Buon giorno, vi propongo uno dei sei corali cosiddetti Schübler, dal nome di colui che li ha stampati e pubblicati intorno al 1748. Si tratta del BWV 646. Ma vorrei proporre una curiosità: In questi sei corali esiste, come d'altronde un po' in tutta la musica bachiana, una simbologia nascosta: Sul frontespizio originale, scritto da Johann Sebastian Bach, il titolo dell'opera è scritto su 14 righe, ossia la somma numerologica delle lettere BACH (B 2 + A 1 + C 3 + H 8 = 14), e ci sono 41 (la somma delle lettere JSBACH) parole nell'intera pagina. La raccolta è interamente scritta su 14 pagine con tre righe di musica per pagina e solo due righe nell'ultima. Il numero di battute di ciascuno dei sei brani è rispettivamente 54, 33, 34, 35, 46 e 54. Nelle opere il Bach, infatti, fattori quali il numero delle battute sono tutt'altro che casuali: il totale delle battute che compongono i sei brani è 256, cioè 2 alla settima + 2 alla settima. Esattamente a cavallo delle due battute centrali (battuta 128 e 129) ci sono quattro note sorprendenti: secondo il nome italiano delle note: Si bemolle, La, Do, Si naturale. Secondo il nome tedesco: B, A, C, H. Buon ascolto. [video=youtube;w-L1724qGVY]
... provo ad uscire dai miei soliti schemi che prevedono principalmente la musica antica. In effetti, nella vita quotidiana ascolto un po' di tutto, spesso con insofferenza latente, ma ascolto. Parlando di compositori moderni ; apprezzo moltissimo il boemo Mahler, vita complicata, un'infanzia sfigata come poche, oppure come tante nella seconda metà del 1800 Non vi sto a scrivere un papello sulla sua vita, se volete approfondire, sulla rete si trovano molte biografie ben più autorevoli di quella che potrei stilare io La sua musica è a dir poco convolgente, ascoltandola con attenzione si possono cogliere le influenze che i grandi del passato hanno avuto su di lui. Ad un ascoltatore consapevole non possono sfuggire riferimenti -palesi- a Beethoven e molti altri. Non voglio annoiare, sono certo che saprete cogliere le sfumature più o meno velate. Secondo il mio modestissimo punto di vista -forse sarebbe meglio dire di ascolto- , il migliore interprete di Gustav Mahler è il de cuius Leonard Bernstein, di cui conoscerete sicuramente le prodezze della sua direzione. C'è da dire che anche Sir Georg Solti, a mio avviso, ha prodotto una interpretazione del compositore boemo molto interessante, a tratti anche in modo maggiore di quella dell'inarrivabile (?) Bernstein. Se prendiamo il primo movimento della quarta sinfonia e confrontiamo i due direttori, per Bernstein valgono tutte le edizioni, mentre per Solti Quella Decca, scopriremo che la narrativa è ben più ariosa e godibile nella esecuzione del Baronetto Solti. Se avete modo ed interesse vi consiglio di ascoltare :wink: Facciamola breve. Oggi ho frantumato lo scoto a sufficienza vi sparo da youtube la quarta sinfonia, secondo il mio gusto la più bella del lotto, naturalmente l'interpretazione è quella -attenta- di Bernstein con i Wiener Philharmoniker. La quarta sinfonia, quella in sol maggiore, termina una trilogia di sinfonie vocali, anche la seconda, la terza sono vocali, ma non all'altezza della 4° (ndr).
Posto questa perchè oltre che essere tra le mie preferita, è registrata con un audio ottimo: ho la casa con le tegole del tetto che si muvono.... 800 watt si sentono..... /emoticons/happy@2x.png 2x" width="20" height="20">
Cosa ti perplime Alessandro? La musica di Vierne, oppure il talento di Bernhard Hirzberger, che per inciso è uno specialista in questo genere "moderno" ? Meglio astenersi dal sentirgli suonare Bach ...non si può proprio ascoltare /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20"> Uno dei pochi che è riuscito a stupirmi su più epoche è Simon Preston; la 5° sinfonia di Widor che preferisco è la sua, la migliore (a mio avviso) interpretazione dei concerti (Op 3) di Vivaldi trascritti all'organo da Bach è la sua... insomma se la cava piuttosto bene. Ah... detesto in modo marcato come suona le sonate in Trio. Roba da far girare le budella. Mentre la BWV 582 interpretata da lui è mooolto interessante (pur con qualche trillo di troppo), lancio un filmato: E' molto bravo, ma non eccelle :wink: Il suo percorso formativo, a mio modesto parere, è ancora in fase embrionale. La tecnica ed il gusto ci sono. Manca un po' di personalità, così è bravo come molti primi della classe, ma in ogni classe c'è un primo. Per emergere ci vuole qualcosa in più per differenziarsi dalla massa. Il "legato" che ha tenuto in alcuni tratti della fuga non mi è piaciuto, certo, suonarlo così è più "rassicurante" , ma meno personale, a meno che -e ne dubito- sia stata un'esigenza artistica
Il talento unito alla musica che non avevo mai sentito e mi è piaciuta da morire! :sbav: Vedere come muove i piedi fa rimanere a bocca aperta! Non sono assolutamente esperto però vedendo il suo canale mi sono detto che darei un rene per saper suonare come lui...
E' un tipo di musica che non tutti sanno apprezzare: complimenti davvero Propongo una interpretazione alternativa, di stampo più "classico" e fatta su uno strumento a mio avviso più pregiato:
Scarpe sporche a parte /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20">, darei anche l'altro rene! :sbav: Le mie orecchie e la mia anima stamattina sono coccolate non poco con queste melodie!
Tralasciando la timbrica dello strumento che reputo obrobriosa /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20"> , conosco (di fama) l'organista, è stato allievo di Marcel Dupré, e l'influenza del Maestro si sente in modo ridondante. Murray è comunque un buon organista, specialmente se consideriamo che è americano... In questa 565 (che ho ascoltato per intero) trovo ci sia stata una scelta della registrazione (intesa come scelta dei registri) un po' troppo impostata sulle ancie, ma ci può stare... anche se in verità tolgono un po' di poesia alla partitura. L'esecuzione è fluida e sicura, con un tocco di personalità che la rende meritevole e non banale. Il mio è naturalmente un giudizio soggettivo, perchè ognuno -grazie a Dio- può cogliere sfumature ignote ad altri :wink: Tra l'altro la BWV565 è talmente inflazionata che "quasi" mi infastidisce ascoltarla e, ancora di più suonarla, saranno almeno 15 anni che non la eseguo. Rilancio con una interpretazione più calssica, fatta anche con uno strumento appropriato. Il rigore teutonico c'è, e puo in un certo qual modo infastidire, ma Bach non è Vivaldi L'organista è il de cuius Helmut Walcha , non un genio ma un buon esegutore sel Sommo JS Bach
565 è abbastanza acclarato che non sia di Bach Invece recatevi qui, se già non conoscete il sito: http://allofbach.com/en/
Questa sera vorrei proporre al vostro ascolto un contemporaneo e connazionale di JS Bach, si chiama Johann Kuhnau. Ritengo sia stato un compositore geniale, lo stile di Dresda è ben evidente nella sua musica. Purtroppo su youtube ho trovato (di semidecente) solo questa esecuzione diretta da Koopman. Trovo che sia un po' troppo "all'italiana", ma ci accontenteremo :wink: Johann Kuhnau: Magnificat! [video=youtube;GJ-wr1d4_F4]
Mentre tu ti accontenti, io scarico MP3 perchè strabiliato! Non tanto per il brano in sé ma per il fatto che posti sempre cose che mi piacciono fin dalle prime note!
... forse abbiamo gusti simili Questa mattina, nell'augurare un buon giorno a tutti vorrei portare all'attenzione un musicista sempre connazionale e contemporaneo di Bach, a differenza di altri questo era uno dei suoi allievi (E SI SENTE) , in certi tratti sembra ispirarsi all'Opera organistica del Sommo. Leggo chiari riferimenti al primo movimento della BWV 564 , ma più in generale con la sfera bachiana. Non mi riferisco allo stile, quello ci sta che ne fosse influenzato, penso più spudoratamente a delle "ispirazioni" più o meno volute... La sua musica è comunque bellissima!