche richiedono garanzie molto elevate ed anticipi molto consistenti. ovviamente, tutto ciò sappiamo bene che serve solo agli italiani furbacchioni che vogliono scorrazzare liberamente sulle strade evitando di pagare le multe.
Si, mia moglie è polacca, mi sono informato per portare la sua macchina con targa polacca lei ha ovviamente ancora la cittadinanza polacca e quindi tutti i diritti per avere una macchina, ma mi hanno risposto che non si puo' circolare in italia per più di un'anno. Quindi il discorso è generale. E' vero che tu dovresti dichiarare quando entri....pero' non farlo sarebbe illegale. Quindi io ti dico di informarti bene perchè le cose sono cambiate. In passato molti lo facevano, ed io in particolare mi ero informato anche perchè in Polonia, non si paga il bollo e l'assicurazione costa circa la metà!
state facendo confusione. una cosa è un cittadino/società italiana circolante in italia con veicolo di società tedesca, altra cittadino/società estera circolante in italia con veicolo proprio. comunque nell'ultimo caso mi sembra che sia sufficiente un soggiorno in svizzera di un paio di giorni tra un'anno e l'altro.
si nel mio caso era una persona straniera (polacca) circolante in italia con veicolo propioro. Ad ogni modo ho cercato e ritrovato la mail del PRA te l'allego magari ti puo' essere d'aiuto Gentile Signore, grazie per l'attenzione dedicata al nostro sito Internet. Con riferimento al Suo quesito, pur non essendo materia di stretta competenza ACI, La informiamo in linea generale che un veicolo straniero può circolare in Italia sotto due diversi regimi, in regime di importazione definitiva e in regime di importazione temporanea. L'importazione definitiva si ha quando un soggetto residente all'estero (cittadini italiano o non) trasferendosi in Italia porta con sè il veicolo immatricolato all'estero; in questo caso l'art. 132 del Codice della Strada prevede che il veicolo possa circolare in Italia (con targa estera) per la durata massima di un anno sulla base del certificato di immatricolazione dello Stato di origine. In caso di importazione temporanea (per motivi turistici o altro) il veicolo può circolare con targa estera per un anno; come previsto dall'art. 134 del Codice della Strada i veicoli temporaneamente importati (appartenenti a cittadini italiani residenti all'estero o a stranieri temporaneamente soggiornanti in Italia) possono essere immatricolati con apposita targa e carta di circolazione EE della durata massima di un anno salvo eventuale proroga. Per le procedure connesse all'immatricolazione e alla circolazione del veicolo potrà contattare l' Ufficio della Motorizzazione Civile (ora dipartimento dei Trasporti Terrestri)competente in materia. A tale scopo, può contattare l'Ufficio Relazioni con il Pubblico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al seguente indirizzo: urp@infrastrutturetrasporti.it. Può, inoltre, telefonare all'Ufficio Relazioni con il Pubblico Centrale ai seguenti numeri: 06/41582143/2144 - fax 0641582145 - indirizzo via Giuseppe Caraci, 36 00157 Roma. dettagliate notizie potranno essere assunte dal nostro sito alla voce http://www.aci.it/index.php?id=484 Comunque, Le evidenziamo che chi importa un veicolo in Italia dovrà procedere anzitutto all' immatricolazione del veicolo presso l'Ufficio della Motorizzazione Civile; poi, dovrà procedere alla iscrizione del mezzo al Pubblico Registro Automobilistico, presso l'Ufficio ACI del PRA di Sua residenza, presentando la carta di circolazione estera e il titolo che, in questo caso, è una "dichiarazione di proprietà" (resa nella forma della scrittura privata, con sottoscrizione autenticata da un notaio, in doppio originale). Il costo della formalità è determinato da tabella ministeriale (eventualmente maggiorata, dalla Provincia, fino ad un massimo del 20%) e dal numero di KW di potenza del veicolo. L'imposta base, comunque, per i veicoli fino a 53 KW è di € 150,81, mentre oltre i 53 KW è di € 3,51 per ogni KW. Si dovranno corrispondere anche l'imposta di bollo e gli emolumenti P.R.A. (quale corrispettivo del servizio prestato). Restando a Sua disposizione per eventuali, ulteriori necessità, Le inviamo i migliori saluti.