se si mettessero i carcerati enlla condizione di lavorare per la società non ci sarebbero problemi di costi di mantenimento, si produrrebbe qualcosa epr la società e la pena sarebbe finalmente rieducativa
Sono d'accordo con te, però c'è un problema di fondo che è quello che siamo in italia, l'italia dei cavilli giuridici, l'italia degli indulti, l'italia dove non ci sono carceri per contenere tutti i delinquenti e si decide di abbreviare la pena per ovviare al problema, l'italia dei buonisti a tutti i costi dove per forza ci ritroviamo in casa la feccia che negli altri paesi non sanno che farsene, l' italia con le pene calcolate con la calcolatrice; risarcisci la famiglia della vittima? bene 3 anni di meno, quindi l'assassino con i soldi è diverso dall'assassino senza....e via discorrendo Io credo che siamo affondati in un pantano paradossale, dove le pene invece che punire, istighino a nuovi reati, a volte mi domando a quale livello di civiltà staziona realmente la nostra società se le misure per risolvere i problemi causano l'effetto contrario. qualcuno recitava che si stava meglio quando si stava peggio....
L'Italia, spesso è una serie infinita di contraddizioni. La nostra storia antica, il Diritto Romano, una società antica apparentemente all'avanguardia rispetto ad altri territori. Con il tempo ci siamo perduti, nel medio evo la chiesa si è resa protagonista di atti barbari contrari alle scritture. Uomini mal ispirati, il male erano loro. ... L'hò presa un po larga.... adesso aggiusto prendo la corda. :wink: E' vero! Spesso la voglia di vendetta e di conseguenza, pena di morte è data da una mancanza quasi totale della certezza della pena. Tribunali sovracarichi, magistrati in piccolo numero. Carceri insufficienti. Indulti che fanno indigniare, sconti di pena che inducono a delinquere, "tanto poi c'è la scappatoia". Bisognerebbe fare delle serie battaglie per ripristinare la certezza della pena. Cercare di recuperare gli elementi che lo sono e arrivare a capire che non tutti possono essere recuperati. Ci sono individui che sono cattivi, non arrivano ad una redenzione, non lo vogliono e non lo concepiscono. Per loro ci dovrebbero essere delle carceri speciali, molto molto dure, sotto tutti i punti di vista. Niente visite, niente televisione o svaghi, tolleranza 0 sulla disciplina, se fai casino ti sbatto in isolamento per un'anno, al buio e senza uscire. Dopo vedi che si calmano pure i più scalmanati. Chi si rende responsabile di gravi crimini, dovrebbe avere l'obbligo di dover lavorare (con la palla al piede) e con i soldi guadagnati cercare di risarcire i familiari delle loro vittime. Secondo me ci sono altri irrecuperabili, i malati di mente, ai quali non si può riservare un trattamento duro come quello descritto, non sono consapevoli delle loro azioni (non sto parlando di chi finge di essere malato, ma dei veri malati). Per loro, ci vorrebbe un'internamento fin che guarigione non sopraggiunga e poi una lunga pena detentiva, al termine della quale medici ed ispettori possano decidere sul futuro della persona, cioè, altro carcere, oppure ospedale psichiatrico permanente o una possibilità di riabilitazione e reintroduzuione nella società. Va da se che se dopo ritornano a delinquere, il carcere o l'ospedale psichiatrico a vita è d'obbligo. Io sto descrivendo un'Italia che non c'è, ma che vorrei esistesse, dove una vittima possa avere giustizia e non vendetta. :wink:
Mah Anche io sono per la pena di morte in questi casi Chi non ha rispetto per la vita altrui non merita i vivere Quoto anche le virgole di IL CICLOPE
Ti quoto alla grande, mi dispiace solo che non mi permette di darti la rep+ che meriteresti. la penso esattamente come te, la vita di certe persone ha un valore pari a zero.
Quindi sig. redi vorreste dire che è meglio come la penso io e cioè che vadano eliminati direttamente senza passare dal carcere.
concordo in parte con te.. bisognerebbe distinguere vari tipi di omicidi e valutare un'aventuale possibilità di recupero dell'individuo.. ci sono vari gradi di gravità di omicidio.. biogna distinguere tra colposo, volontario, premeditato, seriale ecc.. un folle psicopatico che uccide una persona presa a caso solo perchè questa ha avuto la sfortuna di passare nel posto sbagliato al momento sbagliato non è assolutamente concepibile.. è una persona priva di capacità intellettive.. non è in grado di ragionare, non è in grado di rispondere delle sue azioni, non è educabile, non è possibile che possa rispettare le regole di una società civile e non è degno di starci perchè può SOLO danneggiare il prossimo, tant'è che lo faceva di mestiere di tirare pugni in faccia alla gente.. ti faccio un esempio con un caso molto simile.. un ragazzo a roma ha ucciso con un pugno in faccia un'infermiera rumena nella metropolitana. bene.. a lui gli dai il carcere con i lavori forzati.. il tutto è nato da una colluttazione, si è pentito del suo gesto, non ha massacrato una persona con una scarica infinita di botte, ma ha lasciato partire un unico colpo.. è comunque grave e si merita una pena durissima ma personalmente ritengo l'individuo "salvabile" al contrario del precedente caso..
Un paio d'ore fa mentre ero in attesa in uno studio legale, ho letto su un vecchio numero di Panorama un'intervista a Omar Favaro. Per chi non lo ricordasse il fidanzatino di Erika De Nardo, quelli del delitto di Novi Ligure. Omar fu condannato a 14 anni (imho pochi) e grazie a vari benefici di legge e a buona condotta oggi è libero. Gli psicologi dicono che ha compreso l'assurdità di ciò che ha fatto e non rappresenta più un pericolo per la società. Nell'intervista appare molto pentito e pronto a cancellare il passato. Lavora come giardiniere, si comporta bene a casa e sta lentamente riappropriandosi di una vita normale. Quando avvennero i fatti, in molti avrebbero voluto per lui e per Erika la pena di morte.
E (imho) avevano ragione, comunque visto che non si può mi va bene anche così, solo che se ci ricasca in galera insieme a lui ci manderei anche lo psicologo.
il problema della pena di morte (che moralmente non avrei difficoltà ad applicare, anche personalmente, anche su chi poi "tornerà normale") è l'utilizzo politico che se ne farà, sopratutto in un paese come l'italia, che per certi aspetti assomiglia troppo a quelli del sudamerica. quante esecuzioni negli usa, sono state cmq eseguite, per volere dei vari governatori, anche a colpa non accertata (ed almeno una dopo sentenza di assoluzione!!!!), solo per lanciare messaggi precisi (sopratutto alle minoranze etniche). non dimenticate che a prescindere dalla colpevolezza o meno, OJ simpson (il campione del football, non quello dei cartoons /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />) è vivo solo perchè i suoi avvocati riuscirono a farlo diventare un caso mediatico, ed a creare pure una "tifoseria" a favore. sapete come avrebbero tolto di mezzo i vari pecorelli, livatino etc, (e forse pure falcone e borsellino)? facevano trovare una prostituta morta a casa loro, processo farsa ed esecuzione frettolosa. per questo, pur non avendo remore morali, mi fa piacere che se in italia vogliono levare di mezzo qualcno, devono farlo col tritolo e non con una sentenza inappellabile, e forse rischiare di pagarne le conseguenze.
forse una volta...ora le galere sono piene di nordafricani ( musulmani) che in fatto di violenza nei confronti delle donne la sanno lunga...
magari li avessi io tra le mani quei due! spero tu stia scherzando... costoro si stanno lentamente riappropriando di una vita normale? OOHHH! ma siamo pazzi? si sono appropriati della vita altrui,altro che palle! o te lo sei dimenticato? non so nemmeno come si faccia a pensarla così .sarebbero quelli che li impiccherebbero i cattivi? non loro che hanno scannato i genitori-fratelli a coltellate? non ho parole,tutto questo buonismo è pura ipocrisia. alle vittime non pensa nessuno? tra un po vedremo magari una bella fiction sui 2 assassini che così diventeranno ancora più famosi e si faranno pure i soldi... ma questa è pazzia,anzi secondo me è complicità. chi sta dalla parte degli assassini per me è loro complice,c'è poco da dire.
guarda che se esiste una legge che ti dice:se tu rapini quella banca vieni ucciso,e tu consapevole della legge lo fai lo stesso sei un suicida,non è il legislatore che è un boia,un giustiziere che si arroga il diritto di toglierti la vita;sei tu che decidi di morire. è un concetto semplicissimo rapina=morte fai il bravo= vita a noi la scelta.
Ho tre figlie piccole e non riesco a concepire la violenza sui bambini, quando penso a quello che hanno fatto a quel povero bimbo e' ancora presente in me la voglia di cancellarli dalla faccia della terra, ma con una punizione corporale lenta che gli faccia rendere conto di come possa aver sofferto quel bambino.
Fosse così semplice negli stati USA dove vige la pena di morte, i reati da essa perseguibili sarebbero a zero. E' vero, l'esatto contrario però.
concordo con chi si scandalizza del ritorno alla normalita di omar. perche' sara' anche pentito, non sara' piu' un pericolo per la societa ecc.... ma una povera donna e sopratutto un povero bambino per colpa sua una vita non ce l'hanno piu'. Quindi mi chiedo perche' quel povero bambino una seconda possibilita' non ce l'ha avuta e lui invece si? Concordo (tanto per cambiare) con onafriday sui rischi e pericoli della pena di morte, ma in casi come questo e tanti altri se non la pena di morte, un ergastolo vero, a vita, di carcere duro, dovrebbe imho essere il minimo e garantito, invece manco 10 anni ed e' gia in giro.
Hai letto da qualche parte che ritengo la scarcerazione di Omar giusta? 1. la pena di morte non è un deterrente; se lo fosse gli Usa, la Cina, l'Iran e gli altri 70 stati in cui è prevista dal codice penale sarebbero dei paradisi senza criminalità; 2. quello che tu auspichi cancella 400 anni di evoluzione della società civile e del diritto. 3. la parola ipocrisia l'hai usata a sproposito; controlla il significato e poi ne riparliamo; 4. l'ing. De Nardis, padre di Gianluca e marito di Susanna cassini, con un gesto di grande umanità e dando a molti lezione di civiltà si è preoccupato fin da subito di "recuperare" la figlia assassina; è complice anche lui? Quoto tutto.
la frottola che la pena di morte non sia un deterrente facendo esempi tipo la cina o l'america è vecchia e non fa testo. mi stupisco davvero come una persona intelligente possa dare adito a certe teorie demagogiche. come possiamo paragonare ad esempio l'america con uno stato più "civile",dove non vige tale pena,per confrontarne i livelli di criminalità? L'unico raffronto possibile sarebbe semmai la stessa america abrogando la pena. certamente i delitti non diminuirebbero prima dei punti sulla patente erano tutti più portati a trasgredire,ora guardacaso tutti più ligi... scusami on a friday se ho male interpretato il tuo pensiero o qualche affermazione sull argomento che citavi.. non è nemmeno vero che torneremmo indietro di 4 secoli. all'epoca il sovrano poteva accoppare chi gli pareva,anche gli innocenti,proprio come omar..oggi no. e comunque se tutto questo garantismo lo vedete di buon occhio non sono tra voi. Speriamo il "progresso civile"non ci porti tra 4 secoli a santificare gli assassini(ci siamo molto,molto vicini già ora) altrimenti sì sarebbe come il medioevo.. mi piacerebbe far fare una visita guidata in certi quartieri di nostre "civilissime" città a coloro che hanno certe teorie buoniste...