già che ci sono, vorrei chiedere a tutti che ne pensate degli "inglesismi" che si usano nel parlato/scritto corrente... Io sono un esterofilo e qui non ci piove, però spesso sento parlare e disquisire usando spessissimo parole che potrebbero essere benissimo sostituite da quelle nostrane, ma probabilmente per dare enfasi e ricercatezza a quello di cui si sta discutendo, si usano comunque le omologhe estere...non solo inglesi quindi... Non è una grande news, ma diciamocelo: parlare italiano non è più fashion; ormai di default il made in Italy nei media, magazine, tv channel del broadcasting network, è pieno di inglesismi... Non fanno neanche eccezione la public company RAI, la new entry LA7(con tanti break pubblicitari) e la televisione del leader del governo o premier, che dir si voglia. Dopotutto, parte di questo cambiamento non è dovuto alla fiction o agli show, ma dopo gli avvenimenti shock negli States le "Torri Gemelle" sono diventate Twin Towers e molte cose nel backstage sono cambiate. Se i vostri nonni non hanno il know-how per capire le news di oggi, non fate i clown (magari un master), ma preparate una roadmap, dove con qualche talk o slide gli spiegate il tax day e l'election day che sono solo una marketing strategy per farti credere che tutto è cambiato con il job placement... Internet non è da meno, ma è in parte giustificato: i website nelle home hanno news e sono free di scrivere cosa e come vogliono, alcuni termini come "widget" e computer-related è meglio lasciarli così (altrimenti escono fuori cose come la tv digitale che non ha nulla a che vedere con le impronte digitali), ma tutto il resto che centra? Senza flame Questo un esempio di come oggi spesso si sente parlare, riempendosi la bocca di paroloni esteri che spesso nemmeno chi li pronuncia sa cosa significhino...ma...fà fico, quindi lo uso... Sotto un'elenco di termini che sostituiscono/sostituiranno completamente quelli italiani nel giro di 10-12 anni nella lingua comune. Un grazie a tutti coloro che pensando di essere emancipati, sono convinti che l'inglese si insegni mischiando le parole invece di trasmettere film (anche italiani) sottotitolati in inglese (vedi polacchi, cinesi sul satellite). I termini di cui sotto, hanno i loro perfetti corrispondenti in italiano... Ora, capisco che certe terminologie siano insostituibili in italiano, ma la maggior parte lo sono... Una su tutte: WELFARE ...ma perchè complicarsi la vita e complicarla a chi l'inglese non lo mastica non usando il suo bel corrispondente "STATO SOCIALE"?......classe politica docet...(vabbè, un po' di latino ci sta...) background = sfondo, scenario(che è usato in inglese!!) backstage = dietro le quinte (effettivamente è più comodo) banner = cartellone pubblicitario su internet break = pausa blitz = assalto box = scatola, riquadro, garage,.. (un'astrazione molto utile che in italiano vuol dire tutto e niente) brochure = opuscolo call center = assistenza telefonica card = scheda, carta chart = classifica, grafico channel = canale chef = cuoco (ma chef diventi solo quando sei bravo) clown = pagliaccio(ma solo se sei sfigato) default = predefinito depliant = opuscolo digital divide = divario tecnologico display = schermo dossier = cartella, approfondimento editor = redattore educazione = istruzione, scolatistica (da education) election day = giorno delle elezioni fashion = moda fiction = finzione fitness = attivit? fisica, benessere flame = polemica free = gratuito, libero (in inglese è ambiguo) gossip= pettegolezzo home = casa, cartella personale home page = pagina iniziale, principale job placement = collocamento kermesse = manifestazione know-how = conoscenza leader = capo link = collegamento (usato anche fuori dal contesto tecnologico) live = dal vivo manager = dirigente/responsabile magazine = rivista made = fatto, fabbricato marketing = commercio master = dottorato media = organi d'informazione, media meeting = incontro, riunione mobbing = pressione psicologica (sul lavoro) network = rete news = notizie outlet = spaccio poll = sondaggio pool = squadra provider = fornitore internet (in inglese internet service provider ISP) question time roadmap = piano relax = rilassamento sexy = provocante shock = spavento show = spettacolo stage = tirocinio stalking = molestie tax day = giorno delle tasse talk = discorso team = squadra task force = squadra/ gruppo di esperti tool = strumento topic = argomento twin towers = torri gemelle tutor = tutore welfare = stato sociale Voi come la pensate?...
Io penso che la lingua italiana stia attraversando una fase di transizione, o meglio, di globalizzazione. Penso che sia una cosa fantastica, che porterà alla totale eliminazione della lingua italiana, che ritengo, complessa, brutta e "vecchia". Preferisco di gran lunga l'inglese. Del tutto IMHO
Guarda, io con l'inglese ci "mangio" e cara grazia che c'e' (visto che mi semplifica le relazioni con diversi paesi e mi permette di lavorare presso un numero molto piu' ampio di clienti) ma quando poi mi trovo a sentir parlare di "reverse charge" (o piu' prosaicamente di "inversione contabile") in ambito IVA da parte dell'agenzia delle entrate, mi vien da sorridere. PS nel copia-incolla (copy and paste, per restare in tema) dei termini ti sei perso gli accenti :wink: (che io non ho sulla mia tastiera USA) e ci sono altri refusi da correggere. Un post di questo genere deve essere formalmente "perfetto" o, se vogliamo utilizzare degli aforismi tanto cari angli anglofoni: “Excellence is in the details. Give attention to the details and excellence will come.”
da premio /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> Adoro l'inglese che vorrei parificare all'Italiano nelle scuole. Per lavoro alcuni termini sono entrati nel mio linguaggio corrente e anche sforzandosi non si trovano corrispondenti parole italiane che abbiano le stesse doti di sintesi e la stessa efficacia. Nonostante questo non riesco a non sorridere quando in ambiente professionale si auspica un soft landing quando le cose vanno male e si nomina un semplicissimo archivio informatico customer relationship management (concetto dal significato ben più complesso)
posso essere d'accordo... sul che sparisca la lingua italiana......la vedo dura...ma nemmeno lo auspico, anche se, al pari di molte nazioni europee, l'inglese dovrebbe essere come il dialetto nostrano, cioè andassero di pari passo...uno non escluderebbe l'altro... tu stai zitto......che mi fai ciccare ogni volta che ti leggo... :wink:...tu non ti rendi conto di quanto sia fortunato ad essere dove sei...beatissimo te...non avresti un posto come tuo lustrascarpe personale?...ci verrei subito......potresti anche scudisciarmi se non te le lucido bene... Cmq quoto, ora vedo di correggere... vero, però molti termini, consentimelo, potrebbero essere evitati tranquillamente...parlare di "welfare" nell'ambito della sacralità nel livellare le diseguaglianze sociali ed economiche fra i cittadini, mi sembra veramente fuori luogo...
hai ragione, pero' vuoi mettere quanto e' più chic (ops un francesismo) parlare di welfare. Per non dire di quanto e' user friendly il concetto di exit strategy /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
certo...ma vuoi mettere quanto non ci capiscano un tubo di quel che si parla i meno acculturati e gente di una certa età?...
però scusa eh, rimaniamo in tema...e parliamo più propriamente di coiptus interruptus e per farci capire meglio diciamola bene...pulling-out... eccheccazz ...ahoooo...ma vogliamo parlare come magnamo?...si chiama il salto della quagliaaaaaaaaaaaaaaaa...
secondo me, l'uso di termini stranieri potrebbe essere giustificato da mancanza nel nostro lessico di temrini simili o di rapida interpretazione.... se poi deve diventare un obbrobrio tipo "il file l'ho zippato...poi casomai lo rippi nella cartella"...allora NO! Anche perchè se sostiuiamo "compresso" a "zippato" e "scompatti" a "rippi"....non ci sono granid perdite di tempo.....o no?
comunque siamo assurdiii noi italiani voglio vedere se gli inglesi per augurare buon compleanno cantano la canzone in italiano sono quelle cose che non capisco proprio
infatti...è proprio questo lo scopo della discussione...cercare di limitare, almeno nel corrente italiano, l'uso di parole straniere che possono tranquillamente essere sostituite da quelle nostrane... Ripeto, se poi il politico di turno usa welfare al posto di stato sociale solo per riempirsi la bocca o per risparmiare una parola, allora è meglio che vada a cag***re...
Uhm... Poco. Se proprio dovessi temperare le supposte: non mi convincono molto "fashion" e "manager". Il primo lo tradurrei con: moda. Stiloso lo tradurrei con modish or stylish Il secondo con: dirigente/responsabile
devi dare anche il corrispondente in italiano...altrimenti chi lo legge potrebbe non saperne il significato...:wink: Un occhio al titolo di questo annuncio...
me n'ero dimenticato......fatto cmq.....grazie... Altri?... anche marketing non mi sembra corretto......commercio?