le teorie sul complotto dell 11 settembre

Discussione in 'Off-Topic' iniziata da bmw320d150cv, 13 Settembre 2009.

  1. bmw320d150cv

    bmw320d150cv Secondo Pilota

    760
    33
    6 Ottobre 2007
    Reputazione:
    1.960.784
    320d136cv-320d150cv Now 320cd
    gran parte dei riscaldamenti e dei generatori erano nei piani sotteranei,infatti le torri avevano ben 6 piani sotto terra
    partivano da b1 e arrivavano fino a b6
     
  2. Alessandroguitarsound

    Alessandroguitarsound Presidente Onorario BMW

    9.839
    570
    31 Maggio 2008
    Reputazione:
    2.615.687
    bmw 330d m-paket
    impossibile fossero tutti li....sono un libero professionista del settore in quanto a riscaldamento e climatizzazione in genere....e ti assicuro che sarebbe impossibile alimentare gia dal decimo piano in poi...io continuo a dire che il mix di cortocircuiti e guasti vari dovuti allo schianto hanno messo in crisi tutto cio che era impianto la dentro...e cio che mi porta a pensarlo sono le dimensioni stesse dell'edificio e il numero immenso di utenze da soddisfare...
     
  3. bmw320d150cv

    bmw320d150cv Secondo Pilota

    760
    33
    6 Ottobre 2007
    Reputazione:
    1.960.784
    320d136cv-320d150cv Now 320cd
    non dico fossero tutti li,sarebbe impossibile,ma una gran parte erano nei 6 piani sotteranei
     
  4. farnci1

    farnci1 Amministratore Delegato BMW

    3.185
    62
    1 Dicembre 2004
    Reputazione:
    32.831
    linea 37 blu
    allora esaminiamo quelle che sono le menzogne effettive e presunte,rilasciate dalla commisione sull'11 settembre
    sempre tratto dal libro di griffin,a seguito di verifica:
    1. L’omissione delle prove che almeno sei dei presunti dirottatori --- includendo Walid Al – Shehri, il quale è stato indicato dalla commissione come probabile accoltellatore di un attendente di volo sul volo 11 prima che questo si schiantasse sulla torre nord del WTC --- sono ancora vivi (19 – 20)
    2. L’omissione delle prove riguardo Mohammed Atta --- come la sua documentata passione per l’alcol, il maiale e la lap dance --- che è in contrasto con le affermazioni della commissione che lui fosse diventato un fanatico religioso (20 – 21)
    3. L’offuscamento delle prove che Hani Hanjour era un pilota troppo scarso per aver pilotato un aereo di linea contro il pentagono (21 – 22)
    4. L’omissione del fatto che le liste delle prenotazioni degli aerei rilasciate al pubblico non contengono nomi arabi (23)
    5. L’omissione del fatto che il fuoco non ha mai, prima o dopo l’11 settembre, causato il collasso di edifici in acciaio (25)
    6. L’omissione del fatto che gli incendi nelle torri gemelle non erano molto grandi, molto caldi, o di lunga durata comparati con incendi in vari edifici in acciaio che non collassarono (25 – 26)
    7. L’omissione del fatto che, data l’ipotesi che i collassi fossero causati dal fuoco, la torre sud, che venne colpita dopo la torre nord e aveva perfino incendi di minore entità, non avrebbe dovuto collassare per prima (26)
    8. L’omissione del fatto che il WTC 7 (che non è stato colpito da alcun aeroplano e che aveva solo incendi piccoli e localizzati) è collassato --- un avvenimento che la FEMA ha ammesso di non poter spiegare (26)
    9. L’omissione del fatto che il collasso delle torri gemelle (come quello dell’edificio 7) fu un esempio di almeno dieci caratteristiche provocanti della demolizione controllata (26 – 27)
    10. L’affermazione che il nucleo delle due torri fosse di pilastri cavi in acciaio --- un’affermazione che ha negato l’esistenza delle 27 colonne di acciaio massiccio che in realtà costituivano il nucleo di entrambe le torri e che, data la frittata della teoria dei collassi, dovrebbe ancora stagliarsi per centinaia di piedi nell’aria (27 – 28)
    11. L’omissione della dichiarazione di Larry Silverstein che lui e il comandante dei pompieri decisero di evacuare l’edificio 7 (28)
    12. L’omissione del fatto che l’acciaio degli edifici del WTC venne rapidamente rimosso dalla scena del crimine e imbarcato verso l’estero prima che potesse venire analizzato per le prove sull’utilizzo di esplosivi (30)
    13. L’omissione del fatto che, siccome l’edificio 7 venne evacuato prima di crollare, la ragione ufficiale per la rapida rimozione dell’acciaio --- che alcune persone potessero essere ancora vive sepolte tra le macerie sotto l’acciaio --- in questo caso era insensata.
    14. L’omissione dell’affermazione del sindaco Giuliani che disse di aver ricevuto notizia che il WTC stava per crollare (30 – 31)
    15. L’omissione del fatto che il fratello del presidente Bush, Marvin, e suo cugino Wirt Walker III erano entrambi direttori della compagnia incaricata della sicurezza del WTC (31 – 32)
    16. L’omissione del fatto che l’ala ovest del pentagono sarebbe stata l’ultimo punto utile da colpire per i terroristi di Al Qaeda, per vari motivi (33 – 34)
    17. L’omissione di qualunque discussione sul come il danno causato al pentagono fosse compatibile con l’impatto di un Boeing 757 lanciato a svariate centinaia di miglia orarie (34)
    18. L’omissione del fatto che ci sono fotografie che dimostrano che le facciate dell’ala ovest non collassarono se non mezz’ora dopo l’impatto e anche che il buco d’entrata pare troppo piccolo perché vi sia entrato un Boeing 757 (34)
    19. L’omissione di tutte le testimonianze che sono state utilizzate per porre dei dubbi su quanti resti di un Boeing 757 fossero visibile sia dentro che fuori dal pentagono (34 – 36)
    20. L’omissione di qualsiasi discussione sul fatto che il pentagono ha un sistema antimissile che avrebbe potuto abbattere un aereo di linea ---anche se la commissione suppose che i terroristi di Al Qaeda non attaccarono una centrale nucleare perché ipotizzarono che fosse così difesa (36)
    21. L’omissione del fatto che fotografie prese da varie telecamere di sicurezza --- includendo la telecamera alla stazione di servizio sulla via per il pentagono, il filmato della quale è provato che venne confiscato dall’FBI immediatamente dopo l’impatto --- potrebbero probabilmente rispondere al quesito di cosa realmente abbia colpito il pentagono (37 – 38)
    22. L’omissione del riferimento del segretario della difesa Rumsfeld riguardo il missile usato per danneggiare il pentagono (39)
    23. L’apparente aggiunta di una totalmente insoddisfacente risposta alla domanda del perché gli agenti del servizio segreto permisero al presidente Bush di rimanere alla scuola di Sarasota nel momento in cui, secondo la storia ufficiale, avrebbero dovuto apprendere che un aereo dirottato avrebbe potuto essere sulla via per schiantarsi sulla scuola (41 – 44)
    24. Il fallimento nell’indagare il perché del fatto che il servizio segreto non chiamò alcun caccia per fornire copertura aerea per l’Air Force One (43 – 46)
    25. Le affermazioni che, quando il gruppo presidenziale arrivò alla scuola, nessuno del gruppo sapeva che alcuni aeroplani erano stati dirottati (47 – 48)
    26. L’omissione del rapporto secondo il quale il generale Ashcroft venne avvertito di smettere di usare linee aeree commerciali prima dell’11 settembre (51)
    27. L’omissione dell’affermazione di David Schipper che, in base a delle informazioni passate agli agenti dell’FBI riguardo previsti attacchi a Lower Manhattan, aveva provato senza successo a girare queste informazioni al procuratore generale Ashcroft durante le sei settimane precedenti l’11 settembre (51)
    28. L’omissione di menzionare gli agenti dell’FBI che comprovatamene affermarono di conoscere ben in anticipo date e obiettivi degli attacchi (51 – 52)
    29. L’affermazione, per mezzo di una circolare, che l’inusuale acquisto di azioni antecedenti l’11 settembre non implicava la conoscenza anticipata degli attacchi da parte dei compratori (52 – 57)
    30. L’omissione dei rapporti riguardanti il fatto che sia il sindaco William Brown che alcuni ufficiali del pentagono ricevettero avvisi riguardo involare l’11 settembre (57)
    31. L’omissione del rapporto che Osama Bin Laden, già ricercato numero uno dell’America, è stato curato nel luglio del 2001 da un medico americano in un ospedale americano a Dubai, e visitato dal locale agente CIA (59)
    32. L’omissione delle notizie che suggerivano che dopo l’11 settembre le truppe americane in Afghanistan permisero deliberatamente che Osama Bin Laden scappasse (60)
    33. L’omissione dei rapporti, incluso il rapporto di una visita a Bin Laden all’ospedale a Dubai del capo dei servizi segreti sauditi, in aperta contraddizione con il ritratto di Osama Bina Laden come disconosciuto dalla sua famiglia e dal suo paese (60 – 61)
    34. L’omissione della dichiarazione di Gerald Posner riguardo la testimonianza di Abu Zubaydah, secondo la quale tre membri della famiglia reale saudita --- tutti morti misteriosamente in un periodo di otto giorni poco più tardi --- stavano finanziando ad Al Qaeda e avevano conoscenza precedente all’11 settembre degli attacchi che sarebbero avvenuti (31 – 65)
    35. La negazione da parte della commissione di aver trovato qualsiasi prova riguardo il passaggio di denaro dai sauditi ad Al Qaeda (65 – 68)
    36. La negazione, in particolare, da parte della commissione, di aver trovato prove riguardo il passaggio di fondi dalla principessa Haifa, moglie del principe Bandar, agli operativi di Al Qaeda (69 – 70)
    37. La negazione, nei termini di aver semplicemente ignorato la distinzione tra voli privati e commerciali, che i voli privati che condussero i sauditi da Tampa a Lexington il 13 settembre violarono le leggi sullo spazio aereo statunitense vigenti in quei giorni (71 – 76)
    38. La negazione che ad alcun saudita fu permesso di lasciare gli Stati Uniti appena dopo l’11 settembre senza essere stato adeguatamente indagato (76 – 82)
    39. L’omissione delle prove che il principe Bndar ottenne un permesso speciale dalla Casa Bianca per i voli sauditi (82 – 86)
    40. L’omissione dell’affermazione di Coleen Rowley che alcuni ufficiali nel quartier generale dell’FBI videro l’appunto dell’agente Kenneth Williams di Phoenix (89 – 90)
    41. L’omissione dell’affermazione dell’agente dell’FBI di Chicago Robert Wright, che il quartier generale dell’FBI chiuse il suo caso su una cellula terroristica, e usò l’intimidazione per evitare che pubblicasse la sua esperienza su un libro (91)
    42. L’omissione di prove riguardo il sabotaggio da parte dell’FBI del tentativo di Coleen Rowley e di altri agenti di Minneapolis di ottenere un mandato per accedere al computer di Zacarias Moussaoui (91 – 94)
    43. L’omissione di tre ore e mezza di testimonianza dell’ex traduttore dell’FBI Sibel Edmond – testimonianza che, secondo la lettera pubblica successiva al direttore Kean, rivelava seri insabbiamenti relativi l’11 settembre da parte di ufficiali del quartier generale dell’FBI (94 – 101)
    44. L’omissione del fatto che il generale Mahmoud Ahmadi, capo dei servizi segreti pakistani (ISI), era a Wilmington la settimana precedente l’11 settembre per incontrare il capo della CIA Gorge Tenet e altri ufficiali statunitensi (103 – 104)
    45. L’omissione delle prove che il capo dell’ISI, Ahmadi, ordinò che fossero mandati 100000 $ a Mohammed Atta prima dell’11 settembre (104 – 107)
    46. L’affermazione della commissione di non aver trovato prove che alcun governo straniero, incluso il Pakistan, abbia finanziato gli operativi di Al Qaeda (106)
    47. L’omissione del rapporto che l’amministrazione Bush fece pressioni sul Pakistan affinché rimuovesse Ahmadi dal ruolo di capo dell’ISI dopo la comparsa della storia del passaggio, per suo ordine, dei soldi ad Atta (107 – 109)
    48. L’omissione di prove che l’ISI (e non solamente Al Qaeda) era dietro l’assassinio di Ahmad Shah Masood (il capo dell’alleanza del nord afghana), che avvenne appena dopo la riunione di una settimana fra i capi della CIA e l’ISI (110 – 112)
    49. L’omissione di prove che l’ISI era coinvolto nel rapimento e nell’omicidio del giornalista di Wall Street Daniel Pearl (113)
    50. L’omissione del rapporto di Gerald Posner che Abu Zubaydah affermò che un ufficiale militare pachistano, Mushaf Ali Mir, era strettamente connesso all’ISI e ad Al Qaeda e aveva conoscenze anticipate degli attacchi dell’11 settembre (114)
    51. L’omissione della previsione da parte di Rajaa Gulum Abbas, agente dell’ISI, fatta nel 1999 che le torri gemelle sarebbero crollate (114)
    52. L’omissione del fatto che il presidente Bush e altri membri della sua amministrazione parlarono ripetutamente degli attacchi dell’11 settembre come opportunità (116 – 117)
    53. L’omissione del fatto che “The project for the new american century”**, del quale molti membri divennero figure chiave dell’amministrazione Bush, pubblicò un documento nel 2000 che affermava che una nuova Pearl Harbor avrebbe aiutato il loro obiettivo di ottenere fondi per una rapida trasformazione tecnologica dell’esercito americano (117 – 118)
    54. L’omissione del fatto che Donald Rumsfeld, che, come capo della commissione sul comando dello spazio degli Stati Uniti, raccomandò di aumentarne i fondi, usò gli attacchi dell’11 settembre come conclusione per assicurarsi quei fondi (119 – 122)
     
    Ultima modifica di un moderatore: 13 Settembre 2009
  5. farnci1

    farnci1 Amministratore Delegato BMW

    3.185
    62
    1 Dicembre 2004
    Reputazione:
    32.831
    linea 37 blu
    continua:
    57. L’omissione del rapporto che, in un meeting nel luglio 2001, i rappresentanti degli Stati Uniti dissero che, siccome i talebani rifiutavano di accettare la proposta americana di far avanzare l’oleodotto, una guerra contro di loro sarebbe iniziata ad ottobre (125 – 126)
    58. L’omissione del fatto che Zbiginiew Brzezinsky nel suo libro del 1997 disse che, affinché gli USA mantenessero la supremazia globale, dovevano ottenere il controllo dell’Asia centrale, con le sue vaste riserve di petrolio, e che una nuova Pearl Harbor avrebbe aiutato gli Stati Uniti ad ottenere il supporto pubblico per le sue fatiche imperialistiche (127 – 128)
    59. L’omissione di prove che alcuni membri chiave dell’amministrazione Bush, inclusi Donald Rumsfeld e il suo vice Paul Wolfowitz, facevano dibattiti su una guerra in Iraq da anni (129 – 133)
    60. L’omissione di annotazioni di conversazioni di Rumsfeld riguardo l’11 settembre che mostrano come egli fosse determinato ad usare gli attacchi come pretesto per una guerra in Iraq (131 – 132)
    61. L’omissione dell’affermazione da “the project for the new american century”** che il bisogno di una presenza di forze americane sostanziale nel Golfo trascende il problema del regime di Saddam Hussein (133 – 134)
    62. La dichiarazione che il protocollo FAA riguardo l’11 settembre richiese il processo di passaggio attraverso la catena di comando, il che fece perdere del tempo --- nonostante il Rapporto citi prove del contrario (158)
    63. La dichiarazione che in quei giorni ci fossero solo due basi nel settore nord – est del NORAD che tenevano caccia in allerta, e che, in particolare, non ci fossero caccia in allerta a Mcguire o Andrews (159 – 162)
    64. L’omissione delle prove che la base aerea di Andrews teneva in ogni momento alcuni caccia in allerta (162 – 164)
    65. L’accettazione dell’affermazione duplice che il colonnello Marr del NEADS dovette telefonare a un suo superiore per vere il permesso di avere i caccia in volo da Otis e che questa chiamata richiese 8 minuti (165 – 166)
    66. L’adesione all’affermazione che la perdita del segnale del trasponder degli aeroplani rende virtualmente impossibile i radar dell’esercito americano il tracciamento di quegli aeroplani (166 – 167)
    67. L’affermazione che l’intercettazione di Payne Stewart non mostra che il tempo di risposta del NORAD nei confronti del volo 11 fu straordinariamente lento (167 – 169)
    68. L’affermazione che i caccia di Otis non furono mesi in volo fino a sette minuti dopo aver ricevuto l’ordine di decollare perché non sapevano dove andare (174 – 175)
    69. L’affermazione che l’esercito americano non venne a sapere del dirottamento del volo 175 fino alle 9:03, quando questo si stava schiantando nella torre sud (181 – 182)
    70. L’omissione di qualsiasi spiegazione riguardo (a) perché il primo rapporto del NORAD, secondo il quale l’FAA notificò all’esercito il dirottamento del volo 175 alle 8:43, era ora da considerare falso e (b) come questo rapporto, se fosse stato falso, avrebbe potuto essere pubblicato e lasciato non corretto per circa tre anni (182)
    71. La dichiarazione che l’FAA non programmò una teleconferenza fino alle 9:20 di quel mattino (183)
    72. L’omissione del fatto che un appunto di Laura Brown dell’FAA dice che la teleconferenza era fissata per le 8:50 e che includeva una discussione sul dirottamento del volo 175 (183 – 184, 186)
    73. L’affermazione che la conferenza dell’NMCC non cominciò fino alle 9:29 (186 – 188)
    74. L’omissione, nell’affermazione della commissione che il volo 77 non deviò dalla sua rotta fino alle 8:54, del fatto che il rapporto precedente diceva 8:46 (189 – 190)
    75. Il fallimento nel menzionare che il rapporto riguardante la caduta di un grande jet in Kentucky, nel momento in cui il volo 77 scomparve dai radar dell’FAA, venne preso abbastanza seriamente dai capi dell’FAA e dall’unità antiterrorismo dell’FBI che venne ritrasmesso alla Casa Bianca (190)
    76. L’affermazione che il volo 77 volò per almeno 40 minuti attraverso lo spazio aereo americano in direzione di Washington senza essere rilevato dai radar dell’esercito (191 – 192)
    77. Il fallimento nello spiegare, se il rapporto del NORAD che fosse stato avvertito del volo 77 alle 9:24 non era corretto, di come questo rapporto sia potuto nascere, quindi, se gli ufficiali del NORAD avessero mentito o fossero semplicemente stati confusi per circa tre anni (192 – 193)
    78. L’affermazione che i caccia di Langley, dei quali il NORAD disse in un primo tempo che fossero stati fatti decollare per intercettare il volo 77, erano attualmente stati fatti decollare in risposta a un prima rapporto errato da un (non identificato) controllore dell’FAA alle 9:21 che diceva che il volo 11 era ancora in volo e stava dirigendosi verso Washington (193 – 199)
    79. L’affermazione che l’esercito non sentì nulla dall’FAA riguardo il probabile dirottamento del volo 77 prima che il pentagono fosse colpito (204 – 212)
    80. L’affermazione che Jane Garvey non si unì alla video conferenza di Richard Clarke fino alle 9:40, dopo che il pentagono era stato colpito (210)
    81. La dichiarazione che nessuna delle teleconferenze riuscì a coordinare le risposte dell’FAA e dell’esercito ai dirottamenti perché nessuna di queste includeva i giusti ufficiali dell’FAA e del dipartimento della difesa --- nonostante Richard Clarke dichiari che la sua videoconferenza incluse il capo dell’FAA, Jane Garvey, tanto quanto il segretario della difesa Rumsfeld e il generale Richerd Myers, la poltrona agente dei comandanti riuniti dello staff (211)
    82. L’affermazione della commissione di non sapere chi, nel dipartimento della difesa, partecipò alla videoconferenza di Clarke --- nonostante il libro di Clarke dica che furono Donald Rumsfeld e il generale Myers (211 – 212)
    83. L’appoggio all’affermazione del generale Myers che egli fosse su Capitol Hill durante gli attacchi, senza menzionare l’affermazione contraddittoria di Richard Clarke, secondo la quale Myers era al pentagono a partecipare alla videoconferenza di Clarke stesso (213 – 217)
    84. L’insuccesso nel menzionare la contraddizione tra l’affermazione di Clarke riguardo il luogo dove si trovava Rumsfeld quella mattina e la dichiarazione dello stesso Rumsfeld (217 – 219)
    85. L’omissione della testimonianza del segretario dei trasporti Norman Mineta, data alla commissione stessa, che il vicepresidente Cheney e altri nel rifugio sotterraneo furono avvisati alle 9:26 che un aereo si stava avvicinando al pentagono (220)
    86. L’affermazione che gli ufficiali del pentagono non seppero nulla riguardo l’avvicinarsi di un aereo al pentagono fino alle 9:32, 9:34 o 9:36 --- in qualsiasi caso solo pochi minuti prima che l’edificio venisse colpito (223)
    87. L’appoggio a due storie contraddittorie riguardo l’aereo che colpì il pentagono --- una nel quale esso eseguì una spirale discendente di 330° (una picchiata ad alta velocità) e una nella quale non c’è alcun accenno a questa manovra (222 – 223)
    88. L’affermazione che i caccia di Langley, che presumibilmente furono fatti decollare per proteggere Washington dal volo fantasma 11, non erano vicini a Washington perché furono spediti per errore sul mare (223 – 224)
    89. L’omissione di tutte le prove che insinuano che l’aereo che colpì il pentagono non fosse il volo 77 (224 – 225)
    90. L’affermazione che all’esercito non venne notificato il dirottamento del volo 93 dall’FAA prima che questo si schiantasse (227 - 229, 232, 253)
    91. La duplice affermazione che l’NMCC non vide la conferenza iniziata dall’FAA e dopo non riuscì a connettere l’FAA alla conferenza iniziata dall’NMCC (230 – 231)
    92. L’omissione del fatto che il servizio segreto può sapere tutto ciò che sa l’FAA (233)
    93. L’omissione di qualsiasi inchiesta sul perché l’NMCC iniziò la sua personale teleconferenza se, come Laura Brown dell’FAA ha detto, questo non è il protocollo standard (234)
    94. L’omissione di qualsiasi indagine sul perché il generale Montague Winfield non solo lasciò un novellino (il capitano Leidig) al suo posto come Direttore delle Operazioni dell’NMCC ma addirittura lo lasciò in carica anche quando fu chiaro che il pentagono stava affrontando una crisi senza precedenti (235 – 236)
    95. L’affermazione che l’FAA (falsamente) informò il servizio segreto tra le 10:10 e le 10:15 che il volo 93 era ancora in volo e si dirigeva verso Washington (237)
    96. L’affermazione che il vicepresidente Cheney non diede l’autorizzazione all’abbattimento prima delle 10:10 (alcuni minuti dopo lo schianto del volo 93) che questa autorizzazione non venne trasmessa all’esercito americano fino alle 10:31 (237 – 241)
    97. L’omissione di tutte le prove indicanti che il volo 93 venne abbattuto da un aereo dell’esercito (238 – 239, 252 – 253)
    98. L’affermazione che Richard Clarke non ricevette la richiesta di autorizzazione ad abbattere prima delle 10:25 (240)
    99. L’omissione della testimonianza dello stesso Clarke, che insinua di aver ricevuto l’autorizzazione di abbattimento alle 9:50 (240)
    100. L’affermazione che Cheney non raggiunse il rifugio sotterraneo (il PEOC, presidential emergency operations center***) prima delle 9:58 (241 – 244)
    101. L’omissione di più testimonianze, tra cui quella di Norman Mineta alla commissione stessa, che Cheney era nel PEOC prima delle 9:20 (241 – 244)
    102. L’affermazione che l’autorizzazione di abbattimento dev’essere data dal presidente (245)
    103. L’omissione dei rapporti indicanti il fatto che il colonnello Marr ordinò l’abbattimento del volo 93 e che il generale Winfield indicò che lui e altri dell’NMCC si aspettavano che un caccia raggiungesse il volo 93 (252)
    104. L’omissione dei rapporti che mostrano come ci fossero due caccia in volo a poche miglia da NYC e tre a sole 200 miglia da Washington (251)
    105. L’omissione delle prove che ci fossero almeno 6 basi con caccia in allerta nella parte nord-orientale degli USA (257 – 258)
    106. L’approvazione dell’affermazione del generale Myers che il NORAD definiva la propria missione in termini di difesa da minacce dll’estero (258 – 262)
    107. L’approvazione dell’affermazione del generale Myers che il NORAD non aveva riconosciuto la possibilità che i terroristi usassero gli aerei dirottati come missili (262 – 263)
    108. Il mancato chiarimento del significato delle prove presentate nel rapporto stesso, e del menzionarne altre, che dimostrano che il NORAD aveva invece riconosciuto la minaccia di poter usare gli aerei come missili (264 – 267)
    109. L’insuccesso nel provare la questione di come i wargames**** programmati per quel giorno fossero legati al fallimento dell’esercito nell’intercettare i voli dirottati (268 – 269)
    110. Il fallimento nel discutere la possibile rilevanza dell’operation NorthWoods***** sugli attacchi dell’11 settembre (269 – 271)
    111. L’affermazione --- costruita in spiegazione del perché l’esercito non ottenne informazioni riguardo i dirottamenti in tempo per intercettarli --- che il personale dell’FAA fallì inesplicabilmente nel seguire le procedure standard per qualcosa come 16 volte (155 – 156, 157, 179, 180, 181, 190, 191, 193, 194, 200, 202 – 203, 227, 237, 272 – 275)
    112. Il fallimento nel far notare che la dichiarata indipendenza della commissione era fatalmente compromessa dal fatto che il suo direttore esecutivo, Philip Zelikow, era virtualmente un membro dell’amministrazione Bush (7 – 9, 11 – 12, 282 – 284)
    113. Il fallimento nel mostrare che la Casa Bianca prima tentò di prevenire la creazione di una commissione sull’11 settembre, e poi piazzò vari ostacoli sulla sua strada, incluso ilfinanzirla solo minimamente (283 – 285)
    114. Il fallimento nel far notare che il presidente della commissione, la maggior parte degli altri commissari, e almeno metà dello staff avevano seri conflitti d’interesse (285 – 290, 292 – 295)
    115. Il fallimento della commissione, nel vantarsi di aver presentato il suo rapporto finale senza dissensi, nel mostrare che questo era probabilmente possibile solo perché Max Cleland, uno dei commissari più critici nei confronti della Casa Bianca che giurò che non sarebbe stato parte di un aver guardato alle informazioni solo parzialmente, dovette licenziarsi per poter accettare una nomina alla Import – Export Bank, e che la Casa Bianca lo fece avanzare tra i candidati per questa nomina solo dopo che egli mise un freno alle sue schiette critiche (290 – 291)
    Concluderò facendovi notare che ho chiuso il mio studio su quello che ho iniziato a chiamare il “rapporto Kean – Zelikow” scrivendo che, molto distante dal ridurre i miei sospetti riguardo una complicità ufficiale, questo rapporto è servito a confermarli. Perché le menti incaricate di redigere questo rapporto finale avrebbero dovuto infilarsi in un tale mucchio di falsità se non stavano cercando di coprire crimini veramente enormi?
     
  6. Alessandroguitarsound

    Alessandroguitarsound Presidente Onorario BMW

    9.839
    570
    31 Maggio 2008
    Reputazione:
    2.615.687
    bmw 330d m-paket
    ma poi un altra cosa importante....n sono i motori in se che fanno disastri...ma l'alimentaziuone di questil....che sia gas...gasolio o altro...sicuramente..le condutture erano davvero imponenti!
     
  7. bmw320d150cv

    bmw320d150cv Secondo Pilota

    760
    33
    6 Ottobre 2007
    Reputazione:
    1.960.784
    320d136cv-320d150cv Now 320cd
    troppe troppe cose coincidono,sono sempre piu convinto,non c'è niente da fare:eek::eek:
     
  8. bmw320d150cv

    bmw320d150cv Secondo Pilota

    760
    33
    6 Ottobre 2007
    Reputazione:
    1.960.784
    320d136cv-320d150cv Now 320cd
    questo sicuramente,ma non si giustificano moltissime altre cose
     
  9. Mpower3246

    Mpower3246 Amministratore Delegato BMW

    4.441
    109
    4 Novembre 2004
    Reputazione:
    2.911
    M3 E46 SMG
    Eh magari..
    A 1500° l'acciao fonde , diventa liquido .
    La resistenza meccanica dell'acciaio cala gradualmente con l'aumentare della temperatura . Già a temperature intorno ai 500° perde buona parte della sua resistenza.
     
    Ultima modifica di un moderatore: 13 Settembre 2009
  10. Alessandroguitarsound

    Alessandroguitarsound Presidente Onorario BMW

    9.839
    570
    31 Maggio 2008
    Reputazione:
    2.615.687
    bmw 330d m-paket
    aggiungo anche che con i pesi immensi in gioco nn ha faticato ad arrivare al cedimento...
     
  11. farnci1

    farnci1 Amministratore Delegato BMW

    3.185
    62
    1 Dicembre 2004
    Reputazione:
    32.831
    linea 37 blu
    ma anche il modo in cui sono venute giù le torri,è più simili ad una distruzione controllata,e ribadito che poche parti delle colonne in acciaio indicano temperature superiori ai 250 gradi....
     
  12. bmw320d150cv

    bmw320d150cv Secondo Pilota

    760
    33
    6 Ottobre 2007
    Reputazione:
    1.960.784
    320d136cv-320d150cv Now 320cd
    vi ricordo che era acciao temprato
    diverso dall'acciao comune
    e cmq a queste temperature non ci sono arrivate
    gia se si è arrivati a 600°-700° è gia molto
     
  13. bmw320d150cv

    bmw320d150cv Secondo Pilota

    760
    33
    6 Ottobre 2007
    Reputazione:
    1.960.784
    320d136cv-320d150cv Now 320cd
    quoto e aggiungo,che non si è trovata nessuna e dico nessuna trave di acciaio che sia piegata,solamente tagliate di netto
     
  14. farnci1

    farnci1 Amministratore Delegato BMW

    3.185
    62
    1 Dicembre 2004
    Reputazione:
    32.831
    linea 37 blu
    altra testimonianza:
    Judy Wood, professore d'ingegneria meccanica alla Clemson University; e Charles N. Pegelow, un ingegnere strutturale con 30 anni d'esperienza. Infatti, molto prima che questo dissenso scientifico emergesse - solo 3 mesi dopo il 9/11 - l'inadeguatezza della versione ufficiale era stata messa in evidenza dagli ingegneri esperti in protezione contro gli incendi. Il redattore Bill Manning ha scritto in "Fire Engineering": "Fire Engineering ha buone ragioni per credere che 'l'indagine ufficiale' con la benedizione del FEMA... è una farsa mal congegnata che può già essere stata estorta da forze politiche i cui interessi primari, per metterla giù leggera, sono molto lontani dall'essere completamente scoperti... Membri rispettabili della comunità degli ingegneri esperti in protezione contro gli incendi cominciano ad alzare bandierine rosse ed emerge un risultato rimbombante: I danni strutturali provocati dagli aerei e l'accensione esplosiva del carburante dei jet in sé non erano sufficienti per abbattere le torri.
    I depositi fusi trovati a Ground Zero e il fatto che la descrizione ufficiale eviti di menzionarli, rappresentano un'anomalia che dovrebbe essere studiata in modo imparziale, non essere allontanata per ragioni di convenienza politica - o standard arbitrari dei confini della salute mentale.
     
  15. Alessandroguitarsound

    Alessandroguitarsound Presidente Onorario BMW

    9.839
    570
    31 Maggio 2008
    Reputazione:
    2.615.687
    bmw 330d m-paket
    un'altra cosa importante....nn è detto che il cedimento sia da attribuire alle colonne in acciaio in se...ma ai punti di fissaggio..(saldature)....che nn escludo potessero essere stati fatti con vitoni filettati...di chissa che materiale...:-k
     
  16. farnci1

    farnci1 Amministratore Delegato BMW

    3.185
    62
    1 Dicembre 2004
    Reputazione:
    32.831
    linea 37 blu
    ed ancora:
    Steve Jones, professore di fisica alla Brigham Young University (BYU), puntualizza sui ritrovamenti largamente descritti di metallo fuso nei seminterrati delle due torri del WTC che furono colpite dagli aerei, così come nel terzo palazzo, il WTC 7 - un palazzo che è crollato simmetricamente nonostante non fosse stato colpito da un aereo. In tutti i casi, il resoconto ufficiale incolpa i violenti incendi, resi più caldi a causa del combustibile del jet (o gasolio nel caso del WTC 7). Ma tutte le indagini scientifiche del NIST, del FEMA e di esperti indipendenti stabiliscono che gli incendi hanno bruciato ben sotto ai 2800° Fahrenheit, il punto di fusione di acciaio. In altre parole, tutti concordano che gli incendi non erano mai abbastanza caldi per fondere le colonne d'acciaio. Se l'acciaio sia stato o no abbastanza caldo per piegarsi, il resoconto ufficiale non riesce a spiegare i depositi di metallo fuso trovati dopo i crolli. Se non sono stati gli incendi, cosa avrebbe potuto indurre l'acciaio a fondersi? Jones sostiene che i ritrovamenti costituiscono "la prova diretta per l'uso di esplosivi a temperatura elevata, come la termite, che crea acciaio fuso come prodotto finale". Forse ci sono altre spiegazioni, forse no. Ma i dati stessi rappresentano un problema per il resoconto ufficiale.
     
    Ultima modifica di un moderatore: 13 Settembre 2009
  17. bmw320d150cv

    bmw320d150cv Secondo Pilota

    760
    33
    6 Ottobre 2007
    Reputazione:
    1.960.784
    320d136cv-320d150cv Now 320cd
    i pavimenti erano saldati alla struttura esterna e direttamente ai piloni
     
  18. tetsuo

    tetsuo Amministratore Delegato BMW

    3.763
    483
    11 Dicembre 2006
    Reputazione:
    1.719.342
    530i Touring E39
    piccola considerazione...

    noi italiani ci siamo sconvolti (non più di tanto) per le fantasiose ipotesi su Ustica e poi tutti abbiamo visto con i nostri occhi che non poteva essere un "cedimento strutturale"

    la stessa cosa vale per l'11 settembre...è sotto gli occhi di tutti, ma si cerca comunque di portare avanti tesi fantasiose.
     
  19. Nicola Spinazzola

    Nicola Spinazzola Presidente Onorario BMW

    16.514
    820
    7 Febbraio 2007
    Reputazione:
    28.019.918
    Alpine A110 Pure
    Pochi giorni dopo l'esplosione dell'aereo su NY, lo ricordate? Un mese dopo l'attacco alle due torri, ebbi modo di parlare con un mio cliente ingegnere, questa persona la ritengo da sempre un agente segreto probabilmente in pensione, comunque nei fatti ha lavorato per parecchi anni in medio oriente, ha partecipato ai crash test degli airbus, insomma è una persona che sa un sacco di cose.


    Riguardo all'airbus mi disse che era impossibile che una scia potesse spezzare un aereo in volo e che probabilmente era stato fatto esplodere con una bomba attivata da un pressostato, quando l'aereo aveva raggiunto la quota prestabilita la bomba è esplosa.


    Il fatto che tutti parteciparono al silenziamento di ciò che accade a quell'aereo fa capire IMHo quanto fossero impreparati gli americani ad un attacco venuto dal cielo con aerei di linea, e quanto temessero una escalation di attentati prima che riuscissero ad organizzare delle contromisure.


    Mi disse poi che gli attentati erao stati commissionati da da Saddam Hussein, intendeva così vendicarsi di desert storm1 facendo cadere nel ridicolo il figlio del suo nemico di sempre, Bush senior.

    Così quando gli proposi un investimento azionario, lui mi rispose: "siamo all'inizio di desert storm2 non trovo prudente fare investimenti azionari con una guerra alle porte.


    Così lo guardai sconcertato e gli dissi: ma la guerra in Afganistan quanto vuole che duri?"


    Vi ricordate nel primo mese si parlò solo dell'afganistan quale dimora del capo dei terroristi Bin Laden.

    Lui rispose: "no non parlo della afganistan ma dell'Iraq, Bush vorrà la sua vendetta"

    Pochi mesi dopo l'america dichiarò guerra all'iraq con un pretesto dichiaratamente falso ma Hussein lo sfidò lo stesso confidando di avere l'organizzazione adatta per fare strage degli americani nel suo territorio.

    Poi mi disse una frase che non voglio ripetere e che riguarda una rivisitazione dei tempi passati, in pratica addebitava la responsabilità ad Israele, secondo lui Israele stava adottando una politica atta a destituire ed a controllare gli stati medio orientali più ricchi ed importanti per proteggere i proprio territori dai continui attacchi suicidi.


    Nel mirino oltre all'Iraq c'erano la Siria e l'Iran, secondo i servizi segreti israeliani, questi paesi insieme all'Iraq armavano le bombe dei terroristi, con l'obiettivo di destabilizzare israele rea di avere comportamenti arroganti nei confronti dei fratelli palestinesi, gli stessi che Hussein trucidò con i gas.


    Non tutto il discorso era coerente coi miei pensieri ma sta di fatto che sia la Siria che l'Iran hanno rischiato grosso in questi anni, probabilmente alcune cose le ho interpretate male io, anche perchè lui sapeva molto più cose di quante me ne ha dette e probabilmente mi sfuggivano dei collegamenti.


    Insomma l'america era impreparata agli eventi dell'11/09, gli israeliani, a suo dire, erano al corrente che ci sarebbero stati degli attentati, anzi da qualche parte se non ricordo male saltò fuori che avevano avvertito la CIA, quello che non è stato detto è che furono loro per primi a minimizzare le notizie che avevano riportato alla CIA.


    Certo gli israeliani erano quelli che potevano avere i maggiori vantaggi dagli attentati e così è stato, sono riusciti a destabilizzare il medio-oriente, sono riusciti ad eliminare il terrorista Arafat, hanno imbavagliato la Siria con tutta l'opinione pubblica mondiale schierata a loro favore ma hanno ancora la minaccia Iraniana che per non smentirsi continua a dichiarare di voler cacciare gli ebrei dal suolo arabo.


    Probabilmente è stato il volere di dio, ma sono certo che il crollo delle due torri ha sorpreso gli attentatori stessi, IMHO non si aspettavano che le torri sarebbero addirittura crollate e come è stato detto le probabilità di un crollo erano minime, questa persona che mi ha raccontato i fatti era assolutamente certa che le torri erano crollate per l'eccessivo calore sviluppatosi all'interno delle torri e che avevano fatto collassare l'acciaio.

    Penso che non sapremo mai la verità ma che la verità sia molto ma molto più semplice di quanto ci si aspetti, forse proprio un Rais in cerca di vendetta che riesce a fare bingo con degli attentati quasi perfetti o più che perfetti.
     
  20. Alessandroguitarsound

    Alessandroguitarsound Presidente Onorario BMW

    9.839
    570
    31 Maggio 2008
    Reputazione:
    2.615.687
    bmw 330d m-paket
    quoto...torno a dire....se ci stavano le bombe...gli aerei cosa li hanno messi a fare??se l'autore nn ha avuto problemi a rivelare la sua responsabilità negli attentati,nn capisco xche avrebbe dovuto omettere l'utilizzo alternativo di esplosivi...sarebbe piu una sorta di orgoglio x mostrare quanto siano stati abili agli occhi del mondo...invece in una delle clamorose registrazioni Osama stesso e socio confermarono di nn aspettarsi danni di tale proporzione e se ne compiacevano pure!!!!:evil::evil:
     

Condividi questa Pagina