Da tempo sappiamo che Intel sta lavorando ad un curioso progetto di "materia riformabile e programmabile". Si tratta, in sostanza, di una "massa" intelligente, formata da microscopiche sfere, capace di cambiare forma, colore e caratteristiche fisiche, praticamente da sola. Non se sappiamo molto, tranne quello che traspare dal video trasmesso qualche giorno fa dalla CNN. Non vediamo l'ora di averne un po' sulle nostre scrivanie, sperando che non sia "troppo" intelligente. [FONT=Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif] [/FONT] Se vi sembra fantascienza, pensate che questa materia non si fabbrica, si stampa. No, non con il fax multifunzione dell'ufficio. Le idee per le applicazioni vanno dai dispositivi mobile (dov'è finito il cellulare?), al settore automobilistico, fino a quello della medicina. La programmazione, tuttavia, potrebbe rappresentare un ostacolo, visto che ogni "sfera" è indipendente, e visto che è già difficile ottimizzare le applicazioni per una CPU quad-core, chissà come suderanno gli sviluppatori della "super-materia". [YOUTUBE]WZlE4AH3enU[/YOUTUBE]
"The idea of programmable matter, Intel explained, revolves around tiny glass spheres with processing power and photovoltaic for generating electricity to run the tiny circuitry. These particles called catoms would move relative to one another via electrostatic" ho lavorato 10 anni nel campo della microelettronica e questo è realmente nuovo; probabilmente sostituirà i semiconduttori tradizionali risolvendo i problemi dimensionali e di alimentazione Congratulation to my competitor Intel
infatti, secondo me è un promo di quel che si riuscirà a fare, ma neanche tanto presto, gestire tutte quelle informazioni non è semplice, poi intel...... magari con windows come S.O. vedremo il modellino crescere fino ad un certo punto poi si colora di blu con la scritta "fatal error", sparisce, parte lo scandisk automatico e poi ricomincia a formarsi il modellino...
Chent che ne pensi invece della descrizione che ho preso da un comunicato Intel? le sottili sfere di vetro ? silicio drogato?
premetto che non sono un esperto in materia perciò provo ad applicare le mie minime conoscenze a quanto esposto nel video. in primo luogo non credo assolutamente che possa trattarsi di vetro, non ha la conducibiltà elettrica adatta ne per trasmettere i segnali da una sfera all'altra ne per permettere cambi di colore dovuti a variazione di differenze di potenziale. i led che cambiano di colore in base alla corrente hanno cmq ALMENO due elettrodi che entrano nella massa, appunto per trasferire l'informazione che poi si commuta in tonalità. forse silicio... può essere ma non capisco come un solo contatto possa far riarrangiare le sfere e poi anche farle cambiare di colore... un paccheto di informazioni sicuramente lo potrebbe fare, ma questo significa che ogni microsfera è un processore. si manda l'informazione generale, ed ogni microsfera individuata univocamente recepisce solo la frazione di informazione a lei diretta e si comporta di conseguenza. non è assolutamente impossibile, anzi, ma non credo che oggi ci siano le competenze tecniche per costruire processori cosi piccoli.
qui si spiega un po' come funzionerebbe (in futuro), ma sorvola sul fatto che le presentazioni sono state solo in video e mai "live". http://www.macitynet.it/macity/aA33904/idf_visioni_tecnologiche_di_intel.shtml e qui: http://www.digicode.it/2007/05/23/figure-di-catomi/ e qui ancora si dice che la "micro"sfera per il momento ha dimensioni di 44 mm!! una pallina da ping pong in pratica... http://www.levysoft.it/archivio/200...lta-sintetica-fino-al-teletrasporto-virtuale/
credo che le dimensioni attuali del die di un micro siano veramente trascurabili vicine ai mm, nn so a quanti strati di wafer layers si sia arrivati ora
Io penso che il vetro (o il materiale trasparente che si voglia utilizzare) ha solo funzione protettiva e diffusiva per la luce prodotta al suointerno. Io ipotizzo che l'idea sia un microprocessore inserito in ciascuna sferula, alimentato da diodi fotovoltaici del tipo trasparente e reversibile (un led è una macchina reversibile, in grado anche di produrre energia elettrica se esposto ai fotoni, così è ipotizzabile un diodo fotovoltaico reversibile). Ciascun processore, controllabile a distanza con fasci di informazione cifrati e biunivoci, può gestire il campo magnetico all'interno della sferula, generato da appositi elettromagneti miniaturizzati ed alimentati dai diodi fotovoltaici, e gestire il colore del diodo-led formato dai tre colori base. L'attuale tecnologia fotovolatica, con un rendimento di conversione che, nei migliori risultati di laboratorio e per celle all'Indio-Selenio, tellururuo di cadmio e via dicendo si attesta al 24%, mi fa ritenere che il vero problema di questi prototipi sia la possibilità di alimentarli in maniera autonoma. Oppure sarebbe necessario alimentarle mediante fasci laser o onde elettromagnetiche, ma il rendimento è molto basso, alemno per quello che so io. scusate, leggo solo ora i link inseriti da Chent...in sostanza anche lì si fa cenno alla possibilità della trasmissione senza fili di energia elettrica e, come pensavo anch'io, a sfere di silicio con funzione fotovolatica... Rimaniamo nel campo delle ipotesi e delle idee, comunque, ben lontani dall'applicazione reale.
questo è vero...però ci sono da alimentare anche i diodi luminosi e gli elettromagneti di posizione Allora, ipotizzando una sferula fotovoltaica di 1mm di diametro (l'obiettivo prefisso), la sua superficie attiva massima può essere valutata in 0.0000031415 m^2, ovvero 3,1415 mm^2. L'enegia ottenibile dalla giunzione p-n è, nell'ipotesi di rendimento al 25% e sotto una energia radiante di 1000W/m^2, pari a meno di 1 millesimo di Watt...mi sembra francamente un po' poco....