Personalmente ho un carattere abbastanza freddo (evito di legarmi troppo alle persone) quindi riesco a non avere questo problemino Peró mi é capitato con una persona di avere la necessitâ di sentirla x stare bene Io
... però se si rimane troppo misteriosi o distaccati, come si stringono le amicizie (e i rapporti in genere) ? voglio dire, all'inizio per forza si ha un atteggiamento di distacco, di attesa, di studio verso l'altra persona, ma man mano si va avanti nella frequentazione e conoscenza, credo sia normale lasciarsi via via andare e far conoscere più cose di sè, altrimenti che vuol dire "diventare amici" ? l'amico spesso è colui che ci conosce meglio di noi stessi.... quindi non parlerei di "dipendenza" ma di grado di conoscenza e intesa fra due persone...
ed aggiungerei , quanto può essere distruttivo, in un rapporto di coppia, la perpetua ricerca del mistero, del nuovo, dello straordinario con la svalutazione ovvia dell'ordinario ? L'abitudine non è per forza negativa; la ricerca ossessiva dell'eccezionale ,a volte, è il risultato dello stare male con noi stessi. Etichettiamo come abitudine, con valenza negativa, una vita povera di emozione e soddisfazioni, ma spesso è lo specchio della povertà interiore del nostro essere e di ciò che esso trasmette al nostro partner. In realtà, quando succede, è perchè non sappiamo cogliere l'emozione/a ricchezza delle cose se non sono straordinarie . Il problema è che tutte le cose straordinarie divengono prima o poi ordinarie e la noia non si vince con nuove emozioni continue :wink:, la felicità sta nel sapere vivere ed apprezzare la propria vita di ogni giorno, senza tanti misteri e stupori. Molte coppie che si separano, parlano di mancanza di emozioni e stupori , quello che viene a mancare invece è la capacità di capire che la felicità non è il continuo attimo strardinario ma è la serenità di comprendere, di abbracciare, le inevitabili evoluzioni delle persone ed in inserirle in un progetto di continuità, di certezza e di abitudine /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
brava quoto tutto ... sei da Rep. +++++++ e aggiungo che spesso dentro ognuno di noi ci sono le risposte a quello che freneticamente , come zingari allo sparaglio , cerchiamo in altri,continuamente senza mai trovare il vero appagamento .... perché in fondo , critichiamo la routine , ma la verità...è ciò che più desideriamo... è quella stabilità che ci da sicurezza!!!:wink:
L'aspetto del discorso che mi interessa è questo però....il post di Loredana ha catturato il mio interesse in quanto attinente a vicende mie personali. Non mi ritrovo nella parte evidenziata. Il senso del discorso è che credo che proprio negli affetti più intensi quali l'amicizia e l'amore si possa decidere di conservare una propria " intimità ". E', o dovrebbe essere, il luogo dove viversi senza ritrosie e timore di recriminazioni di sorta.... La mutevolezza della nostra psiche dovrebbe essere area di crescita reciproca e non area di creazione di dipendenza in virtù del fatto che siamo AMICI come se fosse un titolo circoscritto e generatore di doveri di trasparenza.
Credo che ognuno di noi abbia il diritto di elaborare le proprie emozioni nell' interiorità più assoluta....ma ahimè accade sempre il contrario. Essere insieme ma fare silenzio presuppone una raffica di domande....cos' hai.... che succede....perchè non parli? Nel frattempo sei persa nei tuoi pensieri, vivi un ricordo...cerchi di razionalizzare un'emozione che magari nemmeno tu sai definire....elabori un progetto.....si ha diritto ad un minimo di introspezione?
troppo complicato, per me. vado a fare una passeggiata a monte urpinu in dolce compagnia, ad ululare al tramonto... :wink:
concordo anche io. questo è uno splendido esempio di come approcciare le relazioni nel lungo termine. il nuovo è antitetico al duraturo. Quindi occorre descrivere le regole di ciò che è durevole in maniera che non collimino con l'esigenza di novità continua, altrimento scoppia tutto. E non si può che condividere le tue conclusioni. brava Goldie!
purtroppo la routine è una cosa normale e ciclica....se però si cerca ossessivamente sempre qualcosa di nuovo si rischia di rovinare tutto,nemmeno farsi prendere dalla noia è bello però se si sta sempre a cercare la novità si logora il rapporto per insoddisfazione...io direi che ogni tanto è il caso di stare contenti /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
in un rapporto a lungo termine, dove si intenda costruire insieme qualcosa, lavorare ad un progetto comune, è logico che bisogna essere soprattutto tolleranti e pazienti, l'uno con l'altro, ma ciò non vuol dire scivolare giorno dopo giorno nella sciatteria e nella monotonia, è forse più impegnativo inventarsi giorno per giorno con lo stesso compagno, sorprenderlo ogni tanto, fargli dire : però, questo da te non me lo aspettavo ....
io ho comprato una S2000 e sono felicissimo /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> lo so che non ve ne frega un caxxo ma volevo dirlo :) /emoticons/smile@2x.png 2x" width="20" height="20" />
....l'unica Honda che vale la pena comprare? (sempre se si riesce a starci dentro /emoticons/happy@2x.png 2x" width="20" height="20" />) /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />