A Londra da anni è vietato costruire parcheggi negli edifici di nuova realizzazione, quindi la cosa è attuabile eccome. Ripeto, può piacere o meno (e fra l'altro non ho mai detto che a me piaccia), ma dire che è inattuabile significa affermare il falso in maniera faziosa.
bat,ma quando prendi come esempio una notizia devi vagliare bene la fonte,magari sono blogger e scrivono quello che vogliono.. qui Franco Bechis ne parla su libero,e non credo che lui sia un simpatizzante o protettore di Monti.. Per gli italiani la casa è diventata un incubo dopo la stangata dell’Imu. Per Mario Monti è invece un pezzo di una magnifica collezione privata che il premier ha messo insieme fra Milano, Varese e il lago Maggiore. Così mentre i suoi connazionali sceglievano come tirare la cinghia volenti o nolenti, Monti insieme alla sua famiglia decideva di mettere mano al portafoglio. Con quest'acquisto si allarga il portafoglio immobiliare del premier: ecco tutte le case E il 24 marzo scorso davanti al notaio Renato Giacosa di Milano acquistava intestando ai figli Giovanni Emilio Paolo e Federica Maria e riservando l’usufrutto alla moglie Elsa Antonioli Monti la metà di una bella tenuta che la famiglia già da tempo abitava nei week end e nei periodi di vacanza a Lesa, sul lago Maggiore. Due ville separate e un villino di dependance, più un bell’appezzamento di terreno: circa tre ettari e mezzo di bosco ceduo e altri tre ettari e mezzo classificati come «vigneto». La tenuta apparteneva alla famiglia del suocero di Monti, che la lasciò in eredità alle due figlie: Elsa e Donata Beatrice, di cinque anni più giovane. È stata tenuta in comproprietà per lunghi anni, ma abitata di fatto dalla famiglia Monti che gli stessi abitanti di Lesa conoscono da tempo e vedono ogni tanto la domenica a messa quando sono da quelle parti. Con la stangata Imu varata dal premier per la cognata Donata Beatrice si è fatto troppo oneroso mantenere il 50% della proprietà di un complesso immobiliare per altro non abitato dalla stessa se non saltuariamente. Così ha chiesto e ottenuto di vendere la sua quota ai comproprietari. Monti è già pieno di case e uffici a lui intestati sia a Milano che a Varese, e si è scelto così di dividere in parti uguali il 50% appena acquistato fra i due figli, riservando ad Elsa (e quindi allo stesso premier di fatto) l’usufrutto. La signora Monti aveva per altro fatto accenno alla sua quota di proprietà della casa ereditata dalla famiglia nella dichiarazione di redditi e patrimonio recentemente depositata insieme al marito in Parlamento. Con grande sobrietà di linguaggio la signora Elsa l’aveva definita così: «Il 50% di casa di campagna con giardino a Lesa (Novara)». La casa è di campagna perché è subito alle spalle del Lago Maggiore, le cui rive si vedono bene dalla tenuta. Ma non è esattamente una casetta: le due ville hanno rispettivamente 14,5 e 10 vani (con la riforma Monti del catasto sapremo anche i metri quadri effettivi). La dependance classificata come abitazione in villino ha invece 3,5 vani. I quasi sette ettari fra bosco e vigneto classificati al catasto sembrano a dire il vero qualcosina in più di un giardino. Non si conosce al momento il prezzo della transazione, anche perché l’atto di vendita è stato depositato al catasto solo il 23 aprile. Complessivamente la tenuta dei Monti è forse meno prestigiosa, ma non è molto più piccola di quella che a mezzo chilometro di distanza si è scelto nel 2009 sulle rive del lago (nella parallela strada del Sempione) l’allora presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. I coniugi Monti sommeranno quindi questa proprietà alle numerose che hanno già in comune: dall’appartamento a Bruxelles, alle 4 case di Milano, ai box auto e alla comproprietà di un ufficio e due negozi in galleria Buenos Aires. Il solo Mario ha intestato anche un appartamento a Milano, e un negozio e nove appartamenti a Varese. Per il figlio Giovanni Emilio Paolo, che si occupa di finanza e a lungo è stato in Parmalat, quella porzione della tenuta di Lesa è la prima proprietà immobiliare intestata. Per la figlia Federica Maria si tratta invece della seconda casa. La prima è stata acquistata in zona Fiera a Milano esattamente due anni fa, ed è di 9,5 vani più un box auto. Con questa collezione immobiliare, i Monti non saranno certo risparmiati dalla stangata dell’Imu, anche se dove si farà più sentire (a Milano) loro hanno la residenza e godranno quindi dell’aliquota prima casa. A Varese e sul lago di Como l’imposta sarà comunque più clemente. Basti pensare che la rendita catastale sul semplice appartamento della figlia Federica a Milano Fiera è superiore a quella - modesta - dell’intera tenuta Monti sul lago Maggiore. di Franco Bechis
london è diverso da tutte le città in generale. infatti a londra hanno inquinamento stellare e situazioni deliranti quotidiane derivate da questa politica ridicola.
allora, premesso che attendo el risultanze catastali, ti prego invece di commentare le cose minori, di commentare certi atteggiamenti assurdi, clientelistici e personali, come usare soldi nostri per far fare bella figura a suo figlio...
bat,io non sono pro Monti,ti ho solo detto che i blogger scrivono un sacco di cretinate,quindi meglio pesare bene una notizia prima di farla passare come vera.
La vignetta era aggiuntiva al mio vero messaggio, cmq pare che sia vera, ma da ex agente immobiliare... so come agiscono politici e potentati vari. Ma quel che conta è l'estinzione anticipata di un debito a basso interesse, sostituita con bond ad alto interesse casualmente dove lavora il figlio, senza alcun motivo apparente e nemmeno richiesta, solo perchè... usa per scopo personale immensi patrimoni nostri, da vero ladro, e qui il conflitto di interessi è reale, tangibile, incontrovertibile, ma cede nel silenzio... mentre 2 veline erano il dramma nazionale..
di quella faccenda ho letto,ma nessuno ha mai commentato,quindi concordo con te che la cosa risulta anomala..
allora stai zitto /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20"> londra ha seri problemi, da questo punto di vista. gli automobilisti sono in rivolta continua e la grande maggioranza degli abitanti del centro ha dato via la propria auto per l'impossibilità materiale di stare dietro ai costi esorbitanti di mantenimento quotidiano.
L'impresa di Pizzarotti assume sempre piú proporzioni titaniche,ecco cosa dicono gli indignados Gli "indignados" al sindaco: "Valuti bene le spese: i cittadini non devono pagare per gli errori del passato" E io mi chiedo,chi li paga i debiti contratti dalle vecchie amministrazioni?
E questa è una bella domanda. Parlo spesso di responsabilità in questo periodo, e anche qui il concetto calza a pennello. Perchè anche i cittadini, intesi come collettività, hanno le loro belle responsabilità: complicità e vigliaccheria gli hanno fatto abbassare la guardia, votando per anni e anni forze politiche che hanno fatto della corruzione la loro bandiera. E oggi pagano.
Chi è che proponeva di non pagarli e chissenefrega? Ma a me hanno insegnato non funziona mica proprio così... Eh no, non vogliono! Magari possono convincere Jovanotti a cancellarglielo...
credo che in certe situazioni le persone dovrebbero darsi un limite,in questo caso hanno votato uno di loro,ma certo non potrà fare miracoli,i debiti restano sempre quelli di un mese fa Jovanotti,ti ricordi l'espluà a sanremo con il tormentone annulla il debito,e comunque qualunque debito va onorato.
Certo, anche perchè quelli che hanno votato M5S, in maggioranza avevano votato i sindaci precedenti, quindi come dicevo prima sono corresponsabili.
Purtroppo se prometti miracoli, la gente magari ci crede, e pretende... Soprattutto se prometti di ridure spese e/o dare più servizi... Si purtroppo Jovanotti e compari non me li scordo.. stendiamo un velo pietoso, vah
Comunque la gente quando va a chiedere "il piacere", dovrebbe capirlo da sola che qualcuno per fare qualcosa dev'essere pagato... nulla si muove gratis; e nel caso della cosa pubblica, sono i cittadini a dover pagare... Non si può credere sia possibile questo... http://www.youtube.com/watch?v=oyQ9IyYt40w
Perchè? Intendevo dire che oggi hanno votato una forza giovane e sulla carta promettente, ma in passato hanno votato per i partiti della corruzione, quindi, pagano e pagheranno per l'errore fatto con leggerezza.